cosa succede in piemonte

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wolf84
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Messaggio da wolf84 » 19 gen 2006, 19:20

Uhm se fra due settimane dovessi andare a giocare a settimo lo saprei, dubito che il chieri faccia qualcosa in questo senso, almeno noi giocatori non ne sabbiamo nulla il chieri vuole far bene quello che sa e farlo da solo...
Angelo.
L'ovale ha sempre ragione.

mediano00
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Messaggio da mediano00 » 19 gen 2006, 20:39

Ciao, difatti non sono previste unioni con il chieri.
<BR>

terzapiufortedelpiemonte
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Messaggio da terzapiufortedelpiemonte » 20 gen 2006, 8:21

sarà il rivoli ma la sostanza non cambia, comunque io invece domenica gioco e spero di vincere.
<BR>Poi visto come è stata organizzata la cosa io la coppa del nonno la boicotterei, perchè non ha significato, è solo uno strumento per permettere al biella, alessandria o settimo di salire in b senza meritarselo sul campo.
<BR>Alby f se ragionassimo con la tua logica alla ricuccci ha ragione uc, dovremmo far ripescare il vercelli e far giocare tutti i giocatori più forti del novara, verbania, imperia e valledora nel vercelli per tentare di fare una squadra decente (fusioni, e regolamenti rispettati tutte cose che ti piacciono tanto).
<BR>Questo se ragionassimo come te, con i tuoi cavilli federali, però siamo delle persone oneste che hanno ancora passione per lo sport che praticano e quindi non lo faremo.
<BR>

giannielle
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Messaggio da giannielle » 20 gen 2006, 9:31

E' la storia dell' orticello dei rugbisti:
<BR>E' sempre stato coltivato con cura e amore fino a quando ci si è resi conto che aveva dato buoni frutti.
<BR>In quel preciso momento gli altri(paesi) cambiavano radicalmente attitudine, rendendo i loro grandi giardini ancora più fioriti.
<BR>Il campanilismo italico, quasi unico per la propria capacità di autodistruzione, nel rugby persevera nel non capire che solo l' unione, ben congeniata, di diverse realtà può dare ottimi risultati....
<BR>Via dunque alla Celtic League, con selezioni ben organizzate, tanto il campionato italiano deve un passo indietro comunque, viste le grosse difficoltà economiche in cui versano società mediocri nei risultati.
<BR>Dunque la stessa cosa vale per le società del piemonte e della liguria.
<BR>Noi ad Imperia ci stiamo provando ad allargare la base, con sviluppi di giovanili insieme a SV e con la rosa Senior allargata con la presenza dei pegliesi, ma mi rendo conto che i piccoli interessi di bottega(o grandi.....) rappresenteno un ostacolo molto difficile....
<BR>E' sicuramente vero che in Piemonte sarebbe bene che le società faro facessero uno sforzo per far nascere qualcosa di serio visto le tante piccole realtà esistenti da sempre, ma l' impressione che si ha di qua è che l' Alessandria voglia la B, il Settimo pure, il Biella, ora il Rivoli....Ma tanto poi finiscono come i gamberi.
<BR>Certo che, dico così, qualche pilone del Rivoli, la touche e l' esperienza dei Settimini(?), il reparto arretrato di Biella e Alessandria, e magari un aiutino formato emisfero sud e siamo già tra una B e una A.
<BR>Prendere ad esempio Cogoleto! Guardate in che posizione è con giocatori forti in serie C ma che lo sono anche in B inseriti in un buon gruppo, Bulla(Bolla), Novaro ad esempio....
<BR>A proposito, sono(non sempre) il 10(11-15-18-20) dell' Imperia, qualcuno mi ha fatto i complimenti , grazie.
<BR>Ciao a tutti
<BR>

ExRugbista
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Messaggio da ExRugbista » 20 gen 2006, 10:02

finalmente qualchuno a capito
<BR>la fusione è tra settimo e rivoli
<BR>
<BR>strano poi il guetbok del rivoli è morto ahahah :-D :-D :-D :-] :-] :-] :-o :-o

