Ciao Mr Ian,Mr Ian ha scritto: ↑8 lug 2020, 18:15Sarà tutto il rugby che cambierà in Europa, ad oggi questo professionismo è sostenibile solo in poche realtà e grazie ai diritti televisivi. Per cui nel mondo anglosassone, un pò come in Nuova Zelanda, torneo interno con una rivalità molto sensibile, sarebbe un prodotto in caso di attrarre in tanti. Molte volte leggo tra i miei amici gallesi che per quanto sia bello venire a Treviso, ma una partita tra la vicina Bristol o Gloucester, sicuramente a livello di tifo sarebbe molto più sentita ed anche i tifosi in trasferta sarebbero molto di più. Senza parlare che cmq anche nella terra dei dragoni la crisi finanziaria si sta facendo sentire e non è detto che possa continuare a partecipare sempre con 4 squadre.
L Italia deve anche stare attenta, politicamente deve giocarsi bene le sue carte, perchè tutto anche dipenderà dalla futura permanenza al 6 N, però una franchigia in una lega pan britannica con sudafricane, mi piacerebbe tanto..
hai pienamente ragione sul fatto che la FIR deve muoversi molto attentamente dal punto di vista politico da qui al 2024 per confermare la nostra presenza nel 6 nazioni.
Almeno il mio discorso è incentrato sul fatto che un Pro16 con 4 conference su base nazionale (più una Sco-Ita) sarebbe più interessante da seguire (oltre che più semplice da capire, con meno partite, più equilibrio nei calendari e miglioramenti dal punto di vista logistico) rispetto all'attuale Pro14.
Che poi un campionato Britannico (o Britannico più Irlanda) potrebbe avere più seguito sono d'accordo, ma non sarebbe facile da creare: 20 o 22 squadre in girone di solo andata (e le Irlandesi che vogliono i derby come fanno)? o alcune squadre celtiche che accettano di scendere nella seconda divisione inglese e a non giocare in Europa? Francamente fossi stato nella WRU probabilmente avrei preferito che i migliori club gallesi (o magari anche un super club della federazione con base a Cardiff) partecipassero al sistema di campionato Inglese come avviene nel calcio, piuttosto che creare franchigie che a distanza di decenni ancora non hanno grande seguito, ma ormai credo sia troppo tardi per questo.
Sarei anche d'accordo sul fatto che un campionato Italiano pienamente professionistico con 8/10 squadre che si affrontano in girone di a/r sarebbe la soluzione migliore per generare interessa da noi, ma purtroppo ad oggi non abbiamo le risorse (in termini di soldi, strutture, giocatori, allenatori+staff, tifosi) per permettercelo e anche solo pensarci è utopistico.