Venditti e il marcio

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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jpr williams
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Venditti e il marcio

Messaggio da jpr williams » 14 ott 2020, 16:48

Giamba Venditti sulla sua pagina fb si rallegra per la decisione del figlio Leo di dedicarsi al rugby. La lettura è molto bella e piena di sentimento, ma poi...poi si arriva verso la fine e Venditti sgancia una bombetta che sembra davvero stonare nel contesto.
Copiaincollo evidenziando il passaggio

Domani sarà un giorno speciale..il mio piccolo grande Leo ha deciso di iniziare a giocare a rugby. 🏉 🏉
Facciamo un passo indietro.....

Non ho mai forzato mio figlio a giocare con la palla ovale; lo obbligherò sempre a fare tanto sport perché ho visto quanto importante sia ma non forzerò mai una decisione. In questi anni Leo ha fatto nuoto, atletica, judo e basket e da ogni disciplina ne è uscito migliorato fisicamente e mentalmente, senza contare gli amici che lo hanno accompagnato durante la strada.

In questi anni il rugby è stata la cosa che gli ha portato via il papà e forse per questo motivo era un antagonista..ma ultimamente qualcosa è cambiato. Da quando ho smesso, non ha più motivo per odiare il rugby ed ecco che piano piano mi ha fatto sempre più domande e chiesto sempre più spesso di fare qualche placcaggio.

Sinceramente non so se essere felice o no....da genitore mi piacerebbe vedere su di lui gli effetti del nostro magnifico sport, fargli vivere quei valori che hanno forgiato me e avere l’occasione di vedere come plasma il suo piccolo animo guerriero.

Da giocatore che conosce bene il movimento invece sono preoccupato..avendo visto e soprattutto vissuto il “marcio” del nostro sport mi chiedo cosa troverà lungo la strada? Quali persone incontrerà durante i suoi anni ovali? Quante scorrettezze subirà da chi invece dovrebbe garantire la sua formazione e il suo divertimento?


Ho deciso di godermi l’entusiasmo dell’inizio, godermi il suo scoprire se stesso e il suo posto all’interno dello spogliatoio.
Sarà l’ultimo ad uscire dalla doccia oppure il primo a vestirsi? Sarà uno di quei ragazzi che piangono quando perdono oppure uno di quelli che con il sorriso aspettano la prossima sfida?

Troverà la sua strada come ho fatto io e lo farà a modo suo...sono solo entusiasta di poter essere vicino a fare il tifo e magari chissà, vederlo esaudire i suoi sogni.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

metabolik
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Re: Venditti e il marcio

Messaggio da metabolik » 14 ott 2020, 19:08

Sono anch'io perplesso, molto perplesso. Non me l'aspettavo una frustata così velenosa.

dantes
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Re: Venditti e il marcio

Messaggio da dantes » 14 ott 2020, 19:42

.... ma sono al tempo stesso un po' dispiaciuto e un po' perplesso per questa sua uscita.... 1° suo fuo figlio nn so quanti anni abbia ma essendo al suo primo approccio al rugby, chissaà potrebbe anche essere che gia fra 1 mese si sia rotto le balle e decida gia di mollarlo subito, e poi non è detto che diventi un professionista e giocatore di rugby come suo padre, quindi gia tutte ste menate sul suo molto ipotetico futuro rugbystico prima ancora che abbia effettivamente inizio mi sembra esagerato. 2° se si vuole dire qualcosa è bene dirla chiaramente e soprattutto magari anche fare nomi e cognomi, dire "marciume" senza specificare meglio lascia il tempo che trova. Per carità non sto dicendo che sia tutto genuino e cristallino nel rugby che in gran parte soprattutto da quando è diventato professionistico e girano soldi e interessi ha perso la sua aurea un po' naif e poetica ma sicuramente più genuina, però anche quelli che fino a ieri hanno "vissuto" a fianco anzi dentro il marciume e hanno taciuto e poi una volta smesso sparano a zero e si tolgono i sassolini dalle scarpe, be' mi lasciano un po' perplessi

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Adryfrentzen
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Re: Venditti e il marcio

Messaggio da Adryfrentzen » 14 ott 2020, 20:01

Sono d'accordo... aggiungo anche che se si aspetta che nel mondo degli altri sport (professionistici o meno) sia TUTTO PERFETTO e che il figlio venga su in un mondo in cui tutti i bambini si vogliono bene, senza malattie e senza problemi allora è forse un pochino ino ingenuo.
Io ho fatto vela e del marciume hai voglia se ce n'era pure lì...

