Nazionali Giovanili, Accademie e sviluppo
Moderatore: Emy77
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Re: Nazionali Giovanili, Accademie e sviluppo
Purtroppo confermo il pessimo trattamento; non so cosa sia successo 2 settimane/6 settimane/6 mesi addietro, so che parecchi ragazzi che conosco personalmente non sono certamente "viziati" e confermano che il cibo in questo momento è vomitevole, ed ho sentito unanimi commenti su come sono stati in questi giorni i ragazzi: malissimo!!!
I francesi stavano nella parte nobile, mentre gli italiani in due per stanzetta di 4 metri quadri ... insomma probabilmente l'accoglienza francese in questo caso ha lasciato a desiderare.
Che poi questo non debba essere preso come scusa mi sta bene, ma tanto per fare degli esempi, Scalvi era a letto con 40 di febbre, vi sono stati numerosi casi di dissenteria (Imodium a fiumi), mentre Buscema ha spettacolarmente vomitato in campo davanti alle tribune: certamente aveva preso un colpo allo stomaco, ma ipotizzare che la vomitata possa "anche far pensare ad altro", significa parlare senza conoscere i fatti, e permettimi, senza aver alcun rispetto di ragazzi (fino a prova contraria) seri!
La partita è stata difficile e sinceramente l'Italia U18 mi era piaciuta molto di più a Recco - allora U17 - in aprile (i francesi sono passati varie volte in mezzo alla nostra difesa come burro), ma ciò non toglie che si sia giocato a 38 gradi, che 3 nostri piloni/tallonatori si siano stirati prima della partita (!), e che chi era in campo abbia dato comunque l'anima.
Spesso mi è capitato di essere d'accordo con te su molti argomenti, ed anch'io vedo nella FIR molte cose discutibili, ma avendo più volte visto come e quanto lavorano questi ragazzi, certi commenti mi paiono irriguardosi nei loro confronti e nei confronti di chi li allena e li porta in giro: sono tutte persone serie che fanno il loro lavoro al meglio delle loro possibilità.
Buon rugby a tutti.[/quote]
Forse un poco di differenza la fa anche il fatto che i nostri sono alla prima partita dopo una settimana assieme, mentre i francesi è da un mese che stanno lavorando assieme.
Diversità di programmazione, mi si dirà, magnificando la federazione francese e gettando la croce sulla Fir, comunque mi chiedo perchè anche per i nostri ragazzi non sia possibile trovare una soluzione come la loro che permetta al collettivo di abituarsi a giocare assieme.
Secondo me la differenza sta anche questo.
Poi nessuno dei ragazzi si è nascosto dietro i malesseri, hanno detto di aver giocato male, curando solo i punti di incontro e trascurando la difesa al largo.
Saluti
I francesi stavano nella parte nobile, mentre gli italiani in due per stanzetta di 4 metri quadri ... insomma probabilmente l'accoglienza francese in questo caso ha lasciato a desiderare.
Che poi questo non debba essere preso come scusa mi sta bene, ma tanto per fare degli esempi, Scalvi era a letto con 40 di febbre, vi sono stati numerosi casi di dissenteria (Imodium a fiumi), mentre Buscema ha spettacolarmente vomitato in campo davanti alle tribune: certamente aveva preso un colpo allo stomaco, ma ipotizzare che la vomitata possa "anche far pensare ad altro", significa parlare senza conoscere i fatti, e permettimi, senza aver alcun rispetto di ragazzi (fino a prova contraria) seri!
La partita è stata difficile e sinceramente l'Italia U18 mi era piaciuta molto di più a Recco - allora U17 - in aprile (i francesi sono passati varie volte in mezzo alla nostra difesa come burro), ma ciò non toglie che si sia giocato a 38 gradi, che 3 nostri piloni/tallonatori si siano stirati prima della partita (!), e che chi era in campo abbia dato comunque l'anima.
Spesso mi è capitato di essere d'accordo con te su molti argomenti, ed anch'io vedo nella FIR molte cose discutibili, ma avendo più volte visto come e quanto lavorano questi ragazzi, certi commenti mi paiono irriguardosi nei loro confronti e nei confronti di chi li allena e li porta in giro: sono tutte persone serie che fanno il loro lavoro al meglio delle loro possibilità.
Buon rugby a tutti.[/quote]
Forse un poco di differenza la fa anche il fatto che i nostri sono alla prima partita dopo una settimana assieme, mentre i francesi è da un mese che stanno lavorando assieme.
Diversità di programmazione, mi si dirà, magnificando la federazione francese e gettando la croce sulla Fir, comunque mi chiedo perchè anche per i nostri ragazzi non sia possibile trovare una soluzione come la loro che permetta al collettivo di abituarsi a giocare assieme.
Secondo me la differenza sta anche questo.
Poi nessuno dei ragazzi si è nascosto dietro i malesseri, hanno detto di aver giocato male, curando solo i punti di incontro e trascurando la difesa al largo.
