Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

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bernadotte
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Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da bernadotte » 17 set 2012, 12:06

La stagione è ormai prossima all'inizio quindi si potrebbe fare un riepilogo di come le squadre hanno trovato una soluzione a questa nuova regola.
Non ho una conoscenza completa delle squadre dell'eccellenza ma dalle amichevoli di precampionato mi pare che saranno molti ad affidarsi a dei giovani promettenti.
Cosa ne pensate?

rivel1
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da rivel1 » 17 set 2012, 12:18

rovigo ha duca e l'opzione lenarduzzi (che cmq sembra per ora in secondo piano)
Se hai tempo per fare due cose male, fanne bene una e incrocia le dita

Visto che non voglio scrivere "secondo me" o "in mio parere" in ogni messaggio, ritenete pure ogni opinione espressa puramente personale senza alcuna pretesa di verità assoluta

giangi2
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da giangi2 » 17 set 2012, 12:23

A Viadana Apperley e Cipriani ('92 e '93), non nati a Viadana ma formatisi li.

ForrestGump
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da ForrestGump » 17 set 2012, 12:31

Menniti-Ippolito e Favaretto a Padova.
Progetto Villa Arzilla 2
Proverbio cinese: "Se sbatti la testa su un muro e ti fai male, puoi riprovarci. Ma è meglio se cerchi la porta"
Calvisano, 10 Maggio 2014. "Fate fallo!"

bernadotte
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da bernadotte » 17 set 2012, 12:32

A Reggio l'enfant du pays Marco Fontanesi classe 1993 ed ex accademia federale, Silva classe 1991 e Torri classe 1993.

orgoglioazzurro
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da orgoglioazzurro » 17 set 2012, 15:53

livello di aperture in caduta libera.
Via i vari Bustos, Wakarua, Walsh, Todeschini, Pucciariello, Bocchino, Chricton, Cornwell.

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jaco
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da jaco » 17 set 2012, 16:32

Dotta - Brussolo a San Donà entrambi dal vivaio e da qualche anno in serie A.
Credo che l'arrivo del neozelandese ex Junior ABs Flynn a primo centro possa essere visto anche in quest'ottica...

Biglo66
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da Biglo66 » 17 set 2012, 18:07

Dalla Rossa e Ragusi a Prato con Vezzosi (o Patelli?) riadattato

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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da flanker82 » 19 set 2012, 8:27

SCUSATE L'INTRUSIONE MA VISTO CHE LA NORMA RIGUARDA ANCHE LA SERIE A RIPORTO LE SCELTE DEL RUGBY BRESCIA.
MUSCOJONA CLASSE '93 (PROVENIENTE DAL VIVAIO DELLA SOCIETA') E CISERCHIA CLASSE '88 (INGAGGIATO QUEST'ANNO DAL ROVATO)

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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da giangi2 » 19 set 2012, 8:39

L'intrusione è perdonata...il maisucolo no... :-]

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jpr williams
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da jpr williams » 19 set 2012, 14:43

A Calvisano (per quei pochi che non lo sanno già) il titolare dovrebbe essere Marcato (dico dovrebbe perchè è già rotto prima del via, mannaggia) con l'alternativa eterna di Paul Griffen.
Al momento, però sono entrambi out!
In amichevole con Mogliano non ha sfigurato in quel ruolo Gullo Palazzani (che se impara a placcare decentemente è bravo dovunque lo metti).
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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jpr williams
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da jpr williams » 19 set 2012, 14:46

Biglo66 ha scritto:Dalla Rossa e Ragusi a Prato con Vezzosi (o Patelli?) riadattato
Pino ai suoi inizi a Calvisano giocava 10 e sostituiva con migliori risultati quell'immensa bufala di Herkie Kruger.
Magari a forza di giocare 9 gli si è un pò addormentato il piede, ma se è come andare in bicicletta vi trovate un elemento di ottimo livello.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da TommyHowlett » 19 set 2012, 16:32

