Professione Allenatore educatore

Sezione dedicata a discussioni sulle problematiche legate all'allenamento ed alla didattica del rugby.

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filibustierecaraibi
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Professione Allenatore educatore

Messaggio da filibustierecaraibi » 29 ago 2011, 16:18

Salve a tutti,
dopo anni a cambiare lavoro e le indecisioni che ne conseguono ho chiarito le idee su quello che vorrei fare nella vita: l'allenatore-educatore di rugby.
Ho molto esperienza con i bambini dai 5 ai 14, avendo lavorato come insegnante alle scuole elementari e medie con progetti esterni di enti di promozion sportiva che non permettono però uno stipendio sufficente.
Il mio sogno è specializzarmi nell'insegnamento del rugby a 360°e cercare il modo di potermici dedicare sempre, non solo come passatempo, insomma farlo diventare una professione in tutto e per tutto.
Qualcuno ha potuto farlo? O cosa posso fare per poter rendere possibile ciò?
Grazie dell'attenzione!

mauott
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Re: Professione Allenatore educatore

Messaggio da mauott » 29 ago 2011, 19:06

filibustierecaraibi ha scritto:Salve a tutti,
dopo anni a cambiare lavoro e le indecisioni che ne conseguono ho chiarito le idee su quello che vorrei fare nella vita: l'allenatore-educatore di rugby.
Ho molto esperienza con i bambini dai 5 ai 14, avendo lavorato come insegnante alle scuole elementari e medie con progetti esterni di enti di promozion sportiva che non permettono però uno stipendio sufficente.
Il mio sogno è specializzarmi nell'insegnamento del rugby a 360°e cercare il modo di potermici dedicare sempre, non solo come passatempo, insomma farlo diventare una professione in tutto e per tutto.
Qualcuno ha potuto farlo? O cosa posso fare per poter rendere possibile ciò?
Grazie dell'attenzione!
Se l'obbiettivo è restare nei propaganda e puoi vivere di rendita è un progetto bellissimo :-] altrimenti credo sia meglio che tu emigri in inghilterra o galles dove una cosa del genere è possibile (servono skill tecnici diversi dalla media italiana oltre alla conoscenza della lingua locale ... non credo che il titolo di studio italiano basti però per farlo fatto salvo quanto detto prima).

Se invece vuoi fare anche altro devi prendere i livelli FIR ma penso che tu lo sapessi già .... 8-)

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andrea12
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Re: Professione Allenatore educatore

Messaggio da andrea12 » 30 ago 2011, 8:32

Prendere i vari patentini FIR non ti permette comunque di fare il professionista (non sono più di 12/15 in Italia gli allenatori che vivono di solo rugby e lo fanno con prime sqaudre in A o Eccellenza).
Io andrei in UK, dove la ricerca di educatori/allenatori è sempre un obiettivo a breve termine.
In Galles (WRU) i primi 2 livelli li prendi abbastanza in fretta ma per il terzo devi avere già delle competenze che poi verificheranno anche sui campi (ti vengono a vedere in allenamento e in partita, in momenti diversi; su di te stendono uno score sessione per sessione, che poi, ti chiariscono quasi subito e poi inoltrano in federazione). La WRU stabilirà se sei interessante, allora ti invitano al terzo livello e così anche per il quarto. Chiedono comptenze (sopratutto per i primi 2) di tipo educativo e tecnico alla stessa percentuale. Già il primo anno puoi sperare di vivere di rugby, se poi prendi anche il terzo allora diventa tutto facile. Deve essere pensata come una professione, qui è solo un dopolavoro che posso fare io che faccio il capraio come te che hai una laurea in pedagogia.
Inoltre: da noi se parti col voler fare il coach delle propaganda, ci sono pochissimi Club che ti pagano qualche rimborso (da vergogna, non per viverci); se hai un terzo livello e piaci ad un direttore sportivo, allora ti prendi una Prima squadra e magari qualcosa in più prendi (dalla serie B in su).
Guarda che il nostro è un mondo molto, molto piccolo (e anche mediocre) dove troverai buone professionalità senza direzione,e molti incompetenti (dell'ambito pedagogico applicato) a piede libero; direttori sportivi interessati solo alla prima e presidenti che non sanno fare cassa. Se poi ti presenti come educatore e non come mandrake del rugby, le tue quotazioni si abbasseranno immediatamente. Quasi sempre il tutoraggio non esiste e se c'è chi comanda è il primo allenatore e i momenti di discussione finiscono sempre in niente.
Sei giovane? hai delle professionalità valide da spendere? Vuoi vivere della tua professione'? ma come fai a pensare di stare qui? Hai intravisto qualche punto di forza di questo sitema? Se si, illuminaci tu.
Scusa se mi sono dilungato. Buonissima fortuna e buon rugby
PS
a mesi dovrebbe partire un buon progetto di sintesi tra educazione e rugby. Ma è ancora molto in alto mare. Credo che ci siano già degli sponsor e la cosa sembrerebbe molto grossa e seria. Per ora non ti potrei dire nulla perchè questo è anche l'ambiente dove si spacciano per proprie le idee di altri. Leggi il forum nei vari argomenti e ti accorgerai che esiste un livello di arroganza da paura. Ed è solo la punta dell'iceberg; sul campo ne vedrai e ne sentirai di tutti i colori.......vattene finchè sei in tempo

filibustierecaraibi
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Re: Professione Allenatore educatore

Messaggio da filibustierecaraibi » 30 ago 2011, 14:46

In che modo si potrà cambiare il meccanismo (marcio?) del rugby Italiano affinchè persone volenterose come me e più di me, possano dedicarsi in tutto alla propria passione, per migliorare e ottimizzare l'insegnamento del rugby ai piccoli che sono i giocatori professionisti del futuro?
Bisognerebbe formare una coalizione di persone preparate esperte e soprattutto appassionate per poter evolversi?
Insomma almeno in Italia per ora non si può vivere di minirugby... Ma è ora di svegliarsi... a mio parere...