Saluti
- andrea12
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Re: Nazionali Giovanili, Accademie e sviluppo
Credo che si sia sgombrato il campo...............
I nostri ragazzi sono non solo fantastici quanto gli altri, ma avrebbero il diritto di poter giocare ad altro e più alto, livello (non saper difendere in zona 3 non è mica una attenuante).
Le proposte, anche in questa sezione, sono state fatte a iosa, in molti hanno evidenziato storture che non verranno certamente recepite; anche didatticamente ha mal predisposto non la componente umana, ma l'organizzazione tecnica della U.20, e diciamo che la linea ideologica della FIR, anche nel rapporto Accademie/nazionale, appare molto discutibile. Abbiamo detto in moltissimi come già il meccanismo di selezione sia assurdo, qualche volta anche poco trasparente, ma sopratutto come le accademie appaiano inadeguate a fornire "la strumentazione"a deguata sopratutto in ambito di squadra nazionale. Abbiamo rilevato, anche, come anche dai Club, non arrivino segnali positivi sia nel settore tecnico che in quello più allargato del rugby di alto livello.
Insomma, e questo lo dico sopratutto a quattro8 e dinamite, nessuno che contesta il sitema formativo FIR, contesta i ragazzi piuttosto che il singolo tecnico. La contestazione e il dissenso vanno ad un sitema rugby-Italia che non appare così meritocratico come dovrebbe e potrebbe, ma sopratutto per un sitema (accademie zonali) che dovrebbe essere il top di una piramide educativa e formativa; evidentemente partendo dai Club: al contrario sono una cattedrale nel deserto (costosissima e improduttiva).
L'ultimo dei miei problemi (fermo restando che stiamo parlando del gioco del rugby, poi i problemi della vita sono anche altri!
) è quello delle note individuali dei ragazzi. Che, a mio modo di vedere, sono effetto di un sistema e non soggetto e determinazione di strategie efficaci (di tipo tecnico e pedagogico). Gli appunti che abbiamo indicato essere elementi di debolezza del progetto (anzi, il progetto diciamo pure che non c'è perchè è farraginoso in troppi punti o che per lo meno andava ritarato sulla base dei punti di debolezza/forza) sono quelli che hanno riempito 4 o 5 pagine di questa sezione; sono tutti lì da leggere, non gestiti da entità sopranaturali e sopratutto frutto di punti di vista e di partenza anche molto diversi tra loro..................quello che dovrebbero fare i gruppi di lavoro in qualsiasi progetto collettivo.
Buon rugby a tutti
I nostri ragazzi sono non solo fantastici quanto gli altri, ma avrebbero il diritto di poter giocare ad altro e più alto, livello (non saper difendere in zona 3 non è mica una attenuante).
Le proposte, anche in questa sezione, sono state fatte a iosa, in molti hanno evidenziato storture che non verranno certamente recepite; anche didatticamente ha mal predisposto non la componente umana, ma l'organizzazione tecnica della U.20, e diciamo che la linea ideologica della FIR, anche nel rapporto Accademie/nazionale, appare molto discutibile. Abbiamo detto in moltissimi come già il meccanismo di selezione sia assurdo, qualche volta anche poco trasparente, ma sopratutto come le accademie appaiano inadeguate a fornire "la strumentazione"a deguata sopratutto in ambito di squadra nazionale. Abbiamo rilevato, anche, come anche dai Club, non arrivino segnali positivi sia nel settore tecnico che in quello più allargato del rugby di alto livello.
Insomma, e questo lo dico sopratutto a quattro8 e dinamite, nessuno che contesta il sitema formativo FIR, contesta i ragazzi piuttosto che il singolo tecnico. La contestazione e il dissenso vanno ad un sitema rugby-Italia che non appare così meritocratico come dovrebbe e potrebbe, ma sopratutto per un sitema (accademie zonali) che dovrebbe essere il top di una piramide educativa e formativa; evidentemente partendo dai Club: al contrario sono una cattedrale nel deserto (costosissima e improduttiva).
L'ultimo dei miei problemi (fermo restando che stiamo parlando del gioco del rugby, poi i problemi della vita sono anche altri!

Buon rugby a tutti
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Re: Nazionali Giovanili, Accademie e sviluppo
(giangi2)
abolizione delle accademie stanziali come sono oggi e utilizzo delle risorse per ingaggiare degli allenatori e preparatori atletici che su base regionale visitino le società per visionare i giocatori e confrontarsi con gli allenatori; si organizzano dei raduni per i migliori giocatori, prima a livello regionale, poi accorpando e scremando fino a livello nazionale, di 3/4 giorni, massimo 1 settimana, da cui escono i giocatori di interesse nazionale (invitando ad assistere anche gli allenatori dei ragazzi selezionati).
