CHE LIBRI LEGGETE?
Re: CHE LIBRI LEGGETE?
Ho letto "L'Agnese va a morire", scritto da Renata Viganò e inserito in quella lista dei cento libri italiani più belli degli ultimi due secoli.
Secondo me è un buon libro sulla resistenza, ma non mi è parso eccelso. Mi ha ricordato un po' Guerra e pace ma semplicemente perché il personaggio che fa da filo conduttore a tutta la storia là era un omone un po' goffo e qua una donnona un po' goffa. E' ambientato anche questo libro nelle valli e nelle paludi ferraresi, come "L'airone" di Bassani. Non capisco se la narratrice ingigantisca agiograficamente i numeri delle battaglie partigiane o se quei numeri siano veri: a parte le varie azioni estemporanee dove vengono uccisi 3, 4, 5 tedeschi per volta o dove viene espugnata una carcere fascista uccidendo tutte le brigate nere e liberando tutti i prigionieri, si parla addirittura di una battaglia (autunno '44) dove muoiono 200 tedeschi (contro solo 15 partigiani). Mi sembrano numeri eccessivi, almeno rispetto a quanto ho sempre pensato io. Durante il racconto si parla spesso anche di "mete", fatte di legna o talvolta anche di altre sostanze; non è mai specificato cosa fossero quelle "mete" ma credo di aver capito che con quel termine si indicassero "pile", cioè ammassi verticali, di cose, come rami di legna. Nell'antica Roma la meta era un costruzione architettonica verticale, simile a un obelisco
Secondo me è un buon libro sulla resistenza, ma non mi è parso eccelso. Mi ha ricordato un po' Guerra e pace ma semplicemente perché il personaggio che fa da filo conduttore a tutta la storia là era un omone un po' goffo e qua una donnona un po' goffa. E' ambientato anche questo libro nelle valli e nelle paludi ferraresi, come "L'airone" di Bassani. Non capisco se la narratrice ingigantisca agiograficamente i numeri delle battaglie partigiane o se quei numeri siano veri: a parte le varie azioni estemporanee dove vengono uccisi 3, 4, 5 tedeschi per volta o dove viene espugnata una carcere fascista uccidendo tutte le brigate nere e liberando tutti i prigionieri, si parla addirittura di una battaglia (autunno '44) dove muoiono 200 tedeschi (contro solo 15 partigiani). Mi sembrano numeri eccessivi, almeno rispetto a quanto ho sempre pensato io. Durante il racconto si parla spesso anche di "mete", fatte di legna o talvolta anche di altre sostanze; non è mai specificato cosa fossero quelle "mete" ma credo di aver capito che con quel termine si indicassero "pile", cioè ammassi verticali, di cose, come rami di legna. Nell'antica Roma la meta era un costruzione architettonica verticale, simile a un obelisco
Re: CHE LIBRI LEGGETE?
"Mattatoio n°5". Un libro particolare, all'inizio sembra avere una scrittura un po' troppo facile e yankee ma pian piano acquista una propria dimensione. E' un libro particolare, non so descriverlo meglio. L'evento centrale è il bombardamento di Dresda nella seconda guerra mondiale, ma è solo una parte della storia.
Lo consiglio
Lo consiglio
Re: CHE LIBRI LEGGETE?
Anche qui, trasposizione cinematografica.
Mi ricordo che al tempo mi piacque parecchio
Mi ricordo che al tempo mi piacque parecchio
"Mi hanno detto che sono incompleto perché non ho un figlio. Mi sa che mi prendo un cane"
Zerocalcare
Re: CHE LIBRI LEGGETE?
transennate le librerie. tra poco arriva in edicola il nuovo libro delle sardine. si intitola: le sardine non esistono. a quanto pare il movimento ha fatto bene alle magnate di sardine vere. si registra un incremento del consumo. che titolone! chissà quante novità ci aspettano.
Re: CHE LIBRI LEGGETE?
"Il mare non bagna Napoli", di Anna Maria Ortese, 1953. Era contenuto in quella lista dei cento migliori libri italiani degli ultimi due secoli.
