I problemi del Sud-Africa

da wikipedia: SANZAR is an abbrevation of the South African Rugby Union, the New Zealand Rugby Football Union and the Australian Rugby Union. The three unions own joint rights to the Super 14 and Tri Nations

Moderatore: Emy77

yeti
Messaggi: 4197
Iscritto il: 1 apr 2003, 0:00
Località: Saarbruecken (Germania)

Messaggio da yeti » 24 nov 2003, 12:28

Aldo, capisco cosa vuoi dire e non prendertela come fatto personale. Ma, a parte il fatto che la merda artificiale esiste dai tempi di Coppi e Bartali qui si dovrebbe porre il problema sulla consensualità o meno dei soggetti.
<BR>Molto più semplicemente: non sono bambini di 6-10 anni, sono tutti grandi e vaccinati, hanno scelto di esserci perché lo volevano ed erano ben consapevoli di quello cui andavano incontro. Quindi nessuno scandalo, nessuna tortura o balle del genere. Affari loro, punto e basta.
<BR>Se io rapisco una ragazza per la strada, la lego a un letto e la stupro sono un criminale, ma se mi metto d\'accordo con la mia ragazza, la lego al letto e le salto addosso dall\'armadio travestito da Batman, sono un depravato, ma sono affari miei e della mia ragazza. Se io placco uno per la strada e gli rompo una gamba mi becco una denuncia di anni-luce. Se lo faccio su un campo di rugby è normale ed ammesso. Perché c\'è la consensualità.
<BR>Sarebbe più opportuno diffondere quotidianamente le foto delle donne mutilate in Pakistan da mariti troppo zelanti. Quelle non hanno scelto di farci il lifting o la plastica facciale.
<BR>
<BR>G.

aldo
Messaggi: 751
Iscritto il: 18 gen 2003, 0:00
Località: Valtellina
Contatta:

Messaggio da aldo » 24 nov 2003, 13:40

Yeti, non mi è mai capitato di incontrare uno per strada col pallone da rugby sottobraccio, perchè per placcarlo è necessario che abbia il pallone.
<BR>Senza rancore.

Petolo
Messaggi: 2538
Iscritto il: 27 ott 2003, 0:00
Località: Palmerston North, Manawatu, Nuova Zelanda

Messaggio da Petolo » 24 nov 2003, 14:07

Yeti, il mio dubbio e\' questo: nessuno dovrebbe essere sottoposto contro la sua volonta\' ad azioni ritenute lesive della dignita\' personale. Sono d\'accordissimo che tutti i boks che sono andati al camp dovevano aver dato il loro consenso. Far fare ragazzate da servizio di leva a uomini maturi mi sembra ridicolo, ma finche\' erano d\'accordo, c***i loro.
<BR>
<BR>Il problema vero, per me, e\' per quelli che NON erano al camp. Dicono che il camp non era obbligtorio, ma chi non consentiva a subire veniva tagliato dal giro della nazionale. Beninteso, chi non sostiene gli allenamenti previsti dovrebbe sempre essere \"tagliato\", cosi\' come non rispetta i compagni e rema contro lo spirito di squadra (vedi condivisione di camera e razzismo), ma chi ha mai dimostrato che i metodi usati in quel camp abbiano niente a che fare con lo sport o con lo spirito del rugby? La cosa non ha nessun fondamento scientifico e non dovrebbe essere imposta a nessuno, o tanto meno \"offerta\" con il ricatto di sbatterti fuori squadra.
<BR>
<BR>E\' come se un allenatore ordinasse a tutta la squadra, come gesto di \"appartenenza\" e per \"fare gruppo\", di rasarsi i capelli a zero, e chi non obbedisce e\' fuori. Io darei ragione a chiunque si rifiutasse (e nell\'Italia i capelloni non mancano). A volte certi metodi di \"fare gruppo\" sono solo scuse per imporre la propria autorita\' e schiacciare il gruppo stesso, anziche\' farlo crescere e maturare e affrontare i problemi dei singoli individui.
<BR>
<BR>Un professionista di rugby e\' libero, se vuole, di rotolare nudo nel fango. Ma se si rifiuta merita forse di essere espulso dalla squadra? Perche\' in questi termini il ritiro del SA era un vero ricatto morale.
<BR>
<BR>P.S. Da quando hai citato il costume da Batman in quel particolare contesto, ho notato che Bobo ha cambiato il suo avatar.
...non potendo avere la botte piena e la moglie ubriaca, si ubriaco' e riempi' la moglie di botte.
...il paese e' piccolo e la gente morde.
...noi perso la partita? mettiamola cosi': noi siamo arrivati secondi, loro solo penultimi.

neroverde
Messaggi: 1134
Iscritto il: 28 gen 2003, 0:00
Località: la città più fredda DEL MONDO

