Svolta della FIR?

[speartakle]

Per chi vuole entrare nelle scelte propongo di entrare a far parte di una società, proporsi come consigliere, magari candidarsi presidente, con onori ( pochi) e oneri ( tantissimi) che questo comporta. Poi si potrà discutere di professionalità, di organizzazione , di programmazione , di marketing e di manager con conoscenza diretta.
E per rinnovarsi sarebbe opportuno che molti giovani si assumessero questi incarichi, svecchiando e modernizzando le singole società, che giocare e poi allenare è senza dubbio più divertente, ma...

io preferisco il campo, però capisco benissimo quello che dici, l'onere di diventare dirigente, consigliere, presidente in una società di rugby non me lo prenderei manco morto oggi. Purtroppo il cambio generazionale non si vede e spesso si danno per scontate tante cose che scontate non sono.

[Mr Ian]

Solamente la possibilità che le elezioni si possano svolgere da remoto e non con la consueta assemblea romana, cambierà sicuramente il volto della contesa.
Relativamente ai fatti di Treviso, mi viene da pensare che se succede questo vuol dire che c è battaglia su ogni singolo voto.
Quanto al discorso delle dirigenze nei club, il discorso è molto articolato e purtroppo difficile, sono tanti quelli che fanno sforzi eroici per portare avanti una società. Tanti a parlare e pochi a fare, come succede spesso.
Discorso un po differente per chi appartiene ad un Cus, ma le piccole società oggi stanno vivendo il periodo più cupo della loro storia, tantissime sono sulla soglia del fallimento .
Possiamo parlare di tutti i programmi che vogliamo, ma alla fine di questa pandemia non appena si cercherà di tornare alla normalità, ci renderemo conto che nulla sarà come prima e che il programma dovrà essere cambiato in corsa, senza però fare alla Gavazzi che prima promette le accademie negli orticelli e poi disbosca tutto

[Garry]

Secondo me è ottima l'idea di Poggiali di far illustrare a vari componenti del movimenti i diversi aspetti del programma.
Si vede che è un imprenditore e che è abituato delegare e ad avere fiducia dei suoi collaboratori.
Dopo la presentazione di Poggiali ho visto Tonni parlare del percorso verso l'alto livello e adesso Zanovello parlare di impiantistica ed attrezzature.
Bene il fatto che si parli di cose concrete, con numeri e proposte

[Mr Ian]

Pare che a Treviso ci sarà un terzo round di votazione tra i tecnici, ovviamente volano gli stracci...speartackle mi pare che tu sia della zona, che aria tira?

[Ilgorgo]

Il "famoso" Allegato A del programma di Innocenti è poi stato trovato? Sarebbe interessante vedere la struttura dei campionati immaginata da lui

Solamente la possibilità che le elezioni si possano svolgere da remoto...

Sì, anche secondo me sarebbe giusto votare da remoto; se ci si fida del mezzo digitale e di chi lo controlla, mi pare il sistema più equo e capillarmente democratico

[Squilibrio]

Pare che a Treviso ci sarà un terzo round di votazione tra i tecnici, ovviamente volano gli stracci...speartackle mi pare che tu sia della zona, che aria tira?

Ho letto e se quello che scrivono è veramente schifosa la cosa, fanno di tutto per non far vincere il candidato di innocenti

[Brules]

Qualcuno ha un'idea di quale sia la situazione delle finanze della FIR dopo cancellazioni e porte chiuse e con la prospettiva di un altro 6N a porte chiuse?

Anche il 6N mi domando se sara' in grado di affrontare un'altra annata a porte chiuse...

[Ilgorgo]

Oggi alle 19 Danilo Patella parlerà su facebook con Marzio Innocenti e sarà possibile rivolgere domande al candidato. Basta scriverle nei commenti e Patella le legge all'intervistato
https://www.facebook.com/DanPatRugby

Invece De Anna e i suoi Rugby per sempre terranno un webinar il 14 gennaio (mi pare: ho visto la pubblicità su facebook ma non la trovo più) e sicuramente anche lì gli interessati potranno fare domande

[porcorosso]

Pare che a Treviso ci sarà un terzo round di votazione tra i tecnici, ovviamente volano gli stracci...speartackle mi pare che tu sia della zona, che aria tira?

