Tutto secondo i piani...

madflyhalf
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Tutto secondo i piani...

Messaggio da madflyhalf » 24 ott 2011, 15:36

...almeno dopo i gironi.

I risultati dei gironi sono stati progettati veramente da qualche parente di Alfred Hitchcock: sorprese, squadre fuori forma, errori arbitrali un po' pesanti... e tutto ha portato ad avere un tabellone dei playoff diviso tra Nord e Sud.

Galles, Irlanda, Francia, Inghilterra

vs.

Nuova Zelanda, Argentina, Australia, Sudafrica

Al di là dei piani di gioco, della capacità di adattarsi alla situazione che si gioca in un determinato momento (avversari, arbitro, propria squadra), al di là della reputazione o dei famosi tabù ("ah ma x non ha mai battuto y al mondiale" "ah ma nessuna squadra è mai arrivata in finale con z sconfitte") che contano zero e in questo genere di eventi, conta solo 1) la forma fisica 2) la tenuta mentale (ceteris paribus).

Qual è stata la squadra che non solo ha dominato di più l'emisfero Sud negli ultimi anni, ma anche il resto del mondo?

Qual è stata la squadra del nord che più spesso ha battuto la squadra che ha dominato l'Emisud in tempi recenti, e l'ultima ad averlo fatto in casa loro 2 anni fa?

Non sono andate in finale le due squadre più forti di entrambi gli emisferi?

Non sono andate in finale 3° e 4° posto le 2 squadre che recentemente si sono dimostrate più in forma e (occasionalmente) in grado di battere le due di cui sopra o comunque di metterle più seriamente in difficoltà?

Le risposte vengono da sole...


Perché dite che non meritavano?
Per me meritavano sotto ogni aspetto e ognuna ha caratteristiche per battere qualunque altra!

E non cominciamo a fare discorsi campati su se e ma, su ipotesi che se ci fosse stato tizio e caio da una parte o mevio e semprionio dall'altra sarebbe andata in altro modo, perché "If ifs and buts were candy and nuts we'd all have a merry christmas"
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Luqa-bis
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Re: Tutto secondo i piani...

Messaggio da Luqa-bis » 24 ott 2011, 19:13

Tutto sto inglese per lasciare da parte la tu' nonna , eh?

metabolik
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Re: Tutto secondo i piani...

Messaggio da metabolik » 24 ott 2011, 20:32

madflyhalf ha scritto:...almeno dopo i gironi.

I risultati dei gironi ................
Perché dite che non meritavano?
...............
I casi sono due :
1) o non capiscono un c4$$o di rugby
2) o sono abituati a guardare i campionati di Giove o di Betelgeuse o la finale della Via lattea ( l'abbondanza di "inguardabile" riferita alla finale del piante Terra porta a questa seconda ipotesi).

E' stata la più bella finale di tutti i Mondiali, di elevatissimo valore tecnico ed agonistico, per chi gioca, o ha giocato a rugby su questa terra.

salfaby
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Re: Tutto secondo i piani...

Messaggio da salfaby » 25 ott 2011, 9:09

E' stata la più bella finale di tutti i Mondiali, di elevatissimo valore tecnico ed agonistico, per chi gioca, o ha giocato a rugby su questa terra.
Diego Dominguez avrà giocato a rugby, no? Non l'ho sentito parlare di finale bellissima, intensa, feroce sicuramente, bella no, piena di errori, condizionata dalla condiscendenza arbitrale verso gli ABs (a Mc Caw una bella squalifica no?), a me è piaciuta e a un certo punto ho sperato che i blues facessero l'impresa perchè se la sarebbero meritata, d'altra parte per il popolo neozelandese è stata un giusto momento di gioia dopo un anno particolarmente doloroso!
Poi è chiaro che sul piano dei risultati parla il campo e c'è poco da contestare, di sicuro considerata l'assenza di Dan Carter ci si aspettava sicuramente di più dall'Australia, la Francia non ha certo fatto la Francia ma i suoi avversari hanno fatto di peggio e quindi è andata in finale dove ha giocato la sua miglior partita, dispiace per il Galles che ha avuto un'occasione più unica che rara per fare la storia e ha pagato un momento di follia del suo capitano per me fino a quel momento miglior giocatore della coppa.
In SF sono andate le squadre che in questo particolare momento erano le più in forma, le più motivate, il resto non conta, significa che sono le più forti? Si se essere le più forti significa essere in grado di gestire meglio di altri le eccezionali pressioni cui si è sottoposti in qeuste manifestazioni, tutti sanno che la RWC si tiene ogni 4 anni vincere prima o dopo conta poco, vincere nel momento giusto è quello che conta, è come per i giochi olimpici, ci sono atleti magnifici capaci potenzialmente di ottenere risultati preclusi ai rivali ma se la differenza non la fai nel momento giusto allora vuol dire che ti manca qualcosa e non puoi definirti il più forte di tutti, chiedete a Fiona May se non scambierebbe i suoi due ori mondiali con l'alloro olimpico che le è sempre sfuggito, o per rimanere nel campo dell'atletica provate a ricordare chi sono gli immortali italiani, i primi nomi che vengono in mente sono quelli di Mennea e della Simeoni, perchè l'appuntamento olimpico arriva ogni 4 anni, come la RWC, e se non ti fai trovare pronto allora tutti i record e i grandi risultati ottenuti in precedenza contano poco.

