Anche perchè per non essere permaloso ed avere ragione dovrebbe discutere solo coi calvini! Così si che avrebbe sempre ragione!sandrobandito ha scritto:Epperò anche te @Rovigoto28, sei un pochino sul suscettibilino permalosettino andante, eh?!
Finale scudetto.
- jpr williams
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Re: Finale scudetto.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: Finale scudetto.
A distanza di una settimana finalmente ho trovato il tempo di rivederla per intero.
La prima cosa che voglio dire è che TRC ha fatto un lavoro davvero eccezionale, di elevata qualità sia per le riprese che per il livello dei commenti: dalla RAI non si è mai avuto in passato nulla di nemmeno lontanamente paragonabile.
Poi la partita in sé
Mettiamola così: a bocce ferme il pronostico era leggermente a favore del Petrarca, poi, alla luce del diluvio infortunistico che ha colpito Calvisano il pronostico si è ulteriormente sbilanciato. Poi, dopo un primo tempo di dignitosa resistenza, ogni residua possibilità di giocarsela per i gialloneri è svanita nel giro di una manciata di minuti e in seguito a casi fortuiti come la vita, che è un susseguirsi di casi fortuiti.
I titoli di coda iniziano a scendere all’ultimo minuto del primo tempo: siamo 6-0 per i neri, ma sul campo non si è vista gran differenza di valori: Petrarca sul velluto nella corsia centrale in cui la difesa di Calvisano è orfana della cerniera dei centri titolari , e Calvisano costretto, come sarà per tutta la partita, ad imbutarsi al centro con le cariche delle terze, causa mancanza assoluta di qualità al largo . Ma nonostante questo finora la differenza, all’osso, è fra un drop dentro e uno fuori ed un calcio piazzato ed uno spedito in touche. Anche se va detto che, per limitare i danni della propria inferiorità Calvisano ha speso moltissimo.
Dunque siamo all’ultimo minuto ed è anche il minuto ultimo per l’ultimo ¾ giallonero titolare (seppur fuori ruolo), Alberto Chiesa che esce infortunato anche lui . Al suo posto il giovane Dal Zilio in una linea arretrata di tutte riserve . Si va al riposo e, al restart, con luciferina e maligna intelligenza l’alchimista decide di testare subito il neo entrato andando a cercarlo col calcio: il ragazzo risponde nel peggiore dei modi, la palla cade in avanti . Mischia ferma e ripartenza veloce sulla quale la linea arretrata delle riserve non reagisce a dovere e meta nel burro . En passant durante l’azione c’è un forward fra Riera e Ragusi che non viene visto. 13-0. Pochi minuti dopo, sulla rabbiosa reazione calvina, a Pettinelli, già in area di meta scoppia la palla una frazione prima di schiacciarla a causa di un buon placcaggio . Quattro istanti: l’infortunio di Chiesa, il calcio geniale e maligno dell’alchimista che provoca l’errore, la meta con in avanti sfortunatamente non visto e la meta fallita di una frazione di secondo. Istanti fortuiti, ma in cui c’è comunque lo zampino della squadra più forte in campo: è l’alchimista a scegliere su chi calciare, è il Pet a condurre l’azione che sarebbe finita in meta anche senza l’errore dell’in avanti ed è sempre il placcatore nero ad indurre Pettinelli all’errore. Ciò non toglie che sarebbe bastato che per puro caso Liperini e i suoi vedessero l’in avanti e Pettinelli avesse schiacciato in meta e forse sarebbe andata diversamente . E già sento parlare di nonni, ruote e carriole.
Sia chiaro: nessuna polemica: semplicemente l’in avanti non è stato visto da nessuno, io stesso l’ho capito al quarto replay…Vorrei tanto che su casi del genere nessuno facesse mai polemica, qualunque sia la squadra che beneficia della svista assolutamente fortuita (ci siamo capiti… )
La partita muore lì, sulle due cose che succedono e sulle due che non sono successe, che fanno la differenza fra un 13-0 e un 6-7 . Muore lì perché è vero che poi Calvisano reagisce con la rabbia e l’orgoglio della grande squadra che comunque è, ma si tratta di quello che, in campo finanziario, si definisce “il rimbalzo del gatto morto”, che si vede quando, dopo una serie di crolli, c’è la giornata in cui il mercato rimbalza, ma poi, come un gatto morto, ripiomba al suolo .