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Re: Venditti e il marcio

Messaggio da jpr williams » 15 ott 2020, 14:59

dantes ha scritto:
14 ott 2020, 19:42
se si vuole dire qualcosa è bene dirla chiaramente e soprattutto magari anche fare nomi e cognomi, dire "marciume" senza specificare meglio lascia il tempo che trova. Per carità non sto dicendo che sia tutto genuino e cristallino nel rugby che in gran parte soprattutto da quando è diventato professionistico e girano soldi e interessi ha perso la sua aurea un po' naif e poetica ma sicuramente più genuina, però anche quelli che fino a ieri hanno "vissuto" a fianco anzi dentro il marciume e hanno taciuto e poi una volta smesso sparano a zero e si tolgono i sassolini dalle scarpe, be' mi lasciano un po' perplessi
Sottoscrivo tutto, soprattutto la parte evidenziata. A me le accuse generiche (tipo il mitico "portateci rispetto") mi sono sempre state sulle balle. Se qualcuno o qualcosa ti sta sul gozzo lo dici chiaramente o chiudi il becco.
Quanto al professionismo (come è noto io non ne sono affatto un entusiasta) ed al mondo naif, beh, Venditti ha cominciato quando il naif era già sparito da un pò (purtroppo aggiungo io), quindi il mondo non gli è cambiato certo attorno al punto da scoprirlo marcio d'emblée.
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Re: Venditti e il marcio

Messaggio da Luqa-bis » 15 ott 2020, 15:41

C'è una piccola corporativa difesa d'ufficio nelle vs parole che fa rima con il pallettone in piccionaia dell'ex ala azzurra.

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jpr williams
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Re: Venditti e il marcio

Messaggio da jpr williams » 15 ott 2020, 16:50

Scusa Luqa, non ho capito quale sarebbe la corporazione.
Fprse i tifosi di rugby?
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Re: Venditti e il marcio

Messaggio da speartakle » 15 ott 2020, 17:12

jpr williams ha scritto:
15 ott 2020, 14:59
Quanto al professionismo (come è noto io non ne sono affatto un entusiasta) ed al mondo naif, beh, Venditti ha cominciato quando il naif era già sparito da un pò (purtroppo aggiungo io), quindi il mondo non gli è cambiato certo attorno al punto da scoprirlo marcio d'emblée.
jpr il marciume c'era anche nel mondo naif anzi è nato con il mondo naif. Chi credi che siano i dirigenti di oggi? I professionisti? No quei simpatici naif che hanno continuato a fare e gestire le cose in modo naif anche con il semiprofessionismo/professionismo.

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jpr williams
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Re: Venditti e il marcio

Messaggio da jpr williams » 15 ott 2020, 17:13

Sarà pure vero, non lo metto in dubbio. Ma ammetterai che qui il discorso era un altro. Cioè il fatto che Venditti ha iniziato quando il naif era sparito da un pezzo e quindi non può certo aver sperimentato il passaggio dal naif al fico.
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Re: Venditti e il marcio

Messaggio da speartakle » 15 ott 2020, 17:17

jpr williams ha scritto:
15 ott 2020, 17:13
Sarà pure vero, non lo metto in dubbio. Ma ammetterai che qui il discorso era un altro. Cioè il fatto che Venditti ha iniziato quando il naif era sparito da un pezzo e quindi non può certo aver sperimentato il passaggio dal naif al fico.
certo

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Re: Venditti e il marcio

Messaggio da Consulente » 15 ott 2020, 18:16

Ma come fate a dire certe cose! Ma sicuramente Venditti ha ragione da vendere! E anche da comprare! E' un mondo di marcescente corruzione che spande miasmi che causano morie della vacche e delle seconde linee! Ed e' tutto causato dalla mancanza delle mezze stagioni!
Occorre cambiare, dare aria ai tappeti, ma non portarli in lavanderia perche' il marcio e' arrivato perfino in lavatrice!
Occorre cambiamento! Soprattutto della biancheria intima dopo la partita!

Squilibrio
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Re: Venditti e il marcio

Messaggio da Squilibrio » 15 ott 2020, 19:56

Ma scusate un attimo, da anni quì scrivete del marcio che c'è nel nostro sport, ora che un ex giocatore sempre ineccepibile nel proprio comportamento dentro e fuori dal campo fa un discorso generale e senza pensare minimamente al professionismo del figlio gli date addosso?

Io qualche cosa so delle o delle vicende a cui si riferisce come in tanti a parma e non solo sappiamo quindi non trovo nulla di scandaloso nelle sue parole e credo che più di una persona gli debba delle scuse dalla cittadella del rugby e poi ricordiamoci una cosa, lui potrebbe essere rimasto a parma senza giocare nemmeno una partita e prendere i soldi che gli spettavano che credo adesso non prenda e invece no, ha rescisso e se ne è andato rinunciando a tutto quindi ancora una volta grande venditti.