Tallonatore80
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Re: Tutto secondo i piani...

Messaggio da Tallonatore80 » 25 ott 2011, 9:49

beh diciamo che il running rugby nelle fasi finali del campionato del mondo è un tantinello andato a farsi fottere eh...
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Sandro Cepparulo

Yohai
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Re: Tutto secondo i piani...

Messaggio da Yohai » 25 ott 2011, 10:52

metabolik ha scritto:
madflyhalf ha scritto:...almeno dopo i gironi.

I risultati dei gironi ................
Perché dite che non meritavano?
...............
I casi sono due :
1) o non capiscono un c4$$o di rugby
2) o sono abituati a guardare i campionati di Giove o di Betelgeuse o la finale della Via lattea ( l'abbondanza di "inguardabile" riferita alla finale del piante Terra porta a questa seconda ipotesi).

E' stata la più bella finale di tutti i Mondiali, di elevatissimo valore tecnico ed agonistico, per chi gioca, o ha giocato a rugby su questa terra.
guarda, gioco da poco e le mie conoscenze e le mie conoscenze rugbystiche sono perfettibili. io ho visto soprattutto un secondo tempo con pochissime idee e moltissima pressione. ma anche avessi giocato dal 1950 ad altissimo livello non mi sentirei di dirti che non capisci un cock. wood cock.
"Welche Stelle, Italiener?" "...Wing??" "Mmmh. Heute spielst du als Centre" "Wirklich habe ich niemals als Centre gespielt..." "Gut. Also, du spielst als Flanker."

RigolettoMSC
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Re: Tutto secondo i piani...

Messaggio da RigolettoMSC » 25 ott 2011, 23:08

Yohai ha scritto:...... non mi sentirei di dirti che non capisci un cock. wood cock.
Eh già! Il mio idolo onomastico Favadilegno ha segnato una meta in finale... :D
Riccardo

BACCIOCK
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Re: Tutto secondo i piani...

Messaggio da BACCIOCK » 28 ott 2011, 18:45

madflyhalf ha scritto:...almeno dopo i gironi.

I risultati dei gironi sono stati progettati veramente da qualche parente di Alfred Hitchcock: sorprese, squadre fuori forma, errori arbitrali un po' pesanti... e tutto ha portato ad avere un tabellone dei playoff diviso tra Nord e Sud.

Galles, Irlanda, Francia, Inghilterra

vs.

Nuova Zelanda, Argentina, Australia, Sudafrica

Al di là dei piani di gioco, della capacità di adattarsi alla situazione che si gioca in un determinato momento (avversari, arbitro, propria squadra), al di là della reputazione o dei famosi tabù ("ah ma x non ha mai battuto y al mondiale" "ah ma nessuna squadra è mai arrivata in finale con z sconfitte") che contano zero e in questo genere di eventi, conta solo 1) la forma fisica 2) la tenuta mentale (ceteris paribus).

Qual è stata la squadra che non solo ha dominato di più l'emisfero Sud negli ultimi anni, ma anche il resto del mondo?

Qual è stata la squadra del nord che più spesso ha battuto la squadra che ha dominato l'Emisud in tempi recenti, e l'ultima ad averlo fatto in casa loro 2 anni fa?

Non sono andate in finale le due squadre più forti di entrambi gli emisferi?

Non sono andate in finale 3° e 4° posto le 2 squadre che recentemente si sono dimostrate più in forma e (occasionalmente) in grado di battere le due di cui sopra o comunque di metterle più seriamente in difficoltà?