- gli stessi allenatori di cui sopra fanno interventi a livello scolastico IN ACCORDO E COLLABORAZIONE CON LE SOCIETA'.
continuo a vedere dei bei interventi e proposte costruttive . a parte l'ultimi interventi su nazonale under 18 in francia !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ma continuo a leggere anche interventi volti a difendere a tutti i costi le accademie zonali . sappiamo benissimo come ribadito anche in questa sezione che OTTIMI ragazzi sono a mogliano parma roma ma...............a parte delle rarità abbiamo delle fotocopie (troppi negli stessi ruoli o selezionati che poi diventano tutti tallonatori???? ne conosco già 4) e delle fotocopie che ce ne facciamo se ci mancano altre individualità. allora?? selezionamo di più che non 45 per anno-
un ragazzo di lì deve fare la differenza quando poi gioca coi coetanei se la domenica torna nella sua squadra mentre molte volte non è così- più scelta ci vuole . per curiosità provate a chiedere a qualcuno dei ragazzi (che sanno giocare è innegabile) chi secondo loro non c'è lì con loro e avrebbe potuto esserci, chi hanno incontrato sui campi e li ha placcati o gli è andato via in velocità mentre in accademia non gli è capitato. vi daranno risposte interessanti. Non chiedete però chi è lì e non dovrebbe esserci, questo è troppo brutto e a 17 anni si sa essere cattivelli.
per giangi2 la proposta è buona ma si ritorna al livello regionale o di zona territoriale ed è lì il problema. siamo noi adulti specialmente se abbiamo un po' di potere (qualcuno lì perchè sul campo ha fallito x mille motivi) che non torniamo indietro sulle nostre "intuizioni" nel vedere in un 13enne/15enne un futuro "campione". Le cose chiare si fanno solo se siamo liberi da vincoli/piaceri/agganci ma col confronto con altri. Te lombardo vai in campania a fare un giro, te toscano in piemnote, te emiliano a roma e così a girare allora la tua proposta è ottima. in questo modo i migliori sono davvero i migliori. perchè abbiamo paura del confronto?
e quelli mezzi e mezzi o scartati x poco. Ricordiamoci che vengano lasciati abbandonati nelle loro società!
formazione anche per loro incontri mensili, preparatori atletici, medici sportvivi fino all'under 20. Cribbio gente ne abbiamo bisogno tutti , le società e anche la fir. se avevi intravisto qualcosa dai 16 ai 20 anni il ragazzo può ancora crescere (in tutti i sensi) ed è una prosecuzione di quello che te hai investito dai 13 ai 16 anni come comitato regionale, invece vengono abbandonati con la loro depressione x aver "fallito" senza che nessuno li motivi ancora.
mah! sport minore continuerà ad esserlo se i primi sono "loro" nella stanza dei bottoni a pensare di fare come sparta buttando giù dalla rupe quelli non buoni
abolizione delle accademie stanziali come sono oggi e utilizzo delle risorse per ingaggiare degli allenatori e preparatori atletici che su base regionale visitino le società per visionare i giocatori e confrontarsi con gli allenatori; si organizzano dei raduni per i migliori giocatori, prima a livello regionale, poi accorpando e scremando fino a livello nazionale, di 3/4 giorni, massimo 1 settimana, da cui escono i giocatori di interesse nazionale (invitando ad assistere anche gli allenatori dei ragazzi selezionati).
- gli stessi allenatori di cui sopra fanno interventi a livello scolastico IN ACCORDO E COLLABORAZIONE CON LE SOCIETA'.
continuo a vedere dei bei interventi e proposte costruttive . a parte l'ultimi interventi su nazonale under 18 in francia !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ma continuo a leggere anche interventi volti a difendere a tutti i costi le accademie zonali . sappiamo benissimo come ribadito anche in questa sezione che OTTIMI ragazzi sono a mogliano parma roma ma...............a parte delle rarità abbiamo delle fotocopie (troppi negli stessi ruoli o selezionati che poi diventano tutti tallonatori???? ne conosco già 4) e delle fotocopie che ce ne facciamo se ci mancano altre individualità. allora?? selezionamo di più che non 45 per anno-
un ragazzo di lì deve fare la differenza quando poi gioca coi coetanei se la domenica torna nella sua squadra mentre molte volte non è così- più scelta ci vuole . per curiosità provate a chiedere a qualcuno dei ragazzi (che sanno giocare è innegabile) chi secondo loro non c'è lì con loro e avrebbe potuto esserci, chi hanno incontrato sui campi e li ha placcati o gli è andato via in velocità mentre in accademia non gli è capitato. vi daranno risposte interessanti. Non chiedete però chi è lì e non dovrebbe esserci, questo è troppo brutto e a 17 anni si sa essere cattivelli.
per giangi2 la proposta è buona ma si ritorna al livello regionale o di zona territoriale ed è lì il problema. siamo noi adulti specialmente se abbiamo un po' di potere (qualcuno lì perchè sul campo ha fallito x mille motivi) che non torniamo indietro sulle nostre "intuizioni" nel vedere in un 13enne/15enne un futuro "campione". Le cose chiare si fanno solo se siamo liberi da vincoli/piaceri/agganci ma col confronto con altri. Te lombardo vai in campania a fare un giro, te toscano in piemnote, te emiliano a roma e così a girare allora la tua proposta è ottima. in questo modo i migliori sono davvero i migliori. perchè abbiamo paura del confronto?