Messaggio da neroverde » 24 nov 2003, 14:08

ciao peto... ti sbagli, il mister si è affidato ai miei consigli... vedi post precedenti... cià!

nambereit
Messaggi: 1040
Iscritto il: 6 mag 2003, 0:00
Località: la valle dei capannoni

Messaggio da nambereit » 24 nov 2003, 18:44

Ragazzi, guardiamoci in faccia:
<BR>
<BR>per vincere - OVUNQUE - tutto è lecito.
<BR>
<BR>Io penso che sia ripugnante. Dovrebbe essere uno sport. To play, in inglese, spielen in tedesco. Suonare E/O giocare. Ma siamo matti? Lasciamo queste pratiche ai dirigenti delle multinazionali.
<BR>
<BR>Gente che ha bisogno di farsi una maratona - e di terminarla in gruppo senza ritiri per (ri)scoprire che è bello aiutarsi, per scoprire il proprio lato \"umano\" - ovviamente PAGANDO!!!!
<BR>
<BR>Un giocatore - adulto e consenziente - ha bisogno del campo-tortura, ore immerso nel fango e nel sudiciume, per scoprire che il nero è un essere umano (o che assomiglia molto)?
<BR>
<BR>La prossima notizia quale sarà, la modifica del regolmento per consentire l\'ingresso in campo del calciatore solo per piazzare?
<BR>
<BR>Attenzione, il doping di massa abbiamo già verificato che è praticato (ricordate la notizia della squarda rumena?).
<BR>
<BR>Brutta china, bruttissima...
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>
And the scrum conductor says
make a break number 8, number 8 make a break
We’ve been on this shift too long.
And the scrum conductor says
make a break number 8, number 8 make a break
We can reach our destination, but were still a ways away

yeti
Messaggi: 4197
Iscritto il: 1 apr 2003, 0:00
Località: Saarbruecken (Germania)

Messaggio da yeti » 25 nov 2003, 12:50

Caro Petolo, tu tocchi un problema non da poco. Forse l\'amico NapoCapo, fresco principe del foro potrebbe illuminarci.
<BR>Da un lato la consensualità di individui che potevano anche rifiutarsi, ma dall\'altro un possibile (quasi certo) ricatto morale: o vieni, o non ci sei.
<BR>La cosa interessante (dal punto di vista etico) è l\'interazione sottile tra il libero arbitrio e il fatto che alcune persone, approfittando della loro posizione di potere, travestono il libero arbitrio in una sorta di patteggiamento ricattatorio alla Kjerkegaard: aut/aut, o/o.
<BR>Il problema però io non lo vedrei riferito ai 30 nazionali sudafricani, che in fondo grazie a questa esperienza hanno rievocato i begli anni della naja da tutti rimpianti (i racconti si sprecherebbero qui. Tutto ovviamente affossato e taciuto, suicidi compresi). Il problema è che questa prassi si risolve anche in luoghi al di sopra di ogni sospetto: all\'università, nelle aziende, nell\'amministrazione pubblica, persino nei gruppi religiosi e clericali, dove si predica l\'amore e la fratellanza. E che ci vanno di mezzo persone che vivono queste forme di ricatto in maniera lacerante, sgomenta, assillati da problemi, sensi di colpa, necessità materiali che ti portano a scendere a compromessi anche vili con la tua dignità. Per questo trovo esagerato il fatto di parlare di scandalo riferito a dei giocatori professionisti, quando c\'è gente che viene caldamente invitata a prostituirsi o si vende un rene per mantenere la famiglia.
<BR>Questo atteggiamento lo possiamo trovare ovunque. Anche i più anticonformisti di noi vivono in ossequio ad una serie di tacite regole volte alla normalizzazione. Semplicemente ci siamo talmente immersi che non ci facciamo più caso. Chi di noi uomini, che pure si dichiara certamente superiore a certi tipi di comportamento, andrebbe al lavoro con la gonna? E se il capufficio mi dice \"scusi, lei qui con la gonna non può venire\"? E\' anche questa una forma di ricatto che lede la mia dignità di libero arbitrio, il mio sacrosanto diritto di andare vestito come mi pare in ufficio, l\'importante è che faccio bene il mio lavoro? Il padrone di un locale si riserva il diritto di fare entrare solo gente con la cravatta. E allora io perché sono obbligato ad indossare la cravatta (cosa che odio) per entrare in un luogo che (fino a prova contraria) è \"pubblico\"? Perché qualcuno deve decidere che io devo stare fuori perché non sono vestito come dice lui? Non è lo stesso principio di FONDO del ritiro militare del Sudafrica, del fatto che se lavori alla Marconi sei \"obbligatoriamente invitato\" a partecipare al \"Marconi Challenge\" o altrimenti addio carriera,....?
<BR>In definitiva è il grosso problema dell\'individuo che vuole rivendicare la sua identità contro la tranquillizzante organizzazione di una società che tende a numerare e organizzare per esercitare il controllo e l\'amministrazione, paradossalmente a beneficio dell\'individuo. Circolo vizioso: per salvaguardare il benessere dell\'individuo bisogna eliminare il concetto di individuo. Alla fine della sua epopea Wilhelm Meister compie il suo autodafé di fronte alla fantomatica Società della Torre, e cosa dice: \"Sono contento di essere diventato quello che comunque sarei dovuto diventare\". Terrificante.
<BR>Ricordo un libro che non ho più il coraggio di leggere, da tanto mi ha choccato. E\' un libro di critica letteraria, ma molto accessibile e con interessantissime aperture sugli aspetti sociologici dell\'eta moderna a partire dalla fine del \'700. Si intitola \"Il romanzo di formazione\", scritto da Franco Moretti. E\' una lettura che consiglio caldamente (almeno le prime 80-100 pagine).
<BR>Scusate la divagazione. Ma è un bell\'argomento.
<BR>
<BR>G.

