<BR>beh, intanto vorrei ringraziarvi per averci cosi' cortesemente risposto.
<BR>non e' da tutti mettersi in gioco e confrontarsi con un pubblico severo ed esigente (e che magari non sgancia nemmeno una lira per prendere il giornale, ognuno per i propri motivi).
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<BR>quindi un paio di approfondimenti su quanto detto da girondin:
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<BR><!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>Una rivista, piaccia o non piaccia deve dare anche notizie di risultati e campionati, questo a prescindere da internet. Informazione è informazione. Secondo questa logica non qvrebbe più senso nemmeno pubblicare giornali cartacei visto che tanto c'è internet.... tanto è vero che i giornali italiani sono tutti in crisi. </BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>Informazione e' informazione, e su questo non ci piove, quindi mi pare giusto e sacrosanto dedicare il giusto spazio alla semplice comunicazione di cio' che succede.
<BR>Semplicemente si faceva notare che con la crescita continua delle possibilita' di ottenere informazioni, la distribuzione dura e pura di un'informazione, qual'e' ad esempio un risultato o un tabellino, interessa/interessera' sempre meno persone.
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<BR>Argomento a margine non direttamente connesso con l'argomento principale, eventualmente da saltare:
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<BR>Io credo, oltretutto, che questo delle informazioni e della distribuzione sia un tema generale per la carta stampata, che infatti gia' da un paio di anni sta puntando sempre piu' sull'online, con diverse modalita'. C'e' il giornale che si fa pagare un abbonamento online e ti invia il PDF tutti i giorni, quello che ti da' un account per entrare su un'area riservata dove vedere lo stesso giornale presente in edicola, e ci sono quelli che invece fanno leggere gli articoli gratis, facendo leva sulla pubblicita'.
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<BR><!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>Sulla questione gossip, non sono di quella scuola: ammetto che di padre Parisse e di figlio Parisse non mi interessa più di tanto (con rispetto per entrambi, ma non vorrei spendere il mio tempo a dedicarmi a quello).
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>Avevo appunto specificato che si trattava esclusivamente di un esempio a scopo didattico, mi serviva per spiegare la questione, non per porre un caso reale
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<BR><!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>C'è poi chi chiede a gran voce continui spunti tipo rugby per pesi leggeri, campionati a ottobre ecc.: più o meno una rivista di continue speculazioni... anche in questo caso, ma è un parere puramente personale, non sono molto convinto. A chi interessa il rugby per pesi leggeri?
<BR>Cioè, faticosamente e parlo per i colleghi, ogni giorno nelle redazioni dei nostri quotidiani cerchiamo spazio per il rugby e addirittura dovremmo basare un mensile solo su spunti, quando si fa fatica a trovare spazio per le notizie base?
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>Buoni, calma

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<BR>Nessuno ha mai detto di volere una rivista fatta solo di speculazioni, gossip, fantarugby, spunti di riflessione, teorie fantascientifiche e rugby leggero.
<BR>La vittoria, se mi permetti, e' secondo me quella di ottenere il giusto cocktail.
<BR>Ok le notizie, i resoconti, i reportage, le foto. Ma in un mese un'articolino che analizza un qualche tipo di problematica/situazione quale puo' essere un confronto tra il S10 e gli altri campionati, piuttosto che il comportamento delle squadre italiane nelle coppe europee non mi pare che sfiguri, ne' che renda la rivista una collezione di pettegolezzi.
<BR>
<BR>Allo stesso modo, pur essendo il rugby union il tuo "core business" (posso chiamarlo cosi'?

), secondo me in un anno (12 numeri della rivista?) 3/4 digressioni per parlare di rugby7, rugby league, beachrugby o rugby leggero io (me medesimo, Paolo) li leggerei volentieri.
<BR>Non mi pare, nemmeno in questo caso, che avere 4 articoli in un anno che approfondiscano un argomento rendano la rivista "ridicola" nei contenuti cosi' come l'hai descritta qui sopra. Anzi, magari anche quei lettori (tanti? pochi?) a cui non interessa NULLA di rugby leggero, un'occhiata gliela danno quando hanno 5 minuti da perdere (si, va bene, anche in bagno, se e' il caso

).
<BR>Certo che se mi incominci a bombardare tutti i mesi con una cosa che non esiste....dopo un po' mi stufo
<BR>
<BR><!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>... allora mi chiedo se anche il pubblico italiano sia pronto per una rivista di settore o anche quello deve essere educato con pazienza all'informazione.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>Secondo me, tu devi credere che il pubblico italiano sia pronto per una rivista di settore, perche' se non lo e' il tuo giornale ha perso in partenza, a meno che si riesca a preparare il pubblico in tempo utile....in bocca al lupo.
<BR>
<BR>Sperando di non aver detto troppe cavolate e di non aver annoiato troppo, vi saluto e vi auguro buon lavoro.
<BR>
andando indietro nell'avanti altrove, seminando la fecola al di sopra della pietanza, nulla stringe!
Tessera A.P.A. #0 (honoris causa); // Geneticamente m[OT]ificato.