Lance Persico
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- esseapostrofo
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Ha detto che era stressato e che gli serviva un periodo di riposo assoluto lontano dai campi da rugby per \"staccare la spina\" per un pò. Gli accordi (essendo sotto contratto con Viadana) erano che sarebbe stato libero fino a fine campionato 04/05, successivamente il Viadana avrebbe avuto facoltà di reintegrarlo come prosecuzione di contratto esistente o rescindere il tutto. A quanto pare lo hanno rescisso, anche perchè non mi risulta sia tornato dalla N.Z.
<BR>Peccato, prometteva proprio bene....
<BR>Peccato, prometteva proprio bene....
...non riuscirete mai a farmi dire cose serie.....neppure sotto tortura... http://www.bolognarugby1928.it
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Di solito predicano l\'attività sportiva e di contatto fisico, tipo il rugby per intenderci, come ottimo antistress (corri e ti sfoghi)...
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<BR>Che poi lui possa voler far altro che il professionista in Italia è un altro discorso...
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<BR>martedì 1 febbraio 2005 - L.I.R.E.
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<BR>L\'Arix perde Matt Philips e Lance Persico
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<BR>Viadana (Mn) - L\'Arix Viadana dovrà fare a meno di due giocatori importanti della rosa da qui alla fine della stagione, le terze linee Matt Phillips e Lance Persico.
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<BR>Per quanto riguarda Phillips, già capitano dei gialloneri, in forza al Viadana dal 1997 e primo equiparato della Nazionale italiana di rugby, lo stop è stato determinato dalla necessità di un intervento chirurgico alla spalla destra che verrà effettuato in Italia il 10 febbraio prossimo. Il periodo di recupero costringerà l\'atleta a restare fuori dal terreno di gioco per almeno tre mesi. Stagione finita quindi per Phillips che ha già firmato un contratto con l\' Arix Viadana per la stagione 2005/2006.
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<BR>Diverso il discorso per Lance Persico, fratello minore dell\'Azzurro Aaron: a Viadana dal 2001, ex nazionale Under 21, Lance ha chiesto e ottenuto dal club un periodo di riposo piuttosto lungo, sei mesi almeno. In pratica si tratta di uno stop all\' attività professionistica legata a motivi strettamente personali. L\' Arix Viadana, che ha il giocatore sotto contratto sino alla finre della stagione 2005/2006, ha concesso a Persico il lungo periodo di inattività, riservandosi comunque per l\'inizio della prossima stagione, qualsiasi decisione in merito alla presenza o meno dell\' atleta con la casacca giallonera del Rugby Viadana.
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<BR>(in collaborazione con Arix Viadana)
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<BR>Che poi lui possa voler far altro che il professionista in Italia è un altro discorso...
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<BR>martedì 1 febbraio 2005 - L.I.R.E.
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<BR>L\'Arix perde Matt Philips e Lance Persico
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<BR>Viadana (Mn) - L\'Arix Viadana dovrà fare a meno di due giocatori importanti della rosa da qui alla fine della stagione, le terze linee Matt Phillips e Lance Persico.
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<BR>Per quanto riguarda Phillips, già capitano dei gialloneri, in forza al Viadana dal 1997 e primo equiparato della Nazionale italiana di rugby, lo stop è stato determinato dalla necessità di un intervento chirurgico alla spalla destra che verrà effettuato in Italia il 10 febbraio prossimo. Il periodo di recupero costringerà l\'atleta a restare fuori dal terreno di gioco per almeno tre mesi. Stagione finita quindi per Phillips che ha già firmato un contratto con l\' Arix Viadana per la stagione 2005/2006.
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<BR>Diverso il discorso per Lance Persico, fratello minore dell\'Azzurro Aaron: a Viadana dal 2001, ex nazionale Under 21, Lance ha chiesto e ottenuto dal club un periodo di riposo piuttosto lungo, sei mesi almeno. In pratica si tratta di uno stop all\' attività professionistica legata a motivi strettamente personali. L\' Arix Viadana, che ha il giocatore sotto contratto sino alla finre della stagione 2005/2006, ha concesso a Persico il lungo periodo di inattività, riservandosi comunque per l\'inizio della prossima stagione, qualsiasi decisione in merito alla presenza o meno dell\' atleta con la casacca giallonera del Rugby Viadana.
