L'arte di calciare

Sezione dedicata a discussioni sulle problematiche legate all'allenamento ed alla didattica del rugby.

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pilonegrosso
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L'arte di calciare

Messaggio da pilonegrosso » 12 mar 2015, 16:51

Ho la netta impressione che si insegni sempre meno a calciare. Solo 10-15 anni fa i 3/4 degli under 15 erano ben impostati a capire l'importanza del calcio, dallo spostamento tattico al grubber, dall'up & under alla ricerca della touche ecc., oggi fisiconi e mani e piedi quadri. Ho l'impressione che i ragazzi (e non è colpa loro) non sappiano usare una parte fondamentale dell'armamentario tattico. Neozelandesi, irlandesi e francesi danno ancora molta importanza ai calci e questo si vede nelle nazionali maggiori come nelle giovanili e nell'attività di club. Chi di noi ha visto Dominguez, Hernandez, Corleto, Wilkinson sa che le opzioni sono innumerevoli e a volte assolutamente straordinarie, ma anche un atleta coma Ma'anonu, famoso per altre doti, quando serve calcia e molto bene. Da noi aperture e estremi e un po' MM e centri, usano sempre meno le alternative al piede. Inoltre spesso si rinuncia a piazzare per cercare la meta, ma spesso la scelta è infelice. E quante partite sono state decise da un drop allo scadere o da un piazzato da distanza siderale? Sono opzioni che non abbiamo più e ricordo con piacere quel drop di Marcato al Flaminio contro la Scozia. E poi, se Carter e Steyn sono famosi anche per i piazzati da 60 m non capisco perchè noi rinunciamo a priori non solo a punti preziosi, ma anche a mostrare una pericolosità che ci vietiamo a priori.

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