KAIL
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Messaggio da KAIL » 20 gen 2006, 10:11

come già dissi altr volte, io, egoisticamente, da tifo e non da giocatore, spero in un (maxi) fusione di squadre dell'area torinese, per creare una solida società di rugby di torino ( minchia , ma i TORI di torino proprio non vi piacciono?) che abbia tutte le categorie in regola e che in qualche anno salga di serie e possa giocarsela in serie A e aspirare al top 10.
<BR>
<BR>è egoistico, lo so, ma restando così separate, al massimo si arriva alla serie B.
<BR>
<BR>non picchiatemi, che è venerdì
<BR>

terzapiufortedelpiemonte
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Messaggio da terzapiufortedelpiemonte » 20 gen 2006, 10:31

anch'io trovo assurdo che a torino ci siano così tante squadre, una volta si giocava contro il torino + un anno qualsiasi perchè cambiava ogni anno e contro il cus torino, 2 squadre mi sembravano sufficienti.
<BR>Così come imperia era il fulgido esempio dell'ottusità dei dirigenti che lavorano così tanto bene e a cui si deve dare sempre ragione, infatti fino all'anno scorso in una cittadina come imperia c'erano due squadre che in realtà ci sono anche adesso ma una è il pedona.
<BR>Però le fusioni non servono a niente se continuano ad esistere due entità separate, guardate anche a parma e brescia dove ci sono società molto più serie delle piemontesi tutti i casini che sono successi.
<BR>Quello che si deve fare è costruire una nuova società, con un programma e dei dirigenti e le squadre che esistevano prima devono scomparire, così non si può tornare più indietro e si lavora su un solo progetto.
<BR>se si fa alessandria + biella + torino e le tre o più squadre continuano a sopravvivere non si combina niente.

PAOLOCO
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Messaggio da PAOLOCO » 20 gen 2006, 11:34

Molto bene ragazzi.NN ho potuto che leggere tutti i vostri messaggiper quanto riguarda l'argomento fusioni.in realtà le soluzioni sono molteplici ma quella che preferisco è propensa verso un particoilarismo più accentuato della realtà piemontese. Ma in questo dovrebbe aiutarci anche la federazione.perchè unire le forze in un'unica squadra. In questo modo si finirebbe solo per avere solo una squadra di cui parlare e chi vorrebbe giocare a rugby dovrebbe andare a gioìcare lì(sempre se ti prendono).Comunque se continuiamo a pensarla così il rugby a livelllo italiano nn si svilupperà mai e soprattutto nn sarà mai competitivo.Che io sappia in italia ci sono circa 2000 squadre di rugby(correggetemi se dico un cavolata).Non sarebbe più bello se ce ne fossero magari il prossimo anno 2300 anzichè dimezzare il numero con le varie fusioni?
<BR>La competitività deriva dall'esperienza ma con pochissime squadre come potremo esser mai competitivi?
<BR>Dunque una squadra unica ci farebbe solo regredisre alla situzaione in cui il rugby italiano era quasi neonato!!!
<BR>Ditemi e fate le vostre considerazioni!!!
<BR>Ciao Ciao
<BR>

terzapiufortedelpiemonte
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Messaggio da terzapiufortedelpiemonte » 20 gen 2006, 11:51

bisogna avere un'unica struttura, una dirigenza che pianifica con un budget che non sia di 5 lire, e che prende delle decisioni che non siano solo a breve termine che faccia dei progetti e che sappia seguirli.
<BR>Poi la società può anche chiamarsi piemonte e avere anche 10 squadre, una d'elite e le altre in funzione degli iscritti sul territorio.
<BR>se si fondono due squadre e ognuna si coltiva il suo orticello tanto vale rimanere separati.

KAIL
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Messaggio da KAIL » 20 gen 2006, 12:10

quello che tu dici, paoloco, trovo che sia corretto. ma come altri hanno detto, per fare crescere squadra, giocatori movimento e quant'altro, bisogna, io credo, fare le cose seriamente. per fare le cose seriamente servono si i soldi, ma anche le persone buone, con esperienza e con professionalità, qualche struttura seria, un po' di mentalità programmatica eccetera eccetera. purtroppo di solito queste cose non abbondano. quindi le soluzioni, all'atto pratico (ma allo stesso tempo molto teorico) sono 2 (facendo l'esempio delle squadre dell'area torinese):
<BR>
<BR>la prima: esistono 5 o 6 squadre intorno a torino. una (o magari di più, perchè no) di queste cresce come squadra, si dota di tecnici validi e preparati, attira giocatori, si struttura con le varie categorie, fa una pianificazione seria a medio termine, ottiene qualche risultato e con il tempo cresce di importanza, diventanto una squadra "professionista" (passatemi il termine, che qui serve solo a rendere l'idea).
<BR>
<BR>la seconda: alcune di queste squadre si fondono, diventando una sola squadra, mettendo in comune i dirigenti e i tecnici validi, i giocatori per poter avere un bacino d'utenza da cui pescare x le varie categorie molto più ampio, si struttura un po' di più, fa la programmazione a medio termine, attira altri giocatori, ottiene qualche risultato e ccetera eccetera....
<BR>
<BR>la prima realtà è auspicabile, ma estremamente difficile che avvenga.
<BR>
<BR>la seconda è più teorica
<BR>
<BR>amen

THAKER
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Messaggio da THAKER » 20 gen 2006, 13:35