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andrea12
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Re: Professione Allenatore educatore

Messaggio da andrea12 » 30 ago 2011, 15:56

Attenzione filibustierecaraibi,
la mia posizione è estremamente minoritaria e quindi ti consiglio di leggere nei vari capitoli come invece il problema viene visto da altri.
Mi si rimprovera di essere rigido su posizioni di dissenso, ma è opportuno che tu ti possa fare un'idea personale sentendo anche gli altri. Che abbia scritto un po' di pagine con progetti alternativi, conta molto poco, tant'è che per evitare il contenzioso, la maggioranza tace e accetta il non-fare abbastanza comune, oppure mi accusa di fare del disfattismo.
Io continuo sulla mia strada, anche se solo o quasi, ma è bene che tu faccia delle considerazioni, dopo aver risocntrato sui campi, per quanto possibile, e se vuoi anche su questo forum (su cui scriviamo in tanti, e non tutti proprio professionisti), piuttosto (molto meglio) che nei contatti interpersonali con altri allenatori.
Potrebbe partire a breve un progetto di grande risonanza nazionale e per il momento non ho molto da dirti; in un paio di mesi si dovrebbe risolvere, sia per il SI che per il NO. Se tu fossi interessato, magari con messaggio privato, contattami pure.

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andrea12
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Re: Professione Allenatore educatore

Messaggio da andrea12 » 30 dic 2012, 10:58

Re: Prediche -purtroppo- inutili
da JosephK. il 28/12/2012, 10:15

Brunel: È la cosa che negativamente mi ha colpito di più, quando sono arrivato qui, un anno fa. I ragazzi restano a scuola fino a metà pomeriggio, poi se ne vanno a casa. Quelli che fanno sport devono pagare, e non hanno la possibilità di trovare la disciplina più adatta alle loro caratteristiche.
Quanto ha ragione, per altro numero di ore a scuola spropositato, non serve a nulla tenere sui banchi gente per 35 ore se non a salvare i genitori che lavorano.
E se mi nasce un figlio poi lo chiamo... Andreamasi.
JosephK.

Vorrei prendere spunto da questo ultimo post per ritornare sull'allenamento del rugby, anche se evidentemente non calza del tutto con quanto detto precedentemente (è solo un pretesto per ritornare su un argomento che mi interessa molto):
Il rugby italiano soffre anche a causa della Scuola
Anche di quella Scuola, che nella realtà non esiste e che spessissimo non solo latita, ma attiva dei mezzi antieducativi e per nulla formativi, proprio perchè ancora riferita strettamente all'ambito dell'istruzione. Una struttura napoleonica, la cui grande riforma storica ed efficace è ancora quella fascista di Gentile e che vorrebbe competere o semplicemente essere adeguata al terzo millennio?.......
Ha ragione Brunel, che probabilmente ha anche fatto molto bene a non continuare, perchè tanto non sarà certamente nè FIR nè gli àristoi della scuola a saper tradurre una Istituzione ormai depassè in un utile strumento sociale di emancipazione ed evoluzione del Cittadino.
Lo capisce chiunque che anche le "riformate " (della Sig.ra Gelmini) 30/35 ore non hanno alcun significato, se non quello di mantenere tutto come prima. I giovani e le giovani, nella sostanza, anche quando sono fortunati e hanno un buon insegnante di educazione motoria, nella realtà non possono trarne nessun giovamento (neppure in termini personali, figuriamoci collettivi) perchè le 2 ore settimanale sono soltanto uno specchio per le allodole (e le Famiglie) dietro a cui il baratro del NULLA rappresenta la vera mancanza istituzionale. Quando le due ore settimanali, avranno come aggancio anche le due ore giornaliere in attività motoria/sportiva extracurriculare, con una riduzione del monte ore complessivo a non più di 26 ore, programmazioni disciplinari non più copia/incolla da circa 25/40 anni, il recupero della didattica trasversale e su base pedagogica, e quando si comincerà a pensare a formazione dell'Individuo/Cittadino ed educazione collettiva, allora ne potremo riparlare e anche il rugby potrà avvantaggiarsene (a prescindere dal fare rugby o altro nella Scuola stessa).
Per ora, complice la nostra scuoletta, il rugby continuerà a prendere gli "scarti" (in termini di prestazione, non di persone) delle attività che le Famiglie pagano al pomeriggio, incastrando gli impegni sempre più fitti, in un gioco cinese di impegni snervanti, e senza davvero ripristinare quella competenza motoria di prerequisiti, di cui le nuove generazioni, figlie della play station, sono portatrici.
Mi piacerebbe che mi rispondesse qualche dirigente, per potergli riferire (e questi lo sanno molto bene ma sollevare i coperchi di una caldaia in ebollizione è solo compito da veri professionisti) che le nostre linee guida, quelle ministeriali, sono perfettamente in sintonia col resto del mondo, ma nessuno le vuole applicare perchè questa risulterebbe una fatica e un rischio davvero problematici..........................non andremo mai da nessuna parte.
Ieri un amico, non chè stimatissimo allenatore di rugby mi diceva che prima di raggiungere Francia piuttosto che Galles ci vorranno parecchi decenni; io gli ho risposto che non ci arriveremo mai; quando ci andrà bene riusciremo solo a fare qualche punto in più (scusate il ribaltamento di un aforisma gallese) :)
Buon rugby

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