Le risposte vengono da sole...


Perché dite che non meritavano?
Per me meritavano sotto ogni aspetto e ognuna ha caratteristiche per battere qualunque altra!

E non cominciamo a fare discorsi campati su se e ma, su ipotesi che se ci fosse stato tizio e caio da una parte o mevio e semprionio dall'altra sarebbe andata in altro modo, perché "If ifs and buts were candy and nuts we'd all have a merry christmas"
Se il rugby o lo sport in generale fosse MATEMATICA allora avresti ragione, ma, purtroppo o per fortuna non è cosi'.
Nello sport il curriculum non conta nulla, altrimenti gli ABS ne avrebbero vinti 7 di mondiali!

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Re: Tutto secondo i piani...

Messaggio da madflyhalf » 31 ott 2011, 13:34

Infatti, sono il primo a dirlo, però casualmente o no, è andato tutto secondo "i piani", nel senso che sia per come si erano messi gli ultimi eventi "internazionali" (biennio 2010-2011), sia per come si sono comportate le squadre al mondiale, alla fine non sono state fatte ingiustizie, almeno per come la penso io.

Io ritenevo la Francia molto più solida di Irlanda e Inghilterra già dal 2010, anche se la sconfitta contro l'Australia a Parigi mi aveva un attimo incasinato, pensavo che il Galles avrebbe fatto un po' di fatica vista la lunga sfilza di infortuni in prima linea (dove oggettivamente ha sofferto anche contro l'Australia) e ho sempre detto che non sarebbe stato il 2011 l'anno degli Oz.
Dicevo che l'Inghilterra era un mezzo fuoco di paglia gestito da un mero manager e poco tecnico e che il Sudafrica non era più in grado di gestire le partite con continuità a causa di una scarsa preparazione fisica (ok in parte recuperata, ma l'anzianità del gruppo ha inciso tantissimo nel quarto di finale), e di un management orribile che non ha mai imposto o trasmesso nulla di utile a dei giocatori ormai senza motivazione e abituati a giocare in un determinato modo estremamente dispendioso dal pdv fisico.
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metabolik
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Re: Tutto secondo i piani...

Messaggio da metabolik » 31 ott 2011, 19:18

madflyhalf ha scritto:Infatti, sono il primo a dirlo, però casualmente o no, è andato tutto secondo "i piani", nel senso che sia per come si erano messi gli ultimi eventi "internazionali" (biennio 2010-2011), sia per come si sono comportate le squadre al mondiale, alla fine non sono state fatte ingiustizie, almeno per come la penso io.

Io ritenevo la Francia molto più solida di Irlanda e Inghilterra già dal 2010, anche se la sconfitta contro l'Australia a Parigi mi aveva un attimo incasinato, pensavo che il Galles avrebbe fatto un po' di fatica vista la lunga sfilza di infortuni in prima linea (dove oggettivamente ha sofferto anche contro l'Australia) e ho sempre detto che non sarebbe stato il 2011 l'anno degli Oz.
Dicevo che l'Inghilterra era un mezzo fuoco di paglia gestito da un mero manager e poco tecnico e che il Sudafrica non era più in grado di gestire le partite con continuità a causa di una scarsa preparazione fisica (ok in parte recuperata, ma l'anzianità del gruppo ha inciso tantissimo nel quarto di finale), e di un management orribile che non ha mai imposto o trasmesso nulla di utile a dei giocatori ormai senza motivazione e abituati a giocare in un determinato modo estremamente dispendioso dal pdv fisico.
Oltre ad essere d'accordo (ma l'ho già detto), ammiro la sintesi con cui fotografi le varie squadre.
Ti invito a fornire anche un elemento di analisi 'in positivo' , cioè non di quello che manca, ma delle qualità; in particolare : qual'è secondo te l'elemento di 'solidità' della Francia ? Perchè , nonostante tutto (..dissidi interni, casini con l'allenatore, batoste estemporanee.. arb.. ) , la Francia è quasi sempre la migliore Nord ?

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Re: Tutto secondo i piani...

Messaggio da MAX_AM » 31 ott 2011, 22:08

metabolik ha scritto:
madflyhalf ha scritto:Infatti, sono il primo a dirlo, però casualmente o no, è andato tutto secondo "i piani", nel senso che sia per come si erano messi gli ultimi eventi "internazionali" (biennio 2010-2011), sia per come si sono comportate le squadre al mondiale, alla fine non sono state fatte ingiustizie, almeno per come la penso io.

