Rainbow Cup!

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Luqa-bis
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Re: Rainbow Cup!

Messaggio da Luqa-bis » 29 dic 2020, 10:22

@ SilverShadow

Il mio browser deve essere molto colto, o molto maschilista: evidenzia a destra le monetine e a sinistra con meno enfasi il dispositivo per signore.
Però potrebbe essere davvero uno sponsor interessante.


@ Guido_53

Il sistema di promozione è un po' singolare(se lo dico io)_: nei fatti anche l'ultima della stagione regolare di B potrebbe essere promossa con un buon finale ad eliminazione a diretta. Forse meglio lasciare qualche posto in più da conservare a quelle della serie A e limitare le promozioni tra la prima metà della serie B. Già un playoff a 4 per un secondo posto non sarebbe male.
L'appetibilità è da vedere: costringerebbe alcune federazioni ad un grosso sforzo.
Certo se avesse un meccanismo a quota paritaria sugli sponsor

Soidog
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Re: Rainbow Cup!

Messaggio da Soidog » 29 dic 2020, 11:58

pilonepoltrone ha scritto:
29 dic 2020, 9:47
jpr williams ha scritto:
28 dic 2020, 14:12
Hai fatto l'esempio giusto.
Io, infatti, considero quello americano non come sport, ma come show-business, dove, appunto, i valori economici si sono mangiati qualsivoglia aspetto sportivo. La mia contrarietà è proprio a questo tipo di professionismo nel quale i valori dello sport passano totalmente in secondo piano rispetto al business. Il business è il motivo per cui le retrocessioni sono inconcepibili. Il business si basa su programmi di investimento/ritorno pluriennali e mica possono essere messi in crisi da accidenti ontologicamente sportivi come la retrocessione.
Ecco perchè ritengo che questo tipo di professionismo sia la morte dello sport e il trionfo dello show-business. Ed io mi ostino a pensare (sperare?) che sport e show-business non siano la stessa cosa.
Quanto agli orticelli ce li hanno tutti, solo che ognuno è convinto che il suo sia più importante di quello degli altri. Ma ognuno pensa esclusivamente al proprio ritenendo quello altrui una chiavica.
ovviamente non concordo.
premessa: quello che dico vale soprattutto per il baseball, che è lo sport che conosco meglio e di cui so qualcosa in più anche su come viene gestito negli USA. se con valori sportivi intendiamo la ricerca continua del miglioramento, di un livello di prestazione che superi quella dell'avversario (Citius!, Altius!, Fortius!, ricordo bene?), beh, direi che non ci sono dubbi che lo sport professionistico americano sia al top, come è al top nella ricerca di metodologie di allenamento, tattiche e perfino strumenti di analisi della prestazione (ricordo ancora una volta come le cosiddette Sabermetrics abbiano completamente cambiato l'approccio alla valutazione della prestazione individuale, non solo nel rugby).
a livello di rapporto fra campionato di vertice e livelli inferiori, il sistema di franchigie delle squadre di MLB prevede la possibilità di spostare giocatori fra le varie squadre dei vari livelli della franchigia, sia verso l'alto che verso il basso, questo non pregiudica assolutamente l'attaccamento dei tifosi alle proprie squadre (ho visto di persona la partita inaugurale di un squadra AA in un paese mezzo sperduto dell'Arkansas che faceva parte della franchigia di Kansas City: stadio pieno, un sacco di famiglie, gente che discuteva delle prospettive della squadra nell'anno entrante e, cosa più importante, appesi alle pareti dello stadio i ritratti dei ragazzi passati nell'organizzazione di quella squadra che erano arrivati a giocare stabilmente in MLB, vero orgoglio della squadra e della città): i campionati di Minor sono molto partecipati e sentiti, e c'è una forte competizione fra le squadre per vincerli (anche perchè squadra che vince = più spettatori = più merchandising = più $oldini...).
questo comporta che nell'ambito di una stagione c'è un continuo scambio di giocatori fra le squadre dei diversi livelli operanti nell'ambito della franchigia: questo tiene alta la competizione interna e permette a tutti i giocatori coinvolti di testarsi a differenti livelli e di trovare nel tempo una propria collocazione consona alle effettive qualità dimostrate, ma nessuno si sogna di dire che questo falsi i campionati, anche perchè l'"ascensore" è gestito con un sistema di regole ferree. Da notare chde l'ascensore riguarda solo i giocatori contrattualizzati con la squadra di MLB (di solito 15). il resto del roster (altri 10-12 giocatori) è pagato e gestito dalla squadra di Minor, senza possibilità di ascensore.
la conditio sine qua non per tutto questo però è che deve esistere alla base uno spirito di collaborazione che aiuti a cercare il bene comune (solidità e sostenibilità del sistema), mantenendo la rivalità sul piano sportivo: è esattamente questo quello che mi sembra che manchi in Italia, a tutti i livelli (mentre invece credo che tu abbia interpretato il mio riferimento nell'ambito di una contrapposizione fra "noi sguatteri contro voi nobili" che qui al bar vedo quasi solo come tua).
il mio timore è che alla fine abbia ragione quell'amico (credo adryfrenzen) che sosteneva che il vero problema del rugby italiano non siano le formule, ma siano gli uomini chiamati a metterle in pratica: se è così, temo che non se ne esca tanto facilmente...
È proprio da come vengono gestiti i giocatori nel baseball USA che si dovrebbe prendere spunto.
Come sottolinei giustamente, la piramide funziona e le leghe minori sono seguite da un buon pubblico.
Con il Pro 16 o Rainbow Cup ci sarà bisogno di rose più consistenti numericamente ( si spera anche qualitativamente ) e diventa indispensabile che la collaborazione tra franchigie e squadre del Top 10 cresca parecchio

