il giocatore piu forte di tt i tempi
Moderatore: Emy77
- jaco
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Caro amico! Tu sì ne capisci di rugby!!!!sanzen ha scritto:E facciamolo contento JacoPolentonRazzaPiave
DalSie Pivetta Piazza
Non credo esista il più forte in generale, ma quello che più ci piace personalmente
A ciascuno il suo.
...e ringraziate che non ho tirato fuori i grandissimi Ravazzi, Torresan, "Lupo" Scanferla, "Acqua" Bincoletto... pochi, forse nessuno se li ricorderà (a parte, forse, Claudio Torresan 21 caps), ma per me sono i più forti che abbia mai visto: mi hanno fatto innamorare di questo sport... (chissà forse l'utente "Fracasso" li ricorda)
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Consolati Jaco, qualcuno l'ho visto giocare e pure sono venuto a S.Donà per vederli "dal vivo"...a proposito ricordo una partita (S.Donà-Milano) con doppia espulsione: Pivetta e Properzi questo a proposito di una discussione di pochi giorni orsono sull'Amatori Milano e il suo ruolo nel campionato Italiano degli anni 90...questa però è un'altra storia.
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jaco ha scritto :
con tutti i giocatori che all'epoca stimavo del san dona' e dell'qauila
dimenticavo .... era una domenica di gennaio e c'era nebbia e spiovviginava , un freddo da congelarti
vabbe' mi fermi qua' seno' mi arriva un groppo in gola
grun ?
caro jaco , li ho visti tante volte , a parma o anche quand'ero a militare , arrivai a san dona' in una domenica dove non ero impegnato in caserma , a san dona' assitetti a una mitica san dona' aquila.e ringraziate che non ho tirato fuori i grandissimi Ravazzi, Torresan, "Lupo" Scanferla, "Acqua" Bincoletto... pochi, forse nessuno se li ricorderà (a parte, forse, Claudio Torresan 21 caps), ma per me sono i più forti che abbia mai visto: mi hanno fatto innamorare di questo sport... (chissà forse l'utente "Fracasso" li ricorda)
con tutti i giocatori che all'epoca stimavo del san dona' e dell'qauila
dimenticavo .... era una domenica di gennaio e c'era nebbia e spiovviginava , un freddo da congelarti
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grun ?
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la mischia dei miei sogni:
1 David Sole
2 Sean Fitzpatrick
3 Jason Leonard
4 Willie John McBride
5 Paul Ackford
6 John Jeffrey
7 Ian Kirkpatrick (JPR Rives)
8 Zinzan Brooke
9 Gareth Edwards (Syd Going)
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Invece di farmi un busto ed esporlo a Murrayfield, mi impaglieranno e mi appenderanno in una taverna (Roy Laidlaw)
Er tacce è robbba da froci (Jimmy Er Fregna)
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Armspark ciao. Ti ricordi l'anno di quella partita? Su San Donà-L'Aquila ce ne sarebbe da scrivere... Billie, farmi quei nomi è come portare un bambino davanti alla vetrina di una pasticceria... Visto che mi "costringi" a scrivere, scelgo Sean Fitzpatrick (però Going e le sue accelerazioni mercuriali da vipera e demonio...). E scelgo quel mitico hooker perché questa storia da quattro soldi interseca con quella di un altro grande tallonatore, italiano però, che, detto tra noi, è anche uno dei miei migliori amici, Giorgio Morelli, al quale più sopra si è fatto cenno. Non sto a decantare le qualità di Fitzpatrick, perché tutti conoscete la sua carriera, onorata da 92, dicesi 92 caps (e 51 da capitano) con la Nuova Zelanda accumulati tra il 28 giugno 1986 (esordio con la Francia) ed il 29 novembre 1997 (passo di addio a Londra, perché a Cardiff stavano mettendo su il Millennium Stadium, contro il Galles). No, non mi dilungo sul suo luminoso percorso; mi riferisco più modestamente alcuni piccoli episodi che affondano le radici nel rugby degli anni ottanta. Fitzpatrick aveva esordito in maglia nera nel 1986, insieme ad altri giovincelli che approfittarono delle squalifiche comminate ad alcuni veterani per la faccenda Cavaliers per mettersi in mostra prima nei test estivi e poi nella tournée autunnale spesa in terra di Francia. Ma con la Coppa del Mondo del 1987 alle porte e da giocarsi in casa, si puntò sull'esperienza dei senatori; la previsione per Fitzpatrick era quindi di fare la riserva di Andy Dalton, una leggenda, una presenza carismatica ritenuta imprescindibile. Dalton però s'infortunò pochi giorni prima match inaugurale e lasciò il campo libero al giovane leone. Così per la prima partita della storia della Coppa, sul prato dell'Eden Park di Auckland, il 22 maggio 1987 si affrontarono Italia e Nuova Zelanda e in prima linea, con i rispettivi numeri due, l'esimio ingegnere Giorgio Morelli da L'Aquila e la futura stella del rugby mondiale Sean Fitzpatrick da Auckland. Il primo, una vecchia pellaccia uscita viva da molte mitiche scazzottate con rodigini, frascatani e rumeni, scelse di consegnarsi alla gloria della mondovisione presentandosi con una fascia di garza e nastro adesivo a cingergli la crapa spelacchiata, al fine di proteggere un orecchio mangiucchiato dagli avversari. Con quella roba un pò così intorno al capoccione e quella faccia un pò così che avevan loro che avevan visto Bucarest, emanava tutta la ruvida, sincera malinconia del rugby dei miei padri, mentre si apprestava a giocare l'ultima partita della sua bella carriera di azzurro. L'altro era semplicemente un ragazzo che andava spedito verso l'assoluta grandezza rugbistica. Non mi parlo della partita, perché rischierei di non fermarmi tanto presto. Dico solo che malgrado il 6-70 finale, a Giorgio non sarebbe potuto essere garantito un passo di addio più prestigioso: titolare nella prima partita della storia della Coppa in Mondo, contro gli All Blacks, all'Eden Park, contro uno dei più grandi tallonatori della storia del rugby. Più di così...
