La posizione impossibile di Franco Smith

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GrazieMunari
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Re: La posizione impossibile di Franco Smith

Messaggio da GrazieMunari » 1 mar 2020, 20:28

No intendo più quando se ne parla tra grandi, nei bar, in giro, in tv... anche su questo forum, perchè no, è come altri un veicolo in grado di incentivare o smontare i nuovi appassionati.
Che poi il forum è come ne parlate e ne parliamo nella realtà con gli amici o al bar o allo stadio, non penso ci si trasformi troppo.

Qua sul forum, ripeto, l'impressione che si evince molto spesso è di un elitarismo snob.
In ogni thread appena uno osa accomunare un dettaglio ad un altro sport viene subito ripreso o attaccato, ci si lamenta della nicchia ma non vedo molto una reale propensione all'apertura, qui in primis, perchè è qui che magari molti iniziano, su internet.

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Re: La posizione impossibile di Franco Smith

Messaggio da Garry » 1 mar 2020, 20:30

GrazieMunari ha scritto:
1 mar 2020, 20:28
In ogni thread appena uno osa accomunare un dettaglio ad un altro sport viene subito ripreso o attaccato, ci si lamenta della nicchia ma non vedo molto una reale propensione all'apertura, qui in primis, perchè è qui che magari molti iniziano, su internet.
Dove e quando?

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Re: La posizione impossibile di Franco Smith

Messaggio da Garry » 1 mar 2020, 20:37

Certo, se una cosa non c'entra per nulla lo si fa notare, proprio perché è un nuovo appassionato, come quando proprio tu avevi tirato fuori il paragone fra un grubber e il backdoor del basket che non hanno nulla a che vedere

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Re: La posizione impossibile di Franco Smith

Messaggio da Big Lebowski » 2 mar 2020, 8:12

Beh dai, è abbastanza evidente che nella stragrande maggioranza dei casi quando uno tira fuori il calcio qui dentro non lo fa mai con un accezione positiva. Nel thread sugli azzurri dell'under 20 si stigmatizzava il fatto che alcuni degli azzurri avessero dichiarato di seguire il calcio. Sia mai! Lesa maestà!

Non dico che il calcio sia il mondo perfetto perché proprio non lo penso, anzi! Però trovo ci siano anche cose buone cui sarebbe bene guardare e trarre insegnamento senza per forza doverlo snobbare a priori. È giusto sottolineare quanto di bello ci sia in uno sport senza per forza denigrarne un altro.

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Re: La posizione impossibile di Franco Smith

Messaggio da Garry » 2 mar 2020, 9:42

Big Lebowski ha scritto:
2 mar 2020, 8:12
...Nel thread sugli azzurri dell'under 20 si stigmatizzava il fatto che alcuni degli azzurri avessero dichiarato di seguire il calcio. Sia mai! Lesa maestà!
Bisognerebbe sapere da chi ha scritto così che intenzioni avesse. Io l’ho sempre presa come una battuta, mi sembrano cose da valutare con “leggerezza”, con un sorriso, come quando io lo chiamo “lo sport innominabile” o “lo sport impresentabile”.

Diverso è il caso di quando leggo qualcuno che scrive “...dovremmo prendere esempio dal calcio per questo o quell’altro motivo...” allora dico di no, a parte forse argomenti come la preparazione o la medicina dello sport. Per tutto il resto sono mondi completamente diversi, sarebbe come paragonarsi alla Formula Uno

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Re: La posizione impossibile di Franco Smith

Messaggio da jpr williams » 2 mar 2020, 9:51

Garry ha scritto:
1 mar 2020, 18:00
A parte gli scherzi, il calcio rappresenta tutto ciò che noi non vogliamo essere. Oltretutto con il consolidamento del professionismo nel rugby sta emergendo un certo rischio di contaminazione, con atteggiamenti e processi tipici di quel mondo.
Lo penso anch'io ed è per quello che sono tutt'altro che entusiasta del professionismo nel rugby.
Ciò detto a me il calcio piace tantissimo. E' uno sport bellissimo e che ho amato praticare. Quello che mi fa schifo è il mondo del calcio.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: La posizione impossibile di Franco Smith

