Le provocazioni giornalistiche lasciano il tempo che trovano. Garbisi è gia un buon elemento, ha qualità e carattere, bisogna costrurgli la squadra attorno. Si cominci ad affiancargli Varney, visto che giocavano già assieme (avere una mediana affiatata aiuta).italicbold ha scritto: ↑1 dic 2020, 13:24Beh, comunque il giudizio che da su Garbisi é abbastanza tranchant.parisgino ha scritto: ↑30 nov 2020, 20:41Mah... Si tratta di stupidaggini da giornalisti "sportivi"... Già quando si scrive in Francese "sans rigoler"* la si dice lunga sulla serietà della persona che scrive !
*qualche cosa tra "sherzare-sghignazzare-sogghignare" e pure in"argot" (gergo). Insomma, roba da chiachierata poco intelligente.
D'altronde, non mi meraviglio neppure di una cretinata (scusatemi ma ci voleva) del genere.
Credimi, molto meglio sorvolare
Non riguarda solo la prestazione di sabato ma proprio il valore del giocatore.
Io sorvolerei perché é Midol e non tutto quello che c'é scritto sopra é vangelo, pero' diciamo che ci va duro con il ragazzo.
Autumn Nations Cup III Giornata - Francia -Italia
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Re: Autumn Nations Cup III Giornata - Francia -Italia
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Re: Autumn Nations Cup III Giornata - Francia -Italia
a parte la frase sui mammi, concordo su tutto il resto. anche giocatori affermati a volte si vedono criticati in modo pesante e magari immotivato (e non parlo degli italiani, mi ricordo ad esempio un periodo in cui Biggar era abbastanza preso di mira).jpr williams ha scritto: ↑1 dic 2020, 13:53Quando si fa un'attività posta sotto gli occhi di tutti, in qualunque campo (artistico, sportivo o altro) essere sottoposti al pubblico giudizio fa parte del gioco. E lo si accetta sia quando il giudizio è lusinghiero sia quando è tranchant.
Ho l'impressione che qui si vorrebbe mettere i nostri sotto una teca di cristallo come se fossimo tutti dei mammi.
E' un giocatore internazionale e avrà sempre giudizi postivi e negativi, motivati e immotivati, seri e idioti: prima si abitua all'andazzo e meglio è. Anche se lui mi sembra già a posto, se leggo le sue dichiarazioni dopo la partita con l'Eire in cui rifiutava tutti i peana e gli osanna che gli erano stati rivolti. Se sei un atleta professionista internazionale gli osanna e i rutti fanno entrambi parte del gioco.
“These trees which he plants, and under whose shade he will never sit, he loves them for the sake of his children and his children’s children, who are to sit beneath the shadow of their spreading boughs.” (C. Loyson)
Re: Autumn Nations Cup III Giornata - Francia -Italia
La critica qualifica innanzi tutto chi la fa.
Garbisi saprà attribuirle il giusto peso (= zero).
Detto questo, quella con la Francia è stata la partita peggiore che gli ho visto fare, under 20 compresa
Garbisi saprà attribuirle il giusto peso (= zero).
Detto questo, quella con la Francia è stata la partita peggiore che gli ho visto fare, under 20 compresa
"Il bello del sesso di gruppo è che se uno vuole, può anche dormire"
W. Allen
Re: Autumn Nations Cup III Giornata - Francia -Italia
Queste le pagelle di rugbymeet:
Minozzi. Non entra mai nel vivo del gioco, a volte perché innescato a ridosso della muraglia francese altre volte perché si complica la vita da solo. Che non sia giornata lo si capisce anche da un paio di episodi in cui litiga con la palla. Voto 5 -
Trulla. L’insufficienza è dovuta principalmente al fallo che ha costretto l’Italia in 14 per 10 terribili minuti che hanno spezzato in due il match. Voleva interrompere l’azione da meta francese? Non penso, personalmente, anche se per andare all’intercetto con una mano bisogna mostrare tutt’altra intenzione. Voto 5
Zanon. Per la seconda partita di fila crea il break da cui scaturisce la meta, respingendo il placcaggio di Serin e avanzando di potenza per una decina di metri. In attacco sportella e avanza che è un piacere, in difesa chiude la saracinesca. Voto 7
Canna. La meta, in perfetto sostegno al suo giovane regista che non a caso ha trovato in lui un alleato per questo tipo di incursioni, possedendo entrambi mani nobili, testa alta e buona accelerazione. Si segnala anche nel gioco al piede, prendendo in castagna Villiere con una traiettoria lunga. Voto 6,5
