Caso di doping al Petrarca

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Attilio B
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Caso di doping al Petrarca

Messaggio da Attilio B » 14 nov 2011, 23:27

Attenzione che arrivano anche da noi...

Speriamo sia un falso allarme, ma sembra che Filippo Giusti sia stato trovato positivo al Prednisolone

Tallonatore80
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Re: Caso di doping al Petrarca

Messaggio da Tallonatore80 » 15 nov 2011, 10:21

auguriamoci che sia un falso positivo...
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GiorgioXT
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Re: Caso di doping al Petrarca

Messaggio da GiorgioXT » 15 nov 2011, 12:35

Non c'è proprio nulla di doping, Giusti è stato curato con quei antinfiammatori su prescrizione medica per una otite ; è stato tutto inviato come da prassi al CONI
che aveva la documentazione ancor prima della partita con Prato.
è una bolla di sapone , anche se è finita in prima pagina sul Mattino di Padova..

GiorgioXT
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Re: Caso di doping al Petrarca

Messaggio da GiorgioXT » 15 nov 2011, 12:39

Ecco l'articolo del "Mattino"
Rugby, Filippo Giusti del Petrarca positivo all’antidoping

La società padovana però aveva avvisato per tempo il Coni che il giocatore avrebbe dovuto prendere un antinfiammatorio


PADOVA. Prednisone e prednisolone sono i due farmaci a base di cortisone trovati nelle urine di Filippo Giusti, terza linea del Petrarca, che ieri è stato sospeso in via cautelare dal Tribunale Nazionale Antidoping del Coni. Nel primo campione analizzato, i laboratori di Roma hanno rilevato la presenza di queste sostanze, inserite nella lista proibita e considerata doping. Il controllo risale al 22 ottobre, effettuato al Plebiscito di Padova dopo il match di campionato dei bianconeri contro I Cavalieri Prato, tra l'altro, ironia della sorte, il club da cui Giusti proviene, nel quale militava la scorsa stagione. Nel quartier generale della società, alla Guizza, nessuno però si scompone. E' arrivata la comunicazione ufficiale, ma i dirigenti hanno già tirato fuori dai cassetti delle segreterie i documenti che chiariranno l'accaduto.

«Abbiamo seguito tutte le procedure previste - afferma il ds Corrado Covi - prendiamo atto della decisione, ma la consideriamo un'iniziativa dovuta del Coni, noi aspettiamo gli sviluppi fornendo la massima collaborazione alle autorità, e naturalmente il massimo appoggio all'atleta, che secondo noi si è comportato bene».

Entra più nello specifico il dottor Carlo Andreoli, medico sociale del Petrarca. «Scherziamo? Siamo stati noi ad avvisare in anticipo il Coni, in pratica anticipando che il giocatore sarebbe stato trovato positivo in caso di controlli, come abbiamo fatto molte altre volte. Filippo aveva un'infiammazione all'orecchio, e uno specialista otorinolaringoiatra gli ha prescritto il farmaco, a base di cortisone. Abbiamo compilato tutti i moduli previsti, li abbiamo inviati per fax con largo anticipo, avvisando che avremmo iniziato la cura in via urgente, perché non è che uno, se è ammalato, puoi aspettare a curarlo solo dopo aver ricevuto l'autorizzazione. Abbiamo chiesto di proseguire la cura per una settimana, come era opportuno fare».

Tra l'altro, ricordano dal Petrarca, Giusti in quella partita si è pure infortunato alla spalla, e non ha più giocato nelle settimane successive. L'inghippo sarebbe, secondo la società, nella tempistica della trasmissione dei documenti. Anche al momento dell'esame, quando cioè il ragazzo è stato sorteggiato dopo la partita, lo staff ha fatto presente che era stata spedita la documentazione richiesta, correlata dei certificati del medico curante.

«E' accaduto altre volte con le cure mediche di altri giocatori -, ricorda Andreoli -esiste una procedura che va seguita, sappiamo anche noi che è una questione molto delicata, nessuna volontà di sottovalutare». «E’ principalmente usato come un antinfiammatorio - spiega il dottor Bruno Fabbri, medico dello sport -. E’ impensabile immaginare un uso diverso anche se il farmaco è inserito nelle tabelle del doping. Questo perché non aumenta la massa muscolare e neppure la capacità aerobica dell’atleta. Inoltre è opportuno ricordare che a dose croniche queste sostanze distruggono il tessuto muscolare».

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Re: Caso di doping al Petrarca

Messaggio da Tallonatore80 » 15 nov 2011, 14:24

GiorgioXT ha scritto:Non c'è proprio nulla di doping, Giusti è stato curato con quei antinfiammatori su prescrizione medica per una otite ; è stato tutto inviato come da prassi al CONI
che aveva la documentazione ancor prima della partita con Prato.
è una bolla di sapone , anche se è finita in prima pagina sul Mattino di Padova..

infatti, mi sembrava strano...
Perfetto meno male.

solo una delle tante sparate ad organo riproduttivo di pitbull del mattino
.
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Re: Caso di doping al Petrarca

Messaggio da GiorgioXT » 15 nov 2011, 23:04

E qui la risposta ufficiale del Petrarca
15/11/2011

In merito al provvedimento di sospensione cautelativa del giocatore del Petrarca Filippo Giusti (deciso dal Tribunale Nazionale Antidoping), risultato positivo agi esami effettuati dal laboratorio di Roma del Coni, il Petrarca precisa che aveva provveduto a inviare nei tempi previsti tutta la documentazione relativa all'assunzione del medicinale in questione da parte di Giusti.

Un medico specialista otorinolaringoiatra l'aveva prescritto per curare una infiammazione all'orecchio, e il medico sociale Carlo Andreoli aveva inviato al Coni tutta la modulistica prevista (come peraltro già fatto in altre precedenti occasioni), conservata agli atti. Dopo il match del 22 ottobre, tra l'altro, Giusti, che in quell'occasione si è infortunato, non ha più preso parte a competizioni ufficiali.

Il Petrarca attende ora con fiducia gli esiti del procedimento, fornisce tutta la collaborazione possibile agli organi istituzionali, e il sostegno al giocatore, che si è comportato correttamente.
Certi di una rapida e positiva soluzione della vicenda, si attendono ulteriori comunicazioni dal Coni.

“Sono sereno, non abbiamo nascosto nulla alle autorità competenti”, spiega il presidente del Petrarca Enrico Toffano. “Anzi, abbiamo comunicato nelle forme previste tutte le iniziative mediche assunte per curare il ragazzo. Immagino si tratti di un equivoco e di una questione burocratica, ma non ho nulla da temere né per quanto riguarda il giocatore, né sul comportamento dei medici e della
società”.

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