Brexit - conseguenze per il rugby

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jpr williams
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da jpr williams » 27 giu 2016, 23:56

Oggi ho visto sul sito del Guardian un'intervista ad un tizio che è presidente dell'associazione dei pescatori della Cornovaglia, che, ovviamente, hanno fatto campagna e votato in massa per la Brexit. Il tipo, tutto contento diceva cose tipo "Era ora di finirla con le regole assurde sui limiti di pesca (quelli che cercano di impedire lo spopolamento dei mari, n.d.jpr) imposti dai burocrati e badabim badabum". L'intervistatore gli fa "Ora non avrete più tutti questi vincoli, però perderete i sostanziosi contributi economici che prendevate dall'UE. Avete pensato a come supplire al venir meno di quel sussidio?". Attimo di smarrimento del tizio che guarda l'intervistatore e fa "Ma no, ma noi non perderemo quei contributi". Intervistatore: Invece si, essendo fuori dall'UE non ne avrete più diritto". Il pescatore va su tutte le furie e si mette ad inveire contro l'Europa affamatrice e annuncia proteste di fuoco.
Ecco, questo è un piccolo spaccato dell'ambientino.
Io sono un sostenitore del suffragio universale: il suffragio universale permette ai popoli di darsi una classe politica la quale ha il compito di fare le scelte di governo. Che senso ha avere una classe politica (tra l'altro costosissima) se poi decisioni di questa portata e complessità (remember il fisherman di sopra) le fanno fare a noi che non ne sappiamo nulla? Rifletteteci, far scegliere al popolo cose di questa complessità ha lo stesso senso che avrebbe indire un'assemblea di condominio per decidere se il geometra del terzo piano che ha un tumore al cervello deve essere operato o trattato con la chemio anzichè chiedere al Veronesi di turno. Forse pensate che una questione giuridico-economica come l'adesione all'UE presenti complessità inferiori a quelle dell'oncologia?
A scanso di equivoci il mio non è un ragionamento elitario, non penso che solo quelli come me possano decidere su una questione come questa: al contrario! Io sono laureato e per lavoro mi occupo di economia e finanza: ebbene io non mi considero all'altezza di decidere in maniera davvero consapevole su cose di questa complessità. So socraticamente di non saperne abbastanza. Eleggo dei rappresentanti perchè se ne occupino, avendone gli strumenti, l'accesso alle informazioni, la possibilità di ricorrere ad esperti per avere dei pareri: tutte cose che io ed il pescatore di sopra NON abbiamo.
La democrazia diretta, poi, ha un altro grave limite: se prendi una decisione e poi si scopre che è stata una cantonata pazzesca è impossibile tornare indietro. Cosa che non avviene con le decisioni prese dalla classe politica: anche quelle possono rivelarsi sbagliate, ma la stessa classe politca può accorgersene e correggerle.
Compito del popolo tramite il suffragio universale è eleggere una classe politica e, passato un congruo periodo di tempo, valutarne l'operato e decidere se mantenerla o cacciarla a pedate.
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da jpr williams » 28 giu 2016, 0:02

Giusto per alleggerire un minimo.

Grazie all'ISLANDA che mi ha regalato l'unica Brexit che mi fa godere! :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:
Sudditi della Babbiona a casa a calcinculo!!! :rotfl:
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da jpr williams » 28 giu 2016, 1:23

Sempre per alleggerire (ma mica tanto).
Non trovate che questi due bei soggetti si assomiglino in maniera inquietante?
Chissà cosa ne penserebbe Cesare Lombroso.
Pensate che potrebbe essere il loro anno.
Visto che sono un consulente finanziario vi do un consiglio d'investimento nel caso vincessero questi due: vendete tutto ciò che avete e compratevi un rifugio antiatomico e molte provviste...