Sperandio. Trova un paio di buoni avanzamenti e strappa un pallone dalle mani di Dulin ma nel complesso non offre una prestazione lineare. Parte male isolandosi e concedendo subito turn over, soffre le risalite di Thomas e sbaglia la salita, insieme a Violi e Mori, sulla quarta meta transalpina. Voto 5,5
Garbisi. Tanti alti e bassi per il nostro talentuoso mediano d’apertura, che confeziona una meta goduriosa con un’altra delle sue finte da manuale ma commette molti errori d’esecuzione. Sul 10-5 firmato Danty viene colpevolmente lasciato da solo ma va a placcare troppo alto per lui e con una posizione del corpo inadeguata per fermare un bisonte simile. Voto 5,5
Violi. A parte un paio di belle fiammate azzurre nel primo tempo, tra cui quella che porta alla meta, non riesce a garantire un ritmo sufficiente per impensierire la diga difensiva avversaria. Commette anche tanti errori individuali che ne compromettono il giudizio complessivo. Voto 4.5
Steyn. Regolare nel corso del match, con buona capacità di avanzamento e notevole presenza fisica sui punti d’incontro, brilla in rimessa laterale con due palloni schiaffeggiati e rubati dalle mani dei saltatori francesi. Voto 6 +
Mbandà. Disputa un buon primo tempo, avviando il forcing vincente con un placcaggio che fa scoppiare la palla in mano all’avversario e recuperando un pallone in ruck. Sulla meta di Danty avrebbe potuto aiutare Garbisi, in evidente difficoltà; nella ripresa accusa un calo ed esce per Lamaro. Voto 6 -
Meyer. Il migliore degli Azzurri insieme a Zanon. Mette le mani nelle ruck dei Galletti recuperando il possesso o guadagnando il calcio a favore sia ad inizio partita sia in avvio di ripresa. Attacca bene la linea ed avanza come un trattore, pagando dazio un paio di volte solo in touche. Puntuale all’appuntamento. Voto 7
Lazzaroni. Gara molto dispendiosa fisicamente per lui, regge l’urto con ammirevole determinazione ed appena possibile si mette in luce guidando gli assalti azzurri con incornate poderose. Efficiente in rimessa laterale. Voto 6
Cannone. Un passo indietro rispetto alle prestazioni dell’ultimo mese, in cui era sempre stato tra i migliori o comunque sopra la sufficienza. Pur giocando con la solita generosità, nel complesso ha sofferto il confronto con avversari che hanno acquisito via via sempre più sicurezza. Voto 5,5
Zilocchi. Garantisce all’Italia un discreto assetto in mischia ordinata e si fa trovare pronto a contribuire nei momenti migliori del pack azzurro, meritando una dignitosa sufficienza. Voto 6
Bigi. Niente da dire su lanci in rimessa laterale né sulle spinte in mischia, in cui gestisce tutto abbastanza tranquillamente. Purtroppo chi scrive queste pagelle è legato a dettami antichi – ma sempre salutari – che impongono ad un capitano in svantaggio di piazzare un calcio davanti ai pali a 20 secondi dall’intervallo. I tre punti sono sempre certi; solo le squadre dominanti vanno in meta in quei momenti e l’Italia non lo era per nulla. Voto 5
Fischetti. Altrettanto regolare la sua prestazione in spinta, dove fa la voce grosse in un paio di occasioni, brilla meno del solito a contatto e nel lavoro sui punti d’incontro. Chiude a metà del secondo tempo una partita sicuramente sufficiente. Voto 6 +
Ghiraldini. Contro avversari che lo conoscono bene e lo stimano si dimostra determinato a dar battaglia. Purtroppo il match aveva già preso una china discendente per gli Azzurri, che non trovano nuova linfa dall’ingresso del vecchio capitano. Voto 5,5
Allan. Ci si aspettava da lui il contributo d’esperienza e classe, nel momento decisivo, invece complice l’inferiorità numerica il suo ingresso ha di fatto indebolito la nostra linea esterna. Evanescente in fase offensiva e poco preciso al piede (non trova touche da calcio), chiude senza sprazzi di luce. Voto 5 -
Mori. Si presenta bene, mettendoci il fisico per avanzare com’è nelle sue corde ma alla lunga finisce per adattarsi all’andazzo generale. Non sempre sale in linea con i compagni. Voto 5/6
Ferrari. Prestazione incolore, non del tutto negativa ma neanche ispirata. Ha il suo bel da fare per tenere un colosso come Atonio: per fortuna non gli mancano schiena, spalle e peso specifico, anche se per irruenza concede fallo per ingresso anticipato. Voto 5,5