e quelli mezzi e mezzi o scartati x poco. Ricordiamoci che vengano lasciati abbandonati nelle loro società!
formazione anche per loro incontri mensili, preparatori atletici, medici sportvivi fino all'under 20. Cribbio gente ne abbiamo bisogno tutti , le società e anche la fir. se avevi intravisto qualcosa dai 16 ai 20 anni il ragazzo può ancora crescere (in tutti i sensi) ed è una prosecuzione di quello che te hai investito dai 13 ai 16 anni come comitato regionale, invece vengono abbandonati con la loro depressione x aver "fallito" senza che nessuno li motivi ancora.
mah! sport minore continuerà ad esserlo se i primi sono "loro" nella stanza dei bottoni a pensare di fare come sparta buttando giù dalla rupe quelli non buoni
Chi vuol esser lieto sia...del doman non v'è certezza...
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Re: Nazionali Giovanili, Accademie e sviluppo
.
Come ti dicevo, spesso mi sono trovato d'accordo con i tuoi interventi, solo sono meno estremista; anche a me non interessa assolutamente nulla che si vinca o si perda, ciò che mi interessa è che attraverso lo sport, ed il rugby in particolare, i ragazzi si preparino alla vita, diano sempre il 100% di loro stessi, apprendano la filosofia del lavoro, dell'allenamento, della disciplina e del sacrificio.
Da questo punto di vista, la partita di Digne è stata sicuramente un passo indietro rispetto a quanto visto in primavera, dove al di là dei risultati la nazionale U17 aveva dato l'impressione di potersela giocare sempre, mentre sabato scorso la Francia "B" (anche se proprio "B" non era ...) ci ha trafitto più volte e l'impressione era di un maggior divario rispetto a solo qualche mese prima. Non sono abituato a trovare giustificazioni per cui tutte le sfighe e le difficoltà ambientali ci stanno, ci mancherebbe altro, però non accetto che si insinui che la vomitata davanti alle tribune per un colpo allo stomaco da parte di un ragazzo convocato in nazionale, possa essere dovuto a "qualcos'altro", quando si erano verificati numerosi altri casi di dissenteria e vomito.
Ti posso assicurare che la mia difesa è assolutamente neutra e non di parte, ma avendo assistito alla scena e conoscendo un poco l'ambiente, mi pareva doveroso difendere la serietà e correttezza dei ragazzi della nazionale U18 dalle tue insinuazioni piene di sarcasmo e risentimento che non fanno bene all'ambiente.
Buon rugby.
Guarda sbagli proprio registro, io non sono assolutamente un "difensore delle accademie", così come non sono un assertore "a prescindere" delle accademie di club; inoltre odio che i ragazzi vengano trattati come oggetti, però mi rendo anche conto che ad un certo punto le scelte debbano essere fatte (le squadre sono di 15 giocatori, 22 con le riserve, max 30/35 per la stagione), per cui evito di fare della demagogia e spero che le scelte che effettuano gli allenatori siano in buona fede e non dettate da altri criteri di natura clientelare.andrea12 ha scritto:Nessuno ha magnificato Manosque; molto più semplicemente abbiamo detto che spessissimo si è rivelata "all'altezza". Se poi vogliamo continuare ti lascio anche da solo perchè sinceramente non credo di dover difendere nessuno e poi la mancanza di umor diventa difficile da gestire. E poi, cosa tiri in ballo Pippo, piuttosto che la sua (favolosa, dico io) famiglia? E' inutile che la meniamo sui ragazzi: NON DEVONO ESSERE DIFESI PERCHE' SONO DEI FANTASTICI RAGAZZI CHE GIOCANO A RUGBY. L'infezione alimentare, i 38 gradi e il diavolo che aleggiava (e che aleggierà) sulla pianura della camargue sono stati tirati in ballo non da me: nella storia del rugby sarà soltanto una ulteriore sconfitta, io credo onorevole, ma come spessissimo avviene, una sconfitta. Poi ti dirò: delle sconfitte non mi frega neinte; preferirei sapere che perdono producendo gioco di qualità e in esubero.......
Voi difensori delle accademie amate i resoconti e le conache, io preferisco i commenti e i significati che stanno dietro alle situazioni. I ragazzi non c'entrano mai e sopratutto in questo sistema sono trattati da oggetti......ma non da me.
Buon rugby a loro
Come ti dicevo, spesso mi sono trovato d'accordo con i tuoi interventi, solo sono meno estremista; anche a me non interessa assolutamente nulla che si vinca o si perda, ciò che mi interessa è che attraverso lo sport, ed il rugby in particolare, i ragazzi si preparino alla vita, diano sempre il 100% di loro stessi, apprendano la filosofia del lavoro, dell'allenamento, della disciplina e del sacrificio.