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Adryfrentzen
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Re: Rainbow Cup!

Messaggio da Adryfrentzen » 29 dic 2020, 12:31

Guido_53 ha scritto:
28 dic 2020, 23:32
Il problema a mio parere è: questa serie B sarebbe economicamente sostenibile? Se no, World rugby o chi per lui, sarebbe disposto a sostenerla in un progetto di sviluppo del rugby pro oltre i confini tradizionali?
Aggiungo anche (cosa non meno problematica): oltre che ECONOMICAMENTE vogliamo guardare alla praticità, all'appeal di marketing del prodotto? Perché se seguiamo il medesimo programma del ProX allora la risposta è: no. E' impossibile o semi impossibile spiegare un campionato del genere a neofiti del rugby, renderli interessati. Già lo è per il ProX figurati per la "sottomarca"...
Finisce che allo stadio ci trovi meno persone che con (con tutto il rispetto) Lyons - Lazio.

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Re: Rainbow Cup!

Messaggio da jpr williams » 29 dic 2020, 14:54

ruttobandito ha scritto:
28 dic 2020, 18:14
@jpr, e po' te disi che no' te ne ciava un casso, e te sì senpre qà.
Figurasre se t'interessasse. :-]
Dovevo rispondere ad un sacco di utenti come al solito, ma poi ho letto questo tuo post.
Già in passato altri avevano mostrato fastidio per il fatto che mi impicciassi di questi argomenti, ma non ci avevo dato peso. Poichè stavolta sei tu (che stimo) a farmelo notare mi rendo conto che i miei interventi stonati devono essere sembrati piuttosto fastidiosi. Forse perchè le voci dissonanti fanno folclore e colore per un pò, ma alla lunga annoiano perchè disturbano l'ascolto delle canzoni preferite. Ascolto che cercherò di non tornare a disturbare.
Immagino che gli altri utenti vedendo che c'è un mio post in questi thread pensino "che palle, cos'altro vuole questo cagacazzi?". Messaggio ricevuto, stavolta.
Ecco, dovete scusarmi per il disturbo arrecato. Non sono pronto né per il baseball, né per la ronaldizzazione del rugby, perciò torno ad occuparmi del mio TOP10 e cercherò di stare alla larga da questi territori di cui non me ne deve ciavare un casso.
Vi leggerò (o almeno leggerò quelli di voi che trovo interessanti, cioè quasi tutti).
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: Rainbow Cup!

Messaggio da RigolettoMSC » 29 dic 2020, 15:40

jpr williams ha scritto:
29 dic 2020, 14:54
..............
Ecco, dovete scusarmi per il disturbo arrecato. Non sono pronto né per il baseball, né per la ronaldizzazione del rugby, perciò torno ad occuparmi del mio TOP10 e cercherò di stare alla larga da questi territori di cui non me ne deve ciavare un casso.
Vi leggerò (o almeno leggerò quelli di voi che trovo interessanti, cioè quasi tutti).
Ehilà, Beppe! (cit.)
Riccardo

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Re: Rainbow Cup!

