Schemi di gioco

Sezione dedicata a discussioni sulle problematiche legate all'allenamento ed alla didattica del rugby.

Moderatore: Emy77

billingham
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Messaggio da billingham » 17 lug 2004, 11:37

l\'improvvisazione da sola non può fare niente...e questo in qualsiasi cosa...sport, musica...tutto...bisogna avere delle basi...tutto nasce dalla tattica...per esempio...guardiamo un attimo alla prima meta inglese in finale mondiale...calcio, presa al volo e meta...
<BR>
<BR>l\'italia ha cercato una cosa simile contro la francia...col calcio di de marigny...perchè non ce l\'ha fatta? perchè gli inlgesi l\'avranno provata mille volte in allenamento quella cosa...certo, poi bisogna saperla interpretare, e lavorare di fantasia...ma la fantasia senza basi non è utile...a questo...io queste cose le dico avendone esperienza per le mie attività musicali...senza aver mai giocato a rugby...però mi sembra evidente che sia così
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Panda
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Messaggio da Panda » 17 lug 2004, 12:29

Molti di noi confono gli schemi con il modulo di gioco.
<BR>Si chiamano schemi quelle azioni coordinate, sia di attacco che di difesa, che vengono provate in allenamento e per ciascun reparto.
<BR>Il modulo di gioco è la scelta di giocare un certo tipo di rugby, anche a seconda dei giocatori e delle tradizioni di ciascuna squadra.
<BR>Per esempio Se si hanno giocatori di gande fisicità si cercherà di giocare sempre cercando il contatto con gli avversari.
<BR>Se hai un grande calciatore si cercherà di trattenere la palla nei raggruppamenti cercando di indurre gli avversari al fallo.
<BR>Non approvo chi pensa che uno schema riesca o meno solo per questione di allenamento.
<BR>Wilkinson che calcia un pallone sulla fascia per Robinson , non avrà lo stesso risultato dello stesso schema proposto da De Marignj e Mazzucato.
<BR>Lo schema è lo stesso, ma cambia la qualità.

billingham
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Messaggio da billingham » 17 lug 2004, 16:14

beh, ma Panda, come credi di ottenerla la qualità, se non attraverso l\'allenamento? avrebbero potuto farla anche gli italiani quella meta, se l\'avessero provata...(non sto dicendo niente contro gli italiani, è solo una constatazione), e se con gli allenamenti in quell\'azione fossero riusciti a raggiungere altra qualità...poi ovvio c\'è il talento...ma un talento allenato fa portenti, un talento lasciato andare è un brocco...e poi...beh, come in tutte le cose...ci vuole un pizzico di c***
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rugbyplayerang
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Messaggio da rugbyplayerang » 17 lug 2004, 21:30

leggo ancora delle nozioni di rugby molto fantascientifiche, ma in che mondo vivete?
<BR>Il rugby ha una base e se non si parte da quella, il vostro campione sapete dove lo potete mettere se gli altri 14 non sanno giocare a rugby?
<BR>A rugby si gioca in 15, e secondo me siete molto in ritardo con il rugby moderno.
<BR>Non fate paragoni con le nazionali di alto livello perche in quelle squadre a rugby sanno giocare in 22.
<BR>Date un\'occhiata ai cd che la federazione ha messo in circolazione e poi ditemi se le vostre idee cambiano.
<BR>E poi luighi sei partito molto male nella tua descrizione teorica sul rugby, ormai il rugby è cambiato non si basa piu sui singoli o almeno, averne 15 giocatori di \"alto livello\".
<BR>Perche la federazione non mette un commentatore televisivo tecnico come fanno nel calcio, un guidi, ascione, cavinato,lusi, ho una lista lunga di tecnici che fanno parte dello staff della nazionale e purtroppo non vengono considerati.
<BR>La terminologia tecnica è cambiata come è cambiata la tattica anzi scusatemi il progetto di gioco, cosa ho detto qualcosa di strano? \"PROGETTO DI GIOCO\" questo è l\'inizio il resto guardatevi i cd, sono fatti molto bene e molti allenatori non li capiscono perche la pensano come voi.
<BR>anni 40
<BR>
<BR>