Io ritenevo la Francia molto più solida di Irlanda e Inghilterra già dal 2010, anche se la sconfitta contro l'Australia a Parigi mi aveva un attimo incasinato, pensavo che il Galles avrebbe fatto un po' di fatica vista la lunga sfilza di infortuni in prima linea (dove oggettivamente ha sofferto anche contro l'Australia) e ho sempre detto che non sarebbe stato il 2011 l'anno degli Oz.
Dicevo che l'Inghilterra era un mezzo fuoco di paglia gestito da un mero manager e poco tecnico e che il Sudafrica non era più in grado di gestire le partite con continuità a causa di una scarsa preparazione fisica (ok in parte recuperata, ma l'anzianità del gruppo ha inciso tantissimo nel quarto di finale), e di un management orribile che non ha mai imposto o trasmesso nulla di utile a dei giocatori ormai senza motivazione e abituati a giocare in un determinato modo estremamente dispendioso dal pdv fisico.
Oltre ad essere d'accordo (ma l'ho già detto), ammiro la sintesi con cui fotografi le varie squadre.
Ti invito a fornire anche un elemento di analisi 'in positivo' , cioè non di quello che manca, ma delle qualità; in particolare : qual'è secondo te l'elemento di 'solidità' della Francia ? Perchè , nonostante tutto (..dissidi interni, casini con l'allenatore, batoste estemporanee.. arb.. ) , la Francia è quasi sempre la migliore Nord ?
Mi intrometto, anche se non ho la competenza per farlo probabilmente, ma credo che questo dipenda in qualche modo da una sorta di imprevedibilità che nasce da come vengono impostati anzi, al contrario, non impostati i giovani rugbysti francesi fino ai 18 anni. Cerco di spiegarmi meglio: a livello giovanile mi sembra che venga data molto enfasi e molta libertà ai ragazzi francesi di operare scelte personali nell'affrontare le situazioni di gioco. In un certo senso, non dico che siano messi allo sbaraglio, ma in Francia si tende a privilegiare il divertimento, l'estro e in buona sostanza la personalità dei singoli incanalandoli certamente in un contesto di squadra ma non predeterminandolo. Dai 18 in su imparano senz'altro schemi, giocate, affinano contesti pre-studiati che vengono assimilati ma dopo aver lasciato al singolo la capacità di "intellig?re" autonomamente, cioè di saper cogliere autonomamente ed in base alle proprie capacità ed attitudini la scelta di gioco, di movimento. Questo non è certezza di buoni risultati ma fa maturare esperienza, permette correlazioni (quindi scontri tra compagni che non ti seguono, che non capiscono subito ma si adeguano alla bisogna e vengono stimolati a mantenere le antenne per aria in ogni situazione) e rende spumeggiante il gioco. Per me è questo che rendeva champagne il loro modo di giocare un tempo, e anche se ultimamente il frizzante è un po' evaporato, resta di base l'imprinting. Crescendo, dopo che le tecniche di base sono certamente ben sedimentate, ovviamente si inserisce la necessità di avere armonia e piani di gioco ben precisi ma si arricchiscono del talento espresso dai singoli senza troppa paura di sbagliare e marchiato nel loro DNA. Perciò sanno poi rendersi efficaci negli schemi difensivi ma terribilmente imprevedibili nei movimenti d'attacco. Magari ai più sembreranno un mucchio di cazzate ma io la penso così. Ed è per questo che apprezzo(avo) il gioco francese. Sono abituati alle difficoltà, sanno reagire all'imprevisto, sanno mantenere un atteggiamento vincente. Poi il rugby, grazie a Dio, non è una scienza e perciò, boriosi e altezzosi finchè si vuole, capita che mentalmente cedano e vengono schiaffeggiati sonoramente come è capitato almeno 4 volte nell'ultimo anno...
"I think It's time ..." (Raphaël Ibañez)

yeti
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Re: Tutto secondo i piani...