Da questo punto di vista, la partita di Digne è stata sicuramente un passo indietro rispetto a quanto visto in primavera, dove al di là dei risultati la nazionale U17 aveva dato l'impressione di potersela giocare sempre, mentre sabato scorso la Francia "B" (anche se proprio "B" non era ...) ci ha trafitto più volte e l'impressione era di un maggior divario rispetto a solo qualche mese prima. Non sono abituato a trovare giustificazioni per cui tutte le sfighe e le difficoltà ambientali ci stanno, ci mancherebbe altro, però non accetto che si insinui che la vomitata davanti alle tribune per un colpo allo stomaco da parte di un ragazzo convocato in nazionale, possa essere dovuto a "qualcos'altro", quando si erano verificati numerosi altri casi di dissenteria e vomito.
Ti posso assicurare che la mia difesa è assolutamente neutra e non di parte, ma avendo assistito alla scena e conoscendo un poco l'ambiente, mi pareva doveroso difendere la serietà e correttezza dei ragazzi della nazionale U18 dalle tue insinuazioni piene di sarcasmo e risentimento che non fanno bene all'ambiente.
Buon rugby.
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Re: Nazionali Giovanili, Accademie e sviluppo
Sono con Te, condivido quello che dici.dinamite ha scritto:.Guarda sbagli proprio registro, io non sono assolutamente un "difensore delle accademie", così come non sono un assertore "a prescindere" delle accademie di club; inoltre odio che i ragazzi vengano trattati come oggetti, però mi rendo anche conto che ad un certo punto le scelte debbano essere fatte (le squadre sono di 15 giocatori, 22 con le riserve, max 30/35 per la stagione), per cui evito di fare della demagogia e spero che le scelte che effettuano gli allenatori siano in buona fede e non dettate da altri criteri di natura clientelare.andrea12 ha scritto:Nessuno ha magnificato Manosque; molto più semplicemente abbiamo detto che spessissimo si è rivelata "all'altezza". Se poi vogliamo continuare ti lascio anche da solo perchè sinceramente non credo di dover difendere nessuno e poi la mancanza di umor diventa difficile da gestire. E poi, cosa tiri in ballo Pippo, piuttosto che la sua (favolosa, dico io) famiglia? E' inutile che la meniamo sui ragazzi: NON DEVONO ESSERE DIFESI PERCHE' SONO DEI FANTASTICI RAGAZZI CHE GIOCANO A RUGBY. L'infezione alimentare, i 38 gradi e il diavolo che aleggiava (e che aleggierà) sulla pianura della camargue sono stati tirati in ballo non da me: nella storia del rugby sarà soltanto una ulteriore sconfitta, io credo onorevole, ma come spessissimo avviene, una sconfitta. Poi ti dirò: delle sconfitte non mi frega neinte; preferirei sapere che perdono producendo gioco di qualità e in esubero.......
Voi difensori delle accademie amate i resoconti e le conache, io preferisco i commenti e i significati che stanno dietro alle situazioni. I ragazzi non c'entrano mai e sopratutto in questo sistema sono trattati da oggetti......ma non da me.
Buon rugby a loro
Come ti dicevo, spesso mi sono trovato d'accordo con i tuoi interventi, solo sono meno estremista; anche a me non interessa assolutamente nulla che si vinca o si perda, ciò che mi interessa è che attraverso lo sport, ed il rugby in particolare, i ragazzi si preparino alla vita, diano sempre il 100% di loro stessi, apprendano la filosofia del lavoro, dell'allenamento, della disciplina e del sacrificio.
Da questo punto di vista, la partita di Digne è stata sicuramente un passo indietro rispetto a quanto visto in primavera, dove al di là dei risultati la nazionale U17 aveva dato l'impressione di potersela giocare sempre, mentre sabato scorso la Francia "B" (anche se proprio "B" non era ...) ci ha trafitto più volte e l'impressione era di un maggior divario rispetto a solo qualche mese prima. Non sono abituato a trovare giustificazioni per cui tutte le sfighe e le difficoltà ambientali ci stanno, ci mancherebbe altro, però non accetto che si insinui che la vomitata davanti alle tribune per un colpo allo stomaco da parte di un ragazzo convocato in nazionale, possa essere dovuto a "qualcos'altro", quando si erano verificati numerosi altri casi di dissenteria e vomito.
Ti posso assicurare che la mia difesa è assolutamente neutra e non di parte, ma avendo assistito alla scena e conoscendo un poco l'ambiente, mi pareva doveroso difendere la serietà e correttezza dei ragazzi della nazionale U18 dalle tue insinuazioni piene di sarcasmo e risentimento che non fanno bene all'ambiente.
Buon rugby.
E non sono contro nessuno.