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Messaggio da sbnmiky » 18 lug 2004, 6:32

come qualcuno giustamente ha detto, i giocatori sono 15, anzi 22 , e nel rugby moderno sono \"universali\", ovvero sanno giocare in quasi tutti i ruoli possibili.
<BR>Questo perche\' magari da bambini si inizia a giocare in un paio di posizioni, poi da ragazzini si migliora con altre 2 posizioni, poi nei primi teams altre ancora...per poi arrivare ad essere completi.
<BR>
<BR>La tecnica (ovvero schemi) sono importanti, ma dipende molto dal coach: solo per farvi un esempio, i giocatori della nazionale inglese passano piu\' tempo a studiare gli schemi sulla carta, piuttosto che preparare la partita sul lato fisico o con partite di allenamento.
<BR>Le squadre australi invece passano piu\' tempo sui campi a giocare, e meno tempo dedicato agli schemi, ma pursempre c\'e\' un minimo di schemi che vengono messi in pratica.
<BR>
<BR>miky
<BR>
<BR>

Luighi
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Messaggio da Luighi » 18 lug 2004, 10:28

Secondo me sarebe il caso che qualcuno abbassasse la cresta.
<BR>
<BR>Prima di parlare leggete attentamente quello che la gente scrive.
<BR>
<BR>Non ho mai pensato che il rugby vada giocato individualmente.
<BR>Quando dico \"Che la mente di un giocatore sia allenata a pensare: questo deve essere l\'obiettivo di un allenatore, non che sia fedele nell\'eseguire. \"
<BR>non sto assolutamente dicendo chi fa da se fa per tre o cose simili.
<BR>
<BR>Anzi sono al più gli schemi che individualizzano il gioco.
<BR>Pensate un\'attimo a \"che cosa è uno schema\" uno schema è un insieme di movimenti -stabiliti ordinati e dichiarati - utili a mettere un giocatore nelle condizioni di superare la linea del vantaggio.
<BR>Quando io dico che gli schemi non sono la chiave per capire il gioco del rugby (ma non ho mai detto che sono inutili) intendo dire che se una squadra sa solo applicare gli schemi non produrrà un buon gioco ... se l\'avversario trova le giuste contromisure difensive (come diceva Panda gli schemi esistono anche per le difese) neutralizza con facilità qualsiasi giocata.
<BR>
<BR>Quello che mette in difficoltà gli avversari è la capacità di giocare allla mano o al piede - COME SQUADRA - anche in fasi successive alla prima, anche senza applicare gli schemi.
<BR>La comuicazione verbale per esempio non è contemplata in nessuno schema ma è parte fondamentale del gioco del rugby.
<BR>
<BR>Per esempio (tanto caro mi è questo esempio, già fatto in altr sedi) ero a Parigi a vedere Francia - Italia.
<BR>Lo schema difensivo dell\'italia in quel momento probabilmente diceva Occupate gli spazi. Così tutta la nostra linea difensiva er ad occupare lo spazio, lasciando così un \"buco\" vicino al raggruppamento.... Dallo stadio mi giro verso il mio vicino e gli dico:
<BR>ora se la francia gioca al largo è stupida. Che succede ? L\'apertura sta per giocare al largo ma si accorge che all\'internoarriva dominici (che probabilmente gli ha chiamato la palla) dominici passa ad un metro dal raggruppamento e arriva con facilità in meta (salvo poi farsi cadere la palla... ricordate ):
<BR>ecco la differenza tra una squadra che esegue e una squadra che pensa.
<BR>
<BR>Caro Playerang il problema non è in che mondo vivo io ma in che mondo vive la federazione. Io no ho questi Cd , ma se ti portano a confondere la parola schemi con il progetto di gioco c\'è qualcosa che non va, e d\'altronde è assai chiaro che la nostra nazionale spesso confonde le due cose riducendole entrambe a schemi.
<BR>Eppoi guarda che io le partite le vedo per lo più senza audio.
<BR>E invece proprio con le nazionali di più alto livello bisogna fare i paragoni, proprio perchè loro sanno giocare. prendiamone una qualsiasi (forse solo l\'inghilterra qualche volta costituisce un\'eccezione) e vediamo che con gli schemi impostano solo poche azioni, per lo più quelle che vengono da touches o da mischia ordinata. è vero che le grandi nazionali seguono un progetto di gioco ma sono anche in grado di cambiarlo in corso della partita.
<BR>
<BR>La meta di Rococoko contro i pacific I. per esempio non era uno schema... fare un calcio per l\'ala non è uno schema quasi mai è una decisione presa in virtù del piazzamento degli avversari, della visione del gioco. Poi che sia provato in allenamento è ovvio, come in allenamento si provano i passaggi, i placcaggi eccetera....
<BR>
<BR>E concludendo Miky, non conosco i metodi di allenamento dalle tue parti, ma per quanto riguarda l\'Italia e la Francia non succede assolutamente quello che descrivi tu, tutt\'altro.
<BR>Il bambino impara a giocare da piccolo in tutti i ruoli (o meglio da piccolo gli si insegna come giocare a rugby in modo essenziale) poi con la crtescita si specializza sempre in meno ruoli fino a trovarne uno o due ... Ma proprio perchè è cresciuto in questo modo dovrebbe essere in grado di ricoprire altri ruoli. Lui ha il \"fondo, la base\" che gli servono per potersi specializzare in gran parte dei ruoli. L\'allenatore del bambino (o educatore) non dovrebbe dare delle risposte al bambino, ma rendere possibile che il bambino si trovi le risposte anche da solo, e deve piuttosto porgli delle domande.
<BR>
<BR>ciao brutti. Luighi.
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Messaggio da pipinide » 18 lug 2004, 12:51

