Sport minori

[menton]

Io di Dun na'n gall e di Doire

[menton]

Maledetto correttore. Dun na nGall

[jpr williams]

Il calcio gaelico mi è sempre piaciuto, anche se non ho una squadra preferita. Ma la storia di Mayo è così bella che potrei tifarli.
Piuttosto esiste qualche modo per vedere le partite?
E nel caso, oltre che di calcio gaelico, si potrebbe da qualche parte vedere l'hurling?

[Luqa-bis]

A Firenze c'è un pub (il Finnegan mi pare) che trasmetteva le partite della GAA, sia calcio che hurling.
Allora li trasmetteva su satellite SETANTA.

Oggi credo che:

li trasmetta RTE2 , che prima portava su satellite il segnale ai clienti
Sky via Astra 28.2°E

Alternativa praticabile?
GAAGO

Streaming legale a pagamento: una partita 14 €, il pacchetto da 6 partite con le due semifinali di hurling e football e le due finali All Irelnda dei due sport a 49€, cjh eè pare, il costo dimezzato del Pass annuale.

[jpr williams]

Purtroppo di satelliti non capisco una fava.
Io ho la parabola e il decoder di Sky; che dovrei fare? Andare sul tetto e girare la parabola di qua e di là strillando a time vortex se devo girare più a destra o più a sinistra?
Mi ricordo male o qualche volta è stato trasmesso su Eurosport e commentato da quel pazzoide di Tramontin.
Tramontin grazie al quale mi ero appassionato all'Aussie rules, peccato non lo facciano più. Avevo pure una mia squadra i Collinwood Magpies.

[Luqa-bis]

Hawthorn

[m.map]

Il calcio gaelico mi è sempre piaciuto, anche se non ho una squadra preferita. Ma la storia di Mayo è così bella che potrei tifarli.
Piuttosto esiste qualche modo per vedere le partite?
E nel caso, oltre che di calcio gaelico, si potrebbe da qualche parte vedere l'hurling?

cerca 'gaa sport' su youtube, qualcosa c'è
a volte anche partite in diretta, sia di hurling sia di football gaelico

[jpr williams]

Grazie!

[jaco]

Sono molto triste...
Una preghiera.

[jpr williams]

Anch'io, moltissimo.
Come aver perso una specie di fratello maggiore, gli anni della mia adolescenza.
Certe volte provo questa sensazione strana che la mia vita sia una specie di spettacolo teatrale di cui stanno via via smontando le scene.
Oggi Paolo.
Da juventino penso spesso a quanto piangerò il giorno in cui mancherà Dino Zoff.

[jpr williams]

Ho scritto per Paolo Rossi un ricordo che vorrei condividere

Paolo Rossi era un lampo azzurro che spuntava dal nulla e ti chiedevi dov'era un attimo prima di trovarsi lì quasi per caso e risolvere tutto con un gesto nudo e crudo, senza fronzoli o ricami. Era un ragazzo della provincia di un'Italia ancora da svezzare, che credeva ancora alle favole e sapeva inverarle. Era un'estate irripetibile della mia adolescenza, quando ancora tutto doveva cominciare e sembrava già successo. Era un mio fratello maggiore. Era la mia vespa azzurra che guidavo senza mani con una bandiera ed un pugno alzato. Oggi se ne va un pezzo dei miei anni leggeri e speranzosi, dolenti e desideranti. Arrivato a questa età mi sembra che la mia vita sia diventata uno spettacolo teatrale all'ennesima replica, uno spettacolo che sta per uscire dal cartellone e di cui, via via, si smontano le scene. Paolo era uno di questi fondali della mia esistenza. Lo vedo qui con quella coppa in mano nell'estate dei miei vissuti 17 anni; con lui Spadino Selvaggi, il Barone Causio, Giancarlo Antognoni e soprattutto l'immenso Dino Zoff. Se Paolo era un fratello maggiore lui era un papà. E quanto sarà triste il giorno in cui saluterà anche lui. Voglio salutare Paolo con le parole finali della bellissima "Incontro" di Francesco Guccini, parole che descrivono tanto bene il mio dolore di oggi:
"Noi corriamo sempre in una direzione
Ma qual sia e che senso abbia chi lo sa
Restano i sogni senza tempo
Le impressioni di un momento
Le luci nel buio di case intraviste da un treno
Siamo qualcosa che non resta
Frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno"

[menton]

Paolo Rossi. La mia estate dei 18 anni. Il mondiale. La prima vacanza con gli amici e la festa quella sera. Io, torinese e juventino, dopo anni a tremare davanti al Toro di Pulici e Giagnoni, col Trap, Zoff e poi anche Paolino, finalmente ad alzare la testa. Io, innamorato folle della mia città, che mai ho saputo essere antigranata. Ora leggo che, la malattia che ha portato via mio papà, si è preso anche lui. Il mio sogno di ragazzo. L' Italia campione commentata da Paolo Rosi. Grazie Paolino. Di tutto.

[Ilgorgo]

[jpr williams]

Mi ha molto colpito questo commento del Trap.
Lui guidò quella nidiata di ragazzini terribili destinati a diventare fra i più grandi giocatori della storia del calcio italiano. Ragazzini come Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli, Causio, Bettega e da ultimo proprio Pablito, che senza alterne vicende si sarebbe unito prima al gruppo.
E' la Juve della mia adolescenza che fu anche la spina dorsale delle meravigliose nazionali di Bearzot (un galantuomo come pochi altri nella storia del calcio) del '78 e dell''82. E forse quella del '78 era anche più bella, ma forse non ancora matura.
Il Trap e Dino Zoff.
E Gay Scirea, che se n'è andato troppo presto in quel modo terribile lontano da casa.
Niente, nessun filo logico, solo pensieri così, quelli che ti vengono in mente quando ricordi anni così lontani nel tempo e così vicini nel ricordo.

[jpr williams]

Paolo Rossi. La mia estate dei 18 anni. Il mondiale. La prima vacanza con gli amici e la festa quella sera. Io, torinese e juventino, dopo anni a tremare davanti al Toro di Pulici e Giagnoni, col Trap, Zoff e poi anche Paolino, finalmente ad alzare la testa. Io, innamorato folle della mia città, che mai ho saputo essere antigranata. Ora leggo che, la malattia che ha portato via mio papà, si è preso anche lui. Il mio sogno di ragazzo. L' Italia campione commentata da Paolo Rosi. Grazie Paolino. Di tutto.

Forse ricordo male, ma quella sera al Comunale (si chiamava così allora: quanto freddo preso in quella curva...) c'era una concerto dei Rolling Stones e Mick Jagger indossava la maglia di Gentile.
Magari ci sei andato anche tu
Qualche anno fa, per puro caso, ho incontrato Paolino Pulici, una persona di una gentilezza unica con cui mi sono fermato a parlare bevendo un caffè all'autogrill. Nei pochi minuti mi ha raccontato qualcosa di quei derby. Mi ha detto che per lui, Caludio Sala e Zaccarelli le nostre maglie erano meglio di qualunque doping. Gli ho detto che lui per me era una specie di incubo e ha sorriso. Davvero una bella persona.