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da jpr williams » 5 giu 2013, 13:53
Cari amici ENDURISTA e mariemonti, vorrei provare a spiegare.
Innanzitutto la questione del fallo c'era o meno e', per me, del tutto irrilevante.
Il rugby, per me, non e' uno sport come gli altri, dai quali si distingue per i suoi valori morali, senza di cui degenererebbe ben presto in una volgare rissa.
In quest'ottica il capitano e' il leader morale che guida con l'esempio, come dite giustamente, al rispetto di questi valori, fra i quali c'e', forse al primo posto, il rispetto della decisione dell'arbitro, soprattutto quando non la si condivide. Quando l'esempio non basta il capitano provvede con la parola ( nei casi meno gravi come quello di Ruffolo) o con mezzi piu' espliciti come fece il mio capitano nei miei confronti in presenza di un mio comportamento gravemente lesivo dello spirito e dell'etica di questo meraviglioso sport. Credo che Giovanchelli abbia interpretato questo ruolo nel modo migliore salvaguardando l'etica del rugby e in ultima analisi anche l'interesse del proprio team che rischiava di essere ulteriormente danneggiato dal comportamento scriteriato di un suo membro.
Naturalmente si tratta di una mia visione personale e, magari, mi piacerebbe un giorno discorrerne con voi con una pinta in mano.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)