Messaggio da ruttobandito » 29 dic 2020, 16:04

jpr williams ha scritto:
29 dic 2020, 14:54
Dovevo rispondere ad un sacco di utenti come al solito, ma poi ho letto questo tuo post.
Già in passato altri avevano mostrato fastidio per il fatto che mi impicciassi di questi argomenti, ma non ci avevo dato peso. Poichè stavolta sei tu (che stimo) a farmelo notare mi rendo conto che i miei interventi stonati devono essere sembrati piuttosto fastidiosi. Forse perchè le voci dissonanti fanno folclore e colore per un pò, ma alla lunga annoiano perchè disturbano l'ascolto delle canzoni preferite. Ascolto che cercherò di non tornare a disturbare.
Immagino che gli altri utenti vedendo che c'è un mio post in questi thread pensino "che palle, cos'altro vuole questo cagacazzi?". Messaggio ricevuto, stavolta.
Ecco, dovete scusarmi per il disturbo arrecato. Non sono pronto né per il baseball, né per la ronaldizzazione del rugby, perciò torno ad occuparmi del mio TOP10 e cercherò di stare alla larga da questi territori di cui non me ne deve ciavare un casso.
Vi leggerò (o almeno leggerò quelli di voi che trovo interessanti, cioè quasi tutti).
La tua lettura risentia della mia battuta, da me fatta giusto per sdrammatizzare, può essere compresa per il trasporto che ti anima. Meno può esserlo l'altreazione dello storico a cui si riferisce.

Non ho dimostrato mai alcun fastidio per i tuoi interventi, né ricordo altri che lo abbiano fatto. Semmai, ho osservato insieme ad altri che quando intervieni su questo tenore, copi una retorica ridondante a prescindere dal merito del topic.

Nessuno, io nemmeno, ha scritto che non ti debbano interessare questioni diverse la top10. Sei tu ad aver scritto a più riprese che il professionismo non ti interessa. Se vuoi, il tuo potrà essere un esilio volontario, non certo coatto come dipingi.

In tutto questo, mi spiace di più che ancora una volta si sia eluso l'argomento per finire a parlarci addosso. Non è la deriva che preferisco.
Per chiudere, perché anch'io dopo un po' mi stufo di passare per quello cattivo, mi spiace tu ti sia sentito offeso. Ricordati, però, che così fai due fatiche.
"MANI DI MINCHIA!!!"
Alfonso Catarinicchia

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Re: Rainbow Cup!

Messaggio da Guido_53 » 29 dic 2020, 20:18

@ Adryfrentzen. Qui hai toccato un problema fondamentale del professionismo europeo. Se un campionato nazionale pro non è sostenibile al di fuori di Francia e Inghilterra, come rendere appetibile e popolare fra gli appassionati un diverso prodotto (il Pro+X)? Se fossi negli organismi dirigenziali delle federazioni coinvolte dedicherei adeguate risorse alla sua promozione anche perché mi sembra l'unico modo per far uscire il rugby dal circolo dei soliti pochi paesi. Altrimenti ha ragione Jpr a chiedere il ritorno al campionato nazionale e ad un sostanziale dilettantismo.

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Re: Rainbow Cup!

