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Garry ha scritto: 20 nov 2019, 16:21
Certo, metabolik, non si può dire che O’Shea non sia un grande pianificatore, un programmatore sistematico.
Qualche mese dopo l’inizio del suo lavoro in Italia prende la famiglia e la rispedisce in Irlanda per avere, DUE ANNI DOPO, la scusa di dare le dimissioni.
Chapeau per la lungimiranza e la capacità di programmare il futuro. Non per niente sono doti che un vero director of rugby deve avere
Non ha rispedito la famiglia in Irlanda, è la famiglia che se n'è andata.
Puoi programmare con certezza una macchina, non la reazione umana a diverse situazioni pur prevedibili.
Per qualcuno stare lontano dalla famiglia può essere addirittura un sollievo, per altri no. Un conto è dirlo, un conto è farlo.
Quello che mi interessa evidenziare è che le dimissioni sono state richieste da COS; ho già scritto che per me il vero motivo sta nel non poter correre il rischio di un quarto 6N senza vittorie, ma anche la famiglia lontana ha il suo peso.
Comunque :
ho smontato la sostenibiltà di un pendolarismo settimanale Italia - Irlanda per un allenatore della Nazionale
se qualcuno vuole autodefinirsi cialtrone lo faccia individualmente, oppure scriva inequivocabilmente a chi si riferisce se scrive ' noi cialtroni' , perchè il trucco è sempre lo stesso; scrivi 'noi' per dire gli Italiani, ma siccome dai loro del cialtrone implicitamente tu non lo sei.
Ah .. per finire... trovo totalmente scazzato il paragone camerieri- chef, un paragone contro-provante.
Un qualsiasi italiano ( me compreso ), cameriere od operaio o ingegnere o ecc.., sa preparare un pasto più buono di un qualsiasi chef non italiano.
Ne ho fatte anch'io di lunghe trasferte all'estero ... poveracci...
Ero ironico.
Per me non è affatto una scusa, pur non essendo probabilmente l'unico fattore a determinare la decisione.
Non tutte le trasferte per lavoro sono uguali, soprattutto è difficile accettare un cambio di prospettiva come la famiglia che non riesce ad inserirsi.
Il problema non è tanto fare il pendolare (mia sorella tornava a Parma quasi tutte le settimane da Parigi) il problema è che COS non era venuto qui per fare il pendolare.
Lui era partito per vivere qui con la famiglia. Avevano questo programma ed è saltato. La sostanza è questa
"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo
In effetti mi sembrava ironico, ma ho preferito ribadire un dato di fatto che mi sembra essere stato trattato molto superficialmente.
A 40 anni anni passati vuoi tornare a casa e trovare tua moglie e i tuoi figli, altro che seghe mentali o corporali, fra l'altro.
La maggior parte dei pendolari professionisti allenatori sono di lingua inglese, vanno in paesi english speaking e si portano dietro la famiglia.
E' ben noto, gli inglesi fanno una fatica mostruosa ad imparare un'altra lingua nel momento in cui una buona parte del mondo parla inglese. Lui lo ha fatto, la moglie e le figlie probabilmente hanno pensato 'ma chi me lo fa fare ?'
Certo , se avesse colto risultati più gratificanti sarebbe stato disposto a sacrificarsi almeno fino a fine mandato, ma sommando le due situazioni, professionale e familiare, la scelta era obbligata ed è stata SUA.
Questo è il punto, la scelta è stata sua.
Ciao, COS, hai fatto quello che potevi e ci hai messo passione.
Io dopo la vittoria con il sudafrica ci avevo sperato...
Ciao Cos, ci hai provato e ci sei andato vicino.
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
mia figlia 6 anni
MA CHE ORA E'?
mia moglie
Molti amici molto onore
Io
metabolik ha scritto: 20 nov 2019, 18:36
In effetti mi sembrava ironico, ma ho preferito ribadire un dato di fatto che mi sembra essere stato trattato molto superficialmente.
A 40 anni anni passati vuoi tornare a casa e trovare tua moglie e i tuoi figli, altro che seghe mentali o corporali, fra l'altro.
La maggior parte dei pendolari professionisti allenatori sono di lingua inglese, vanno in paesi english speaking e si portano dietro la famiglia.
E' ben noto, gli inglesi fanno una fatica mostruosa ad imparare un'altra lingua nel momento in cui una buona parte del mondo parla inglese. Lui lo ha fatto, la moglie e le figlie probabilmente hanno pensato 'ma chi me lo fa fare ?'
Certo , se avesse colto risultati più gratificanti sarebbe stato disposto a sacrificarsi almeno fino a fine mandato, ma sommando le due situazioni, professionale e familiare, la scelta era obbligata ed è stata SUA.
Questo è il punto, la scelta è stata sua.
Ciao, COS, hai fatto quello che potevi e ci hai messo passione.
reitero la domanda, a parte indiscrezioni giornalistiche ci sono dichirazioni o virgolettati di O'shea che usino la famiglia come scusa?
