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leggo su riviste e format di rugby che il progetto- aperture (i numeri 10) è diventato , direi ormai da 15/20 anni, il problema-aperture. Per conto mio, siamo noi allenatori che non siamo in grado di allenare e far crescere un mediano (quello di mischia anche, ma è un po' più facile). Alcuni giocatori ventenni, stanno terminando la loro crescita esperienziale all'estero, ma quando torneranno (se dovessero avere la malaugurata idea di farlo) non verranno neppure capiti, poichè nei Club si sfornano sopratutto giocatori di mischia.............. La mia opinione è che noi coach, manchiamo di didattica, nel senso ampio della parola, e anche in fase istruente-educativa (sto parlando del mini rugby, quello fino a 12, 13 anni) lavoriamo su troppi fronti (e spesso ci dimentichiamo anche le più elementari skill). Questo per dire: ma dove vogliamo arrivare? La nostra nazionale maggiore in poco più di una stagione è passata dal 10° al 14° posto, e a novembre, potrebbe perderne ancora uno; come faranno gli investitori (leggi sponsor) a investire su un gioco che perderà in interesse e visibilità? Non sarebbe meglio rimboccarsi le maniche, rivedersi didatticamente, risparmiare le centinaia di migliaia di euro/anno per le Accademie (lascerei solo Tirrenia come centro di formazione federale e basta) e ripartire dal basso?
Buon rugby