Saluti a tutti
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Re: Nazionali Giovanili, Accademie e sviluppo
adesso mi ci infilo. non capisco sti battibecchi-
per forse deformoz profess sono pignolo ma sono tornato indietro a guardato le date e i tempi delle risposte tra le vs risposte
alcune volte su interventi di 100 parole ne vengono prese solo 3 o 4 scorporate ed estremizzate mentre altre volte intere frasi non fanno "nè caldo nè freddo" invece sono gravi provate ad rileggere indietro interventi
non è che andiamo su di giri e diventiamo susscettibili quando nel mezzo ci sono i ns pargoletti (figli o ragazzi allenati da noi) ?
certo le sconfitte fanno male e fa più male ancora non vedere la luce in fondo al tunnel del gioco non produttivo quando si ha alle mani anche buone individualità!
un grande allenatore che ho conosciuto diceva mai dirigenti/accompagnatori con me che hanno i ragazzi in squadra, non c'è serenità!
o è il caldo?
mi spiace il forum era interessante e pieno di spunti produttivi
per forse deformoz profess sono pignolo ma sono tornato indietro a guardato le date e i tempi delle risposte tra le vs risposte
alcune volte su interventi di 100 parole ne vengono prese solo 3 o 4 scorporate ed estremizzate mentre altre volte intere frasi non fanno "nè caldo nè freddo" invece sono gravi provate ad rileggere indietro interventi
non è che andiamo su di giri e diventiamo susscettibili quando nel mezzo ci sono i ns pargoletti (figli o ragazzi allenati da noi) ?
certo le sconfitte fanno male e fa più male ancora non vedere la luce in fondo al tunnel del gioco non produttivo quando si ha alle mani anche buone individualità!
un grande allenatore che ho conosciuto diceva mai dirigenti/accompagnatori con me che hanno i ragazzi in squadra, non c'è serenità!
o è il caldo?
mi spiace il forum era interessante e pieno di spunti produttivi
Chi vuol esser lieto sia...del doman non v'è certezza...
- andrea12
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Re: Nazionali Giovanili, Accademie e sviluppo
io accetto il catellino giallo di medianocercasi
Fuori per 10 messaggi (spero passino in fretta perchè settimana prossima si gioca Italia U.18 contro Linguadoc e FranciaA.....................) starò fuori per 10 interventi comunque, anche se anche altri dovrebbero autocartellinarsi
Grazie medianocercasi, il regolamento non si discute

Fuori per 10 messaggi (spero passino in fretta perchè settimana prossima si gioca Italia U.18 contro Linguadoc e FranciaA.....................) starò fuori per 10 interventi comunque, anche se anche altri dovrebbero autocartellinarsi

Grazie medianocercasi, il regolamento non si discute

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Re: Nazionali Giovanili, Accademie e sviluppo
Veramente giocano oggi contro il Languedoc e sabato contro la Francia A.In bocca al lupo ai ragazzi!!!
P.S. pare che i nazionali Francesi siano in raduno da circa un mesetto, mentre i nostri(fortunatamente,perchè a 17 anni è giusto staccare un po la spina ,molti di loro hanno finito il campionato il 12 giugno) si sono ritrovati al Nevegal i primi 5 gg di agosto e poi tre giorni prima della partita di sabato.
P.S. pare che i nazionali Francesi siano in raduno da circa un mesetto, mentre i nostri(fortunatamente,perchè a 17 anni è giusto staccare un po la spina ,molti di loro hanno finito il campionato il 12 giugno) si sono ritrovati al Nevegal i primi 5 gg di agosto e poi tre giorni prima della partita di sabato.
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Re: Nazionali Giovanili, Accademie e sviluppo
Italie bat Languedoc A 19 à 12.
Leinster bat Languedoc B 35 à 14.
Leinster bat Languedoc B 35 à 14.
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Re: Nazionali Giovanili, Accademie e sviluppo
Dopo la sconfitta nel finale subita a Stellenbosch contro il club universitario dei Maties, l’Accademia FIR U20 di Tirrenia affronta domani alle 14.45 la seconda tappa del proprio tour sudafricano affrontando UCT, l’Università di Cape Town.
Oggi Giampiero De Carli e Roland De Marigny, tecnici dell’Accademia che dal prossimo 2 ottobre guideranno per la prima volta nel Campionato Italiano di Serie A la selezione giovanile federale, hanno ufficializzato la formazione titolare per la partita contro UCT.
“Nel primo match abbiamo tenuto bene il campo, peccato per le due mete finali che ci sono costate la vittoria ma, globalmente, la squadra ha risposto bene. Ci aspettiamo che la qualità del gruppo migliori partita dopo partita, l’obiettivo del nostro tour è soprattutto questo” ha detto De Carli.
Questa la formazione per la partita di domani contro UCT:
15 David ODIETE
14 Angelo ESPOSITO – capitano
13 Michele CAMPAGNARO
12 Giovanni BENVENUTI
11 Filippo GUARDUCCI
10 Marco FONTANESI
9 Edoardo PADOVANI
8 Vittorio MARAZZI
7 Gianmarco VIAN
6 Jacopo SALVETTI
5 Giacomo RIEDO
4 Saif Edin MHADHBI
3 Rudy BIANCOTTI
2 Alain MORICONI
1 Sami DRISSI
utilizzabili
Marco BELLUCCI, Luca CONTI, Ivan CRESTINI, Stefano IOVENITTI, Simone MARINARO, Luca NOSTRAN, Leonardo SARTO, Luca SCARSINI, Matteo ZANUSSO
non utilizzabili per infortunio: Marco GAZZOLA, Alessio ZDRILICH
forza ragazzi!!!