Ho letto e se quello che scrivono è veramente schifosa la cosa, fanno di tutto per non far vincere il candidato di innocenti

Questo è un articoletto sulla magagna uscito oggi sul il Gazzettino.
Saluti PR-WSM

[Uomoz]

Mi sono imbattuto in una polemica FB sulla mancata convocazione di Lorenzo Cannone, della quale ha parlato anche Pippo Frati con un post enigmatico prima di Natale.
Ve la faccio breve: secondo alcuni l'assenza di Cannone avrebbe ragioni 'politiche' e non tecniche o sanitarie. Chiaramente stiamo parlando di post FB quindi senza una sicura affidabilità. Però un dubbio me lo fa venire, anche perché non sarebbe la prima volta. Vi riporto uno dei commenti che spiega la vicenda andando dritto al nocciolo della questione. Chi l'ha scritto sembra essere persona molto dentro le cose del Petrarca

essendosi rifiutato di andare al Calvisano e gravitare in ambito Zebre, non rientra più nell'orbita Nazionale. La FIR si sente padrona del destino degli accademici, chi non accetta il diktat Kaput. E così la squadra è privata, per delle misere ripicche, di giocatori, non solo Cannone, con minutaggi e capacità superiori.

Posto qui una questione emersa nella discussione relativa alle convocazioni U20 (spero profetacciato possa scusarmi). Praticamente si ipotizza di alcune mancate convocazioni dovute diktat eccetera eccetera...
A me non interessa chi ha ragione o chi ha torto. Per me questo "dubbio" è una questione importantissima (tra le tante) da porre come domanda a tutti i candidati federali.
Vorrei che si possa imbastire una specie di Tribuna Politica dove i candidati, oltre ad esporre i loro programmi, possano smentire o confermare queste ipotesi. Quella emersa con Cannone Jr è solo una delle tante, ma mi piacerebbe che i famosi "sentito dire", si "ipotizza" possano essere affrontati una volta per tutte. Considerato anche che il post di Frati su facebook ha ricevuto likes anche da personaggi coinvolti nello staff di alcuni candidati

[Mr Ian]

Così scrive Saccà:
Ho già avuto modo di esprimere nella mia “proposta”, la mia preoccupazione per il complessivo numero dei candidati che hanno dichiarato ufficialmente di scendere in campo, fatto che fa prevedere, non solo lo scenario in cui si svolgerà la competizione elettorale che determinerà gli organi di governo del rugby italiano per il prossimo quadriennio, ma anche come ne uscirà l’intero movimento.
Un breve cenno alle regole della competizione ci aiuterà a comprendere meglio la situazione. Il corpo elettorale è costituto dalle 528 Società aventi diritto al voto: i rappresentanti delle Società esprimono il 70% dei voti complessivi, i delegati dei Giocatori il 20% e i delegati dei Tecnici il restante 10%.
Tutti questi soggetti, insieme, voteranno il Presidente della Federazione e il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, mentre separatamente, i rappresentanti delle Società, i Delegati dei Giocatori e dei Tecnici, voteranno i 10 componenti del Consiglio Federale, sette eletti dalle società, due eletti dai giocatori e uno eletto dai tecnici.
Questo significa, in pratica (e per coerenza al mio progetto escludendo la mia proposta), che ogni candidato Presidente ha con sé una “squadra” di almeno undici candidati, dieci per il consiglio e uno per il collegio dei revisori. In tutto dovremmo aspettarci quindi almeno 72 candidati.
Chi corre per una competizione elettorale lo fa per vincere e non per partecipare e si deve quindi presumere che tutti i candidati abbiano l’aspettativa di essere sostenuti dalla maggioranza del corpo elettorale.
Il Prsidente, come prevede lo Statuto, “è eletto, anche in caso di ballottaggio, con la metà più uno dei voti esprimibili dai presenti accreditati in assemblea.”
Ora, il numero dei candidati ci fa molto verosimilmente presumere che nessuno di questi possa essere eletto al primo turno e questo determinerà, quindi, il ballottaggio tra i due candidati che al primo turno avranno ottenuto il maggior numero di preferenze. Se dovesse accadere il contrario, si dovrebbe constatare che un buon numero di queste candidature – ma non lo voglio neppure pensare – è solo di partecipazione.
Quindi nel caso di probabilissimo ballottaggio, cosa succederà? Le ipotesi sono due.
La prima ipotesi è che nessuno dei due candidati che partecipano al ballottaggio raggiunga il quorum elettivo e ciò può accadere se i corpi elettorali dei candidati esclusi al primo turno non votino in tutto o in parte i candidati che partecipano al ballottaggio. In questo caso l’assemblea elettiva avrà termine e dovrà essere quindi riconvocata. È del tutto probabile però, vista la circostanza e visto che si andrebbe dopo il 15 marzo (data ultima per la celebrazione dell’Assemblea Elettiva da parte degli organi eletti), un Commissariamento da parte del CONI.
Già questa prima ipotesi evidenzia i suoi aspetti negativi.
La seconda ipotesi è che i corpi elettorali che sostenevano i candidati rimasti esclusi, che hanno ancora però da eleggere i componenti del consiglio federale e il Presidente del Collegio dei Sindaci revisori, facciano accordi con i due candidati al ballottaggio, appoggiando l’uno o l’altro.
Cosa ne uscirà fuori? Che il Presidente eletto sarà di fatto l’espressione di maggioranza che è costituita da due o tre corpi elettorali che si sono presentati divisi, lo stesso si potrà dire del Consiglio Federale che uscirà dagli accordi dell’ultimo minuto, e infine divise resteranno le forze che ne sono rimaste escluse.
In altri termini le contrapposizioni che stanno alla base della presenza di un alto numero di candidati continueranno a produrre i loro effetti, negativi, sia sugli organi di governo federale sia nel movimento.
Tutto questo non c’entra nulla con le idee, le opinioni e il diritto di ciascuno di poterle esporre e sostenere, con la dialettica e il confronto che ne può conseguire.
Non è però possibile pensare che in un contesto generale definito come il nostro, dove il mandato a chi dovrà guidare il movimento si riferisce essenzialmente a cosa si deve fare, non si possa giungere preventivamente ad una sintesi che individui un minimo comune denominatore su cui costruire intorno a il da farsi una forte unità di intenti.
Al di fuori di questo atteggiamento, non si può parlare né di “vivacità del movimento”, né di “esercizio di democrazia”, ma solo di contrapposizione.
La mia proposta, è un appello a tutti coloro che hanno a cuore le sorti del nostro movimento per ricercare la necessaria UNITÀ che faccia dell’importante appuntamento elettorale un momento di confronto delle sintesi delle opinioni e, soprattutto, delle cose da fare, che è ciò che interessa principalmente il movimento.