Messaggio da yeti » 1 nov 2011, 10:12

MAX_AM ha scritto:Mi intrometto, anche se non ho la competenza per farlo probabilmente, ma credo che questo dipenda in qualche modo da una sorta di imprevedibilità che nasce da come vengono impostati anzi, al contrario, non impostati i giovani rugbysti francesi fino ai 18 anni. Cerco di spiegarmi meglio: a livello giovanile mi sembra che venga data molto enfasi e molta libertà ai ragazzi francesi di operare scelte personali nell'affrontare le situazioni di gioco. In un certo senso, non dico che siano messi allo sbaraglio, ma in Francia si tende a privilegiare il divertimento, l'estro e in buona sostanza la personalità dei singoli incanalandoli certamente in un contesto di squadra ma non predeterminandolo. Dai 18 in su imparano senz'altro schemi, giocate, affinano contesti pre-studiati che vengono assimilati ma dopo aver lasciato al singolo la capacità di "intellig?re" autonomamente, cioè di saper cogliere autonomamente ed in base alle proprie capacità ed attitudini la scelta di gioco, di movimento. Questo non è certezza di buoni risultati ma fa maturare esperienza, permette correlazioni (quindi scontri tra compagni che non ti seguono, che non capiscono subito ma si adeguano alla bisogna e vengono stimolati a mantenere le antenne per aria in ogni situazione) e rende spumeggiante il gioco. Per me è questo che rendeva champagne il loro modo di giocare un tempo, e anche se ultimamente il frizzante è un po' evaporato, resta di base l'imprinting. Crescendo, dopo che le tecniche di base sono certamente ben sedimentate, ovviamente si inserisce la necessità di avere armonia e piani di gioco ben precisi ma si arricchiscono del talento espresso dai singoli senza troppa paura di sbagliare e marchiato nel loro DNA. Perciò sanno poi rendersi efficaci negli schemi difensivi ma terribilmente imprevedibili nei movimenti d'attacco. Magari ai più sembreranno un mucchio di cazzate ma io la penso così. Ed è per questo che apprezzo(avo) il gioco francese. Sono abituati alle difficoltà, sanno reagire all'imprevisto, sanno mantenere un atteggiamento vincente. Poi il rugby, grazie a Dio, non è una scienza e perciò, boriosi e altezzosi finchè si vuole, capita che mentalmente cedano e vengono schiaffeggiati sonoramente come è capitato almeno 4 volte nell'ultimo anno...
Nient'affatto, Max. Io gioco in Francia e ho esperienza diretta su come si viene allenati e su come si gioca. Innanzitutto le skill individuali: che tu sia pilone, terza, estremo, apertura, ala, devi saper calciare e passare. È impressionante vedere con quale tecnica ragazzini di 14 o 15 anni riescono a fare passaggi di 15 metri o a calciare il pallone. Quando tu hai confidenza con i gesti tecnici ti viene più facile prendere le decisioni. Poi è vero, c'è molta libertà = allenamento all'imprevedibilità. Es.: si riparte da touche veloce, palla al 9, 10 e il 12 che penetra. Da lì in poi si vede come si sviluppa il gioco. Se per caso qualcosa non quadra (lancio sbagliato) l'allenatore dice semplicemente: "continuer à jouer" o "adaptez-vous", che sono probabilmente le frasi ho sentito dire più spesso.

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Re: Tutto secondo i piani...

Messaggio da SheSGotTheJack » 1 nov 2011, 10:28

Ok, VOGLIO andare a fare uno stage per allenatori in Francia allora....

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Re: Tutto secondo i piani...

Messaggio da BACCIOCK » 1 nov 2011, 15:25

madflyhalf ha scritto:Infatti, sono il primo a dirlo, però casualmente o no, è andato tutto secondo "i piani", nel senso che sia per come si erano messi gli ultimi eventi "internazionali" (biennio 2010-2011), sia per come si sono comportate le squadre al mondiale, alla fine non sono state fatte ingiustizie, almeno per come la penso io.

Io ritenevo la Francia molto più solida di Irlanda e Inghilterra già dal 2010, anche se la sconfitta contro l'Australia a Parigi mi aveva un attimo incasinato, pensavo che il Galles avrebbe fatto un po' di fatica vista la lunga sfilza di infortuni in prima linea (dove oggettivamente ha sofferto anche contro l'Australia) e ho sempre detto che non sarebbe stato il 2011 l'anno degli Oz.
Dicevo che l'Inghilterra era un mezzo fuoco di paglia gestito da un mero manager e poco tecnico e che il Sudafrica non era più in grado di gestire le partite con continuità a causa di una scarsa preparazione fisica (ok in parte recuperata, ma l'anzianità del gruppo ha inciso tantissimo nel quarto di finale), e di un management orribile che non ha mai imposto o trasmesso nulla di utile a dei giocatori ormai senza motivazione e abituati a giocare in un determinato modo estremamente dispendioso dal pdv fisico.
Non ci siamo, ancora una volta stai facendo solo esempi di matematica applicata al rugby........
Cosa c'entra quello che è successo negli ultimi due anni? Mi dispiace fare l'esempio proprio della "tua" Australia, ma è quello che meglio rende l'idea: nel mese di agosto, e dico agosto, non nel 2010, l'Australia era forsa la squadra più forte in assoluto, tanto è vero che molti la davano per favorita numero uno (comunque anche io, come te, pensavo che non avrebbe combinato molto); ma se poi arrivi ai mondiali e giochi male, è giusto che tu perda!!!!