cmq credo che nelle partite trasmesse in giugno da SI i cari tramontin e pedroni si siano dati abbasanza da fare per spiegare(non so se bene o male), diverse azioni.
<BR>Mi riferisco per esempio alle azioni da mischia ordinata che loro chiamavano 8-9, o simili, o alle touche dove il tallonatore avversario teneva i piedi fuori dalla linea dei 5m ma in realtà sollevava le seconde linee ecc.
<BR>daccordo che abusano un po di termini ad effetto tipo l\'anatra ferita, ma credo che la volontà di spiegare ai neofiti ce la mettano.

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aladestra
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Messaggio da aladestra » 18 lug 2004, 18:03

Luighi, leggendo il tuo ultimo post mi è venuto in mente un episodio degli ultimi mondiali di rugby.
<BR>In particolare nella semifinale tra NZ e AUS, Carlos Spencer nei 22 metri dell\'AUS giocando alla mano ha passato indietro il pallone cercando un compagno, invece il capitano dell\'AUS ha fatto un intercetto ed è volato solo ed indisturbato per tutto il campo a segnare la meta per l\'AUS.
<BR>Ora in questo caso: è Spencer che ha pensato troppo (come dici tu) e non ha eseguito lo schema ???
<BR>In altre parole, se in quella circostanza gli ABs avessero applicato alla lettera, e senza ragionare, quello che sembra una schema d\'attacco, ora sarebbero i campiomi del mondo 2003.
<BR>Infatti, se ricordi, da quell\'episodio è dipesa l\'intera partita degli ABs.
<BR>Se avessero vinto contro l\'AUS, avrebbero battuto anche l\'Inghilterra.
<BR>Per cui, in certe circostanze, secondo il mio modesto parere, è meglio non ragionare ed applicare alla lettera gli schemi, sopratutto se si gioca in attacco.
<BR>Saluti.
Alla nascita siamo nudi, bagnati e affamati. Con il tempo le cose peggiorano.
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Messaggio da Luighi » 18 lug 2004, 18:16

proprio quella circostanza è emblematica per quello che dico io.
<BR>
<BR>Il problema non è che ha pensato troppo, ma che non ha guardato a chi stava passando il pallone quindi non è stato in grado di pensare.
<BR>
<BR>Spencer ha eseguito un movimento standard (quel passaggio lo fa tantissime volte anche con i Blues) (e comunque in generale spencer è l\'esempio di un giocatore che pensa molto) senza preoccuparsi di pensare.
<BR>
<BR>Invece Mortlock (il capitano dell\' Australia) ha agito in preazione, ha pensato quale fosse la cosa da fare!
<BR>tra i due in quella specifica situazione quello che ha pensato è stato Mortlock, e non come dici tu Spencer che ha commesso un errore madornale.
<BR>
<BR>Luighi.
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Messaggio da Luighi » 18 lug 2004, 18:26