[Ilgorgo]

Se volete fare delle domande a Innocenti, è in web talk ora

https://www.facebook.com/DanPatRugby/vi ... 808553991/

[jentu]

Così scrive Saccà:

In altri termini le contrapposizioni che stanno alla base della presenza di un alto numero di candidati continueranno a produrre i loro effetti, negativi, sia sugli organi di governo federale sia nel movimento.
Tutto questo non c’entra nulla con le idee, le opinioni e il diritto di ciascuno di poterle esporre e sostenere, con la dialettica e il confronto che ne può conseguire.
Non è però possibile pensare che in un contesto generale definito come il nostro, dove il mandato a chi dovrà guidare il movimento si riferisce essenzialmente a cosa si deve fare, non si possa giungere preventivamente ad una sintesi che individui un minimo comune denominatore su cui costruire intorno a il da farsi una forte unità di intenti.
Al di fuori di questo atteggiamento, non si può parlare né di “vivacità del movimento”, né di “esercizio di democrazia”, ma solo di contrapposizione.
La mia proposta, è un appello a tutti coloro che hanno a cuore le sorti del nostro movimento per ricercare la necessaria UNITÀ che faccia dell’importante appuntamento elettorale un momento di confronto delle sintesi delle opinioni e, soprattutto, delle cose da fare, che è ciò che interessa principalmente il movimento.

Non capisco perchè lo hai postato senza commentarlo.

[Garry]

Così scrive Saccà:
Ho già avuto modo di esprimere nella mia “proposta”... ecc...ecc...

Saccà ha ragione, sono d'accordo.
Per me è un altro punto negativo per Gavazzi, che sembra non essere riuscito a compattare nemmeno i suoi stessi collaboratori.
Certo anche Innocenti che fonda un movimento, fallisce e alla tornata successiva lo abbandona per non essere messo in secondo piano non figura tanto bene. Chissà se qualcuno gliene chiederà conto durante l'incontro sul web

[jentu]

Sarei d'accordo anche io, se non fosse che il ragionamento che fa si scontra con due contraddizioni:
1. La sua proposta sconta la partecipazione ad elevare il numero di candidati e le divisioni;
2. il discorso che fa Garry su Gavazzi si attaglia anche a lui che è da circa due decenni ai vertici FIR.

Innocenti credo che abbia già avuto la sua possibilità, anche se i tre candidati veri sono lui, Vaccari e Poggiali.

Per quanto riguarda le elezioni non esprimo preferenze se non su un progetto che contempli la sostituzione non traumatica di gruppi dirigenti e una relativa continuità sui progetti con innovazioni sul livello di base vero: giovani e bambini da invitare alla pratica del rugby.