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<BR>(in collaborazione con Arix Viadana)
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Una storia particolare alla vigilia della terza partita del Sei Nazioni
<BR>Persico: mischia doppia in nome del nonno
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<BR>I due fratelli nati in Nuova Zelanda s’inseguono, fra Nazionale e Viadana, sulle orme dell’avo di Sorrento (Massa Lubrense, n.d.r.)
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<BR>RUGBY, ROMA - Bisogna dire grazie a nonno Liberato se l’Italia ovale oggi può schierare uno dei più forti flanker del mondo. Più di 50 anni fa, la guerra era appena finita, lui salpò dalla natia Sorrento in cerca di fortuna. Oggi ci restituisce il nipote, Aaron Persico, che ha seguito alla rovescia le orme dell’antenato. «Faceva il pescatore, era andato in Nuova Zelanda, poi in Australia a lavorare. Si stabilì a Wellington, sposando una ragazza di Sorrento (Marina della Lobra, n.d.r.), Teresa Rio (Meo, n.d.r.), mia nonna. E questa è la mia famiglia» . Nonno Liberato, che oggi non c’è più, ha seminato bene.
<BR>Aaron racconta: «Mio papà si chiama Ronaldo, ha giocato anche lui a rugby, un pilone. Era venuto in Europa, al Tolone, ma poi smise per il lavoro e tornò a Wellington» .
<BR>Aaron, 26 anni il 29 marzo, però non è solo: da due anni lo ha raggiunto nella terra dei nonni il fratellino Lance, un colosso ventunenne di 184 centimetri per 98 chili. Franco Tonni, general manager del Viadana, tre anni fa ci disse: «Aaron è la più forte terza linea italiana, più di Mauro Bergamasco. Ma ha un fratello che è perfino più forte di lui » . Tonni è riuscito a portarsi a casa prima Aaron, interessato a un’esperienza in quel Paese di cui aveva sentito parlare nei racconti del nonno. Poi Lance ha raggiunto il fratello a Viadana. Ma quest’anno, i Persico brothers si sono divisi. Aaron: «A Viadana mi sento a casa mia. Ma, dopo 5 anni, ho voluto fare un’esperienza in un campionato importante e sono andato a Leeds. Bella città, nel Nord dell’Inghilterra, società bene organizzata, squadra molto forte. Copro lo stesso ruolo che occupo in nazionale: flanker di rottura» .
<BR>Anche a Leeds, nei Tykes, un fiore della brughiera, Aaron continua a placcare come un forsennato: 15 in media ogni partita. E Lance? «Gioco nello stesso posto di Aaron, con la maglia numero 7. Ma non è detto che non possiamo giocare assieme. A Viadana non è successo, perché, nei due anni che abbiamo abitato insieme, io ho giocato nelle giovanili. Adesso che sono arrivato alla prima squadra, lui è andato via. Ma spero di poter giocare un giorno insieme a mio fratello. È il mio sogno» . Magari in maglia azzurra. Ma se rimane John Kirwan, dovrà migliorare, più che la tecnica, il suo scarso italiano. «A Viadana — si difende — molti giocatori sono di origine anglosassone e anche con Aaron parliamo sempre nella nostra lingua» . Per Lance, l’impatto è stato meno duro. « Aaron mi ha aiutato a inserirmi. Viadana è piccola, come Lower Hutt, sobborgo di Wellington, da dove proveniamo. Non ho avuto problemi di adattamento, solo che si mangia troppo bene. Ho approfittato per vedere le belle città d’Italia: Venezia, Roma, Firenze. Viadana ha una squadra giovane, c’è un ottimo ambiente, abito con Greg Hayter, lui è comunitario, inglese di passaporto, ma neozelandese come me» . Non ha la ragazza, almeno, ufficialmente. Ne ha una a Lower Hutt, di cui non vuole dire il nome. L’origine sorrentina si fa sentire. Anche Aaron è single, per ora. «Sono sempre in giro, è difficile trovare una ragazza che sappia starti vicino quando tu non ci sei mai » .
