Pakeha_70 ha scritto:
Mi sembra che esordi contro l'italia quell'anno a CHCH in una NZ molto sperimentale (con George Withelock a 7) in una partita in cui gli azzurri non sfiguarono.
Hai ragione, ho controllato... esordì a Christchrch, quella di San Siro era la sua terza partita, la prima da titolare, e rientrò effettivamente a tre minuti dalla fine per il giallo a Tialata.
@ Garryowen: non so cosa ti spinga a credere che Crockett fosse un enfant prodige, ma ti prometto che non riuscirai mai a convincermi!
Ti garantisco che se chiedi a qualunque neozelandese, ti dirà che è un discreto giocatore da Super XV, niente più che un tappabuchi al livello superiore; abile in alcuni aspetti del suo gioco ma
da sempre mediocre in mischia. Ai Crusaders si avvantaggia del fatto che ha uno dei pack migliori dell'emisfero sud che gli spinge sulle chiappe, e anche così fa fatica; inoltre non è mai stato neanche con loro un titolare inamovibile, ha sempre diviso la 1 con Ben Franks (che non è certo un fenomeno). Poi non aveva 22 anni a Milano, ne aveva già 26 e anche belli abbondanti... casomai un enfant prodige è Owen Franks, che a quell'età avrà già passato i 60 caps, o Hayman che era già il migliore del mondo.
Il fatto che l'abbiano portato in tour in Europa non dimostra granchè, anzi... in Europa ci va sempre una formazione in qualche modo sperimentale (tranne quest'anno, da cui lo stupore espresso nei post precedenti), vengono fatti esordire giocatori completamente unproved, spesso direttamente dall'NPC, che a volte non vedono mai più la maglia nera. Contro l'Italia nel 2009, oltre a Crockett, c'erano titolari Delany e Latimer per i quali rimase l'unico cap in carriera, Ben Smith e Tamati Ellison che poi non furono più convocati fino a quest'anno, Messam al secondo test, Donnelly al terzo, per Flynn fu l'unica partita da titolare di sempre. Ha un bel da fare Henry a dire che non era una squadra sperimentale, chiaro che ha ritenuto opportuno difendere dei giocatori in cui comunque riponeva fiducia.
Quanto alle polemiche successive, non me le ricordavo nemmeno io finchè non ho letto il libro di McCaw in cui ne fa un accenno, ma ai tempi vivevo in un luogo ai confini della realtà e facevo fatica a seguire, il solo vedere la partita fu un miracolo. Non mi sorprende però che l'unica fonte che hai trovato sia stata il NZ Herald, che pur cercando di darsi un'apparenza di testata seria e credibile è in realtà poco più che un tabloid scandalistico. Gli appassionati kiwi lo evitano come la peste perchè parla di rugby poco, male, e sempre cercando la polemica gratuita. Per tutto il resto, parla solo di quello che succede ad Auckland, tanto che lo chiamano tutti Auckland Herald. Anche Fumero mi è sempre sembrato un po' affetto da sindrome del brontolòn. Quindi se Garryowen mi dice che Duccio ha detto che il tabloid dice che Henry ha detto, con massimo rispetto, la prendo con le molle.
In entrambi i casi che citi dimostrano invariabilmente di voler fare i bastian contrari rispetto all'opinione popolare. Nel primo, l'editoriale di Chis Rattue, hanno in parte ragione, c'erano dei problemi di profondità nei piloni che, in piccola parte, continuano ad esserci; però non tengono conto del fatto che c'erano da sostiture dei veterani come Hayman e Somerville, se i rimpiazzi non erano all'altezza non vedo come potesse essere colpa del coach. Il secondo, Gregor Paul, fa giustamente i complimenti a Castro ma sul discorso "opinione dei kiwi su Crockett" è un po' ambiguo... prima fa il provocatore con la frase che citi tu, ma prosegue con "Maybe he will, in time. But for now, Woodcock is the option." Anyway, se qualcuno considerava Crockett un astro nascente erano solo loro.
In ogni caso non escludo che Crockett nutra qualche desiderio di rivalsa nei confronti di Castro, dico solo che in tal caso dovrebbe avere conti in sospeso con l'80% dei piloni del mondo...
A proposito di Castro e della dichiarazione di Henry, forse noi siamo un po' annebbiati dal tifo o forse gli stranieri sono prevenuti, ma ti posso dire che anche se Castro ce lo invidiano in tanti, la sua percezione fuori dall'Italia (e da Leicester) è quella di giocatore world class come talento, ma anche come astuzia e malizia. Non è cosiderato esattamente scorretto, ma abbastanza sporco, dicono che entra sempre angolato e gli arbitri non se ne accorgono mai. Ed è antipatico a molti, il suo buffetto sulla nuca del diretto avversario appena battuto in mischia è ormai proverbiale... del tipo "provaci ancora, sarai più fortunato"

. Immagino sia uno di quei personaggi che puoi solo adorare se sta dalla tua parte, e solo odiare (sportivamente) se ce l'hai contro.
Da questo, e dal fatto che Dickinson è stato l'arbitro storicamente meno accomodante con gli All Blacks, derivano imo le parole di Ted, che comunque diplomaticamente non cita mai direttamente Castro ma dice solo "it's not the game he's expecting".
Not all those who wander are lost...