Bhe se si creasse un progetto squadra Piemontese che selezioni i migliori gocatori ed i migliori giovani di Torino e dintorni (e poi in un futuro roseo tutto il Piemonte) con la partecipazione nel CDA del Comitato Regionale e di tutti i club, questo potrebbe essere usato come locomotore del rugby piemontese.
<BR>Ciò non implica la cancellazione delle altre realtà, anzi queste ne potrebbero essere il bacino di utenza ed il ramo sul territorio.
<BR>Il SuperClub potrebbe poi fungere da Academy per i giovani e da fulcro pe rgli sponsor, con accordi specifici x distribuire anche agli altri club certe forme di competenze in un progetto unico e coorinato per la diffusione del nostro sport dove non esiste o dove vi sono un poco più di difficoltà.

jeanjean38
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Messaggio da jeanjean38 » 20 gen 2006, 13:58

Credo che Thaker abbia tradoto in termini chiari quel che già qualcuno scrive nel forum.
<BR>Selezione dei migliori giocatori in un Wunderteam Piedmont Valdotaine con le società che continuano le loro attività di base e Senior....
<BR>Anche per evitare che i buoni buoni decidano di fare la serie A in Emilia o Veneto o Lombardia sperando in qualche anno di diventare rugbisti di alto livello, che non diventeranno mai(quasi).
<BR>A casa loro sarebbero più motivati senza dubbio, giocando per la loro regione.
<BR>Non mi sembra così difficile.

wolf84
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Messaggio da wolf84 » 20 gen 2006, 14:20

Qualcuno si è chiesto perchè sono nate così "tante" squadre nella provincia di torino?
Angelo.
L'ovale ha sempre ragione.

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AlbyF
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Messaggio da AlbyF » 20 gen 2006, 15:20

Ripreciso:
<BR>1) Sulla questione Settimo-Rivoli ho scritto (basta leggere) che non sono daccordo. Il problema è che il regolamento lo prevede e quindi fatti loro. E' un mezzo che può essere paragonato all'acquisto di giocatori o altro. Ripeto NON mi trova daccordo ma liberi di farlo
<BR>2) Io non c'entro nulla con il Comitato regionale. Se ritengo (riteniamo) che facciano stronzate alzo (alziamo) il telefono e formalmente o informalmente comunichiamo il nostro parere.
<BR>3) Sulla divisione in due gironi mi pare (ne sono abbastanza sicuro) che sia stato chiesto un parere preventivo alle società. Detto ciò le due piemontesi/liguri che avranno l'opportunità di salire in B dovranno GIOCARSELA SUL CAMPO e non saliranno per "cavilli". Basta leggersi il meccanismo di promozione.
<BR>3) Sulla questione Settimo-Biella e rispettivi gironi, il cambio è stato fatto su richiesta Settimo (e presumo Rivoli). Al Biella non poteva fregargliene di meno.
<BR>4) Sulla questione chi può salire e chi no il Comitato non può a priori organizzare il Campionato su proprie supposizioni, ne sulle penalizzazioni. Il campionato è così, se poi qualcuno non rispetta i parametri saranno cavoli suoi.
<BR>5) Sulla seconda fase (obbligatoria) delle squadre non interessate alla promozione può, a mio avviso, essere sfruttata per la ricerca o di sponsor o di consensi per l'anno successivo. Cioè noi "del settore" sappiamo che la coppa delle Alpi non vale nulla, ma media e popolazione e imprese rugbysticamente ignoranti possono percepire la vittoria di un campionato anche se così non è. Non è molto ma qualcosa vale.
<BR>6)Thaker ha sempre delle ottime idee che condivido spesso e volentieri. Purtroppo rasentano l'utopia, ma sono daccordo sul fatto che bisogna in qualche modo fare "massa critica", magari se non con fusioni, con collaborazioni mirate che vadano al di la del campionato dell'anno prossimo, ma abbiano obbiettivi comuni per almeno un quinquiennio. L'ho già scritto altrove, abbiamo fatto una proposta a Vercelli e Novara per unire le forze su certe categorie, ma non è stata percepita da qualcuno (VC). Personalmente cercherò di portare avanti questo discorso nell'ambito della mia Società nel tentativo di fare "massa critica" magari con Ivrea ed Aosta. Qualche esperienza c'è già stata tanti anni fa un po' positive ed un po' negative, bisognerà sfruttare le prime ed eliminare le seconde e dare la possibilità ai ragazzi forti di mettersi in mostra a livello nazionale e quelli "meno forti" di emulare i primi e crescere.
<BR>Vabè sono stato un po' prolisso, chiedo scusa.
<BR>Alby

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Messaggio da AlbyF » 20 gen 2006, 15:55

......Thaker....quest'idea è un po' utopica, non tutte le altre tue :-] :-] :-] :-]

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