<BR>Eppure, tra Viadana e Parma, sembra che Aaron abbia seminato più di una dolce amicizia.
<BR>Per Lance è arrivata la prima convocazione in nazionale A, la prima maglia azzurra. «Sono entrato a Grenoble contro la Francia negli ultimi 5 minuti al posto di Pavanello» . Aaron però rimane lontano. «Lui gioca nel Sei Nazioni, lo guardo in tv. Devo migliorare tanto per meritarmi la nazionale» . Lance pare più bravo di Aaron, che lo elogia. «Ha un’ottima tecnica nei fondamentali, grande fisico, coraggio. Potrà riuscire bene nel campionato italiano e spero possa arrivare presto anche in nazionale».
<BR>In futuro, chissà che i fratelli si possano riunire. Aaron: «Sarebbe bello, ma io conto di restare a Leeds due anni e poi rientrare. Lance è ancora giovane per giocare in Inghilterra».
<BR>E il fratellino ammette: «Per me è presto. Quello inglese è un campionato pesante, io vengo dal settore giovanile: magari fra un anno o due» . Quando Aaron sarà tornato a Viadana. Ma c’è sempre la possibilità di raggiungerlo in nazionale.
<BR>Lance: «Difficile, perché in terza linea ci sono ottimi giocatori: De Rossi, Parisse, anche Mauro Bergamasco. Magari come riserva» .
<BR>Domani si torna al Flaminio con la Scozia. Aaron: «É diventato il nostro stadio di casa, l’inno italiano ci carica tutti, anche gli equiparati, che l’hanno imparato» . Aaron è già stato a Sorrento (Massa Lubrense, n.d.r.). «Due volte, per conoscere i cugini. Bella città, clima magnifico, paesaggio incantevole, e come si mangia! Ci torno lunedì, dopo la Scozia, quando Kirwan ci lascerà liberi fino alla convocazione per l’Irlanda» .
<BR>Per Lance, invece, Sorrento rimane ancora solo la città dei nonni.
<BR>
<BR>Carlo Gobbi UNITI DALL’OVALE Da sinistra, Lance Persico, 22 anni, 1.84 per 98 kg, giocatore dell’Arix Viadana, e il fratello Aaron, 24 anni, 1.85 m per 103 kg, 38 caps e due mete con l’Italia, da quest’anno al Leeds. Tutti e due sono nati in Nuova Zelanda e giocano flanker (Saccani)
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<BR> Gazzetta dello sport - 05/03/2004
<BR>Persico: mischia doppia in nome del nonno
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<BR>I due fratelli nati in Nuova Zelanda s’inseguono, fra Nazionale e Viadana, sulle orme dell’avo di Sorrento (Massa Lubrense, n.d.r.)
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<BR>RUGBY, ROMA - Bisogna dire grazie a nonno Liberato se l’Italia ovale oggi può schierare uno dei più forti flanker del mondo. Più di 50 anni fa, la guerra era appena finita, lui salpò dalla natia Sorrento in cerca di fortuna. Oggi ci restituisce il nipote, Aaron Persico, che ha seguito alla rovescia le orme dell’antenato. «Faceva il pescatore, era andato in Nuova Zelanda, poi in Australia a lavorare. Si stabilì a Wellington, sposando una ragazza di Sorrento (Marina della Lobra, n.d.r.), Teresa Rio (Meo, n.d.r.), mia nonna. E questa è la mia famiglia» . Nonno Liberato, che oggi non c’è più, ha seminato bene.
<BR>Aaron racconta: «Mio papà si chiama Ronaldo, ha giocato anche lui a rugby, un pilone. Era venuto in Europa, al Tolone, ma poi smise per il lavoro e tornò a Wellington» .
