Perche' in Argentina?

La Storia del Rugby, le sue Tradizioni, le Leggende, attraverso documenti, detti, racconti, aforismi.

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amelia
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Perche' in Argentina?

Messaggio da amelia » 8 ott 2007, 11:52

Perche' in Argentina c'e' questa tradizione rugbystica che non c'e' in nessuan altra nazione Americana? :?:
L' argomento e' gia' stato trattato in qualche 'topic' ?

Grazie
Amelia

Flor
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Re: Perche' in Argentina?

Messaggio da Flor » 8 ott 2007, 12:03

amelia ha scritto:Perche' in Argentina c'e' questa tradizione rugbystica che non c'e' in nessuan altra nazione Americana? :?:
L' argomento e' gia' stato trattato in qualche 'topic' ?

Grazie
Amelia
Il rugby in Sud America e' giocato anche in Cile, Paraguay e Uruguay.

amelia
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Re: Perche' in Argentina?

Messaggio da amelia » 8 ott 2007, 12:18

Flor ha scritto: Il rugby in Sud America e' giocato anche in Cile, Paraguay e Uruguay.
Non dico che sia giocato solo in Argentina, pero' mi sembra che solo l' Argentina abbia una tradizione cosi' consolidata... o mi sbaglio ed e' solo un exploit recente?

GRUN
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RE: Re: Perche

Messaggio da GRUN » 8 ott 2007, 12:37

Ingegner Amelia ciao. Sono felice di constatare che mesi di vita a contatto con gli highlanders sulle piattaforme del Mare del Nord non ti hanno fiaccata... Più tardi ti scrivo due righe sul rugby in Argentina.

zuffy
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RE: Re: Perche

Messaggio da zuffy » 8 ott 2007, 12:37

giocava a rugby pure il CHE che era nativo di rosario...quindi non è un boom recente!

amelia
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Re: RE: Re: Perche

Messaggio da amelia » 8 ott 2007, 12:59

GRUN ha scritto:Ingegner Amelia ciao. Sono felice di constatare che mesi di vita a contatto con gli highlanders sulle piattaforme del Mare del Nord non ti hanno fiaccata... Più tardi ti scrivo due righe sul rugby in Argentina.
Dott GRUN sono contenta che abbia raccolto il mio appello.... non avevo osato scomodarLa in privato... :wink:

GRUN
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RE: Re: RE: Re: Perche

Messaggio da GRUN » 8 ott 2007, 13:42

La storia del rugby in Argentina affonda le proprie radici molto indietro nel tempo ed è indossolubilmente connessa alla presenza della comunità inglese in alcuni paesi sudamericani nella seconda metà dell'ottocento. I primi vagiti rugbistici vennero messi infatti a Buenos Aires nel 1873 grazie ad un gruppo di giovanotti inglesi che avevano fondato il Buenos Aires Cricket Club. In questi club (uno affine venne fondato nello stesso periodo a Montevideo, in Uruguay) i ricchi figli dell'alta borghesia inglese si riunivano per socializzare, mantenere riti ed abitudini metabolizzati in patria e per praticare le discipline sportive apprese negli anni del college. La presenza inglese in Argentina ed Uruguay era numericamente esigua,se raffrontata a quella di altre nazioni, ma dal peso politico ed economico di enorme rilevanza. Dopo le guerre intestine tra le forze federali ed il distretto di Buenos Aires, che il generale Mitre aveva risolto nel 1861 garantendo alla capitale una predominanza sul resto del paese, l'Argentina, malgrado le campagne contro le popolazioni indigene culminate tra il 1879 ed il 1880 con la famigerata Guerra del Deserto (di fatto una campagna di sterminio condotta dal generale Julio Roca), aveva raggiunto quel tanto si stabilità necessaria ad imprenditori stranieri, in maggioranza inglesi, ad investire capitali per la creazione di una rete infrastrutturale necessaria per i passi successivi.

pierrebi
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RE: Re: RE: Re: Perche

Messaggio da pierrebi » 8 ott 2007, 13:46

Ma il rugby in argentina è giocato anche nei quartieri/baraccopoli popolari o è legato alla classe medio-alta?

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RE: Re: RE: Re: Perche

Messaggio da GRUN » 8 ott 2007, 14:00

Questi passi furono mossi in direzioni semplici da seguire e comprendere. Grazie all'alleanza con i proprietari latifondisti o con la creazione di società che avevano acquisito diritti di vario tipo in cambio di quegli investimenti per la creazione di quelle infrastrutture alle quali sopra si è accennato, gli inglesi poterono allungare le mani sulle risorse, specie quelle del comparto agroalimentare, delle quali Argentina ed Uruguay disponevano. Le due giovani e tormentate nazioni divennero tra i più significativi fornitori di lana e carne (in Uruguay si arrivò a sostituire i bovini autoctoni con razze inglesi) per Gran Bretagna e resto del mondo. Al fine di sostenere il processo di sviluppo infrastrutturale e di garantire agli allevatori e agli industriali del comparto laniero e della produzione della carne in scatola la necessaria manodopera, si richiese forza lavoro ai paesi europei. Dal vecchio continente si riversarono in pochi anni milioni di proletari o sottoproletari italiani, spagnoli, tedeschi e, anche se in misura minore, di altre nazionalità. In pratica; gli inglesi ci mettevano i soldi (traendone poi ingenti profitti), gli altri le braccia, levandosi comunque dalle condizioni di quasi assoluta indigenza dei paesi di origine.

