Pro14 2018/19, 3 giornata

[zappatalpa]

fu abbastanza criminale la scelta di togliere a Viadana la franchigia ... penso che ora là il pubblico ci sarebbe forse anche tanto .... comunque per funzionare franchigia deve essere radicata nel tessuto in cui si innesta ... ci deve essere una forma di appartenenza .... son piuttosto certo che andranno a Calvisano ... diciamo che è più di una quasi certezza ... è dove volevano arrivare

non credo, se avessero veramente voluto, il momento migliore sarebbe stato l'anno scorso

[metabolik]

Se è incazzato davvero , fa male perchè lo stadio era semipieno.
Se è incazzato per finta , fa bene, perchè lo stadio era semipieno grazie al contributo di un territorio a largo raggio, 150 Km, esempio Hap, ma ho visto anche gente da Pavia.
Insomma, se è una frustatina ai parmigiani/parmensi ci può stare, ma non esageri, perchè porta sfiga.

[Soidog]

Le Zebre resteranno a Parma.
Nelle prime due partite interne l'affluenza e' stata abbastanza buona. Va tenuto conto che, dopo una stagione dove biglietti ed abbonamenti avevano costi simbolici, adesso si paga...
I presupposti perché spettatori e sponsors aumentino ci sono tutti.

[Garry]

Treviso: https://m.youtube.com/watch?v=PCnTe6o624s

[Garry]

Vista così sembra quasi una delle solite partite delle italiane. Andrebbe vista per intero per apprezzare lo strapotere del primo tempo. Raramente si vede un’italiana dominare così le gioco a livello internazionale. Anche pensando a chi avevano di fronte. Vero che al 40esimo erano in svantaggio, ma l’impressione, anche per i telecronisti gallesi, era veramente che meritassero loro, e non di poco.

La cosa negativa è che anche l’anno scorso nel mese prima della finestra internazionale le italiane giocavano bene e ci eravamo un po’ illusi per la nazionale

[Mr Ian]

Vista così sembra quasi una delle solite partite delle italiane. Andrebbe vista per intero per apprezzare lo strapotere del primo tempo. Raramente si vede un’italiana dominare così le gioco a livello internazionale. Anche pensando a chi avevano di fronte. Vero che al 40esimo erano in svantaggio, ma l’impressione, anche per i telecronisti gallesi, era veramente che meritassero loro, e non di poco.

La cosa negativa è che anche l’anno scorso nel mese prima della finestra internazionale le italiane giocavano bene e ci eravamo un po’ illusi per la nazionale

Pensavo proprio ieri alla nazionale, certo le prestazioni fanno ben sperare, però un Duvenage al momento non c'è, ed inoltre se continua a lasciare a casa gente come Barbini, Lazzaroni, Sgarbi, ma anche Barbieri, ci fai poco con le prestazioni in pro14

[Giangian]

Così l'kha vista Andrea Passerini
Tribuna di Treviso
rugby pro 14
Rosso a Herbst: Leoni eroici, 1 punto di rabbia

A Llanelli quattro mete del Benetton, in 14 dopo 26’ e persino in 13 per il giallo a Faiva . Gli Scarlets passano solo nel finale di Andrea Passerini
16 settembre 2018

LLANELLI (GALLES)

No, così no. Fa male, malissimo. Treviso sfida gli Scarlets, senza timori, anche troppi. Persino in 14 contro 15, per un’ora intera (!), e per 10 minuti regalando agli Scarlets la seconda inferiorità. Resta in testa al match fino al ’60, con il punto di bonus per le 4 mete marcate al rientro in campo. Ma la partita le viene strappata dalle mani nel finale, con i leoni in riserva per l’immane sforzo. E al minuto 83, quello trionfale di sette giorni prima. Sfuma anche il secondo punto di bonus, che sarebbe stato il minimo indennizzo.