yeti
Messaggi: 4197
Iscritto il: 1 apr 2003, 0:00
Località: Saarbruecken (Germania)

Messaggio da yeti » 25 nov 2003, 13:21

Per Aldo:
<BR>Rancora? Belin, per che cosa?
<BR>Io ho fatto solo un paragone. E\' vero che nessuno per strada gira coi palloni da rugby, ma dai, non hai mai sentito il desiderio di scendere dalla macchina e placcare uno che ti ha appena sorpassato a destra ai 180 sulla Como-Milano? Io si, eccome!!!!!
<BR>
<BR>G.
<BR>

Avatar utente
Bigio
Messaggi: 2088
Iscritto il: 28 apr 2003, 0:00
Località: Viterbo

Messaggio da Bigio » 25 nov 2003, 13:42

yeti....ero io!!! ma tu andavi a 90 sulla corsia di sinistra!
<BR>Bgo
"Ma tu ti credi Dio!"- "A qualcuno dovrò pure ispirarmi come modello" (Manhattan- Woddy Allen)

Petolo
Messaggi: 2538
Iscritto il: 27 ott 2003, 0:00
Località: Palmerston North, Manawatu, Nuova Zelanda

Messaggio da Petolo » 25 nov 2003, 21:19

Yeti, concordo completamente con la tua divagazione. Proprio per i motivi che hai detto esistono regole nello sport, a cui tutti gli sportivi obbediscono e sacrificano parte del proprio individuo.
<BR>Lo sportivo ha gia\', per definizione, firmato un contratto e un compromesso, non vago e opinabile come in molte circostanze della nostra societa\' ma chiaro negli intenti e nelle regole, spesso scritte in dettaglio per i singoli sport.
<BR>Lo sportivo veste una maglia che gli viene data e non scelta, si allena con il resto della squadra, a livelli competitivi accetta la legge del piu\' forte, e gioca rispettando le regole, pena punizioni fino all\'esclusione.
<BR>So che nella societa\' ci sono molti esempi di ricatto morale, che a volte diamo per scontato e inevitabile (perche\' ne traiamo vantaggio) e a volte ci disgusta (perche\' possiamo giudicare il prossimo senza perdere niente), ma un\'attivita\' gia\' altamente regolata e basata sull\'elevazione dei valori umani per eccellenza, come lo sport, non ha bisogno di alcuna costrizione aggiuntiva. Basta rispettare le regole dello sport stesso.
<BR>Se qualcuno ritiene che cio\' che veniva chiesto ai boks in ritiro fa parte delle regole dello sport, allora dovrebbbe accettare senza lamentarsi cio\' che e\' accaduto. Personalmente non sono d\'accordo e credo che si trattasse di una prevaricazione non solo della dignita\' di chi NON ha accettatto o di chi si e\' sentito costretto ad accettare, ma anche dello spirito stesso del rugby.
...non potendo avere la botte piena e la moglie ubriaca, si ubriaco' e riempi' la moglie di botte.
...il paese e' piccolo e la gente morde.
...noi perso la partita? mettiamola cosi': noi siamo arrivati secondi, loro solo penultimi.

Avatar utente
Bigio
Messaggi: 2088
Iscritto il: 28 apr 2003, 0:00
Località: Viterbo

Messaggio da Bigio » 26 nov 2003, 5:56

...Petolo sottoscrivo in pieno ciò che hai scritto.
<BR>Bgo
<BR>
<BR>
<BR>p.s. resta il fatto che mi sembra più un allenamento da sergente di Platoon che uno di Rebbì.
"Ma tu ti credi Dio!"- "A qualcuno dovrò pure ispirarmi come modello" (Manhattan- Woddy Allen)

Rispondi