Ceccarelli. Finisce presto sotto pressione in mischia ordinata, evitando il peggio grazie ad un buon lavoro di tenuta legato strettissimo a Ghiraldini. Voto 5,5
Lamaro. L’esuberanza gli fa commettere subito un fallo per salita anticipata. Che sia voglia irrefrenabile di schiantare quanti più francesi possibile si capisce poco dopo, quando suona le ossa al primo malcapitato con la palla. Ad occhio e croce uno che placca davvero forte l’abbiamo trovato. Voto 6 +
Varney e Stoian. In campo troppo poco per un giudizio compiuto. SV
Minozzi. Non entra mai nel vivo del gioco, a volte perché innescato a ridosso della muraglia francese altre volte perché si complica la vita da solo. Che non sia giornata lo si capisce anche da un paio di episodi in cui litiga con la palla. Voto 5 -
Trulla. L’insufficienza è dovuta principalmente al fallo che ha costretto l’Italia in 14 per 10 terribili minuti che hanno spezzato in due il match. Voleva interrompere l’azione da meta francese? Non penso, personalmente, anche se per andare all’intercetto con una mano bisogna mostrare tutt’altra intenzione. Voto 5
Zanon. Per la seconda partita di fila crea il break da cui scaturisce la meta, respingendo il placcaggio di Serin e avanzando di potenza per una decina di metri. In attacco sportella e avanza che è un piacere, in difesa chiude la saracinesca. Voto 7
Canna. La meta, in perfetto sostegno al suo giovane regista che non a caso ha trovato in lui un alleato per questo tipo di incursioni, possedendo entrambi mani nobili, testa alta e buona accelerazione. Si segnala anche nel gioco al piede, prendendo in castagna Villiere con una traiettoria lunga. Voto 6,5
Sperandio. Trova un paio di buoni avanzamenti e strappa un pallone dalle mani di Dulin ma nel complesso non offre una prestazione lineare. Parte male isolandosi e concedendo subito turn over, soffre le risalite di Thomas e sbaglia la salita, insieme a Violi e Mori, sulla quarta meta transalpina. Voto 5,5
Garbisi. Tanti alti e bassi per il nostro talentuoso mediano d’apertura, che confeziona una meta goduriosa con un’altra delle sue finte da manuale ma commette molti errori d’esecuzione. Sul 10-5 firmato Danty viene colpevolmente lasciato da solo ma va a placcare troppo alto per lui e con una posizione del corpo inadeguata per fermare un bisonte simile. Voto 5,5
Violi. A parte un paio di belle fiammate azzurre nel primo tempo, tra cui quella che porta alla meta, non riesce a garantire un ritmo sufficiente per impensierire la diga difensiva avversaria. Commette anche tanti errori individuali che ne compromettono il giudizio complessivo. Voto 4.5
Steyn. Regolare nel corso del match, con buona capacità di avanzamento e notevole presenza fisica sui punti d’incontro, brilla in rimessa laterale con due palloni schiaffeggiati e rubati dalle mani dei saltatori francesi. Voto 6 +
Mbandà. Disputa un buon primo tempo, avviando il forcing vincente con un placcaggio che fa scoppiare la palla in mano all’avversario e recuperando un pallone in ruck. Sulla meta di Danty avrebbe potuto aiutare Garbisi, in evidente difficoltà; nella ripresa accusa un calo ed esce per Lamaro. Voto 6 -
Meyer. Il migliore degli Azzurri insieme a Zanon. Mette le mani nelle ruck dei Galletti recuperando il possesso o guadagnando il calcio a favore sia ad inizio partita sia in avvio di ripresa. Attacca bene la linea ed avanza come un trattore, pagando dazio un paio di volte solo in touche. Puntuale all’appuntamento. Voto 7
Lazzaroni. Gara molto dispendiosa fisicamente per lui, regge l’urto con ammirevole determinazione ed appena possibile si mette in luce guidando gli assalti azzurri con incornate poderose. Efficiente in rimessa laterale. Voto 6
Cannone. Un passo indietro rispetto alle prestazioni dell’ultimo mese, in cui era sempre stato tra i migliori o comunque sopra la sufficienza. Pur giocando con la solita generosità, nel complesso ha sofferto il confronto con avversari che hanno acquisito via via sempre più sicurezza. Voto 5,5
Zilocchi. Garantisce all’Italia un discreto assetto in mischia ordinata e si fa trovare pronto a contribuire nei momenti migliori del pack azzurro, meritando una dignitosa sufficienza. Voto 6