La rabbia per la sconfitta - visto Goosen abbandonare la postazione strappandosi l’auricolare, all’ennesimo fallo non fischiato ai padroni di casa – cozza contro l’ennesima prova di forza del Benetton. Ai confini dell’eroismo, di fronte alla nazionale gallese: due terzi degli Scarlets erano di fatto i titolari. Possesso e territorio, specie nel primo tempo. E due mete dei piloni in sostegno (oh yes): Quaglio e Ferrari cuciono oltre la linea un incrocio Morisi-Faiva e una sgroppata di Tuvayara assistito da Allan e Duvenage. Colpiti in contrattacco dagli Scarlets (due volte su ovali perduti, mannaggia) i leoni di Crowley replicano ogni volta con una spregiudicatezza mai vista sinora. E poi faranno finta, semplicemente, che il rosso a Hebrst del 26’ (tuffo scomposto e braccio sul volto di Lee) non si mai stato sanzionato. Due volte si rinuncia a calciare, e al 42’ da sotto pali: la sola (grande) colpa dei leoni, presuntuosi e ai limiti della tracotanza.

Ma ancora al rientro, Treviso piazza un uno-due, firmato Ioan, su palla perduta dai gallesi e calcetto di Zanon, e Allan (su grubber di 25 metri, inventato da un sontuoso Duvenage ). Il Parcy Scarltes gela. Ma lì, ecco il giallo a Faiva, che sposta l’’inerzia del match: Pasquali davanti non tiene come Ferrari, due volte si tallone veloce, poi è calvario in chiusa. In 13 Treviso regge quasi fino allo scadere dei 10’, finchè a McNycholl beffa Allan in bandierina (Tuvayara era flanker di necessità). Poi, lo scatenato Asquith sguscia su Traorè e semina il panico, con il sigillo di Kennedy. Controsorpasso, ipoteca gallese, ribadita nel recupero da Prydie.

Va chiesta più disciplina a Herbst, plateale e scomposto più che brutale, ma se quello di Lynton fosse il metro, allora si dovrebbe vedere una pioggia di rossi a ogni match. Più corretto il giallo a Faliva, per quanto l’avversario si abbassi davanti al tallonatore.

Ma allora si deve chiedere ad arbitro e assistenti, Tmo compresi, perché due analoghi interventi gallesi su Fuser e Barbieri non abbiano visto estrarre carrellini. E perchè nessuno abbia ritenuto di rivedere le prime due mete gallesi viziate da evidenti in avanti. Discorsi antichi e sempre nuovi. I gallesi, pure sanzionati nel primo tempo, alla distanza navigano spesso in fuorigioco, impuniti, senza contare una clamorosa ostruzione su Steyn a pochi passi dalla meta.

Non c’è più il primato. Ma che coraggio, che autorevolezza, che personalità. Con la rabbia restano l’intraprendenza di Zanon (e il debutto di Rizzi), la volontà di giocare, la disinvoltura di Duvenage come giocasse da anni in biancoverde e non... dall’altro ieri; la presenza in ruck (Barbieri e Duvenage hanno procurato
tre calci). E’ mancata la lucidità nei piazzati (sì da 45 metri, non da 35 e da 10!) e di scalare marcia in 13, per provare a risparmiarsi, scegliendo magari il campo. Peccato, raramente un risultato è stato così bugiardo. Ma che partita, leoni. —

Andrea Passerini

[Mr Ian]

Certo che di sto passo il rugby italiano non crescerà mai...almeno spero abbia letto la formazione degli Scarlets e che conosca i nazionali gallesi. Detto questo la deriva palllonara degli ultimi giorni è devastante.
Le scorrettezze viste solo quelle degli Scarlets, le amnesie difensive neanche citate..
Non mi piace quando gli Scarlets giocano contro le italiane ma come mi sto rompendo le palle stavolta mai prima!