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salfaby
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da salfaby » 28 giu 2016, 8:38

Mettiamola così, tutti i dubbi che stanno improvvisamente sorgendo in merito all'opportunità di ricorrere allo strumento referendario per questioni di questa portata sarebbero sorti lo stesso se avesse vinto il remain? E' comodo giustificare una scelta con l'ignoranza ma questo vorrebbe dire che il 52 % dei britannici è costituito da dementi ubriaconi e, pur ammettendo che la percentuale in merito è altina (basta farsi un giro il venerdì sera fuori a qualche pub :rotfl: ) mi sa che è difficile che raggiunga quelle vette, è vero i famosi sussidi cesseranno ma cesseranno anche i versamenti alla UE nello stesso momento e (fonte Eurostat) il saldo è negativo per 11 mld di € non proprio pochini (http://www.europarl.europa.eu/news/it/n ... ati-membri) ora non so se questi denari torneranno al povero pescatore brutto cattivo e buzzurro che devasta i mari per farsi il fish & chips (perdonami jpr) ma un'ipotesi potrebbe essere proprio questa. Sono sicuro e su questo c'è chi ne capisce più di me che gli Angli se la vedranno brutta a lungo (l'Economist prevede un ritorno alle posizioni pre Brexit non prima del 2020) ma io leggo il risultato del referendum come un dire chiaro che se proprio bisogna stare male (e di gente che se la vede brutta in UK ce n'è tanta anche stando nell'UE) allora preferisco scegliere da solo di che morte voglio morire senza che me lo dicano da Bruxelles, un po' come hanno detto i greci, solo che lì Tsipras li ha presi per i fondelli e ha calato il capo di fronte ai diktat teutonici pardon "europei".
I greci hanno devastato il loro paese, sono stati ladri e il paese è divorato dalla corruzione? Certamente ma dov'è la solidarietà delle istituzioni europee se a pagare è sempre e solo la povera gente? Allora ben venga lo strappo inglese (e aggiungo gallese giusto per far rodere un po' il fegato a jpr) se servirà effettivamente a ripensare questa Europa dei banchieri e dei tecnocrati, e speriamo solo che non facciano pagliacciate tipo non rispettare la volontà popolare, quello si, sarebbe grave.
Tra l'altro c'era un interessante articolo sul Guardian che spiegava come le dimissioni di Cameron abbiano di fatto bruciato le possibilità del pagliaccio ex sindaco di Londra di diventare primo ministro per chi avesse voglia di approfondire.
PS L'uscita dagli europei di calcio è stata dolorosa ma prevista (giocato passaggio del turno Islandese a 4,10 :D ) l'unica consolazione è che i nordici sono davvero una bella storia vista la simil Haka a fine partita?

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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da zappatalpa » 28 giu 2016, 9:02

sandrobandito ha scritto:Ormai le armi di distrazione di massa stanno raggiungendo livelli di raffinatezza che neanche Orwell... :?
Come già detto da altri, l'unica roba certa è che questa sarà l'ennesima occasione di arricchimento per alcuni, ai quali, poi, che esista o meno un'Europa non farà 'sta gran differenza.
Ma la Regina in tutto questo l'ha sentita nessuno? :-]
E come in molte altre cose, l'Italia é stata la prima a lanciare la moda. Era il paese inventore del leader miltitare nazional-socialista. Il primo paese dell'accantonamento dei partiti tradizionali, perlopiú cattolici. Abbiamo inventato i politici da TV e prettamente populisti (Berlusconi). I fenomeni Web (5 Stelle) e ora quelli da Soap-opera (Renzi). E tutti a correrci dietro! Alla faccia di chi dice che siamo indietro.
E poi vogliamo vincere anche a Rugby? Non sará un pó troppo? :-]
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni

metabolik
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da metabolik » 28 giu 2016, 13:03