Messaggio da Adryfrentzen » 29 dic 2020, 21:02

Guido_53 ha scritto:
29 dic 2020, 20:18
@ Adryfrentzen. Qui hai toccato un problema fondamentale del professionismo europeo. Se un campionato nazionale pro non è sostenibile al di fuori di Francia e Inghilterra, come rendere appetibile e popolare fra gli appassionati un diverso prodotto (il Pro+X)? Se fossi negli organismi dirigenziali delle federazioni coinvolte dedicherei adeguate risorse alla sua promozione anche perché mi sembra l'unico modo per far uscire il rugby dal circolo dei soliti pochi paesi. Altrimenti ha ragione Jpr a chiedere il ritorno al campionato nazionale e ad un sostanziale dilettantismo.
Eh sì, al momento il board del ProX fa una cosa appena: r*** la proposta che più porta grano a fronte di un bel niente. Ha senso economicamente? Oddio, magari sì nel senso che le squadre scampano, ogni anno ci si fan le partite e bon. Si vende qualcosina nei derby.
Ma io mi guardo intorno e oggettivamente parlando vedo solo confusione, punto. Squadre di Paesi che non c'entrano una fava l'una con l'altra che se la giocano e portano a casa la pagnotta, fine. Una cosa che può interessare vedere una volta l'anno toh, in un contesto di campionato europeo per club, ma una settimana sì e una no........ bah. Appeal di marketing ZERO, identità meno che zero... ho provato innumerevoli volte a spiegarlo a colleghi/amici/conoscenti ma al massimo ti becchi un "ah, figo". Come la spieghi a uno che s'affaccia allo sport che in Italia, nonostante via sia un campionato nazionale (che già non si caga nessuno ma facciamo finta che non sia così) ci sono due squadre che per qualche motivo giocano con scozzesi, gallesi e irlandesi? Ah, e da quest'anno PURE sudafricane (????). E' un formato che non sta né in cielo né in terra, dai su. Possiamo raccontarcela quanto cavolo vogliamo ma ste favole portano interesse al rugby tanto quanto una pubblicità fatta all'1 di notte sulla radio di paese. Porteranno soldi? Mah speriamo. Risultati un gran pochini. :)

In Inghilterra (oddio, a Londra e per MIA esperienza) è un campionato che ha seguito zero. Ho parecchi contatti e pure io stesso vado a vedere giocare gli Harlequins di tanto in tanto e ciò che fanno è andare toh massimo a Gloucester, a Bath o Northampton, ma MAI ho conosciuto qualcuno che fosse disposto a pigliare e attraversare il Paese ogni settimana. Tanto più un continente. Come è giusto che sia.

Io personalmente lo seguo perché anche un cieco vedrebbe la differenza di qualità tra il nostro campionato interno e questo, ma complice i risultati aberranti devo essere sincero un po' mi sta stufando e mi chiedo quanto seriamente ne valga la pena.
Il ProX (e l'Italia) deve capire cosa vuol fare da grande. Intanto siamo dentro a sto baraccone per altri 2-3 anni se non erro, poi si vedrà...

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Re: Rainbow Cup!

Messaggio da Ilgorgo » 29 dic 2020, 21:46

Non so se la spiegazione sia così semplice. Probabilmente la ragione dello scarso appeal delle competizioni celtiche è in parte quella che dici tu, ma secondo me solo in parte, appunto. Anche il Sei Nazioni mette in competizione l'Italia con le nazioni britanniche, ma ha un grande fascino per tutti e non penso che questo si possa spiegare solo con la presenza della Francia a fare da ponte.
Forse il poco fascino dei tornei celtici deriva da più fattori: quello che hai ricordato tu, ma anche il fatto che in competizione ci sono franchigie a loro volta prive di un'identità radicata, poi il fatto che mancano le due nazioni più forti d'Europa e quindi il torneo viene forse percepito come una Coppa Uefa o Mitropa Cup, e in piccola parte forse anche per via del nome -Pro14- che certo non sprizza calore e appeal.
Questi sono i possibili motivi che vengono in mente a me.
Riguardo al coinvolgimento del rugby sudafricano, da un certo punto di vista non è forse una mossa così insensata. Il mondo del rugby è un po' diviso a fette longitudinali, attualmente: America del Nord e America del Sud cercano di collaborare e sono unite sia nelle qualificazioni mondiali sia nel (forse abolito) Sei Nazioni Americano; Asia e Oceania sono parzialmente unite nelle qualificazioni mondiali e in altri tornei come il Global Rapid Rugby o il PAcific Championship con il Giappone e le isolane; in questo senso ci starebbe dunque una collaborazione tra Europa e Africa, anche se il Sud Africa, laggiù in fondo, sembra così distante da avere poco a che fare con noi

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Re: Rainbow Cup!

Messaggio da tonione » 29 dic 2020, 23:09

accodo all'intervento del gorgo, una personale integrazione, che per molti sarà superflua. il pro14 si chiama così perchè l'unica cosa che lo sostiene è la parola pro. professionisti. preso atto che le regioni regbistiche del UK non potevano, del tutto, avere un campionato nazionale, o interno, così forte da sostenere il professionismo reale hanno creato la lega celtica. un ibrido per buona parte sostenuto dalle federazioni stesse. e perchè le federazioni sostengono la lega celtica? perchè c'è il sei nazioni ed ogni - diciamo così- paese ha bisogno dei suoi giocatori professionisti. così i gallesi si formano i giocatori per la squadra che batterà gli inglesi. altrimenti non era fattibile. la premier e il top ( vero ) 14 erano talmente avanti da rendere significativa una sola partita. e due sole squadre.