Messaggio da GrazieMunari » 2 mar 2020, 10:27

Garry ha scritto:
2 mar 2020, 9:42
Big Lebowski ha scritto:
2 mar 2020, 8:12
...Nel thread sugli azzurri dell'under 20 si stigmatizzava il fatto che alcuni degli azzurri avessero dichiarato di seguire il calcio. Sia mai! Lesa maestà!
Bisognerebbe sapere da chi ha scritto così che intenzioni avesse. Io l’ho sempre presa come una battuta, mi sembrano cose da valutare con “leggerezza”, con un sorriso, come quando io lo chiamo “lo sport innominabile” o “lo sport impresentabile”.

Diverso è il caso di quando leggo qualcuno che scrive “...dovremmo prendere esempio dal calcio per questo o quell’altro motivo...” allora dico di no, a parte forse argomenti come la preparazione o la medicina dello sport. Per tutto il resto sono mondi completamente diversi, sarebbe come paragonarsi alla Formula Uno
Garry gli episodi son diversi, dovrei spulciare qua e là ma di cose tipo questa sotto si son lette diverse volte, sottolineo che l'avevo immaginato e che non è questo un episodio anche se il pensiero di fondo resta, ma quando scrivi che il calcio è popolato da esseri di razza inferiore è difficile per chi è nuovo e legge capire che scherzi (anche perchè non mi pare una gran ironia). E ripeto, un pensiero di fondo non lontanissimo da questo resta.
Immaginati uno nuovo, magari proveninente dal mondo del calcio, che si imbatte nel forum e legge la frase, non è un gran inizio.
Aggiungici almeno una faccina che almeno si capisce di più, tipo questa. :P
"Stai ripetendo sempre lo stesso errore, banalizzare il rugby e considerarlo uno sport come un altro.
E' una sindrome frequente, risaputa, c'è un sacco di gente che vorrebbe che il rugby fosse uno sport come un altro, cronisti che vorrebbero parlarne, FARE PARAGONI COL CALCIO O LA PALLAVOLO :!: :!: :?: :!: , ma non è così." questa una delle tante.

Cmq, detto questo, ecco due cose al volo che invece il rugby dal calcio potrebbe imparare.
1) metodiche di allenamento all'avanguardia sfruttando la tecnologia come nel video qui (immaginala per i passaggi per sviluppare riflessi, velocità e precisione con i buchi all'altezza corretta a cui dovrebbe essere passato un pallone nel rugby)
https://www.mediagol.it/video/video-bor ... videogame/

2) nel Barcellona, una delle squadre che dominano la scena mondiale degli ultimi 15 anni, hanno iniziato a praticare una cosa curiosa: sin dai pulcini sino alla prima squadra, tutte le rappresentative di tutte le età giocano con lo stesso modulo, il 4-3-3, e con le stesse tattiche, gli stessi movimenti, lo stesso modo d'intendere il calcio.
Si è scelto il modulo migliore e ogni ragazzo che viene formato impara sin da quando ha 6 anni a muoversi in un certo modo.
Ovviamente gli insegnano anche i piani B e C, ma il piano A è quello con cui crescono: in questo modo sfornano giovani già pronti alla loro idea di calcio e che sanno sempre cosa fare e come giocare, non devono imparare niente di nuovo quando arrivano in prima squadra.
Ora immaginala più in piccolo applicata alle due franchigie e alla nazionale: si sceglie un modo di giocare a rugby e si applica sia alle Zebre che alla Benetton che alla nazionale. Tutti son preparati con gli stessi schemi, con lo stesso modo di pensare, con le stesse giocate (chiaramente anche con i piani B e C).
Secondo me son cose interessanti

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Re: La posizione impossibile di Franco Smith