Perchè ui la narrazione sembra ormai dare per scontato che sia per quel motivo, ma mi pare siano solo chiacchiere pure quelle. Ciò che sappiamo è che ha trovato un incarico che probabilmente lo soddisfa maggiormente e che evidentemente non è stato del tutto soddisfatto del lavoro fatto da noi.
giuseppone64 ha scritto: 20 nov 2019, 19:30
Io dopo la vittoria con il sudafrica ci avevo sperato...
Ciao Cos, ci hai provato e ci sei andato vicino.
Io sono stato uno dei suoi più accesi sostenitori. La partita successiva a quella di cui parli (e che in letteratura greca si sarebbe definita un ἅπαξ λεγόμενον, cioè una cosa che compare una volta sola) fu il primo graffietto sul mio entusiasmo. Il successivo e catastrofico 6N mi mise in una posizione estremamente critica. Come ho detto nessuno può rimproverargli la passione che ci ha messo, ma sul fatto che abbia lavorato bene davvero ho molti dubbi.
Secondo me, brò, non ci è andato affatto vicino. E' che lo speravamo tanto e ci siamo forzati a pensarlo. Talvolta si sogna per non morire.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Cotter è un pezzo che ha declinato, e a W.Smith già era stato chiesto l'anno scorso ma aveva deciso di rimanere solo come consulente per questioni di salute, io resto sempre dell'idea che rimanga Franco, con Treviso aveva formato un bel gioco con la mischia, mentre ai Cheethas aveva preferito il gioco sui tre-quarti, vedremo che Italia sarà.
Non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta fino alla fine!
Pero' la FIR almeno un comunicato interlocutorio potrebbe farlo, tipo "siamo in contatto con validi sostituti e stiamo preparando la soluzione...". In effetti gioverebbe alla comunicazione ed alle coronarie di Oldie.
A meno che non sia una strategia voluta ... nel torbido si pesca meglio (cit)
"Guardaci, noi maschi, a una certa età dello sviluppo, davanti a una portaerei... Sempre tutti là: impiantati! E non c’entra niente che poi da grande diventi anche pacifista, e magari fai l’obiettore di coscienza. Non c’entra niente. E' che a un certo stadio dello sviluppo, se vedi la portaerei, qualcosa dentro lo senti...
E' che si intuisce che là dentro c’è qualcosa, no?
E cosa c’è?
C’è il segreto del progresso."
La Federazione proseguirà contestualmente il processo di definizione dello staff della Squadra Nazionale per il quadriennio 2020-23, che sarà in carica a partire dall’1 luglio 2020 in vista del tour estivo nelle Americhe.
quindi anzi si lasciano aperte tutte le porte, potrebbe rimanere anche Smith e aggiungere solo un paio di assistenti...
giuseppone64 ha scritto: 20 nov 2019, 19:30
Io dopo la vittoria con il sudafrica ci avevo sperato...
Ciao Cos, ci hai provato e ci sei andato vicino.
Io sono stato uno dei suoi più accesi sostenitori. La partita successiva a quella di cui parli (e che in letteratura greca si sarebbe definita un ἅπαξ λεγόμενον, cioè una cosa che compare una volta sola) fu il primo graffietto sul mio entusiasmo. Il successivo e catastrofico 6N mi mise in una posizione estremamente critica. Come ho detto nessuno può rimproverargli la passione che ci ha messo, ma sul fatto che abbia lavorato bene davvero ho molti dubbi.
Secondo me, brò, non ci è andato affatto vicino. E' che lo speravamo tanto e ci siamo forzati a pensarlo. Talvolta si sogna per non morire.
Dovesse succedere che la prossima nazionale parta bene e faccia un discreto 6 Nazioni a chi diamo il merito? Al nuovo tecnico o ad O'Shea?
giuseppone64 ha scritto: 20 nov 2019, 19:30
Io dopo la vittoria con il sudafrica ci avevo sperato...
Ciao Cos, ci hai provato e ci sei andato vicino.
Io sono stato uno dei suoi più accesi sostenitori. La partita successiva a quella di cui parli (e che in letteratura greca si sarebbe definita un ἅπαξ λεγόμενον, cioè una cosa che compare una volta sola) fu il primo graffietto sul mio entusiasmo. Il successivo e catastrofico 6N mi mise in una posizione estremamente critica. Come ho detto nessuno può rimproverargli la passione che ci ha messo, ma sul fatto che abbia lavorato bene davvero ho molti dubbi.
Secondo me, brò, non ci è andato affatto vicino. E' che lo speravamo tanto e ci siamo forzati a pensarlo. Talvolta si sogna per non morire.
Dovesse succedere che la prossima nazionale parta bene e faccia un discreto 6 Nazioni a chi diamo il merito? Al nuovo tecnico o ad O'Shea?
Ovviamente al nuovo perchè bastava poco per far meglio, o in caso vada male sempre colpa di O'shea perchè ci ha lasciato nella pupù andandosene.
Ora vorrei vedere il cortocircuito che alcuni fedelissimi trevigiani e ostinatissimo verso il ct di turno avranno nel sostenere Franco Smith.