Re: Franchigie, bilanci e prospettive
Inviato: 26 lug 2021, 19:28
Mi sembra che tra le righe si possano capire due cose che la Fir pensa di raggiungere.
L'obiettivo finale è quello di dare molti meno soldi alle franchigie
La prima è quella di arrivare a formare in Veneto una franchigia che sia espressione del territorio, con l'intento di raggiungere un accordo tra gli imprenditori del territorio che già investono nel rugby.
Le possibilità di avere un budget tale da poter competere ai piani alti in URC, nel caso si formasse questa nuova entità sarebbero concrete.
Difficile mettere d'accordo le persone coinvolte, anche se ne varrebbe la pena.
La seconda è quella di trovare un investitore per le Zebre, cosa che però, se la Fir non valorizza il prodotto (sembra quasi che si riferiscano ad un corpo estraneo), resta problematica. Il pubblico arriva se la squadra è competitiva, attualmente le Zebre lo sono contro le squadre di medio-bassa classifica. Giocano più che discretamente pur avendo il budget di gran lunga più basso dell'intero torneo.
I paragoni col passato sono impropri, la passata gestione pre fallimento era totalmente invisa agli industriali locali, che avevano le loro ragioni.
La nuova gestione sta recuperando terreno.
Una franchigia di sviluppo è comunque necessaria perché la Nazionale deve poter contare su un congruo numero di giocatori professionisti che giochino regolarmente ad alto livello.
Il Top 10, nell'alta classifica, attualmente vale le posizioni di coda del Pro D2, ad essere ottimisti. Speriamo che il livello si alzi, ma chiunque si sia visto un po' di partite di questi campionati non può che prenderne atto.
L'obiettivo finale è quello di dare molti meno soldi alle franchigie
La prima è quella di arrivare a formare in Veneto una franchigia che sia espressione del territorio, con l'intento di raggiungere un accordo tra gli imprenditori del territorio che già investono nel rugby.
Le possibilità di avere un budget tale da poter competere ai piani alti in URC, nel caso si formasse questa nuova entità sarebbero concrete.
Difficile mettere d'accordo le persone coinvolte, anche se ne varrebbe la pena.
La seconda è quella di trovare un investitore per le Zebre, cosa che però, se la Fir non valorizza il prodotto (sembra quasi che si riferiscano ad un corpo estraneo), resta problematica. Il pubblico arriva se la squadra è competitiva, attualmente le Zebre lo sono contro le squadre di medio-bassa classifica. Giocano più che discretamente pur avendo il budget di gran lunga più basso dell'intero torneo.
I paragoni col passato sono impropri, la passata gestione pre fallimento era totalmente invisa agli industriali locali, che avevano le loro ragioni.
La nuova gestione sta recuperando terreno.
Una franchigia di sviluppo è comunque necessaria perché la Nazionale deve poter contare su un congruo numero di giocatori professionisti che giochino regolarmente ad alto livello.
Il Top 10, nell'alta classifica, attualmente vale le posizioni di coda del Pro D2, ad essere ottimisti. Speriamo che il livello si alzi, ma chiunque si sia visto un po' di partite di questi campionati non può che prenderne atto.