Messaggio da Consulente » 2 mar 2020, 10:45

jpr williams ha scritto:
2 mar 2020, 9:51
Garry ha scritto:
1 mar 2020, 18:00
A parte gli scherzi, il calcio rappresenta tutto ciò che noi non vogliamo essere. Oltretutto con il consolidamento del professionismo nel rugby sta emergendo un certo rischio di contaminazione, con atteggiamenti e processi tipici di quel mondo.
Lo penso anch'io ed è per quello che sono tutt'altro che entusiasta del professionismo nel rugby.
Ciò detto a me il calcio piace tantissimo. E' uno sport bellissimo e che ho amato praticare. Quello che mi fa schifo è il mondo del calcio.
Ah, guarda che non c'e' soluzione. Il professionismo sportivo e' uguale in tutto il mondo e in qualunque sport. Le le distorsioni causate dal dover mantenere la sostenibilita' economica e la remunerazione del capitale sono inevitabili. Quello che si puo' chiedere al professionismo e' di mantenere una competizione credibile: l'incertezza del risultato e la sua determinazione tramite gli attori in campo distinguono lo spettacolo sportivo dallo spettacolo vero e proprio.
Cerchiamo di mantenere almeno quella, il piu' delle volte.

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Re: La posizione impossibile di Franco Smith

Messaggio da Garry » 2 mar 2020, 11:51

GrazieMunari ha scritto:
2 mar 2020, 10:27

Secondo me son cose interessanti
Interessanti, certo, per chi si interessa di sport in senso lato.
Poi se qualcuno ci trovasse cose che possono essere portate nel rugby, le potrebbe anche sfruttare.
Il concetto è opposto, per me. Essendo arrivato al professionismo non da moltissimi anni, il rugby è un po' considerato uno sport ancora "vergine", dove un neofita può entrare, dare un'occhiata per un paio di settimane e subito dopo mettersi ad insegnare a questi buzzurri un po' ignoranti abituati a fare a cornate.
Invece grazie anche all'interazione con altri sportivi seri, anche dal calcio, il rugby è in uno stadio avanzato in molti settori, tecnici e sanitari. Nell'attenzione e nella prevenzione degli infortuni forse è il più avanzato (almeno così sostiene world rugby)

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Re: La posizione impossibile di Franco Smith

Messaggio da Garry » 2 mar 2020, 12:03

Dimenticavo, i due esempi citati sono interessanti come curiosità, ma per il rugby?
1. Curioso, ma non vedo come trasferirlo al rugby. In cosa potrebbe servire
2. Interessante, ma idem come sopra. Da noi ci sono ragazzi con fisici diversissimi, ruoli particolari adatti alle loro caratteristiche potenziali, ruoli diversissimi fra loro

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Re: La posizione impossibile di Franco Smith

Messaggio da Garry » 2 mar 2020, 12:09

Nigel Owens a proposito del "modo di fare da pallonari" che sta arrivando anche da noi:

https://www.onrugby.it/2020/03/02/nigel ... ounwbHy5tA

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Re: La posizione impossibile di Franco Smith

Messaggio da speartakle » 2 mar 2020, 12:23

GrazieMunari ha scritto:
2 mar 2020, 10:27
Garry ha scritto:
2 mar 2020, 9:42
Big Lebowski ha scritto:
2 mar 2020, 8:12
...Nel thread sugli azzurri dell'under 20 si stigmatizzava il fatto che alcuni degli azzurri avessero dichiarato di seguire il calcio. Sia mai! Lesa maestà!
Bisognerebbe sapere da chi ha scritto così che intenzioni avesse. Io l’ho sempre presa come una battuta, mi sembrano cose da valutare con “leggerezza”, con un sorriso, come quando io lo chiamo “lo sport innominabile” o “lo sport impresentabile”.

Diverso è il caso di quando leggo qualcuno che scrive “...dovremmo prendere esempio dal calcio per questo o quell’altro motivo...” allora dico di no, a parte forse argomenti come la preparazione o la medicina dello sport. Per tutto il resto sono mondi completamente diversi, sarebbe come paragonarsi alla Formula Uno
Garry gli episodi son diversi, dovrei spulciare qua e là ma di cose tipo questa sotto si son lette diverse volte, sottolineo che l'avevo immaginato e che non è questo un episodio anche se il pensiero di fondo resta, ma quando scrivi che il calcio è popolato da esseri di razza inferiore è difficile per chi è nuovo e legge capire che scherzi (anche perchè non mi pare una gran ironia). E ripeto, un pensiero di fondo non lontanissimo da questo resta.
Immaginati uno nuovo, magari proveninente dal mondo del calcio, che si imbatte nel forum e legge la frase, non è un gran inizio.
Aggiungici almeno una faccina che almeno si capisce di più, tipo questa. :P
"Stai ripetendo sempre lo stesso errore, banalizzare il rugby e considerarlo uno sport come un altro.
E' una sindrome frequente, risaputa, c'è un sacco di gente che vorrebbe che il rugby fosse uno sport come un altro, cronisti che vorrebbero parlarne, FARE PARAGONI COL CALCIO O LA PALLAVOLO :!: :!: :?: :!: , ma non è così." questa una delle tante.