Bigi. Niente da dire su lanci in rimessa laterale né sulle spinte in mischia, in cui gestisce tutto abbastanza tranquillamente. Purtroppo chi scrive queste pagelle è legato a dettami antichi – ma sempre salutari – che impongono ad un capitano in svantaggio di piazzare un calcio davanti ai pali a 20 secondi dall’intervallo. I tre punti sono sempre certi; solo le squadre dominanti vanno in meta in quei momenti e l’Italia non lo era per nulla. Voto 5
Fischetti. Altrettanto regolare la sua prestazione in spinta, dove fa la voce grosse in un paio di occasioni, brilla meno del solito a contatto e nel lavoro sui punti d’incontro. Chiude a metà del secondo tempo una partita sicuramente sufficiente. Voto 6 +
Ghiraldini. Contro avversari che lo conoscono bene e lo stimano si dimostra determinato a dar battaglia. Purtroppo il match aveva già preso una china discendente per gli Azzurri, che non trovano nuova linfa dall’ingresso del vecchio capitano. Voto 5,5
Allan. Ci si aspettava da lui il contributo d’esperienza e classe, nel momento decisivo, invece complice l’inferiorità numerica il suo ingresso ha di fatto indebolito la nostra linea esterna. Evanescente in fase offensiva e poco preciso al piede (non trova touche da calcio), chiude senza sprazzi di luce. Voto 5 -
Mori. Si presenta bene, mettendoci il fisico per avanzare com’è nelle sue corde ma alla lunga finisce per adattarsi all’andazzo generale. Non sempre sale in linea con i compagni. Voto 5/6
Ferrari. Prestazione incolore, non del tutto negativa ma neanche ispirata. Ha il suo bel da fare per tenere un colosso come Atonio: per fortuna non gli mancano schiena, spalle e peso specifico, anche se per irruenza concede fallo per ingresso anticipato. Voto 5,5
Ceccarelli. Finisce presto sotto pressione in mischia ordinata, evitando il peggio grazie ad un buon lavoro di tenuta legato strettissimo a Ghiraldini. Voto 5,5
Lamaro. L’esuberanza gli fa commettere subito un fallo per salita anticipata. Che sia voglia irrefrenabile di schiantare quanti più francesi possibile si capisce poco dopo, quando suona le ossa al primo malcapitato con la palla. Ad occhio e croce uno che placca davvero forte l’abbiamo trovato. Voto 6 +
Varney e Stoian. In campo troppo poco per un giudizio compiuto. SV
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Re: Autumn Nations Cup III Giornata - Francia -Italia
su facebook un mio amico ha fatto un analisi sull attacco dell Italia...mamma mia come giochiamo male e quanto è importante a questi livelli avere staff tecnici di rilievo...dal vivo era quasi impossibile vedere che i difensori francesi prima di andare a placcare mettevano il ginocchio a terra, a limite del regolamento.
Re: Autumn Nations Cup III Giornata - Francia -Italia
Ho visto una clip del genere.Mr Ian ha scritto: ↑2 dic 2020, 11:37su facebook un mio amico ha fatto un analisi sull attacco dell Italia...mamma mia come giochiamo male e quanto è importante a questi livelli avere staff tecnici di rilievo...dal vivo era quasi impossibile vedere che i difensori francesi prima di andare a placcare mettevano il ginocchio a terra, a limite del regolamento.
C'è una regola secondo la quale chi placca non può avere un ginocchio che tocca terra?
Non ho mai visto fischiare un fallo del genere, o magari non me ne sono accorto, ma vorrei sapere dov'è scritta questa cosa sul regolamento
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Re: Autumn Nations Cup III Giornata - Francia -Italia
Guardato adesso il regolamento.
A me sembra proprio che non esista una regola del genere.
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Re: Autumn Nations Cup III Giornata - Francia -Italia
Anche io ho visto quel video. A me sembra che avere il ginocchio a terra ti limiti un po' nella mobilità
Re: Autumn Nations Cup III Giornata - Francia -Italia
Questa situazione difensiva per Edwards l ha studiata per noi, ha visto che siamo poco evasivi nel 1 vs 1 e quindi con il ginocchio a terra il difensore si da quasi una spinta verso l alto e mette il portatore in difficoltà nell andare a cercare il terreno, oltre che ritardare l intervento dei sostegni.
Ovviamente di Edwards in giro non c'è ne sono tanti...