vuolsi così colà e di più arriva l'Italia nel sei nazioni. con un campionato super 10 altamente super insostenibile. quando vengono fatti i collegamenti da sky sulle singole partite- tolte alcune ma pure per quelle- c'è da piangere in fatto di pubblico e interesse generale. così si identifica il nemico nella famosa mentalità dell'orticello. che avrebbero i club. ad un certo punto un noto giornale- e questo è un poco di colore atmosferico dell'epoca- regbistico, l'unico settimanale che parla solo di rugby in Italia che sia mai esistito, se ne viene fuori con la storia dei giocatori in ciabatte che fanno finta di essere dei professionisti mentre è evidente che non sia così. e di tante cose vere e reali ma molto meno significative del ragazzo in ciabatte che porta a spasso un cane convinto di essere un professionista mentre tutta la sua vita è una menzogna. o come dicono adesso una bolla.

il racconto lo prosegue qualche altro volenteroso. se così non fosse, proseguirò.

vuolsi così colà.

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Re: Rainbow Cup!

Messaggio da Adryfrentzen » 30 dic 2020, 13:08

Ma io non metto minimamente in dubbio la fattibilità ECONOMICA del tutto, anzi penso che la Rainbow Cup avrà sicuramente il suo interesse almeno per quest'anno (un po' come la Autumn Cup), poi per quanto puoi pretendere di mantenere la gente attaccata alla televisione con la storia "uuuuhh giochiamo con le squadre del Sud Africa"? Un'altra stagione? Poi bon, ma sai cosa può fo*te alla gente di vedere una Edinburgo - Bulls x volte all'anno? Scommetto che al tipo del pub se ci fosse la possibilità interesserebbe 100 volte di più seguire Edinburgo - Aberdeen o Fort William - Stirling piuttosto che sta roba.

Per altro format che cambia un anno sì e l'altro pure. Un colpo ci sono 2 sudafricane, un colpo no, poi sì ma che iniziano ad aprile. Dai su.
Ah le due sudafricane sono altre 4 rispetto alle 2 che c'erano prima che nel frattempo hanno giocato un torneo con squadre argentine (???), giapponesi (????) e della Nuova Zelanda. Bravo Giappone che s'è fatto il suo gran bel torneo e s'è tolto dalle ball* tutti sti viaggi inutili anzi dannosi per i proprio giocatori. E va in giro a fare il cu*o a Scozia e Irlanda, per inciso. Ma vogliamo provare a spiegarla a qualcuno che è interessato al rugby sta cosa e vedere quanto ci capisce?
Facciamo buono viso a cattivo gioco e diciamo che siamo dentro per mancanza TOTALE di alternative e bon. Ma siamo realisti, che torneo è perdio?

Poi il confronto con le Nazionali è un'altra cosa, anche perché succede molto meno di frequente e bon. Poi pure lì si potrebbe discutere di quante volte l'anno puoi far vedere una Scozia - Francia toh, ma lì si va nel regno del "quanto interessa espandere il gioco a WR" (risposta: quasi zero).

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Re: Rainbow Cup!

Messaggio da Luqa-bis » 30 dic 2020, 14:26

Boh, io ho idee diverse.

Così come mi piace il campionato italiano, mi piacciono le coppe, nel calcio e nel rugby.

Abbiamo un Top10 dove non giocano le due squadre migliori? Se il Top10 giocasse come i celtici e fosse un campionato a livello da ProD2 o da Championship non ci sarebbe problema. Ma non è così.
E allora i meglio giocano con i meglio esteri per essere all'altezza. Difficile da capire? EH, per chi segue il calcio dove una Juve, un Milan, un Inter può pareggiare con uno Spezia, un Crotone, un Benevento. Nel rugby sono i puristi i primi a dire, non c'è che gara, non si gioca tra livelli diversi (TIer 1 -Tier 2, pro. amatori ecc.).

Qui ci si diletta sui soldi da dare al Top10 o alle franchigie. Io mi domando se con quei soldi i club italiani sarebbero in grado di giocare al livello dei "biasimati" Cheetahs, o di Colomiers, o di Connacht, Gloucester, dei Dragons. E di giocarci tutti e 10.
Io penso di no.