[VANZANDT]

appena visti highlights stavo proprio pensando ma xhe difesa oscena almeno in tre mete ... veramente un aspetto su cui c e molto da lavorare ....

[Garry]

appena visti highlights stavo proprio pensando ma xhe difesa oscena almeno in tre mete ... veramente un aspetto su cui c e molto da lavorare ....

Vedrai quelli delle Zebre...
Due mete in prima fase, una su semplice finta di passaggio dell’apertura con tranquillo arrivo in meta dello stesso giocatore...

[VANZANDT]

si mete blues c era da pensare che i zebrotti fossero ancora nello spogliatoio... Bradley sembrava tranquillo ha detto che era un semplice errore di lettura/comunicazione tra i giocstori ... speriamo bene ... con tutte ste capelle ti può andar bene una volta ma poi paghi ad oltranza

[JosephK.]

Certo che di sto passo il rugby italiano non crescerà mai...almeno spero abbia letto la formazione degli Scarlets e che conosca i nazionali gallesi. Detto questo la deriva palllonara degli ultimi giorni è devastante.
Le scorrettezze viste solo quelle degli Scarlets, le amnesie difensive neanche citate..
Non mi piace quando gli Scarlets giocano contro le italiane ma come mi sto rompendo le palle stavolta mai prima!

Ian che noi siamo tendenzialmente più fallosi è vero, è altrettanto vero che la facilità con cui esce un rosso o un giallo verso di noi è molto, molto più accentuata rispetto ad avversari ritenuti di lignaggio rugbystico superiore.

Per fare un esempio Clancy ha (correttamente) fischiato un velo involontario che non impediva il placcaggio alle Zebre. Io sfido a trovare su 1000 azioni quante volte un fallo così è fischiato. E Clancy è uno bravo.

Non si scorda facilmente inoltre il fatto che per il 60-70% delle nostre partite celtiche abbiamo avuto le direzioni arbitrali dei vari Patterson, McMenemy, Davies, ora ci rifilano un po' meno i suddetti che quando li vedono gli altri poi impallidiscono o si accorgono di che rugby abbiamo dovuto praticare anche grazie ad essi (esempio l'errore marchiano di Davies 2 settimane fa su Hogg, voglio vedere ora quante altre partite di livello "superiore" fanno arbitrare a Davies).

[zappatalpa]

appena visti highlights stavo proprio pensando ma xhe difesa oscena almeno in tre mete ... veramente un aspetto su cui c e molto da lavorare ....

non ho capito perché mettono spesso Lazzaroni a diffendere al largo

[metabolik]

eccoli qua https://www.youtube.com/watch?v=vKfYw9nsFHg

[Big Lebowski]

Certo che di sto passo il rugby italiano non crescerà mai...almeno spero abbia letto la formazione degli Scarlets e che conosca i nazionali gallesi. Detto questo la deriva palllonara degli ultimi giorni è devastante.
Le scorrettezze viste solo quelle degli Scarlets, le amnesie difensive neanche citate..
Non mi piace quando gli Scarlets giocano contro le italiane ma come mi sto rompendo le palle stavolta mai prima!

Sono con te.
Per quanto ci possano essere stati degli errori arbitrali è la cultura dell'alibi uno dei mali dai quali dobbiamo guarire.
Non entro nel merito dell'arbitraggio di Sabato ma bisogna entrare in campo con l'idea di vincere nonostante avversari, pubblico e potenzialmente anche un arbitro avverso.
Mi sa che, per come ha giocato il Benetton, l'atteggiamento "piangino" sta più tra giornalisti e tifosi che non tra i giocatori.
Dopo l'espulsione mi pare che i Trevigiani non si siano persi in proteste ne si siano fatti demoralizzare dalla situazione di inferiorità. E infatti hanno messo in seria difficoltà gli Scarlets tanto da andare non troppo lontano da portarla a casa.
Bravi loro che non si sono fatti condizionare dalla cultura dell'alibi.