Oggi Giampiero De Carli e Roland De Marigny, tecnici dell’Accademia che dal prossimo 2 ottobre guideranno per la prima volta nel Campionato Italiano di Serie A la selezione giovanile federale, hanno ufficializzato la formazione titolare per la partita contro UCT.
“Nel primo match abbiamo tenuto bene il campo, peccato per le due mete finali che ci sono costate la vittoria ma, globalmente, la squadra ha risposto bene. Ci aspettiamo che la qualità del gruppo migliori partita dopo partita, l’obiettivo del nostro tour è soprattutto questo” ha detto De Carli.
Questa la formazione per la partita di domani contro UCT:
15 David ODIETE
14 Angelo ESPOSITO – capitano
13 Michele CAMPAGNARO
12 Giovanni BENVENUTI
11 Filippo GUARDUCCI
10 Marco FONTANESI
9 Edoardo PADOVANI
8 Vittorio MARAZZI
7 Gianmarco VIAN
6 Jacopo SALVETTI
5 Giacomo RIEDO
4 Saif Edin MHADHBI
3 Rudy BIANCOTTI
2 Alain MORICONI
1 Sami DRISSI
utilizzabili
Marco BELLUCCI, Luca CONTI, Ivan CRESTINI, Stefano IOVENITTI, Simone MARINARO, Luca NOSTRAN, Leonardo SARTO, Luca SCARSINI, Matteo ZANUSSO
non utilizzabili per infortunio: Marco GAZZOLA, Alessio ZDRILICH
forza ragazzi!!!
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Re: Nazionali Giovanili, Accademie e sviluppo
Naturalmente mi unisco agli incoraggiamenti: forza Azzurrini!!!rianimation ha scritto:Dopo la sconfitta nel finale subita a Stellenbosch contro il club universitario dei Maties, l’Accademia FIR U20 di Tirrenia affronta domani alle 14.45 la seconda tappa del proprio tour sudafricano affrontando UCT, l’Università di Cape Town.
Oggi Giampiero De Carli e Roland De Marigny, tecnici dell’Accademia che dal prossimo 2 ottobre guideranno per la prima volta nel Campionato Italiano di Serie A la selezione giovanile federale, hanno ufficializzato la formazione titolare per la partita contro UCT.
“Nel primo match abbiamo tenuto bene il campo, peccato per le due mete finali che ci sono costate la vittoria ma, globalmente, la squadra ha risposto bene. Ci aspettiamo che la qualità del gruppo migliori partita dopo partita, l’obiettivo del nostro tour è soprattutto questo” ha detto De Carli.
Questa la formazione per la partita di domani contro UCT:
15 David ODIETE
14 Angelo ESPOSITO – capitano
13 Michele CAMPAGNARO
12 Giovanni BENVENUTI
11 Filippo GUARDUCCI
10 Marco FONTANESI
9 Edoardo PADOVANI
8 Vittorio MARAZZI
7 Gianmarco VIAN
6 Jacopo SALVETTI
5 Giacomo RIEDO
4 Saif Edin MHADHBI
3 Rudy BIANCOTTI
2 Alain MORICONI
1 Sami DRISSI
utilizzabili
Marco BELLUCCI, Luca CONTI, Ivan CRESTINI, Stefano IOVENITTI, Simone MARINARO, Luca NOSTRAN, Leonardo SARTO, Luca SCARSINI, Matteo ZANUSSO
non utilizzabili per infortunio: Marco GAZZOLA, Alessio ZDRILICH
forza ragazzi!!!
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Re: Nazionali Giovanili, Accademie e sviluppo
FORZA RAGAZZI!!!flitolimpiadi ha scritto:Naturalmente mi unisco agli incoraggiamenti: forza Azzurrini!!!rianimation ha scritto:Dopo la sconfitta nel finale subita a Stellenbosch contro il club universitario dei Maties, l’Accademia FIR U20 di Tirrenia affronta domani alle 14.45 la seconda tappa del proprio tour sudafricano affrontando UCT, l’Università di Cape Town.
Oggi Giampiero De Carli e Roland De Marigny, tecnici dell’Accademia che dal prossimo 2 ottobre guideranno per la prima volta nel Campionato Italiano di Serie A la selezione giovanile federale, hanno ufficializzato la formazione titolare per la partita contro UCT.
“Nel primo match abbiamo tenuto bene il campo, peccato per le due mete finali che ci sono costate la vittoria ma, globalmente, la squadra ha risposto bene. Ci aspettiamo che la qualità del gruppo migliori partita dopo partita, l’obiettivo del nostro tour è soprattutto questo” ha detto De Carli.