Visto che nessuno mi ha aiutato a risolvere il vero quesito, ho cercato di documentarmi. Da quanto ho saputo è così :
fino a quando il Governo inglese non comunica all' UE la richiesta di exit, NON è SUCCESSO NIENTE.
Tutto comincerà, se comincerà, da quell'atto formale.
Le pressioni dell'Europa ad accelerare (ammesso che la notizia sia giusta) non hanno senso; il referendum è un fatto interno all'Inghilterra (non è stato promosso dall'UE !) un fatto a cui deve dare giusto seguito il governo inglese, ma ... soccazzi loro, diventano cazzi della UE solo dopo una richiesta inglese art. 50.
CHI la farà sta richiesta ? Chi prenderà il posto di Cameron .
E chi prenderà il posto di Cameron ? nessuno, io dico : faranno nuove elezioni.
Il vero quesito è questo; d'altra parte è comprensibile che un capo del governo (o un qualsiasi leader politico) contrario ad una decisione così strategica si rifiuti di dar corso , di eseguire il risultato di un referendum che non condivide.
Mi dimetto, fallo tu.
Bon , detto il vero problema, adesso sbrodolo un pò anch'io.
Purtroppo, riconosciamolo, il loro ingresso è stato un errore per tutti. Un popolo che ha costretto il mondo a parlare la sua lingua, un popolo che ha una fortissima identificazione con una famiglia reale e un monarca ancora capo di stato di Australia, Nuova Zelanda , Canada... non la 'sente' l'Europa, sente l'Oceano.

Squilibrio
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da Squilibrio » 28 giu 2016, 14:11

Per me le pressioni sono tese a mettere gli inglesi con le spalle al muro, alla fine c'è gente che ha fatto un voto di protesta pensando che gli altri votassero per restare, altri hanno votato (sembrano noi italiani) a caso solo per aver ascoltato alcuni slogan, fatta la cazzata si cerca di rimediare ma il rimedio sarebbe uno sputtanamento ufficiale, attualmente almeno possono parlare di democrazia....

Comunque vada però ecco il paradosso, l'inghilterra monarchica e quindi non democratica concede al popolo la possibilità di esprimersi, nella democratica italia al popolo non è concesso di esprimersi sull'europa.... questo è un dato di fato indipendentemente dalle diverse posizioni in materia

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time vortex
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da time vortex » 28 giu 2016, 14:13

metabolik ha scritto:Visto che nessuno mi ha aiutato a risolvere il vero quesito, ho cercato di documentarmi. Da quanto ho saputo è così :
fino a quando il Governo inglese non comunica all' UE la richiesta di exit, NON è SUCCESSO NIENTE.
Tutto comincerà, se comincerà, da quell'atto formale.
Le pressioni dell'Europa ad accelerare (ammesso che la notizia sia giusta) non hanno senso; il referendum è un fatto interno all'Inghilterra (non è stato promosso dall'UE !) un fatto a cui deve dare giusto seguito il governo inglese, ma ... soccazzi loro, diventano cazzi della UE solo dopo una richiesta inglese art. 50.
