Ti ringrazio per la precisazione. In effetti, stiamo parlando soltanto di 2 anni fa.dg ha scritto:...c'è stato un anno in cui orquera a brive sbaraglio la concorrenza di Goode (che all'epoca se la giocava come apertura titolare della nazionale inglese) e fini tra i primi marcatori del top 14...
Certo, a ripensarci, difficile trovare due aperture più diverse di Goode e Orquera. Statico e "pedestre" l'uno, agile e "manuale" l'altro. Forse tra i due Orquera era quello con caratteristiche più adatte ad un gioco da Top14, il che gli avrà giovato; tuttavia dire che "sbaragliò" la concorrenza di Goode è un po' eccessivo: diciamo che il coach bilanciò l'impiego dei due, il che naturalmente va a merito del nostro.
A inizio mandato, dopo l'infelice uscita di Mallett sui sudafricani "italianizzabili", Dondi chiarì subito che voleva aperture italiane. Per questo fu scartato Pez (quanto ci farebbe comodo oggi! ) e si tentò prima con Masi e poi con Marcato. Rottosi questo per i postumi dei colpi presi per intercettare i passaggi palla-uomo o terra-aria di Bergamauro mm, in assenza di alternative credibili il diktat dondiano si sarà affievolito, per cui si passò dapprima a McLean, poi (non senza tentare con Bocchino) a Orquera, Burton, Gower.dg ha scritto:difficile pensare che orquera non sia stato scelto perché non aveva abbastanza minuti ed esperienza ad alti livelli: era l'apertura azzurrabile che ne aveva di più e, sulla carta, la più "papabile". ma era già fuori dal giro con berbizier e non rientrava nei progetti iniziali di Mallet (magari nessuno gliene aveva parlato, chissà).
Il problema di Orquera è simile a quello di Marcato: ai massimi livelli non regge lo scontro fisico. Anche lui non faceva in tempo a disputare uno scampolo di TM che si faceva male e ci lasciava in mutande. Ma in NZ, in fondo, ci basta arrivare ai quarti.