Tanti nomi, tutti giovanissimi con sicuramente zero esperienza e poca preparazione specifica; considerati il bassissimo livello del torneo e l'assenza di chiocce a n.10, qualcuno sa dirmi se e come
a) può maturare un ragazzo inesperto nel ruolo più delicato e importante di una squadra?
b) può crescere il livello di gioco generale dell'Eccellenza se il cardine del gioco di ciascuna squadra, il MA appunto, deve ancora imparare a fare il MA?
c) la nazionale e le celtiche possono trarre beneficio da tutto ciò?
Non so se i miei giocatori bevono whisky. So che bevendo frappé non si vincono molte partite.

koma
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da koma » 19 set 2012, 16:40

jaco ha scritto:Dotta - Brussolo a San Donà entrambi dal vivaio e da qualche anno in serie A.
Credo che l'arrivo del neozelandese ex Junior ABs Flynn a primo centro possa essere visto anche in quest'ottica...

(Ma Brussolo non é arrivato via Benetton ??)

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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da calep61 » 19 set 2012, 17:28

TommyHowlett ha scritto:Tanti nomi, tutti giovanissimi con sicuramente zero esperienza e poca preparazione specifica; considerati il bassissimo livello del torneo e l'assenza di chiocce a n.10, qualcuno sa dirmi se e come
a) può maturare un ragazzo inesperto nel ruolo più delicato e importante di una squadra?
b) può crescere il livello di gioco generale dell'Eccellenza se il cardine del gioco di ciascuna squadra, il MA appunto, deve ancora imparare a fare il MA?
c) la nazionale e le celtiche possono trarre beneficio da tutto ciò?
tema complicato sul quale è più facile scivolare che restare in piedi.
per un giovane avere un così detto esperto che ti insegni il mestiere è fatto indiscutibilmente positivo e questo vale nel rugby come in ogni agire umano.
c'è un primo problema, devi trovare una persona disposta ad insegnarti perchè cercare di mettere in pratica rubando con lo sguardo gesti altrui non è altrettanto efficace.
c'è un secondo problema, chi dovrebbe insegnarti deve saper insegnare e non è detto che un grande nel gesto e nella pratica sia capace anche di trasferire ad altri queste abilità (molti campioni si sono dimostrati in diverse discipline dei mediocri se non pessimi istruttori).
c'è un terzo problema, chi è individuato come l'esperto deve esserlo veramente, o meglio, deve essere un modello di eccellenza, diversamente rischi di essere istruito verso la mediocrità.
c'è un quarto problema, imparare bene non basta, bisogna mettere in pratica e con tanti stranieri nelle rose lo spazio per gli italiani era molto poco.
c'è un quinto problema, o meglio, c'era in Italia ed era rappresentato dal fatto che ogni club voleva il meglio in questo ruolo e non avendo pazienza o capacità per formarlo ci trovavamo in questo ruolo solo stranieri e, quindi, non avevano così tanti nazionali da poter istruire essendo davvero poche le opportunità per i 10 italiani.
ora ci sono in eccellenza solo 10 nazionali, molti di questi saranno anche da sgrezzare ma hanno già dimostrato buone qualità che non possono che migliorare con la pratica continua. il problema grosso della formazione è la base, questa se strutturata con l'ausilio di un grande permette l'acquisizione di un surplus di competenza che non si perderà piìù, ma una volta formato nelle basi un giocatore ha, principalmente bisogno di applicarsi, di ripetere i gesti, le movenze automatizzarle e ciò avviene solo giocando e giocandopartite vere.
staremio a vedere quale sarà il risultato diquesta scelta, come tutte le cose porterà vantaggi e svantaggi, ma personalmente la trovo un'iniziativa indispensabile per come si erano messe le cose nel nostro campionato.
È proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all'uomo sono cagionati dall'uomo.
Plinio il Vecchio
Non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto.
Blaise Pascal
Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui.
Umberto Eco

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