Laporte ha scritto:Bacioci ha scritto:Forse non è il posto giusto, anche se, secondo me potrebbe esserlo perchè prevedo cambiamenti, comunque dal 26 torna l'Aviva Championship su SKY!!!!!!!!!!
Stannp tornando a crederci ?
Preso da digital-sat.it:
Le indiscrezioni circolavano da tempo. Un paio di settimane fa le aveva trasformate in notizia giornalistica «la Repubblica». Adesso assumono la forma dell'ufficialità attraverso un comunicato «agli abbonati» in cui la redazione di Dahlia annuncia che dalla mezzanotte di ieri «e fino a data da destinarsi» andranno in onda in forma ridotta «la programmazione e la produzione di tutto il palinsesto» per la «situazione di difficoltà in cui versa» l'emittente. In sostanza la redazione «auspica l'immediata risoluzione di una vicenda che inevitabilmente si riflette sulle aziende e il personale dell'indotto di Dahila e che ad oggi non consente il mantenimento dello standard qualitativo finora garantito».
RICAPITALIZZAZIONE - La vicenda a cui si fa riferimento in realtà non è particolarmente complicata ma è la cartina di tornasole di una crisi che ruota intorno ai diritti televisivi. Crisi determinata dai prezzi elevati e che ha indotto la Rai ad annunciare l'abbandono della Champions. Per Dahlia, in realtà, il problema è diverso. L'emittente che fa capo agli svedesi di Air Plus (la famiglia Wallemberg) è titolare in questo momento dei diritti di otto squadre di serie A e dell'intera serie B. Secondo gli analisti il problema sarebbe nato nel momento in cui, con la vendita collettiva dei diritti televisivi, dal «pacchetto» offerto da Dahlia agli abbonati sono scomparse le due squadre di punta, Palermo (per l'emittente di Zamparini, però, Dahlia cura il canale tematico) e la Fiorentina. Le conseguenze sulla vendita di tessere sono state inevitabili. La situazione avrebbe avuto una immediata ricaduta: per andare avanti, i proprietari svedesi devono ricapitalizzare.
PRODUZIONE - In questo contesto si è inserita «la vicenda» a cui fa riferimento il comunicato. In sostanza, FilmMaster, la società che cura la produzione, vantando dei crediti per i servizi sin qui garantiti, ha posto a Dahlia un ultimatum che è scaduto esattamente ieri. Conseguenza: l'impossibilità di costruire intorno alle partite servizi completi. La situazione è complicata e si inquadra nel processo complessivo di risistemazione del sistema televisivo, soprattutto sul versante a pagamento. Tra l'altro si è alla vigilia dell'assegnazione dei multiplex del digitale terrestre, assegnazione che dovrebbe riguardare anche Dahlia.