E' un bel libro, ma si va un po' spegnendo man mano che procede. Il primo racconto è per me il più bello e quando al suo termine ho capito che si tratta appunto solo di un racconto e non del primo capitolo di un romanzo che avrebbe impegnato l'intero libro sono rimasto deluso. Il secondo racconto è ancora bello anche se un poco più convenzionale, il terzo è breve e poco significativo, il quarto sembra un reportage giornalistico e ha già perso quasi tutta l'aura del primo, il quinto e più lungo è un po' noioso (ho saltato alcune parti) perché più che racconto è una rimembranza autobiografica del proprio circolo di scrittori (Rea, La Capria, Pratolini...).
Il tono generale dei racconti è un po' tragico e pessimista e lei nella prefazione e postfazione, scritte anni dopo, se ne scusa.
Comunque lo consiglio, è uno spicchio interessante della Napoli dell'immediato secondo dopoguerra, con alcune pagine molto ben scritte
E' un bel libro, ma si va un po' spegnendo man mano che procede. Il primo racconto è per me il più bello e quando al suo termine ho capito che si tratta appunto solo di un racconto e non del primo capitolo di un romanzo che avrebbe impegnato l'intero libro sono rimasto deluso. Il secondo racconto è ancora bello anche se un poco più convenzionale, il terzo è breve e poco significativo, il quarto sembra un reportage giornalistico e ha già perso quasi tutta l'aura del primo, il quinto e più lungo è un po' noioso (ho saltato alcune parti) perché più che racconto è una rimembranza autobiografica del proprio circolo di scrittori (Rea, La Capria, Pratolini...).
Il tono generale dei racconti è un po' tragico e pessimista e lei nella prefazione e postfazione, scritte anni dopo, se ne scusa.
Comunque lo consiglio, è uno spicchio interessante della Napoli dell'immediato secondo dopoguerra, con alcune pagine molto ben scritte
Re: CHE LIBRI LEGGETE?
Nel capitolo dedicato a Reggio Emilia, Piovene non è prodigo di complimenti: dice che la provincia è prettamente agricola, che si nota il fatto che non sia mai stata sede di corte e dice che spesso i reggiani affermano che la loro città è "la meno bella dell'Emilia" (io non ho mai sentito nessuno pronunciare quella frase). Però loda il carattere della gente e naturalmente il cibo, come fa del resto per tutte le città dell'Emilia.
Sui cappelletti (una sorta di piccoli tortellini caratteristici di Reggio) è forse il paragrafo più grazioso: "A Reggio, più che a Parma, si assiste a un fenomeno della cultura e della memoria, che ho già osservato in Inghilterra, ma applicato lassù alle recite shakespeareane. Come in Inghilterra gli anziani, ascoltando un Amleto, usano paragonarlo a decine di Amleti uditi nella loro vita, così qui un piatto di cappelletti è paragonato ogni volta a tutti i cappelletti mangiati durante gli anni. Si ode dire ad esempio: è buono, ma in casa tale vent'anni fa ne ho mangiato uno migliore; e se ne danno le ragioni"
Sui cappelletti (una sorta di piccoli tortellini caratteristici di Reggio) è forse il paragrafo più grazioso: "A Reggio, più che a Parma, si assiste a un fenomeno della cultura e della memoria, che ho già osservato in Inghilterra, ma applicato lassù alle recite shakespeareane. Come in Inghilterra gli anziani, ascoltando un Amleto, usano paragonarlo a decine di Amleti uditi nella loro vita, così qui un piatto di cappelletti è paragonato ogni volta a tutti i cappelletti mangiati durante gli anni. Si ode dire ad esempio: è buono, ma in casa tale vent'anni fa ne ho mangiato uno migliore; e se ne danno le ragioni"
Re: CHE LIBRI LEGGETE?
Su Bologna...
"La Cesarina, celebre ostessa bolognese, mi dice "in attesa della minestra le darei un brodino", e mi porta un piatto di tortellini in brodo. Dico che volevo un brodo. "Il brodo bolognese è quello lì. Non sono mica tortellini, ce n'é una trentina appena", risponde la Cesarina
"La Cesarina, celebre ostessa bolognese, mi dice "in attesa della minestra le darei un brodino", e mi porta un piatto di tortellini in brodo. Dico che volevo un brodo. "Il brodo bolognese è quello lì. Non sono mica tortellini, ce n'é una trentina appena", risponde la Cesarina
Re: CHE LIBRI LEGGETE?
