Va anche detto che nelle due franchigie di solito i migliori in campo, stranieri a parte, sono quasi sempre i cosiddetti "giovani"
ITALIA - SUD AFRICA
Moderatore: jpr williams
Re: ITALIA - SUD AFRICA
"Mi hanno detto che sono incompleto perché non ho un figlio. Mi sa che mi prendo un cane"
Zerocalcare
Re: ITALIA - SUD AFRICA
Le Zebre devono essere il principale serbatoio della nazionale e non avere ambizioni come la Benetton (costruita per puntare in alto)...le dichiarazioni ottimistiche di Bradley servivano per motivare il gruppo.
"Serve una barca più grande" (cit. film "Lo squalo")
Re: ITALIA - SUD AFRICA
Ottima strategia motivazionale.
Re: ITALIA - SUD AFRICA
L'area davanti allo stadio Ecopa, tanto per respirare l'aria di laggiù. Si vedono anche quattro ragazzi italiani imbandierati
Re: ITALIA - SUD AFRICA
ancor prima del "Momento Tigerman", questo è il momento chiave della partita, e la dice lunga, sul pressapochismo del rugby italico federale, in special modo se è arrivato dallo staff.Con un Allan mai così preciso sui calci, hai la presunzione di andare in touche.Esiste solo una condizione che ti dia ragione, che tu vada in meta da touche. Abbiamo visto come è andata, e purtroppo, questa scelta scellerata di Parisse , l'avevamo già vista in altre occasioni ( a Roma quest'anno con la Francia ).Man of the moment ha scritto: ↑4 ott 2019, 20:44No no, ho sentito benissimo, appena c'è il fallo dalla panchina urlano "touche touche touche" Parisse va per la touche, ma dice alla panchina di stare zitta. Di non disturbare insomma. Io ho capito così
Ho sempre amato Parisse come Uomo e come giocatore. Come Capitano dall'infortunio che ebbe al ginocchio prima del test macth con Samoa ad Ascoli, non è più stato lo stesso, meno lucido, molto irrascibile con gli arbitri, molto più conservativo come giocatore ( questo è ovvio e più che comprensibile poichè i legamenti di un ginocchio li recuperi, la sicurezza su quel ginocchio, forse.. ).
Altri tecnici con altri Capitani in altre Nazionali hanno optato per "allegerire" dalla responsabilità del grado giocatori che ne sentivano eccessivamente il peso ( Waburton nel Galles e Robswaw nell'Inghilterra ). Forse era un passaggio che anche noi avremmo dovuto fare, anche per salvaguardare un mito.
se il rugby è una metafora della vita, e la vita è una ruota, sono al terzo giro, il primo da giocatore, il secondo da allenatore, il terzo da genitore..
Re: ITALIA - SUD AFRICA
proprio questo: consistenza.MadRef ha scritto: ↑5 ott 2019, 11:12Pure il ragionamento che non ti concederanno più di 5-6 occasioni di marcare è un po' del cavolo secondo me. Tu intanto mandali alla pausa sul 17-9 e magari stampatagli una meta in faccia al rientro (o marca ancora per il 17-12), invece di sbroccare e suicidarti. Poi sul 17-16 (o 17-12) vedi se non cominciano a disunirsi e concederti qualche occasione in più, se non altro perché costretti ad abbassare un po' la manetta dell'aggressività sui punti d'incontro. Portali verso il 60' entro break e vediamo la pressione, che è tutta su di loro, che effetto gli fa. Non dico che la vinci, ma parliamo di ben altra figura. Tra l'altro sono i risultati che, se portati a casa con una certa consistenza, possono anche cambiare un po' un certo tipo di metro arbitrale nel futuro.
se il rugby è una metafora della vita, e la vita è una ruota, sono al terzo giro, il primo da giocatore, il secondo da allenatore, il terzo da genitore..
Re: ITALIA - SUD AFRICA
Guarda io ho citato quel momento perché mi era venuto un dubbio, poi fugatomi da Man otm, ma la cosa che mi ha fatto girare non è stata tanto quella scelta che, al limite, ci può anche stare, infatti è un calcio sulla linea dei 10 metri circa in posizione non centralissima..E' la successiva touche con un calcio dato subito contro la seconda linea SAF che ci avrebbe portato, dalla linea dei 22 all'interno dei 15 metri, a un tentativo più agevole e con una percentuale di realizzazione sicuramente migliore... 17 a 6 al 32esimo minuto, con una certa inerzia in attacco, beh io giovedì ci avrei messo la firma...bep68 ha scritto: ↑7 ott 2019, 9:07ancor prima del "Momento Tigerman", questo è il momento chiave della partita, e la dice lunga, sul pressapochismo del rugby italico federale, in special modo se è arrivato dallo staff.Con un Allan mai così preciso sui calci, hai la presunzione di andare in touche.Esiste solo una condizione che ti dia ragione, che tu vada in meta da touche. Abbiamo visto come è andata, e purtroppo, questa scelta scellerata di Parisse , l'avevamo già vista in altre occasioni ( a Roma quest'anno con la Francia ).Man of the moment ha scritto: ↑4 ott 2019, 20:44No no, ho sentito benissimo, appena c'è il fallo dalla panchina urlano "touche touche touche" Parisse va per la touche, ma dice alla panchina di stare zitta. Di non disturbare insomma. Io ho capito così
Ho sempre amato Parisse come Uomo e come giocatore. Come Capitano dall'infortunio che ebbe al ginocchio prima del test macth con Samoa ad Ascoli, non è più stato lo stesso, meno lucido, molto irrascibile con gli arbitri, molto più conservativo come giocatore ( questo è ovvio e più che comprensibile poichè i legamenti di un ginocchio li recuperi, la sicurezza su quel ginocchio, forse.. ).
Altri tecnici con altri Capitani in altre Nazionali hanno optato per "allegerire" dalla responsabilità del grado giocatori che ne sentivano eccessivamente il peso ( Waburton nel Galles e Robswaw nell'Inghilterra ). Forse era un passaggio che anche noi avremmo dovuto fare, anche per salvaguardare un mito.
Member of St. Etienne Express
Re: ITALIA - SUD AFRICA
A mia memoria è una tendenza strategica di Parisse quella di chiamare la touche quando il divario supera i 10 punti e la squadra è ancora in forze.
penso che nella sua mentalità sia una chiamata a voler cercare la meta che motivi la squadra e colpisca l'avversario.
Certo, bisogna farla.
Anche io ho pensato, "forse è meglio il mattoncino che la parete intera"... però capisco il suo spirito: dare ai sudafricani l'impressione di una squadra che non li temeva.
penso che nella sua mentalità sia una chiamata a voler cercare la meta che motivi la squadra e colpisca l'avversario.
Certo, bisogna farla.
Anche io ho pensato, "forse è meglio il mattoncino che la parete intera"... però capisco il suo spirito: dare ai sudafricani l'impressione di una squadra che non li temeva.