LA NAZIONALE DEI TEMPI

La Storia del Rugby, le sue Tradizioni, le Leggende, attraverso documenti, detti, racconti, aforismi.

Moderatore: billingham

bragopiteco
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Messaggio da bragopiteco » 15 mag 2007, 9:00

Grun, hai ragione, ma ho dimenticato anche Artuso, Fusco, Appiani C., ecc. ecc.
Mi inchino devotamente, sei un pozzo di storia, uno storico del rugby. Penso anche di averti già conosciuto su qualche campo e di averti visto giocare.
Chiederò al Lorenzo presidente del Borgo ed ex presidente del Brescia se ti conosce.
Sabato 9 giugno alla cena offerta per l'addio al rugby di Massimo Bonomi, ne parlerò con Lorenzo.
Poi avendo finito la carriera come pilon-tallonatore ed avendola cominciata 34 anni prima come ala, non ho rancori verso nessun ruolo.
E visto che ci sei, vecchio pozzo di storia, parlami di Cochi Modonesi, così quando lo vedo posso adurarlo e sfotterlo allo stesso tempo.
Una cassa di birra per te alla prima occasione.

GRUN
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Messaggio da GRUN » 15 mag 2007, 9:12

Caro bragopiteco, intanto grazie. I pochi sfortunati che mi hanno visto giocare spero che abbiano dimenticato in fretta le mie corse vicino alle righe ed i miei placcaggi platonici, avviando i necessari (soprattutto per la mia dignità) processi di rimozione, così cari a zio Sigmund... La cassa di birra però la prendo volentieri... Più tardi ti scrivo quel poco che so su Cochi Modonesi.

leprottina
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Messaggio da leprottina » 15 mag 2007, 10:37

giongeffri ha scritto:
JPR ha scritto:
GRUN ha scritto: oggi è un affermato ristoratore.
a Roma ?? come si chiama il locale ?? semplice curiosità...
Se è quello di cui si parlava un pò di tempo fa.. ed ho dei vaghissimi ricordi, dovrebbe essere tipo a Parigi.

A Roma c'è il ristorante dei De Carli.. :D
io mi ricordo una bellissima gelateria vicino al Pantheon......

qualcosa con le Palme???? andando verso piazza della Maddalena????
o no è più sua??? erano gli anni 70 inizio 80......
....inseguita non da una muta di bigol, ma dalla MENOPAUSA... AAARGGHH! RAGGIUNTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!

IMOLA ... o giù di lì 19 novembre 2011: "la numerescion della partecipescion"

GRUN
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Messaggio da GRUN » 15 mag 2007, 20:29

Di Luciano Modonesi abbiamo già fatto cenno in altri 3D, ma volentieri ripetiamo ed integriamo. Bresciano, figlio di Alberto, giocatore della Leonessa che vanta un cap, ma importante in maglia azzurra (era il mediano di mischia titolare nella prima partita della nazionale, quella persa 9-0 contro la Spagna il 20 maggio 1929 a Barcellona), è crecsiuto nel Brescia, dove ha giocato a lungo in serie cadetta, poi in serie A, dove la squadra tornò nel 1967, retrocedendo di nuovo al termine del campionato 1968/69, poi nel forte Cus Genova di Bollesan al quale sopra abbiamo fatto riferimento, per poi tornare nella sua città e vincere lo scudetto della stagione 1974/75. In nazionale ha giocato 17 partite, esordendo il 30 ottobre 1966 contro la Germania Ovest a Berlino (3-3), giocando poi il 6 novembre 1966 a L'Aquila, in occasione di un match valido per la Coppa Europa e chiuso con una vittoria di prestigio (3-0) contro la forte Romania del grande Penciu. Con la maglia azzurra ha avuto un rapporto abbastanza continuativo fino al 1971, quando scese in campo contro la Francia B a Nizza, poi tre anni senza -convocazioni ed il ritorno nel 1974, contro i Leopards, proprio nella sua Brescia, in un match vinto 25-10. Ha chiuso la carriera in azzurro il 10 maggio 1975 a Reggio Calabria contro la Cecoslovacchia, larga vittoria per 49-9, proprio nel giorno dell'addio alla nazionale del suo amico Bollesan. Tra i suoi ricordi più dolci (puoi chiederglielo) credo ci sia l'incredibile tournée del maggio 1970 in Madagascar, che è stata consegnata alla leggenda più per la caccia alle hostess degli aerei o alle cameriere degli alberghi che per i significati tecnici. Pensa che molti giocatori del Madagascar scesero, nei due test match disputati a Tananarive, a piedi nudi. In occasione della seconda partita, che vincemmo pure con enorme e deprimente fatica 9-6 grazie ad un drop dell'aquilano Pacifici all'ultimo minuto, scesero in campo i malgasci Ravolomaso e Rolland Rajaonarivelo. Embé, dirai tu. Ecco, erano padre e figlio, ed il babbo aveva 49, dicesi 49, anni! Malgrado questo, rischiammo di perdere. Per la cronaca il primo test finì 17-9 per l'Italia. se vuoi prenderlo in giro, rischiando però l'incolumità, potresti rammentargli che era l'estremo titolare il 26 marzo 1967 a Tolone, il giorno dell'umiliazione. La Francia ci seppellì di mete (che allora valevano tre punti) e ci rifilò un imbarazzante 60-13. Fino ad allora ci era stata concesso, in Coppa Europa, di affrontare i maestri, di solito nella domenica di Pasqua, schierati con la squadra migliore, quella del Cinque Nazioni. Dopo quella vendemmiata, i francesi decisero, per i successivi vent'anni, di metterci contro, nella manifestazione continentale organizzata dalla Fira, solo la squadra B... Modonesi in carriera ha giocato prevalentemente da estremo, dove sfruttava senso della posizione e grande disponibilità ed abilità a placcare. All'epoca i numeri quindici molto raramente s'inserivano nell'azione d'attacco; sarebbe stato Villepreux, non a caso soprannominato dalla stampa inglese The Phantom, ad apparire spesso tra i centri e le ali, provocando situazioni di superiorità numerica e destabilizzando le difese avversarie. In sistemi di gioco più convenzionali, come già scritto altrove, l'estremo era comparabile al libero del calcio "inventato" da Gipo Viani, una sorta di ultimo baluardo difensivo. Ma Modonesi, che era molto veloce, giocò spesso da ala, e proprio in occasione di due delle tre volte in cui venne schierato in azzurro col numero 14 andò in meta, nel 1968, contro il Portogallo a Lisbona e contro la Germania Ovest a Venezia. Fu anche involontario protagonista di una delle tante polemiche che dilaniarono ciclicamente il nostro rugby. Nel 1966 lui e l'altro bresciano Avigo, tallonatore, D'Alberton del Venezia, Giani del Bologna vennero convocati per la già rammentate partite contro la Germania e la Romania. La chiamata suscitò un certo scalpore, perché i club di questi giocatori militavano in serie B. Il Corriere dello Sport martellò ai fianchi, con critiche feroci, il CT aldo Invernici, accusandolo di trascurare atleti di serie A, quali ad esempio Giugovaz del Cus Roma ed Autore, aquilano, entrambi, appunto, estremi. Per qualche settimana al povero Modonesi dovettero fischiare le orecchie...