<BR>Aaron, 26 anni il 29 marzo, però non è solo: da due anni lo ha raggiunto nella terra dei nonni il fratellino Lance, un colosso ventunenne di 184 centimetri per 98 chili. Franco Tonni, general manager del Viadana, tre anni fa ci disse: «Aaron è la più forte terza linea italiana, più di Mauro Bergamasco. Ma ha un fratello che è perfino più forte di lui » . Tonni è riuscito a portarsi a casa prima Aaron, interessato a un’esperienza in quel Paese di cui aveva sentito parlare nei racconti del nonno. Poi Lance ha raggiunto il fratello a Viadana. Ma quest’anno, i Persico brothers si sono divisi. Aaron: «A Viadana mi sento a casa mia. Ma, dopo 5 anni, ho voluto fare un’esperienza in un campionato importante e sono andato a Leeds. Bella città, nel Nord dell’Inghilterra, società bene organizzata, squadra molto forte. Copro lo stesso ruolo che occupo in nazionale: flanker di rottura» .
<BR>Anche a Leeds, nei Tykes, un fiore della brughiera, Aaron continua a placcare come un forsennato: 15 in media ogni partita. E Lance? «Gioco nello stesso posto di Aaron, con la maglia numero 7. Ma non è detto che non possiamo giocare assieme. A Viadana non è successo, perché, nei due anni che abbiamo abitato insieme, io ho giocato nelle giovanili. Adesso che sono arrivato alla prima squadra, lui è andato via. Ma spero di poter giocare un giorno insieme a mio fratello. È il mio sogno» . Magari in maglia azzurra. Ma se rimane John Kirwan, dovrà migliorare, più che la tecnica, il suo scarso italiano. «A Viadana — si difende — molti giocatori sono di origine anglosassone e anche con Aaron parliamo sempre nella nostra lingua» . Per Lance, l’impatto è stato meno duro. « Aaron mi ha aiutato a inserirmi. Viadana è piccola, come Lower Hutt, sobborgo di Wellington, da dove proveniamo. Non ho avuto problemi di adattamento, solo che si mangia troppo bene. Ho approfittato per vedere le belle città d’Italia: Venezia, Roma, Firenze. Viadana ha una squadra giovane, c’è un ottimo ambiente, abito con Greg Hayter, lui è comunitario, inglese di passaporto, ma neozelandese come me» . Non ha la ragazza, almeno, ufficialmente. Ne ha una a Lower Hutt, di cui non vuole dire il nome. L’origine sorrentina si fa sentire. Anche Aaron è single, per ora. «Sono sempre in giro, è difficile trovare una ragazza che sappia starti vicino quando tu non ci sei mai » .
<BR>Eppure, tra Viadana e Parma, sembra che Aaron abbia seminato più di una dolce amicizia.
<BR>Per Lance è arrivata la prima convocazione in nazionale A, la prima maglia azzurra. «Sono entrato a Grenoble contro la Francia negli ultimi 5 minuti al posto di Pavanello» . Aaron però rimane lontano. «Lui gioca nel Sei Nazioni, lo guardo in tv. Devo migliorare tanto per meritarmi la nazionale» . Lance pare più bravo di Aaron, che lo elogia. «Ha un’ottima tecnica nei fondamentali, grande fisico, coraggio. Potrà riuscire bene nel campionato italiano e spero possa arrivare presto anche in nazionale».
<BR>In futuro, chissà che i fratelli si possano riunire. Aaron: «Sarebbe bello, ma io conto di restare a Leeds due anni e poi rientrare. Lance è ancora giovane per giocare in Inghilterra».
<BR>E il fratellino ammette: «Per me è presto. Quello inglese è un campionato pesante, io vengo dal settore giovanile: magari fra un anno o due» . Quando Aaron sarà tornato a Viadana. Ma c’è sempre la possibilità di raggiungerlo in nazionale.
<BR>Lance: «Difficile, perché in terza linea ci sono ottimi giocatori: De Rossi, Parisse, anche Mauro Bergamasco. Magari come riserva» .