MAX_AM
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Re: Tutto secondo i piani...

Messaggio da MAX_AM » 1 nov 2011, 19:35

yeti ha scritto:
MAX_AM ha scritto:Mi intrometto, anche se non ho la competenza per farlo probabilmente, ma credo che questo dipenda in qualche modo da una sorta di imprevedibilità che nasce da come vengono impostati anzi, al contrario, non impostati i giovani rugbysti francesi fino ai 18 anni. Cerco di spiegarmi meglio: a livello giovanile mi sembra che venga data molto enfasi e molta libertà ai ragazzi francesi di operare scelte personali nell'affrontare le situazioni di gioco. In un certo senso, non dico che siano messi allo sbaraglio, ma in Francia si tende a privilegiare il divertimento, l'estro e in buona sostanza la personalità dei singoli incanalandoli certamente in un contesto di squadra ma non predeterminandolo. Dai 18 in su imparano senz'altro schemi, giocate, affinano contesti pre-studiati che vengono assimilati ma dopo aver lasciato al singolo la capacità di "intellig?re" autonomamente, cioè di saper cogliere autonomamente ed in base alle proprie capacità ed attitudini la scelta di gioco, di movimento. Questo non è certezza di buoni risultati ma fa maturare esperienza, permette correlazioni (quindi scontri tra compagni che non ti seguono, che non capiscono subito ma si adeguano alla bisogna e vengono stimolati a mantenere le antenne per aria in ogni situazione) e rende spumeggiante il gioco. Per me è questo che rendeva champagne il loro modo di giocare un tempo, e anche se ultimamente il frizzante è un po' evaporato, resta di base l'imprinting. Crescendo, dopo che le tecniche di base sono certamente ben sedimentate, ovviamente si inserisce la necessità di avere armonia e piani di gioco ben precisi ma si arricchiscono del talento espresso dai singoli senza troppa paura di sbagliare e marchiato nel loro DNA. Perciò sanno poi rendersi efficaci negli schemi difensivi ma terribilmente imprevedibili nei movimenti d'attacco. Magari ai più sembreranno un mucchio di cazzate ma io la penso così. Ed è per questo che apprezzo(avo) il gioco francese. Sono abituati alle difficoltà, sanno reagire all'imprevisto, sanno mantenere un atteggiamento vincente. Poi il rugby, grazie a Dio, non è una scienza e perciò, boriosi e altezzosi finchè si vuole, capita che mentalmente cedano e vengono schiaffeggiati sonoramente come è capitato almeno 4 volte nell'ultimo anno...
Nient'affatto, Max. Io gioco in Francia e ho esperienza diretta su come si viene allenati e su come si gioca. Innanzitutto le skill individuali: che tu sia pilone, terza, estremo, apertura, ala, devi saper calciare e passare. È impressionante vedere con quale tecnica ragazzini di 14 o 15 anni riescono a fare passaggi di 15 metri o a calciare il pallone. Quando tu hai confidenza con i gesti tecnici ti viene più facile prendere le decisioni. Poi è vero, c'è molta libertà = allenamento all'imprevedibilità. Es.: si riparte da touche veloce, palla al 9, 10 e il 12 che penetra. Da lì in poi si vede come si sviluppa il gioco. Se per caso qualcosa non quadra (lancio sbagliato) l'allenatore dice semplicemente: "continuer à jouer" o "adaptez-vous", che sono probabilmente le frasi ho sentito dire più spesso.
Ho posto troppo enfasi all'aspetto libertè ma davo per scontato che la tecnica base è fondamentale. Io non gioco in Francia da 3 anni :-] . Cmq quello che so è desunto dalle esperienze delle giovanili (stage e tornei) in terra di Francia.
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