CHI la farà sta richiesta ? Chi prenderà il posto di Cameron .
E chi prenderà il posto di Cameron ? nessuno, io dico : faranno nuove elezioni.
Il vero quesito è questo; d'altra parte è comprensibile che un capo del governo (o un qualsiasi leader politico) contrario ad una decisione così strategica si rifiuti di dar corso , di eseguire il risultato di un referendum che non condivide.
Mi dimetto, fallo tu.
Bon , detto il vero problema, adesso sbrodolo un pò anch'io.
Purtroppo, riconosciamolo, il loro ingresso è stato un errore per tutti. Un popolo che ha costretto il mondo a parlare la sua lingua, un popolo che ha una fortissima identificazione con una famiglia reale e un monarca ancora capo di stato di Australia, Nuova Zelanda , Canada... non la 'sente' l'Europa, sente l'Oceano.
La difficoltà a risponderti, ma anche a stabilire quale sia il prossimo passo da fare sia da parte dell'UE che della GB, nasce dal fatto che si sta navigando in acque inesplorate, e come sempre accade quando si trattano questioni così complesse, tra commi e codicilli si perdono anche gli addetti ai lavori. Leggendo e ascoltando, ho capito anch'io le stesse cose che hai capito tu: all'atto pratico è come se non fosse successo niente perchè il governo inglese non ha ancora formalizzato la richiesta di uscita dall'Unione, e a quanto si dice non succederà ancora per mesi, come minimo finchè non verrà designato un successore di Cameron. Che però non penso possa diventare automaticamente primo ministro senza elezioni... insomma, confusione più totale. Il Cameron ha cacciato in un baratro la sua nazione e l'Europa intera, e poi se n'è lavato le mani e la coscienza dimettendosi e scaricando la patata bollente ad altri... se fossi in lui eviterei di farmi vedere in giro per un paio di secoli.
Sono dalla parte di chi considera inacettabile questo stallo. A torto o a ragione, il risultato del referendum è chiaro, quindi sarei in prima fila a fare pressioni sui perfidi albionici perchè vadano fuori dalle p****e al più presto possibile.
Concordo pienamente sul fatto che in Europa non ci dovevano nemmeno entrare. Non hanno mai voluto veramente condividere l'idea di un'Europa unita, si sono solo presi per anni un mucchio di soldi di contributi a questo o quel settore e in cambio hanno solo preteso trattamenti di favore in nome di chissà quale diritto divino, rifiutandosi categoricamente di assumersi anche gli oneri che essere in un'unione comporta. Peraltro, visto dall'altro lato della questione, l'UE ha sempre sbagliato a concedere così tanto agli ingliesi (e non solo a loro) in cambio di poco più che nulla.
Nasciamo nudi, sporchi e affamati. Poi le cose peggiorano.

