massi il mio era un commento scherzoso... anche a me i posti dove la lamentela o l'apostrofare giocatori e arbitro con epiteti non garba, mi faccio il sangue amaro. A Rovigo non ci andrò boh da un 7 anni come minimo e rimane il mio giudizio come posto da prendere con le pinze (io poi a livello giovanile ci ho pure giocato quindi ho un ricordo ben presente dell'atmosfera che c'era, ora non so...).jpr williams ha scritto:Premetto che, come già spiegato, non ho nulla né contro la città, né contro la squadra. Non mi piacciono il tifo e la dirigenza.speartakle ha scritto:capisco l'antipatia verso Rovigo/stadio ma non pensi al povero Kino?
A parte che a Kino può andare benissimo una finale con Petrarca o Reggio: mica ha bisogno di noi!
Ti dirò che quando ho saputo che Kino andava lì m'è venuto il magone.
Poi ho pensato: magari è l'occasione giusta per tornare al Battaglini, così, per andare a salutarlo.
Poi però ci ho ripensato: non me la sento, è un posto dove mi sento davvero molto a disagio; problema mio, ovviamente. Stamattina, neanche a farlo apposta, mi ha chiamato un amico di Rovigo col quale ogni tanto ci sentiamo per commentare il campionato. E mi ha rinnovato l'invito che mi fa sempre per andare a pranzo da lui e poi insieme allo stadio: gli ho detto che se si potesse magari evitare la partita e andare allo stadio solo per il terzo tempo (e solo in caso di vittoria di Rovigo, altrimenti meglio evitare) se ne potrebbe parlare.
Ha riso e mi ha detto "puoi sempre venire con i tappi nelle orecchie e una benda sugli occhi". Un'idea, in effetti.
Quest'anno sono stato a Mogliano e lo speaker ha ripreso due volte il proprio pubblico per il comportamento ricordando "questo non è un campo da calcio" a mio avviso il punto più basso a cui io abbia mai assistito.
anche per me è una questione di sensibilità personale, non riesco a concepire lo stare lo stadio per farne uno spettacolo personale di interventi ad alta voce verso direttore di gara, giocatori ecc.
Ci può stare qualche sbotto istantaneo ad un un errore/fallo che non condivido, ma mai cercare di essere parte attiva che condiziona in negativo il gioco e la fruizione del gioco per gli altri.
Il gioco lo fanno quelli in campo, dalla u6 al 6nazioni, li possiamo incitare e diventare parte collettiva nel promuovere il gioco, la parte negativa rompe solo il c.zzo.