Cmq, detto questo, ecco due cose al volo che invece il rugby dal calcio potrebbe imparare.
1) metodiche di allenamento all'avanguardia sfruttando la tecnologia come nel video qui (immaginala per i passaggi per sviluppare riflessi, velocità e precisione con i buchi all'altezza corretta a cui dovrebbe essere passato un pallone nel rugby)
https://www.mediagol.it/video/video-bor ... videogame/

2) nel Barcellona, una delle squadre che dominano la scena mondiale degli ultimi 15 anni, hanno iniziato a praticare una cosa curiosa: sin dai pulcini sino alla prima squadra, tutte le rappresentative di tutte le età giocano con lo stesso modulo, il 4-3-3, e con le stesse tattiche, gli stessi movimenti, lo stesso modo d'intendere il calcio.
Si è scelto il modulo migliore e ogni ragazzo che viene formato impara sin da quando ha 6 anni a muoversi in un certo modo.
Ovviamente gli insegnano anche i piani B e C, ma il piano A è quello con cui crescono: in questo modo sfornano giovani già pronti alla loro idea di calcio e che sanno sempre cosa fare e come giocare, non devono imparare niente di nuovo quando arrivano in prima squadra.
Ora immaginala più in piccolo applicata alle due franchigie e alla nazionale: si sceglie un modo di giocare a rugby e si applica sia alle Zebre che alla Benetton che alla nazionale. Tutti son preparati con gli stessi schemi, con lo stesso modo di pensare, con le stesse giocate (chiaramente anche con i piani B e C).
Secondo me son cose interessanti
ma infatti, credo che stiamo facendo "confusione" tra livelli di lettura, ti assicuro che gli addetti ai lavori queste cose le applicano, ci si interessa di altri sport, di come si fa sport, di cosa può essere importato al rugby. Poi ci sono sempre le sacche di addetti ai lavori che continuano a fare le stesse cose che facevano quando hanno iniziato per inerzia, però quelli ci sono in tutti gli sport, anche nel calcio.

altro livello è quello che giustamente sottolinei quando parli della puzza sotto il naso degli appassionati su forum/social. Credo sia stato/è evidente a tutti che c'è/c'è stato, un atteggiamento di superiorità del tifoso medio verso altri sport, soprattutto (o esclusivamente) verso il calcio:
il commento medio era: "Questi si che sono degni di mettere la maglia della nazionale, si picchiano, si fanno male, non mollano mai escono con le ossa rotte, non fanno finte, altro che quelle fighette del calcio".
Oggi la cosa si è ribaltata: "Anche basta con sto rugby che tanto non vincono neanche per miracolo, dovrebbe ricevere l'attenzione mediatica che si merita, con tamburello, curling e lotta nel fango."

Il rugbista non è più "figo" perchè gladiatore, è sfigato perchè perdente. Lo zeitgeist è cambiato.

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Re: La posizione impossibile di Franco Smith