Il Petrarca ha giocato una partita di grande intelligenza e controllo, incidendo, con la ferocia tipica delle grandi squadre, nei punti deboli di un avversario che, anche per colpe non sue, ne aveva troppi per poterli mascherare. Alla luce di una visione a mente fredda mi viene da fare complimenti ancora più grandi ai vincitori che hanno coronato con una partita perfetta una stagione meravigliosa ed un abbraccio ancor più caloroso agli sconfitti che si sono trovati a combattere una battaglia non vincibile, come Ettore sotto le mura troiane nel libro ventiduesimo dell'Iliade, davanti ad Achille protetto dalla dea Pallade.
Ultima annotazione: splendido pubblico, caloroso, corretto, civile, mai un fischio, un insulto, una protesta per tutta la durata del match. Come dovrebbe essere sempre.
Felice di esseci stato.
La prima cosa che voglio dire è che TRC ha fatto un lavoro davvero eccezionale, di elevata qualità sia per le riprese che per il livello dei commenti: dalla RAI non si è mai avuto in passato nulla di nemmeno lontanamente paragonabile.
Poi la partita in sé
Mettiamola così: a bocce ferme il pronostico era leggermente a favore del Petrarca, poi, alla luce del diluvio infortunistico che ha colpito Calvisano il pronostico si è ulteriormente sbilanciato. Poi, dopo un primo tempo di dignitosa resistenza, ogni residua possibilità di giocarsela per i gialloneri è svanita nel giro di una manciata di minuti e in seguito a casi fortuiti come la vita, che è un susseguirsi di casi fortuiti.
I titoli di coda iniziano a scendere all’ultimo minuto del primo tempo: siamo 6-0 per i neri, ma sul campo non si è vista gran differenza di valori: Petrarca sul velluto nella corsia centrale in cui la difesa di Calvisano è orfana della cerniera dei centri titolari , e Calvisano costretto, come sarà per tutta la partita, ad imbutarsi al centro con le cariche delle terze, causa mancanza assoluta di qualità al largo . Ma nonostante questo finora la differenza, all’osso, è fra un drop dentro e uno fuori ed un calcio piazzato ed uno spedito in touche. Anche se va detto che, per limitare i danni della propria inferiorità Calvisano ha speso moltissimo.
Dunque siamo all’ultimo minuto ed è anche il minuto ultimo per l’ultimo ¾ giallonero titolare (seppur fuori ruolo), Alberto Chiesa che esce infortunato anche lui . Al suo posto il giovane Dal Zilio in una linea arretrata di tutte riserve . Si va al riposo e, al restart, con luciferina e maligna intelligenza l’alchimista decide di testare subito il neo entrato andando a cercarlo col calcio: il ragazzo risponde nel peggiore dei modi, la palla cade in avanti . Mischia ferma e ripartenza veloce sulla quale la linea arretrata delle riserve non reagisce a dovere e meta nel burro . En passant durante l’azione c’è un forward fra Riera e Ragusi che non viene visto. 13-0. Pochi minuti dopo, sulla rabbiosa reazione calvina, a Pettinelli, già in area di meta scoppia la palla una frazione prima di schiacciarla a causa di un buon placcaggio . Quattro istanti: l’infortunio di Chiesa, il calcio geniale e maligno dell’alchimista che provoca l’errore, la meta con in avanti sfortunatamente non visto e la meta fallita di una frazione di secondo. Istanti fortuiti, ma in cui c’è comunque lo zampino della squadra più forte in campo: è l’alchimista a scegliere su chi calciare, è il Pet a condurre l’azione che sarebbe finita in meta anche senza l’errore dell’in avanti ed è sempre il placcatore nero ad indurre Pettinelli all’errore. Ciò non toglie che sarebbe bastato che per puro caso Liperini e i suoi vedessero l’in avanti e Pettinelli avesse schiacciato in meta e forse sarebbe andata diversamente . E già sento parlare di nonni, ruote e carriole.
Sia chiaro: nessuna polemica: semplicemente l’in avanti non è stato visto da nessuno, io stesso l’ho capito al quarto replay…Vorrei tanto che su casi del genere nessuno facesse mai polemica, qualunque sia la squadra che beneficia della svista assolutamente fortuita (ci siamo capiti… )
La partita muore lì, sulle due cose che succedono e sulle due che non sono successe, che fanno la differenza fra un 13-0 e un 6-7 . Muore lì perché è vero che poi Calvisano reagisce con la rabbia e l’orgoglio della grande squadra che comunque è, ma si tratta di quello che, in campo finanziario, si definisce “il rimbalzo del gatto morto”, che si vede quando, dopo una serie di crolli, c’è la giornata in cui il mercato rimbalza, ma poi, come un gatto morto, ripiomba al suolo .
