Credo di non essere annoverabile né fra gli ammiratori di Bradley, né fra i tifosi delle zebre.
Se è per quello, come è noto, non guardo nemmeno le partite.
Ma alcunii punti mi sembra che vi mettano tutti d'accordo.
-Fino all'anno scorso le zebre erano un pianto e giocavano in maniera esageratamente infilzabile
-Quest'anno hanno un gioco più giudizioso ed efficace: me ne sono reso conto persino io nell'unica partita che ho visto.
-Quest'anno Bradley ha dei nuovi collaboratori molto bravi.
Se ne potrebbe concludere che:
-Bradley era un pò invasato e fissato sul suo modo di giocare inadeguato alle necessità di fare risultato
-i suoi nuovi collaboratori hanno portato buone idee che hanno temperato il fondamentalismo di Bradley
Ergo:
I nuovi collaboratori sono stati decisivi, ma bisogna riconoscere a Bradley l'intelligenza e la disponibilità ad accogliere le idee dei suoi collaboratori e contemperarle con la propria filosofia.
E' una cosa che fanno solo le persone intelligenti.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)