Messaggio da PiVi1962 » 2 mar 2020, 12:54

Garry ha scritto:
2 mar 2020, 12:03
Dimenticavo, i due esempi citati sono interessanti come curiosità, ma per il rugby?
1. Curioso, ma non vedo come trasferirlo al rugby. In cosa potrebbe servire
Questo è facile.
Nel rugby, come in molti altri sport, non è detto che il movimento "naturale e istintivo" sia sempre quello più efficiente e/o più efficace.
Un esempio: un giovane talentuoso di corsa di lunga distanza, o di nuoto, che si avvicina allo sport agonistico, si può facilmente sentir dire: "Dimentica molti dei tuoi meccanismi tecnici istintivi, che ti insegno quelli più efficaci/efficienti/che garantiscono maggiore sicurezza e longevità fisica" (la posizione del bacino rispetto al piano stradale per chi fa la maratona, appoggio e svincolo della caviglia per chi fa gli ostacoli, angolo di spalla e gomito per chi fa nuoto... e si potrebbe continuare a lungo con basket, sollevamento pesi, per finire a sport molto tecnici come tennis e golf, dove anche i professionisti possono perdere da un momento all'altro la capacità tecnica di governare al meglio lo strumento del loro sport).
Chi è appassionato di cricket, sa bene che ci sono degli istituti universitari che studiano il movimento dei bowler per verificare se sono dentro alle leggi del gioco, e consigliano esercizi per ristabilire una routine legale.

La stessa cosa la fanno alcune università del rugby (in NZ, ma anche altrove).
La letteratura è sempre più ampia, tanto per citare un articolo tra tanti, ecco la biomeccanica delle mischie vista dai professori dell'università di Bath (https://researchportal.bath.ac.uk/en/pu ... -analysis-). Ma, ovviamente è solo un esempio nel mare magnum degli aspetti di questo sport che sono degni di approfondimento.

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Re: La posizione impossibile di Franco Smith

Messaggio da GrazieMunari » 2 mar 2020, 13:16

Garry ha scritto:
2 mar 2020, 12:03
Dimenticavo, i due esempi citati sono interessanti come curiosità, ma per il rugby?
1. Curioso, ma non vedo come trasferirlo al rugby. In cosa potrebbe servire
2. Interessante, ma idem come sopra. Da noi ci sono ragazzi con fisici diversissimi, ruoli particolari adatti alle loro caratteristiche potenziali, ruoli diversissimi fra loro
1) Serve per allenare i passaggi per sviluppare riflessi, velocità d'esecuzione e precisione https://www.mediagol.it/video/video-bor ... videogame/
In versione rugby il giocatore entra nella stanza e all'improvviso riceve un pallone ad altezza varia che può provenire da vari angoli, poi col pallone in mano devo passarlo facendolo entrare nel buco che si illumina che immagino sarà altezza ginocchia/bacino per allenarlo a passarla in quel modo (insomma all'altezza corretta a cui dovrebbe essere passato un pallone nel rugby).
Ovviamente il tutto viene ripreso da diverse telecamere che permettono di stimare linee e dettagli del gesto d'esecuzione per migliorarlo o cambiarlo costruendolo ex novo molto più velocemente

2) Attualmente abbiamo uno schema piramidale con le franchigie che sono al servizio della nazionale, però abbiamo anche Smith che gioca in un modo, Crowley che gioca in un altro, Bradley che gioca in un altro ancora: 3 modi diversi di giocare a rugby.
Per chi arriva dalle Zebre e da Treviso non è semplice immergersi subito in quegli schemi e non è poi immediato ritornare ai soliti quando torna in franchigia.

Se invece si decidesse un modo di giocare comune e lo si facesse applicare alle franchigie, i giocatori sarebbero molto più performanti, si allenerebbero tutto l'anno per 4 anni su movimenti e giocate senza il rischio della confusione.
Esempio: adesso c'è Smith che supponiamo duri 4 anni. Lui vuole giocare col doppio play, benissimo, anche Zebre e Treviso giocano con doppio play, con le stesse giocate, gli stessi movimenti, ecc.
Tra 4 anni arriva Eddie Jones, benissimo, alle Zebre e a Treviso giocheranno con gli schemi e le giocate di Eddie Jones per 4 anni.

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Re: La posizione impossibile di Franco Smith

Messaggio da Garry » 2 mar 2020, 14:09

PiVi1962 ha scritto:
2 mar 2020, 12:54
La letteratura è sempre più ampia, tanto per citare un articolo tra tanti, ecco la biomeccanica delle mischie vista dai professori dell'università di Bath (https://researchportal.bath.ac.uk/en/pu ... -analysis-). Ma, ovviamente è solo un esempio nel mare magnum degli aspetti di questo sport che sono degni di approfondimento.
Lavoro interessante, fatto da due italiani (andiamo insegnare il rugby agli inglesi...) provenienti dal Politecnico di Milano.

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