Quindici anni dopo.
Gli old de L'Aquila si stanno allenando nel magniloquente gelo che solo il campo di Centi Colella sa elargire, a mò di contrappasso per le molte malefatte commesse sui prati di mezzo mondo, a delle vecchie canaglie attaccate dalla nostalgia e dall'artrosi. Il forumista Raptus, che un destino benevolo ed ingiusto ha messo lì (egli è un giocatore indegno e c'entra con quella pletora di ex nazionali come io con Sabrina Ferilli), sgambetta allegramente e senza sapere bene cosa fare, quando gli passa vicino Giorgio Morelli, sfoggiante una vecchia e scolorata maglia degli All Blacks, con numero 2 cucito sul retro, molto vintage.
-Bella, dove l'hai comprata così "vissuta"?
-Si, è davvero bella. Noo, non l'ho comprata, me l'ha data Fitzpatrick finita quella partita, non so se sai o se l'avevi vista, quella della Coppa del Mondo...
Capito? Io, se solo avessi sfiorato Fitzpatrick, avrei aperto un museo e soltanto dietro congrui compensi (sono genovese) e dopo suppliche infinite avrei acconsentito alla visione altrui della reliquia, vantandomi per tutta la vita dell'incontro. Giorgio, con QUELLA maglia, avuta dopo QUELLA partita da QUEL giocatore, andava a randellarsi con i vecchietti...
Quindici anni dopo.
Gli old de L'Aquila si stanno allenando nel magniloquente gelo che solo il campo di Centi Colella sa elargire, a mò di contrappasso per le molte malefatte commesse sui prati di mezzo mondo, a delle vecchie canaglie attaccate dalla nostalgia e dall'artrosi. Il forumista Raptus, che un destino benevolo ed ingiusto ha messo lì (egli è un giocatore indegno e c'entra con quella pletora di ex nazionali come io con Sabrina Ferilli), sgambetta allegramente e senza sapere bene cosa fare, quando gli passa vicino Giorgio Morelli, sfoggiante una vecchia e scolorata maglia degli All Blacks, con numero 2 cucito sul retro, molto vintage.
-Bella, dove l'hai comprata così "vissuta"?
-Si, è davvero bella. Noo, non l'ho comprata, me l'ha data Fitzpatrick finita quella partita, non so se sai o se l'avevi vista, quella della Coppa del Mondo...
Capito? Io, se solo avessi sfiorato Fitzpatrick, avrei aperto un museo e soltanto dietro congrui compensi (sono genovese) e dopo suppliche infinite avrei acconsentito alla visione altrui della reliquia, vantandomi per tutta la vita dell'incontro. Giorgio, con QUELLA maglia, avuta dopo QUELLA partita da QUEL giocatore, andava a randellarsi con i vecchietti...
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GRUN, avrei alcuni pezzi interessanti da aggiungere al museo...
(Però il migliore ce l'ha un mio amico: Pallone firmato dai giocatori del Galles del 1976...)
(e per la tua curiosità non perderti d'animo, sto ancora cercando quella tabella con le prestazioni di G. Edwards diciottenne)
(Però il migliore ce l'ha un mio amico: Pallone firmato dai giocatori del Galles del 1976...)
(e per la tua curiosità non perderti d'animo, sto ancora cercando quella tabella con le prestazioni di G. Edwards diciottenne)
Ultima modifica di BixBeiderbecke il 25 gen 2008, 10:44, modificato 1 volta in totale.
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Grun, non esagerare con la mia ignoranza (purtroppo nel senso di non conoscenza, non di 'GNORANZA aquilana...). Ricordati che vieni a L'Aquila questo week end, e posso sempre accoglierti "a modo mio"...
Quello che è vero, è che mi sembrava impossibile che il buon vecchio Giorgio potesse mettere una simile reliquia sportiva a tiro delle manacce assassine dei compari, che potrebbero strappare la preziosa maglia tuttanera in mille pezzi in men che non si dica!
Quello che è vero, è che mi sembrava impossibile che il buon vecchio Giorgio potesse mettere una simile reliquia sportiva a tiro delle manacce assassine dei compari, che potrebbero strappare la preziosa maglia tuttanera in mille pezzi in men che non si dica!
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scusate se mi bullo un attimo:GRUN ha scritto: Capito? Io, se solo avessi sfiorato Fitzpatrick, avrei aperto un museo e soltanto dietro congrui compensi (sono genovese) e dopo suppliche infinite avrei acconsentito alla visione altrui della reliquia, vantandomi per tutta la vita dell'incontro.
http://bloguemahone.blogspot.com/2007/0 ... g-man.html
altro personaggione incontrato quel giorno:
http://s16.photobucket.com/albums/b42/S ... oporta.jpg
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