GRUN
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Messaggio da GRUN » 15 mag 2007, 20:33

Scusa, un lapsus. I francesi ci misero contro, in Coppa Europa, la seconda squadra non per vent'anni, come sopra scritto, ma per trent'anni. Poi, quando decisero di rifarci l'onore della nazionale maggiore... persero, nel 1997 a Grenoble!!!

bragopiteco
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Messaggio da bragopiteco » 16 mag 2007, 12:01

ma chi sei!?!?!?!? Uno storico del rugby? Mi prosto umilmente al suo cospetto.
Apriremo un forum ad hoc per vedere di coglierti in fallo.

mariannetta12
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foto rugby italiano anni 60

Messaggio da mariannetta12 » 3 ott 2007, 11:57

ciao a tutti
sto cercando foto della nazionale italiana del 1965-1966
e del cus roma degli stessi anni
mi aiutate??
mari

mariannetta12
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Messaggio da mariannetta12 » 4 ott 2007, 15:44

GRUN ha scritto:Di Luciano Modonesi abbiamo già fatto cenno in altri 3D, ma volentieri ripetiamo ed integriamo. Bresciano, figlio di Alberto, giocatore della Leonessa che vanta un cap, ma importante in maglia azzurra (era il mediano di mischia titolare nella prima partita della nazionale, quella persa 9-0 contro la Spagna il 20 maggio 1929 a Barcellona), è crecsiuto nel Brescia, dove ha giocato a lungo in serie cadetta, poi in serie A, dove la squadra tornò nel 1967, retrocedendo di nuovo al termine del campionato 1968/69, poi nel forte Cus Genova di Bollesan al quale sopra abbiamo fatto riferimento, per poi tornare nella sua città e vincere lo scudetto della stagione 1974/75. In nazionale ha giocato 17 partite, esordendo il 30 ottobre 1966 contro la Germania Ovest a Berlino (3-3), giocando poi il 6 novembre 1966 a L'Aquila, in occasione di un match valido per la Coppa Europa e chiuso con una vittoria di prestigio (3-0) contro la forte Romania del grande Penciu. Con la maglia azzurra ha avuto un rapporto abbastanza continuativo fino al 1971, quando scese in campo contro la Francia B a Nizza, poi tre anni senza -convocazioni ed il ritorno nel 1974, contro i Leopards, proprio nella sua Brescia, in un match vinto 25-10. Ha chiuso la carriera in azzurro il 10 maggio 1975 a Reggio Calabria contro la Cecoslovacchia, larga vittoria per 49-9, proprio nel giorno dell'addio alla nazionale del suo amico Bollesan. Tra i suoi ricordi più dolci (puoi chiederglielo) credo ci sia l'incredibile tournée del maggio 1970 in Madagascar, che è stata consegnata alla leggenda più per la caccia alle hostess degli aerei o alle cameriere degli alberghi che per i significati tecnici. Pensa che molti giocatori del Madagascar scesero, nei due test match disputati a Tananarive, a piedi nudi. In occasione della seconda partita, che vincemmo pure con enorme e deprimente fatica 9-6 grazie ad un drop dell'aquilano Pacifici all'ultimo minuto, scesero in campo i malgasci Ravolomaso e Rolland Rajaonarivelo. Embé, dirai tu. Ecco, erano padre e figlio, ed il babbo aveva 49, dicesi 49, anni! Malgrado questo, rischiammo di perdere. Per la cronaca il primo test finì 17-9 per l'Italia. se vuoi prenderlo in giro, rischiando però l'incolumità, potresti rammentargli che era l'estremo titolare il 26 marzo 1967 a Tolone, il giorno dell'umiliazione. La Francia ci seppellì di mete (che allora valevano tre punti) e ci rifilò un imbarazzante 60-13. Fino ad allora ci era stata concesso, in Coppa Europa, di affrontare i maestri, di solito nella domenica di Pasqua, schierati con la squadra