P.S. :
<BR>uno dei problemi di alcuni di quelli che hanno una visione \"schematizzata e schematizzante\" del gioco del rugby [ed in particolare una visione molto ingenua e pochissimo ragionata che non avrei imputato a nessuno in questo forum] è proprio quella di valutare l\'azione in virtù dei movimenti di una sola squadra (del tipo : per fare meta si fà così, senza neanche preoccuparsi di come difende la squadra avversaria) proprio come dimostri di fare nel tuo ultimo post, aladestra.
<BR>
<BR>Senza ostilità, e che il dibattito continui.
<BR>Luighi.
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Messaggio da aladestra » 18 lug 2004, 18:27

Il giocatore Australiano era Stirling Mortlock.
<BR>Ognuno con le proprie idee, .......anche se la verità, secondo me, come al solito, sta nel mezzo.
<BR>Solo la fantasia senza schemi o solo schemi senza fantasia non va bene.
<BR>Ci vuole il giusto equilibrio.
<BR>Saluti.
<BR>
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Messaggio da aladestra » 18 lug 2004, 18:46

A proposito della visione schematizzante....... vorrei chiarire che:
<BR>ovviamente quando una squadra gioca deve applicare gli schemi migliori al momento opportuno e a seconda del piazzamento sul campo e della formazione avversaria.
<BR>Quindi nell\'applicazione degli schemi non va visto solo lo schieramento proprio ma anche quello avversario.
<BR>La bravura delle grandi squadre, secondo me, sta proprio nel capire le mosse dell\'avversario cercando di rispondere con gli schemi d\'attacco migliori.
<BR>Comunque, come ho detto prima, è necessario un buon equilibrio tra la fantasia (intesa come capacità di ragionare) e schemi.
<BR>Saluti.
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Messaggio da billingham » 19 lug 2004, 15:04

ups...correggo un errore che ho fatto...la meta di cui parlavo post addietro non era quella di robinson dell\'inghilterra, bensì quella di tuqiri dell\'australia nella stessa partita...
<BR>
<BR>sapete com\'è, la mammina mi ha portato dall\'inghilterra il dvd del finalone giusto ieri e me lo sono rigustato...accorgendomi dell\'erroraccio!
<BR>
<BR>comunque per chi cercava siti sugli schemi di gioco...sul sito www.irb.com vai sulla sezione playing the game
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Messaggio da aladestra » 19 lug 2004, 17:28

Luighi, a proposito dell\'errore di Spencer nella semifinale con l\'AUS, non è che Spencer non avesse pensato (o guardato), e solo che si aspettava un compagno dietro di sè secondo un preciso schema d\'attacco.
<BR>Se poi l\'azione non è andata a buon fine è colpa del compagno che era troppo distante da lui. Insomma a volte gli schemi possono non riuscire, ma non riesco a immagginare un rugby tutto opportunismo e azioni isolate.
<BR>Come ho già prima, meglio allora un sano equilibrio tra le due cose.
<BR>Ribadisco sulla mentalità schematizzante: gli schemi vanno pensati a tavolino e applicati sul campo tenendo sempre conto della formazione avversaria e delle sue mosse sul campo.
<BR>Nei miei post precedenti forse questo dettaglio era sfuggito.
<BR>
<BR>P.S.: se i giocatori italiani rivedessero un pò di schemi, forse avremo poche azioni isolate ma molte più mete.
<BR>
<BR>Saluti.
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Messaggio da Luighi » 19 lug 2004, 17:36

Aladestra a questo punto devo smettere di risponderti.
<BR>
<BR>Io non ho mai pensato ad un rugby senza schemi.
<BR>
<BR>Additare l\'errore di Spencer prima a Spencer e poi ad un suo compagno è forse coerente????
<BR>Perchè non cominci a rivedere l\'azione e non ti accorgi che spencer ha sbagliato e che Mortlock ha avuto una grande intuizione?
<BR>Se non riesci a riconoscere neanche questo la nostra discussione non può andare avanti perchè vuol dire che hai una idea del gioco del rugby troppo diversa dalla mia (per essere meno politicamente corretto direi che non hai una visione del gioco).
<BR>
<BR>opportunismo, azioni isolate... non ho mai parlato di ciò.
<BR>
<BR>Luighi.
<BR>
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