Questa la formazione per la partita di domani contro UCT:
15 David ODIETE
14 Angelo ESPOSITO – capitano
13 Michele CAMPAGNARO
12 Giovanni BENVENUTI
11 Filippo GUARDUCCI
10 Marco FONTANESI
9 Edoardo PADOVANI
8 Vittorio MARAZZI
7 Gianmarco VIAN
6 Jacopo SALVETTI
5 Giacomo RIEDO
4 Saif Edin MHADHBI
3 Rudy BIANCOTTI
2 Alain MORICONI
1 Sami DRISSI
utilizzabili
Marco BELLUCCI, Luca CONTI, Ivan CRESTINI, Stefano IOVENITTI, Simone MARINARO, Luca NOSTRAN, Leonardo SARTO, Luca SCARSINI, Matteo ZANUSSO
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Re: Nazionali Giovanili, Accademie e sviluppo
accademia FIR, successo di prestigio nel tour sudafricano: tre mete di Campagnaro firmano la vittoria 21-15 a Belville contro Western Province U20. Federugby.it
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Re: Nazionali Giovanili, Accademie e sviluppo
...investiamo(euro) in giovani "talenti" per poi appena terminata l'accademia....
.http://www.vasarirugbyarezzo.it/


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Re: Nazionali Giovanili, Accademie e sviluppo
intanto dal sud africa giungono buone notizie:
(fonte federugby.it)
Una tripletta di Michele Campagnaro, con deu trasformazioni di Fontanesi ed una di Odiete, firmano lo storico successo per 15-21 dell’Accademia FIR sulla più celebrata provincia sudafricana giovanile, Western Province.
Nella terza tappa del tour in Sudafrica, dopo aver tenuto testa ai Maties di Stellenbosch ed alla University of Cape Town, i ragazzi di De Carli e De Marigny hanno rimontato il 15-7 di metà gara con due mete di splendida fattura messe a segno nella ripresa ribaltando così il risultato per la prima vittoria della tournèe.
“E’ una vittoria che arriva a coronamento del grande lavoro che lo staff tecnico ed i giocatori hanno portato avanti in queste settimane – ha detto il manager Vincenzo De Masi – e non possiamo che essere entusiasti di questa vittoria. Western Province ha messo in campo la miglior squadra possibile, con un’età media sensibilmente superiore a quella della nostra squadra che è di fatto una U19, ma con un secondo tempo di grande qualità siamo riusciti a portare a casa la partita. Dopo i primi due impegni eravamo un po’ frustrati per non aver fatto risultato a fronte di buone prestazioni, la gara di oggi ci ha ripagato degli sforzi ed anche il fatto di aver rimontato lo svantaggio di metà gara è un segnale importante”.
L’Accademia FIR a ottobre sarà impegnata nel Girone A della Serie A per la prima volta dalla creazione della struttura intitolata ad Ivan Francescato: “Credo che continuando su questa strada potremo toglierci delle soddisfazioni” ha detto De Masi.
“Le due mete di Campagnaro nella ripresa sono arrivate dopo due splendide azioni corali, la squadra sta maturando e la vittoria di oggi ci fa guardare con fiducia all’ultimo impegno del tour, sabato contro il club di Durbanville” ha concluso il manager dell’Accademia.
(fonte federugby.it)
Una tripletta di Michele Campagnaro, con deu trasformazioni di Fontanesi ed una di Odiete, firmano lo storico successo per 15-21 dell’Accademia FIR sulla più celebrata provincia sudafricana giovanile, Western Province.
Nella terza tappa del tour in Sudafrica, dopo aver tenuto testa ai Maties di Stellenbosch ed alla University of Cape Town, i ragazzi di De Carli e De Marigny hanno rimontato il 15-7 di metà gara con due mete di splendida fattura messe a segno nella ripresa ribaltando così il risultato per la prima vittoria della tournèe.
“E’ una vittoria che arriva a coronamento del grande lavoro che lo staff tecnico ed i giocatori hanno portato avanti in queste settimane – ha detto il manager Vincenzo De Masi – e non possiamo che essere entusiasti di questa vittoria. Western Province ha messo in campo la miglior squadra possibile, con un’età media sensibilmente superiore a quella della nostra squadra che è di fatto una U19, ma con un secondo tempo di grande qualità siamo riusciti a portare a casa la partita. Dopo i primi due impegni eravamo un po’ frustrati per non aver fatto risultato a fronte di buone prestazioni, la gara di oggi ci ha ripagato degli sforzi ed anche il fatto di aver rimontato lo svantaggio di metà gara è un segnale importante”.
L’Accademia FIR a ottobre sarà impegnata nel Girone A della Serie A per la prima volta dalla creazione della struttura intitolata ad Ivan Francescato: “Credo che continuando su questa strada potremo toglierci delle soddisfazioni” ha detto De Masi.
“Le due mete di Campagnaro nella ripresa sono arrivate dopo due splendide azioni corali, la squadra sta maturando e la vittoria di oggi ci fa guardare con fiducia all’ultimo impegno del tour, sabato contro il club di Durbanville” ha concluso il manager dell’Accademia.