migliore, quella del Cinque Nazioni. Dopo quella vendemmiata, i francesi decisero, per i successivi vent'anni, di metterci contro, nella manifestazione continentale organizzata dalla Fira, solo la squadra B... Modonesi in carriera ha giocato prevalentemente da estremo, dove sfruttava senso della posizione e grande disponibilità ed abilità a placcare. All'epoca i numeri quindici molto raramente s'inserivano nell'azione d'attacco; sarebbe stato Villepreux, non a caso soprannominato dalla stampa inglese The Phantom, ad apparire spesso tra i centri e le ali, provocando situazioni di superiorità numerica e destabilizzando le difese avversarie. In sistemi di gioco più convenzionali, come già scritto altrove, l'estremo era comparabile al libero del calcio "inventato" da Gipo Viani, una sorta di ultimo baluardo difensivo. Ma Modonesi, che era molto veloce, giocò spesso da ala, e proprio in occasione di due delle tre volte in cui venne schierato in azzurro col numero 14 andò in meta, nel 1968, contro il Portogallo a Lisbona e contro la Germania Ovest a Venezia. Fu anche involontario protagonista di una delle tante polemiche che dilaniarono ciclicamente il nostro rugby. Nel 1966 lui e l'altro bresciano Avigo, tallonatore, D'Alberton del Venezia, Giani del Bologna vennero convocati per la già rammentate partite contro la Germania e la Romania. La chiamata suscitò un certo scalpore, perché i club di questi giocatori militavano in serie B. Il Corriere dello Sport martellò ai fianchi, con critiche feroci, il CT aldo Invernici, accusandolo di trascurare atleti di serie A, quali ad esempio Giugovaz del Cus Roma ed Autore, aquilano, entrambi, appunto, estremi. Per qualche settimana al povero Modonesi dovettero fischiare le orecchie...



ciao
sto cercando foto dei giocatori di quel periodo
sai dove posso trovare ad esempio una foto di giugovaz?
grazie
mari

trustever72
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Messaggio da trustever72 » 4 ott 2007, 16:52

giongeffri ha scritto:
JPR ha scritto:
GRUN ha scritto: oggi è un affermato ristoratore.
a Roma ?? come si chiama il locale ?? semplice curiosità...
Se è quello di cui si parlava un pò di tempo fa.. ed ho dei vaghissimi ricordi, dovrebbe essere tipo a Parigi.

A Roma c'è il ristorante dei De Carli.. :D
ne ha diversi di ristoranti a Roma: I MELONCINI a Viale Tor di Quinto, LA MEZZALUNA quartiere Trieste e CELESTINA viale Parioli che ahimè era il mio ristorante .Per quanto ne so invece a Parigi ne aveva aperto uno con Dominguez ma sempre se non sbaglio è stato ceduto a terzi dopo poco più di un anno.

bluffer
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Iscritto il: 24 ago 2005, 0:00
Località: Treviso

Messaggio da bluffer » 4 ott 2007, 17:19

Nazionale delle meteore...(dagli anni 90 in poi...)
PS senza alcuna offesa, anzi!
1-Moreno
2-Pucciariello
3-Muraro
4-Gritti
5-Cassina
6-Rigo
7-Rotilio
8-Travini
9-Mazzi
10-Platania
11-Zisti
12-Ceppolino
13-zanoletti
14-Perziano/Manteri
15-P. Dotto

Giangian
Messaggi: 425
Iscritto il: 3 lug 2003, 0:00

La Nazionale della nostalgia.

Messaggio da Giangian » 4 ott 2007, 17:54

Propongo anch'io la mia, ma probabilmente ci sono alcuni sconosciuti ai più:

15 Rocco Caligiuri
14 Manrico Marchetto
13 Ivan Francescato
12 Giorgio Troncon (che NON è il padre di Alessandro)
11 Cesco Dotto
10 Diego Dominguez
9 Ferdy Sartorato
8 "Maci" Battaglini
7 Roberto Luise III°
6 Sergio Lanfranchi
5 Umberto Cossara
4 Franco Zani
3 Franco Properzi
2 Giancarlo Pivetta
1 "Cubo" Abbiati

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