Lascatemi dire una cosa poi da persona che non ha mai praticato rugby ma che frequenta il vostro mondo, il rugby è uno sport con valori superiori rispetto ad altri ma non tutti siamo perfetti e quindi le mele marce ci sono come in qualsiasi altro sport, il problema del rugby è che ci si vanta della presunta superiorità morale ma poi quando si difendono determinati comportamenti o si sfugge da determinate accuse esterne ecco che per non perdere la verginità non si accetta che un errore può essere capitato anche nel mondo incantato della palla ovale e questo agli aocchi della gente extrarugby vi fa apparire come persone false e ipocrite. Chiaramente non è riferito a nessuno dei commentatori di questo argomento e nemmeno alla vicenda venditti ma è il messaggio del rugby che talvolta passa all'esterno

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Re: Venditti e il marcio

Messaggio da Garry » 15 ott 2020, 20:16

Praticamente il rugby è come il PD

"Il bello del sesso di gruppo è che se uno vuole, può anche dormire"
W. Allen

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Re: Venditti e il marcio

Messaggio da Mr Ian » 15 ott 2020, 20:19

Squilibrio ha scritto:
15 ott 2020, 19:56
Ma scusate un attimo, da anni quì scrivete del marcio che c'è nel nostro sport, ora che un ex giocatore sempre ineccepibile nel proprio comportamento dentro e fuori dal campo fa un discorso generale e senza pensare minimamente al professionismo del figlio gli date addosso?

Io qualche cosa so delle o delle vicende a cui si riferisce come in tanti a parma e non solo sappiamo quindi non trovo nulla di scandaloso nelle sue parole e credo che più di una persona gli debba delle scuse dalla cittadella del rugby e poi ricordiamoci una cosa, lui potrebbe essere rimasto a parma senza giocare nemmeno una partita e prendere i soldi che gli spettavano che credo adesso non prenda e invece no, ha rescisso e se ne è andato rinunciando a tutto quindi ancora una volta grande venditti.

Lascatemi dire una cosa poi da persona che non ha mai praticato rugby ma che frequenta il vostro mondo, il rugby è uno sport con valori superiori rispetto ad altri ma non tutti siamo perfetti e quindi le mele marce ci sono come in qualsiasi altro sport, il problema del rugby è che ci si vanta della presunta superiorità morale ma poi quando si difendono determinati comportamenti o si sfugge da determinate accuse esterne ecco che per non perdere la verginità non si accetta che un errore può essere capitato anche nel mondo incantato della palla ovale e questo agli aocchi della gente extrarugby vi fa apparire come persone false e ipocrite. Chiaramente non è riferito a nessuno dei commentatori di questo argomento e nemmeno alla vicenda venditti ma è il messaggio del rugby che talvolta passa all'esterno
quoto tutto quello che dici, così come però tengo a precisare che anche Venditti è uno dei primi figli del sistema, però c'è da dire che il problema non è tanto il contenitore quanto il contenuto. La mela mercia magari lo era prima da giocatore e poi da addetto ai lavori, il problema forse è di chi lo ha tenuto la...
quanto alla parte che sottolineo, penso che prima ci scrolliamo di dosso questi discorsi e meglio è...ci sono in giro fior fiori di analisti, gente che parla seriamente di rugby che non ha manco 30 e non ha calcato chissà che palcoscenici, eppure gli è riconosciuta molta competenza nel settore. Solo in Italia abbiamo ancora quesa sorte di demarcazione.
In Inghilterra dicono, ..se può parlare di rugby solo chi ha giocato a rugby, allora gli allenatori di cavalli sono stati dei cavalli?

dantes
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Re: Venditti e il marcio

Messaggio da dantes » 15 ott 2020, 20:25

Quando ho detto che ero rimasto un po' perplesso per l'uscita di Venditti non era certo per dargli torto o negare che anche nel rugby ci sia del marcio come dice il Giamba, è semplicemente che se questo sassolino dalla scarpa se lo fosse tolto quando ancora era professionista e vestiva le magli di zebre e nazionale, allora gli avrei fatto tanto di cappello e pure un inchino per il suo coraggio temerarieta e onesta', così mi sembra un po' sputare nel piatto in cui fino a ieri anche Venditti ha mangiato.... poi ovvio che tante cose "discutibili" ci sono anche in questo sport, peò aggiungerei anche chi non se ne fosse ancora accorto è perchè ha le fette di salame sugli occhi...

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