Ma per qualcuno il dilemma è perché non posso avere quelli bravi per giocare contro i rovigoti , o i neri, o quelli del presidente, o quelli dell'altra sponda di quel ruscello chiamato Parma ? E poi magari disprezzare le squadre di Roma o del Sud, o censurare le FFOO ch eun lavoro lo danno.
L'importante è che quelli bravi vengano a giocare lì dove c'è tradizione e rivalità, con i soldi federali (quelli dal Brennero a Capo Passero, da Capo Teulada a Otranto, da XXmiglia a Tarvisio) I giocatori bravi, se vogliono vadano a giocare all'estero o a quattro lire sotto casa. Mi ricorda la logia dei bottegai di sotto casa mia.

Meglio che non ci siano eccellenze, quando ci si può randellare vecchio stile tra campanili . Ma che siano i soliti, se arriva uno de fora, uno novo ma magari di chillo paese ...

Con i celtici- ma che ci abbiamo a che fare
Con i sudafricani - altra razza
con quelli dell'est o gli iberici - ma vuoi mettere

Eh, visioni ampie.

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Re: Rainbow Cup!

Messaggio da RigolettoMSC » 30 dic 2020, 14:28

Adryfrentzen ha scritto:
30 dic 2020, 13:08
......................
Facciamo buono viso a cattivo gioco e diciamo che siamo dentro per mancanza TOTALE di alternative e bon. Ma siamo realisti, che torneo è perdio?

Poi il confronto con le Nazionali è un'altra cosa, anche perché succede molto meno di frequente e bon. Poi pure lì si potrebbe discutere di quante volte l'anno puoi far vedere una Scozia - Francia toh, ma lì si va nel regno del "quanto interessa espandere il gioco a WR" (risposta: quasi zero).
Già... I soldi del Giappone ce li sogniamo e tocca tenerci 'sta roba qua che, oddio, non è proprio robaccia, ma insomma Tolone-Tolosa è un'altra cosa, via!

Sull'espandere il gioco: se vuoi, un modello di successo c'è già ed è quello del calcio, ma bisognerebbe a rinunciare ai benefit... Chi comincia?
Riccardo

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Re: Rainbow Cup!

Messaggio da RigolettoMSC » 30 dic 2020, 14:45

Luqa-bis ha scritto:
30 dic 2020, 14:26
.................

Con i celtici- ma che ci abbiamo a che fare
Con i sudafricani - altra razza
con quelli dell'est o gli iberici - ma vuoi mettere

Eh, visioni ampie.
Non vorrei essere frainteso, a me il torneo celtico o torneo arcobaleno o come si chiamerà domani piace, in assenza di alternative credibili e praticabili è l'unica strada percorribile per cercare di rimanere nel rugby di un certo livello.
Riccardo

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Re: Rainbow Cup!

Messaggio da Adryfrentzen » 30 dic 2020, 15:22

Luqa-bis ha scritto:
30 dic 2020, 14:26
Con i celtici- ma che ci abbiamo a che fare
Con i sudafricani - altra razza
con quelli dell'est o gli iberici - ma vuoi mettere

Eh, visioni ampie.
A scampo di equivoci: a me personalmente la Continental Shield, Challenge e Champions Cup piacciono molto, perché permettono ai club di confrontarsi in un altro panorama. Ed è entusiasmante perché capita UNA volta l'anno, non è la normalità. E aggiungo come in qualsiasi altro sport sulla terra, quindi per favore... non giochiamo la carta della mentalità aperta su. Non è che è un "uh che schifo lo straniero".

Dico solamente che io, come sono SICURO migliaia di altre persone sia in Italia come in qualsiasi altro contesto quantomeno Europeo (compresa Inghilterra e Francia dove, guarda caso, si tengono i campionati migliori d'Europa) preferirebbero begare regolarmente con il vicino di casa che non con una squadra di Blomfontein.
In Giappone si son fatti il campionato loro e mi risulta funzionare MOLTO bene. In Nuova Zelanda ritornano al formato a 8 squadre si riempiono gli stadi. All'omino di Auckland cosa cristo vuoi che interessi la partita con i Bulls giocata alle sue 2 di mattina? Zero.

E cmq con il tuo discorso rimarchi un'altra volta qual é il vero problema: la NON alternativa. Della serie o la minestra......
Che ci può (deve...) stare, però...

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