Ovviamente di Edwards in giro non c'è ne sono tanti...
Re: Autumn Nations Cup III Giornata - Francia -Italia
Allora, il mio punto è questo.
Non ho affrontato l'aspetto tecnico, o i vantaggi/svantaggi di avere un ginocchio a terra.
La questione importante per me era: è regolare o no placcare avendo un ginocchio che poggia a terra?
Il "tecnico" che ha pubblicato quella clip ritiene di no, io ritengo di sì, solo perché non ho mai sentito questa regola né mi ricordo di aver mai visto assegnare un calcio di punizione per una cosa del genere.
Se ho torto bene, ho imparato una cosa che non sapevo. Ma vorrei sapere, prima di appioppare dei "cialtrone" a destra e a manca
Non ho affrontato l'aspetto tecnico, o i vantaggi/svantaggi di avere un ginocchio a terra.
La questione importante per me era: è regolare o no placcare avendo un ginocchio che poggia a terra?
Il "tecnico" che ha pubblicato quella clip ritiene di no, io ritengo di sì, solo perché non ho mai sentito questa regola né mi ricordo di aver mai visto assegnare un calcio di punizione per una cosa del genere.
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Re: Autumn Nations Cup III Giornata - Francia -Italia
A termini di regolamento un giocatore a terra non può intervenire sugli altri giocatori, il ginocchio a terra comporta che tu stesso sia a terra. Se questa interpretazione è corretta mi sembra che sì placcare facendo forza con il ginocchio a terra è contro il regolamento. ( Parere espresso durante la pausa pranzo, non sono sicuro al 100 che chi è a terra non possa mai intervenire, che sia espressamente vietato, ma praticamente tutte le regole su ruck, pallone ecc prevedono che i giocatori intervengano sui propri appoggi, il giocatore placcato con un ginocchio a terra è considerato a terra e quindi il placcatore lo deve mollare ecc)Garry ha scritto: ↑2 dic 2020, 13:26Allora, il mio punto è questo.
Non ho affrontato l'aspetto tecnico, o i vantaggi/svantaggi di avere un ginocchio a terra.
La questione importante per me era: è regolare o no placcare avendo un ginocchio che poggia a terra?
Il "tecnico" che ha pubblicato quella clip ritiene di no, io ritengo di sì, solo perché non ho mai sentito questa regola né mi ricordo di aver mai visto assegnare un calcio di punizione per una cosa del genere.
Se ho torto bene, ho imparato una cosa che non sapevo. Ma vorrei sapere, prima di appioppare dei "cialtrone" a destra e a manca
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Re: Autumn Nations Cup III Giornata - Francia -Italia
Qui sarebbe utile l'intervento di uno dei nostri ref.
D'acchito anche a me sembrava una cosa regolare, ma l'intervento di spear, in effetti, dà da pensare.
D'acchito anche a me sembrava una cosa regolare, ma l'intervento di spear, in effetti, dà da pensare.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Re: Autumn Nations Cup III Giornata - Francia -Italia
Non ho visto il filmato: ma il ginocchio è aterra prima dell'intervento oppure il placcatore è in posizione talmente bassa che ha un ginocchio molto vicino a terra e questo la tocca per effetto del contatto stesso?
Perchè se il ginocchio a terra prima credo che spear abbia ragione, nel secondo caso se ne può parlare... gcruta??? madref??? Fantasyste???
Perchè se il ginocchio a terra prima credo che spear abbia ragione, nel secondo caso se ne può parlare... gcruta??? madref??? Fantasyste???
Re: Autumn Nations Cup III Giornata - Francia -Italia
Va bene tutto, ma Fantasyste no, dai.jaco ha scritto: ↑2 dic 2020, 15:12Non ho visto il filmato: ma il ginocchio è aterra prima dell'intervento oppure il placcatore è in posizione talmente bassa che ha un ginocchio molto vicino a terra e questo la tocca per effetto del contatto stesso?
Perchè se il ginocchio a terra prima credo che spear abbia ragione, nel secondo caso se ne può parlare... gcruta??? madref??? Fantasyste???
Lui magari ti può dire che il rugby non esiste, che il ginocchio non esiste e così via
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Re: Autumn Nations Cup III Giornata - Francia -Italia
scusate, a cosa ci si riferisce...? sono rimasto indietro...
Tuco: "Ci... ci ri... rivedre..."
Il Biondo: "Ci rivedremo, idioti. E' per te."
Il Biondo: "Ci rivedremo, idioti. E' per te."