Consiglio anche questo. Non sono certo racconti elettrizzanti, anche lo stile della scrittura non è (o non sembra) speciale, però per qualche ragione è sempre piacevole leggere Cechov. Ho letto che all'inizio della carriera Cechov doveva scrivere brevi raccontini per giornali di terz'ordine e lo spazio a sua disposizione era così poco che non poteva contenere la forma classica dei racconti con inizio, svolgimento e fine, perciò Anton si specializzò nel narrare episodi senza una vera conclusione, solo spezzoni di vite più o meno comuni, e si mantenne fedele a questo approccio anche quando poi poté narrare racconti più ampi
Re: CHE LIBRI LEGGETE?
Consigliato a chi abita in provincia di Reggio Emilia, anche se probabilmente chi ci abita già conosce questo libro. E' un libro un po' strano, certo originale; di base è un reportage giornalistico su un fatto di cronaca dei primi anni '60, ma la fame di ricerca storica del narratore e soprattutto la sua particolare sensibilità rendono la narrazione qualcosa di ben più complesso e profondo di una semplice cronaca. Al prossimo giro in bici vado a vedere i posti descritti dal libro, o almeno quelli che mi pare di avere individuato
Re: CHE LIBRI LEGGETE?
Questo interessante sito (che si apre una volta su sette) ha riproposto il racconto di Sherlock Holmes che concerne anche il rugby: "Il mistero del trequarti scomparso"
https://blog.rugby.it/?p=10942
https://blog.rugby.it/?p=10942
Re: CHE LIBRI LEGGETE?
Ho appena terminato uno dei libri più disturbanti mai letti: "Lettera al mio giudice" di Simenon.
Ora sto rileggendo "Canone inverso" di Maurensig. Lo ricordo bellissimo.
Ora sto rileggendo "Canone inverso" di Maurensig. Lo ricordo bellissimo.
Vincitore Nostradamus 2017
Re: CHE LIBRI LEGGETE?
Ottimo suggerimento
"Mi hanno detto che sono incompleto perché non ho un figlio. Mi sa che mi prendo un cane"
Zerocalcare
Re: CHE LIBRI LEGGETE?
E' morto Gianni Mura.
Il suo nome certamente non sfigura vicino agli autori citati nei post precedenti.
I suoi articoli sono letteratura.
Che la terra ti sia lieve, Gianni, e grazie per i bei momenti che mi hai fatto passare leggendo i tuoi articoli
Il suo nome certamente non sfigura vicino agli autori citati nei post precedenti.
I suoi articoli sono letteratura.
Che la terra ti sia lieve, Gianni, e grazie per i bei momenti che mi hai fatto passare leggendo i tuoi articoli
"Mi hanno detto che sono incompleto perché non ho un figlio. Mi sa che mi prendo un cane"
Zerocalcare
Re: CHE LIBRI LEGGETE?
...e anche Alberto Arbasino ci ha lasciato. R.I.P.
"Mi hanno detto che sono incompleto perché non ho un figlio. Mi sa che mi prendo un cane"
Zerocalcare
Re: CHE LIBRI LEGGETE?
Fra i tanti coccodrilli comparsi in questi giorni, mi è piaciuto soprattutto questo di di Maurizio Crosetti perché finalmente ho trovato uno che la pensa esattamente come la penso io e non ha paura di scriverlo:
https://www.repubblica.it/cronaca/2020/ ... refresh_ce
Mi riferisco a questo brano:
"...E tu eri timido, sempre un po’ in soggezione di fronte al più grande giornalista italiano di tutti i tempi, non il più grande sportivo, il più grande e basta, non ci sono giornalisti sportivi, o sei giornalista o sei altro. Per me, Gianni Mura è più grande di Brera, che gli fu maestro, perché è più buono".
...e quindi, aggiungo io, meno presuntuoso, meno saccente eccetera
"Mi hanno detto che sono incompleto perché non ho un figlio. Mi sa che mi prendo un cane"
Zerocalcare