<BR>Domani si torna al Flaminio con la Scozia. Aaron: «É diventato il nostro stadio di casa, l’inno italiano ci carica tutti, anche gli equiparati, che l’hanno imparato» . Aaron è già stato a Sorrento (Massa Lubrense, n.d.r.). «Due volte, per conoscere i cugini. Bella città, clima magnifico, paesaggio incantevole, e come si mangia! Ci torno lunedì, dopo la Scozia, quando Kirwan ci lascerà liberi fino alla convocazione per l’Irlanda» .
<BR>Per Lance, invece, Sorrento rimane ancora solo la città dei nonni.
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<BR>Carlo Gobbi UNITI DALL’OVALE Da sinistra, Lance Persico, 22 anni, 1.84 per 98 kg, giocatore dell’Arix Viadana, e il fratello Aaron, 24 anni, 1.85 m per 103 kg, 38 caps e due mete con l’Italia, da quest’anno al Leeds. Tutti e due sono nati in Nuova Zelanda e giocano flanker (Saccani)
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<BR> Gazzetta dello sport - 05/03/2004
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- bakunin
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Caro Thaker
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<BR>ti riporto quello che ho \"sentito\" (quindi solo mormorii e niente di ufficiale) a Vidana: Lance è praticamente scappato e non tornerà. La versione ufficiale parla di periodo di stress, forse è vero, forse era imbarazzante parlare di fuga.
<BR>peccato, un gran giocatore forse anche meglio del fratello, almeno offensivamente.
<BR>
<BR>Bak
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<BR>ti riporto quello che ho \"sentito\" (quindi solo mormorii e niente di ufficiale) a Vidana: Lance è praticamente scappato e non tornerà. La versione ufficiale parla di periodo di stress, forse è vero, forse era imbarazzante parlare di fuga.
<BR>peccato, un gran giocatore forse anche meglio del fratello, almeno offensivamente.
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<BR>Bak
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Thaker: la Roma ha ottenuto in concessione dal CONI i campi delle Tre Fontane (per tre stagioni) e avrà la possibilità di strutturarli anche con esercizi commerciali, il che vuol dire che nuove strade sono aperte sul fronte sponsor.
<BR>In panchina ci sarà una coppia francese: Michel Ringeval (capo allenatore e mischia) e Patrick Barthelemy (ex apertura, a suo tempo nel giro dei Bleus, per i 3/4), entrambi provenienti dal Grenoble.
<BR>Per quanto riguarda i giocatori, a parte l\'indiscrezione che ho avuto su Persico e Aldridge, Bona e compagni sono ancora abbastanza abbottonati, ma so che attendono solo l\'annuncio del nuovo sponsor per presentare la squadra al completo.
<BR>Va via German Fontana (all\'Overmach), oltre a Pickering e Ribbens, che sono rientrati in Sud Africa.
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<BR>In panchina ci sarà una coppia francese: Michel Ringeval (capo allenatore e mischia) e Patrick Barthelemy (ex apertura, a suo tempo nel giro dei Bleus, per i 3/4), entrambi provenienti dal Grenoble.
<BR>Per quanto riguarda i giocatori, a parte l\'indiscrezione che ho avuto su Persico e Aldridge, Bona e compagni sono ancora abbastanza abbottonati, ma so che attendono solo l\'annuncio del nuovo sponsor per presentare la squadra al completo.
<BR>Va via German Fontana (all\'Overmach), oltre a Pickering e Ribbens, che sono rientrati in Sud Africa.
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- Iscritto il: 18 mag 2005, 0:00
Io non credo che Lance Persico, sia più forte di suo fratello. Forse in attacco sì, ma l\'arma principare di Aaron è recuperare palloni e rallentare l\'uscita della palla, regalando alla sua squadra secondi preziosi per schierare la difesa. Viadana da quando non ha più Aaron, non ha vinto praticamente niente e Lance non è assolutamente la copia del fratello. Cmq credo che per la serie A sia un\'ottimo giocatore.