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RE: Re: RE: Re: Perche

Messaggio da GRUN » 8 ott 2007, 14:06

Pierrebi ciao. tra poco ci arrivo.

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Re: RE: Re: RE: Re: Perche

Messaggio da Giandolmen » 8 ott 2007, 14:21

pierrebi ha scritto:Ma il rugby in argentina è giocato anche nei quartieri/baraccopoli popolari o è legato alla classe medio-alta?
Quando l'ho chiesto ai miei amici argentini mi hanno detto che, anche se la situazione rispetto ad un tempo è molto cambiata, il rugby rimane comunque uno sporto giocato dai figli della classe medio-alta. Nei quartieri popolari si gioca a calcio.... anche perchè il calcio rappresenta una possibilità di riscatto (in termini economici) il rugby no... visto che è uno sport dilettantistico.

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RE: Re: RE: Re: Perche

Messaggio da GRUN » 8 ott 2007, 14:23

Per ragioni sulle quali sarebbe interessante soffermarsi, il calcio ebbe un immediato successo, con un processo del tutto simile a quello registrato in tutta la vecchia Europa, e divenne lo sport in primis della piccola borghesia e del proletariato di origine straniera che si era ammassato soprattutto nei quartieri periferici dei principali centri urbani, che andavano espandendosi con tumultuosa velocità. Il caso del Boca Juniors è paradigmatico: il barrio della Boca venne destinato, nella seconda metà dell'ottocento, la nutritissima comunità genovese (anche se molti erano in verità provenienti dal levante ligure e dalle valli dell'entroterra). Lì per anni si continuò a parlare genovese e a cucinare ripronendo e spesso rivisitando, in assenza delle materie prime liguri, le ricette della tradizione. Quando venne fondata la squadra di calcio destinata nei decenni successivi a dominare il calcio argentino e mondiale, intorno alla quale si raggrumavano sogni e speranze di molti immigrati che avevano poche opportunità di socializzare e divertirsi (la Boca è ancora oggi uno dei quartieri più poveri e problematici della capitale), i giocatori ed i tifosi di diedero l'appellativo che tuttora li connota, Los Xeneises ("xeneise" nel dialetto che nel cuor mi sta significa appunto "genovese"...).

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RE: Re: RE: Re: Perche

Messaggio da GRUN » 8 ott 2007, 14:30

Il rugby invece, legato come era ai club fondati dai facoltosi imprenditori inglesi e poi aperti ai figli della borghesia argentina, seguì un percorso ben differente. Non mancarono negli anni a venire, specie nella seconda metà del xx secolo, rilevanti e significative eccezioni, ma in sostanza questa connotazione sociale rimase, corroborata, come giustamente ha sopra evidenziato Giandolmen, dalla tenace difesa ad oltranza dello status dilettantistico attuata dalla federazione argentina, di fatto un deterrente per molti proletari in cerca di un riscatto sociale, ma soprattutto di un benessere che solo sport profesionistici potevano garantire.

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RE: Re: RE: Re: Perche

Messaggio da GRUN » 8 ott 2007, 14:45

Il rugby in Argentina è stato praticato per lo più in club, collegi ed università (e questo spiega perché ancora oggi, in piena epoca professionale, tra i Pumas si conti un numero di laureati molto più alto di quello rilevabile in altre nazionali). Se per alcuni anni la pratica della disciplina fu estemporanea ed incerta, nel 1882, con la fodazione del Club Atletico del Rosario, il processo di sviluppo cominciò ad istituzionalizzarsi, come confermato dalla creazione, nel 1886, del Buenos Aires Football Club, dal quale poi discese il Biei, il Buenos Aires Cricket & Rugby Club. Tra i due club, proprio in quell'anno, si disputò il primo match, reso possibile dal completamento della linea ferroviaria che univa le due città. La presenza di giocatori inglesi era comunque predominante lo si evince anche dalla poliedricità, declinata su discipline very english, che accomunava i giocatori, i quali praticavano il rugby, il calcio ed il polo (altro sport molto importante in Argentina) nei mesi freddi, preferendo il placido ed ammiccante cricket nelle stagioni più calde.

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RE: Re: RE: Re: Perche

Messaggio da GRUN » 8 ott 2007, 14:51

Nel giro di pochi anni vennero fondati numerosi altri club e nel 1899 si giunse alla decisione di organizzare il primo campionato propriamente detto, The River Plate Rugby Union Championship, che sanciva la predominanza dell'espressione capitolina sul resto della nazione. D'altronde la connotazione regionalistica del rugby argentino, che si spiega con l'estensione del paese o con gli enormi problemi e tempi di spostamento, spiega perché è sempre stato così difficile organizzare un vero e proprio campionato nazionale.

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