Il Petrarca ha giocato una partita di grande intelligenza e controllo, incidendo, con la ferocia tipica delle grandi squadre, nei punti deboli di un avversario che, anche per colpe non sue, ne aveva troppi per poterli mascherare. Alla luce di una visione a mente fredda mi viene da fare complimenti ancora più grandi ai vincitori che hanno coronato con una partita perfetta una stagione meravigliosa ed un abbraccio ancor più caloroso agli sconfitti che si sono trovati a combattere una battaglia non vincibile, come Ettore sotto le mura troiane nel libro ventiduesimo dell'Iliade, davanti ad Achille protetto dalla dea Pallade.
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Re: Finale scudetto.
@jpr williams
Alla prossima finale!
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Re: Finale scudetto.
Sarei molto felice se la prossima finale fosse ancora fra noi. Magari stavolta, però, ci restituite la visita, così, come forma di cortesiaFantasyste ha scritto:@jpr williams
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Re: Finale scudetto.
Sant'Andrea da Padova ha fatto il miracolo!
Non sapevo cosa dirgli...
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la fede è un dono di dio. a me ha regalato una cravatta. [cit. Ratman]
so responsabie de queo che digo, no de queo che te capissi ti. [detto popolare + H.Medrano]
so responsabie de queo che digo, no de queo che te capissi ti. [detto popolare + H.Medrano]
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Re: Finale scudetto.
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Re: Finale scudetto.
hahaha! mi hai convinto a pubblicarla proprio grazie al riferimento a Marcellino.
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Re: Finale scudetto.
[quote="thonk"]hahaha! Hai notizie se verrà organizzata una festa scudetto anche per la plebe, con largo uso di stupefacenti (costine,patate fritte,birra) ?
Life is same as a ponaro's ladder : short and shitfull (W.Shakespeare)
Capii che la vita sarebbe stata dura quando, il mio compagno di banco alle elementari, tale Immanuel (di origine tedesca), mi disse scartando un ovetto Kinder: La filosofia è la palingenetica obliterazione dell'io cosciente, che si infutura nell'archetipo prototipo dell'antropomorfismo universale.
Capii che la vita sarebbe stata dura quando, il mio compagno di banco alle elementari, tale Immanuel (di origine tedesca), mi disse scartando un ovetto Kinder: La filosofia è la palingenetica obliterazione dell'io cosciente, che si infutura nell'archetipo prototipo dell'antropomorfismo universale.
Re: Finale scudetto.
Stiamo attendendo notizie.mlancero ha scritto:hahaha! Hai notizie se verrà organizzata una festa scudetto anche per la plebe, con largo uso di stupefacenti (costine,patate fritte,birra) ?
indipendentemente dalla società però ci muoveremo anche solo come Ombre Nere.
Tra l'altro, stiamo preparando anche noi una maglietta celebrativa... più bella di quella Canterbury (che però non posso non comprare).
vi facciamo sapere!
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Re: Finale scudetto.
Potere dei social netuorcsthonk ha scritto:hahaha! mi hai convinto a pubblicarla proprio grazie al riferimento a Marcellino.
Comunque tu nella foto sei fantastico, ma anche Andrea Marcato ha il sorriso trasognato di colui che è vicino alla trasfigurazione. Quella sua maglietta sarà una specie di sindone.
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Re: Finale scudetto.
Mi chiedo: avendo tu evidentemente le mani occupate, con cosa hai retto l'asta per il selfie?thonk ha scritto:Sant'Andrea da Padova ha fatto il miracolo!
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Re: Finale scudetto.
hahaha!sandrobandito ha scritto: Mi chiedo: avendo tu evidentemente le mani occupate, con cosa hai retto l'asta per il selfie?
dello scatto devo ringraziare il grande Alfio Guarise (fotografo e addetto stampa del Mogliano).
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Re: Finale scudetto.
Ottima descrizione.jpr williams ha scritto:A distanza di una settimana finalmente ho trovato il tempo di rivederla per intero.
La prima cosa che voglio dire è che TRC ha fatto un lavoro davvero eccezionale, di elevata qualità sia per le riprese che per il livello dei commenti: dalla RAI non si è mai avuto in passato nulla di nemmeno lontanamente paragonabile.
Poi la partita in sé
Mettiamola così: a bocce ferme il pronostico era leggermente a favore del Petrarca, poi, alla luce del diluvio infortunistico che ha colpito Calvisano il pronostico si è ulteriormente sbilanciato. Poi, dopo un primo tempo di dignitosa resistenza, ogni residua possibilità di giocarsela per i gialloneri è svanita nel giro di una manciata di minuti e in seguito a casi fortuiti come la vita, che è un susseguirsi di casi fortuiti.