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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da time vortex » 28 giu 2016, 14:21

Garryowen ha scritto:
time vortex ha scritto:...a proposito di birre, una conseguenza della Brexit non tanto sul rugby, quanto sui nostri terzi tempi, potrebbe essere qualche difficoltà nell'approviggionarsi di materia prima per le nostre birre home made, visto che i malti vengono quasi tutti da là... :shock:
Il lato positivo è che tutti questi prodotti made in England dovrebbero costare di meno, visto il crollo della sterlina e il conseguente rafforzamento dell'euro :rotfl: :rotfl:
Quindi rafforzamento dell'euro = rafforzamento del tasso alcolico in famiglia?
Beh, assolutamente sì! Se i prezzi scendono per effetto del cambio corriamo a comprare a mani basse :-]
Nasciamo nudi, sporchi e affamati. Poi le cose peggiorano.

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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da Garryowen » 28 giu 2016, 14:23

salfaby ha scritto:Mettiamola così, tutti i dubbi che stanno improvvisamente sorgendo in merito all'opportunità di ricorrere allo strumento referendario per questioni di questa portata sarebbero sorti lo stesso se avesse vinto il remain? E' comodo giustificare una scelta con l'ignoranza ma questo vorrebbe dire che il 52 % dei britannici è costituito da dementi ubriaconi e, pur ammettendo che la percentuale in merito è altina (basta farsi un giro il venerdì sera fuori a qualche pub :rotfl: ) mi sa che è difficile che raggiunga quelle vette, è vero i famosi sussidi cesseranno ma cesseranno anche i versamenti alla UE nello stesso momento e (fonte Eurostat) il saldo è negativo per 11 mld di € non proprio pochini (http://www.europarl.europa.eu/news/it/n ... ati-membri) ora non so se questi denari torneranno al povero pescatore brutto cattivo e buzzurro che devasta i mari per farsi il fish & chips (perdonami jpr) ma un'ipotesi potrebbe essere proprio questa. Sono sicuro e su questo c'è chi ne capisce più di me che gli Angli se la vedranno brutta a lungo (l'Economist prevede un ritorno alle posizioni pre Brexit non prima del 2020) ma io leggo il risultato del referendum come un dire chiaro che se proprio bisogna stare male (e di gente che se la vede brutta in UK ce n'è tanta anche stando nell'UE) allora preferisco scegliere da solo di che morte voglio morire senza che me lo dicano da Bruxelles, un po' come hanno detto i greci, solo che lì Tsipras li ha presi per i fondelli e ha calato il capo di fronte ai diktat teutonici pardon "europei".
I greci hanno devastato il loro paese, sono stati ladri e il paese è divorato dalla corruzione? Certamente ma dov'è la solidarietà delle istituzioni europee se a pagare è sempre e solo la povera gente? Allora ben venga lo strappo inglese (e aggiungo gallese giusto per far rodere un po' il fegato a jpr) se servirà effettivamente a ripensare questa Europa dei banchieri e dei tecnocrati, e speriamo solo che non facciano pagliacciate tipo non rispettare la volontà popolare, quello si, sarebbe grave.
Tra l'altro c'era un interessante articolo sul Guardian che spiegava come le dimissioni di Cameron abbiano di fatto bruciato le possibilità del pagliaccio ex sindaco di Londra di diventare primo ministro per chi avesse voglia di approfondire.
PS L'uscita dagli europei di calcio è stata dolorosa ma prevista (giocato passaggio del turno Islandese a 4,10 :D ) l'unica consolazione è che i nordici sono davvero una bella storia vista la simil Haka a fine partita?
E' un po' quello che diciamo noi padani. Se proprio dobbiamo stare male, vogliamo stare male per causa nostra, non per colpa di Roma ladrona... :roll:
Il Parlamento a MN è anche a un tiro di schioppo da casa mia...
Gira che ti rigira i discorsi sono sempre quelli. Che in GB ci siano il 52% di ignoranti è plausibile, in Italia ce n'è anche di più.
Ma è abbastanza sterile fare congetture, basta leggere i giornali, informarsi e si vede che in questo momento al di là dei festeggiamenti e dell'entusiasmo di alcuni, dello sconforto e delle lacrime di altri, il sentimento che prevale in questo momento in Inghilterra (diciamo soprattutto Inghilterra, non GB) è lo stupore. Il classico "stupore ignorante", intendo
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria

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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da salfaby » 28 giu 2016, 14:45

