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So che Nino mi manderà qualche insulto di tutto cuore, ma non vedo niente di strano nel contratto di cui si parla per Carter. In un certo senso si potrebbe chiudere la discussione con un semplice : " è il professionismo, bellezza". Il giocatore professionista è come un attore : è il protagonista di uno spettacolo, lo spettacolo rende dei soldi, un po' di questi soldi arrivano in tasca a chi ha richiamato spettatori allo stadio e davanti alla tv. Così è sempre stato per i professionisti, e così sempre sarà. Ormai ci siamo anche noi e quindi così è anche per noi. E i valori dello sport ? Forse sono in pericolo o forse sono già stati dimenticati, ma la colpa è del fatto puro e semplice che uno venga pagato, o dell'entità del compenso ? Una volta che si accetta il professionismo in quanto tale, questionare sulla cifra dell'ingaggio lascia il tempo che trova. I bilanci a posto sono necessari, ma per questo ci sono le federazioni, le leghe, le regole, i revisori dei conti.
Non ci eravamo abituati. Adesso ci tocca.

Secondo me non li vale.
Io li spenderei solo per Larkham


ok sono sbronzo, si vede?

Che nel professionismo ci siano un gruppo selezionato di giocatori che percepisce 100/150 mila euro a stagione ci sta, se si parla di ste cifrone allora a mio parere diventa degenerazione del professionismo.
Ci vogliono delle regole europee univoche sul salary cap, non mi stancherò mai di sostenerlo.