I titoli di coda iniziano a scendere all’ultimo minuto del primo tempo: siamo 6-0 per i neri, ma sul campo non si è vista gran differenza di valori: Petrarca sul velluto nella corsia centrale in cui la difesa di Calvisano è orfana della cerniera dei centri titolari , e Calvisano costretto, come sarà per tutta la partita, ad imbutarsi al centro con le cariche delle terze, causa mancanza assoluta di qualità al largo . Ma nonostante questo finora la differenza, all’osso, è fra un drop dentro e uno fuori ed un calcio piazzato ed uno spedito in touche. Anche se va detto che, per limitare i danni della propria inferiorità Calvisano ha speso moltissimo.
Dunque siamo all’ultimo minuto ed è anche il minuto ultimo per l’ultimo ¾ giallonero titolare (seppur fuori ruolo), Alberto Chiesa che esce infortunato anche lui . Al suo posto il giovane Dal Zilio in una linea arretrata di tutte riserve . Si va al riposo e, al restart, con luciferina e maligna intelligenza l’alchimista decide di testare subito il neo entrato andando a cercarlo col calcio: il ragazzo risponde nel peggiore dei modi, la palla cade in avanti . Mischia ferma e ripartenza veloce sulla quale la linea arretrata delle riserve non reagisce a dovere e meta nel burro . En passant durante l’azione c’è un forward fra Riera e Ragusi che non viene visto. 13-0. Pochi minuti dopo, sulla rabbiosa reazione calvina, a Pettinelli, già in area di meta scoppia la palla una frazione prima di schiacciarla a causa di un buon placcaggio . Quattro istanti: l’infortunio di Chiesa, il calcio geniale e maligno dell’alchimista che provoca l’errore, la meta con in avanti sfortunatamente non visto e la meta fallita di una frazione di secondo. Istanti fortuiti, ma in cui c’è comunque lo zampino della squadra più forte in campo: è l’alchimista a scegliere su chi calciare, è il Pet a condurre l’azione che sarebbe finita in meta anche senza l’errore dell’in avanti ed è sempre il placcatore nero ad indurre Pettinelli all’errore. Ciò non toglie che sarebbe bastato che per puro caso Liperini e i suoi vedessero l’in avanti e Pettinelli avesse schiacciato in meta e forse sarebbe andata diversamente . E già sento parlare di nonni, ruote e carriole.
Sia chiaro: nessuna polemica: semplicemente l’in avanti non è stato visto da nessuno, io stesso l’ho capito al quarto replay…Vorrei tanto che su casi del genere nessuno facesse mai polemica, qualunque sia la squadra che beneficia della svista assolutamente fortuita (ci siamo capiti… )
La partita muore lì, sulle due cose che succedono e sulle due che non sono successe, che fanno la differenza fra un 13-0 e un 6-7 . Muore lì perché è vero che poi Calvisano reagisce con la rabbia e l’orgoglio della grande squadra che comunque è, ma si tratta di quello che, in campo finanziario, si definisce “il rimbalzo del gatto morto”, che si vede quando, dopo una serie di crolli, c’è la giornata in cui il mercato rimbalza, ma poi, come un gatto morto, ripiomba al suolo .
Il Petrarca ha giocato una partita di grande intelligenza e controllo, incidendo, con la ferocia tipica delle grandi squadre, nei punti deboli di un avversario che, anche per colpe non sue, ne aveva troppi per poterli mascherare. Alla luce di una visione a mente fredda mi viene da fare complimenti ancora più grandi ai vincitori che hanno coronato con una partita perfetta una stagione meravigliosa ed un abbraccio ancor più caloroso agli sconfitti che si sono trovati a combattere una battaglia non vincibile, come Ettore sotto le mura troiane nel libro ventiduesimo dell'Iliade, davanti ad Achille protetto dalla dea Pallade.
Ultima annotazione: splendido pubblico, caloroso, corretto, civile, mai un fischio, un insulto, una protesta per tutta la durata del match. Come dovrebbe essere sempre.
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Ah, mio nonno oltre al treno di ruote per la 600 multipla, aveva anche la carriola. E la tanica con la pompa a leva per il verderame, che trasportava sulla 600 multipla... Scusa, ma me lo hai fatto ricordare tu con la frase sulle ruote e le carriole...
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Re: Finale scudetto.
È che je voi di’? Ha già fatto tutto lui...thonk ha scritto:Sant'Andrea da Padova ha fatto il miracolo!
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Re: Finale scudetto.
Tenerezza...Per citare l'amico CachoSergio Martin ha scritto:Ottima descrizione.
Ah, mio nonno oltre al treno di ruote per la 600 multipla, aveva anche la carriola. E la tanica con la pompa a leva per il verderame, che trasportava sulla 600 multipla... Scusa, ma me lo hai fatto ricordare tu con la frase sulle ruote e le carriole...
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