L'UE ci perde parecchio se vuol fare muro contro muro non so se si è capito, basta vedere i dati delle esportazioni UE verso UK, certo un tal Junker che non ho ancora ben capito quali titoli possa avere per parlare a titolo dell'Europa intera (se non sbaglio lussemburghese, cioè il rappresentante di 4 gatti) ha voluto fare la voce grossa con risultati controproducenti e infatti pare che ora i teutonici lo voglianoesautorare non apprezzando questo atteggiamento ostile (i tedeschi hanno parecchi soldini in ballo in UK). Cameron dopo tante sciocchezze ha fatto l'unica cosa buona se ci si pensa di fatto ha bruciato Johnson e Cove nella corsa da PM visto che per lo zazzeruto ex sindaco di Londra diventare capo del governo vorrebbe dire, di fatto, dare il via a negoziati con l'UE che potrebbero far rientrare dalla finestra gli accordi cacciati dalla porta, così facendo smentendosi clamorosamente e perdendo qualsiasi credibilità rimastagli. Mi auguro, anzi son sicuro che la volontà popolare sarà assecondata e che il nuovo PM che dovrebbe uscire dalle elezioni dei Tories a ottobre attiverà la clausola dell'art. 50 del Trattato di Lisbona non perchè sia convinto che sia una buona idea ma perchè sarebbe veramente triste una siffatta giravolta. Poi cominceranno le trattative che, a seconda dei vari scenari potrebbero portare a una sorta di partnership esterna (tipo Norvegia) con una serie di condizioni che alla fine renderebbero le cose praticamente uguali a prima senza però poter influire sulle decisioni UE fino ad un isolamento totale con tanto di dazi e passaporti cosa che non è auspicabile per UK ma neanche per la UE (date un'occhiata alle previsioni di perdite di esportazioni per il nord-est sul Corriere). Non capisco questo atteggiamento negativo nei confronti del formato di adesione UK alla UE, è chiaro che ognuno guarda i suoi interessi, è meglio l'adesione dei paesi est europei che accettano solo i fondi UE sui quali campano e non accettano di partecipare alle politiche di solidarietà? O magari son più europeisti i tedeschi che con lintroduzione dell'euro hanno eliminato l'unico freno al loro dominio nelle esportazioni europee cioè il marco forte e hanno, come si dice dalle mie parti "sderenato" le altre economie continentali, per tacere del fatto che sono anni che superano il limite del 6% di quota export UE senza sanzioni? Da quel che traspare dai colloqui a tre di ieri sembrerebbe che ci si stia accordando pe una sospensione del fiscal compact e anche del bail in e questo, volente o nolente, è un effetto della paura dell'effetto domino a seguito della Brexit, l'ho detto in un post precedente la perfida Albione (forse) salverà (di nuovo) il continente!
Chiudo con la Scozia, l'esimi dott.ssa Nicola Sturgeon preme molto per un nuovo referendum ma non è mica così scontato che l'UE l'accolga a braccia aperte, ci sono diverse questioni da considerare, innanzitutto ci sono stati in fila prima di lei, poi c'è la questione del probabile veto spagnolo teso ad evitare analoghe richieste da parte Catalana o delle Euzkadi e inoltre uno dei punti cardine di un'eventuale adesione sarebbe l'adozione dell'Euro e da quello che capisco non mi pare che i Caledoni siano così ardenti dal desiderio di beccarsi una moneta che in paesi dall'economia non particolarmente forte ha creato bei problemi.
Lo so sono un po' lungo ma è un argomento che mi sta a cuore, perdonatemi.

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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da salfaby » 28 giu 2016, 14:49

Garryowen ha scritto:Che in GB ci siano il 52% di ignoranti è plausibile, in Italia ce n'è anche di più.
...voglio sperare che quando dici ignoranti ti riferisci al termine più puro cioè che "ignorano" la materia del contendere, altrimenti tutto il male che ci accade ce lo meritiamo...

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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da Garryowen » 28 giu 2016, 15:12

salfaby ha scritto:
Garryowen ha scritto:Che in GB ci siano il 52% di ignoranti è plausibile, in Italia ce n'è anche di più.
...voglio sperare che quando dici ignoranti ti riferisci al termine più puro cioè che "ignorano" la materia del contendere, altrimenti tutto il male che ci accade ce lo meritiamo...
Quando dico ignoranti dico gente tipo il mio padrone di casa, quando stavo a Wimbledon, che (insieme a tutta la sua famiglia) era convinto che la capitale d'Italia fosse Venezia.

...e quindi gente che ignora la materia del contendere, come succederà da noi a ottobre.
Tutti sono convinti che a ottobre si voti sul Renxit
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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da salfaby » 28 giu 2016, 15:15

In effetti è il Renxi che l'ha presentato così...e anche se ritenessi che la riforma costituzionale presenti aspetti positivi, cosa che non è a mio parere, andrei comunque a votare no...il male minore purtroppo siamo ridotti così, e poi non è Venezia la capitale d'Italia? :rotfl:

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Re: Brexit - conseguenze per il rugby

Messaggio da Garryowen » 28 giu 2016, 15:16

Comunque mi sottraggo dalla discussione su chi ha ragione e chi ha torto (chi fa qualcosa senza rendersene conto, senza valutare le conseguenze, ha sempre torto, anche se per puro caso avesse fatto la cosa "giusta"). Chi ci guadagna e chi ci rimette eccetera...
Io ero entrato nella discussione solo per sottolineare come gli inglesi stiano facendo una figura - a mio avviso - peggiore di quella degli italiani con la nipote di Mubarak
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