Il nuovo allenatore della nazionale

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

Rispondi
Mr Ian
Messaggi: 11930
Iscritto il: 2 feb 2012, 16:20

Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da Mr Ian » 11 mag 2020, 9:42

Su questo però ci sono diverse osservazioni da fare, in primis i giocatori; soprattutto quelli di Treviso tirari per il bavero sia da una parte che dall altra, nazionale e club. La maggior parte degli internazionali sono scesi in campo a ridosso del 6N, i nostri praticamente un paio di settimane dopo la fine del mondiale erano già in campo con la benetton per cercare di rimediare l inizio di stagione non proprio esaltante.
Per cui sarà necessario per Smith pianificare i minutaggi con entrambe le franchigie perchè sono diversi anni ormai che molti dei migliori arrivano a febbraio già scoppiati o quanto meno molto più stanchi degli altri.
Poi ci sono diversi discorsi legati a come si deve giocare, anche qui un game plan va concordato, soprattutto con le franchigie, da questo punto di vista mi hanno sempre dato l impressione che ci sia molta anarchia, sia nella Benetton che nelle Zebre. Con l Italia Smith ha provato a mettere in campo una sorta di 3-2-2-1 per garantire copertura nelle zone centrali e magari qualche lampo di genio con Canna a 12. L idea non è stata assolutamente malvagia, vediamo con l aiuto dello staff magico cosa riusciranno a sviluppare nel tempo

oldprussians
Messaggi: 7485
Iscritto il: 17 set 2006, 15:52

Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da oldprussians » 11 mag 2020, 17:22

GrazieMunari ha scritto:
11 mag 2020, 3:55
oldprussians ha scritto:
10 mag 2020, 16:58
GrazieMunari ha scritto:
9 mag 2020, 12:31
Nel frattempo c’è da pensare anche al campo e al futuro della Nazionale: si va verso una conferma di Franco Smith come head coach?

“Franco è una persona seria, ha avuto un impatto positivo sul gruppo. Peccato non aver potuto vedere la squadra evolvere nelle ultime due giornate del Torneo. Abbiamo parlato con Smith, ci ha colpito la sua grande umanità, la sua visione di una via italiana per l’alto livello. Ora però dobbiamo pensare al movimento”.



Da dove?



Intervista diretta a Gavazzi.
https://www.onrugby.it/2020/05/08/alfre ... o-nessuno/


Adesso che lo rileggo.... Non sono affatto sicuro che Smith sara confermato...

Anche il fatto che e andato in Sud Africa per scappare dal virus.

Tutto dipendo da cosa il Gav intende da: "Ora però dobbiamo pensare al movimento”.

Perché potrebbe significare molte cose incluso, "grazie ma serve qualcun'altro"

GrazieMunari
Messaggi: 2829
Iscritto il: 29 nov 2018, 8:24

Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da GrazieMunari » 11 mag 2020, 19:46

oldprussians ha scritto:
11 mag 2020, 17:22
GrazieMunari ha scritto:
11 mag 2020, 3:55
oldprussians ha scritto:
10 mag 2020, 16:58
GrazieMunari ha scritto:
9 mag 2020, 12:31
Nel frattempo c’è da pensare anche al campo e al futuro della Nazionale: si va verso una conferma di Franco Smith come head coach?

“Franco è una persona seria, ha avuto un impatto positivo sul gruppo. Peccato non aver potuto vedere la squadra evolvere nelle ultime due giornate del Torneo. Abbiamo parlato con Smith, ci ha colpito la sua grande umanità, la sua visione di una via italiana per l’alto livello. Ora però dobbiamo pensare al movimento”.



Da dove?



Intervista diretta a Gavazzi.
https://www.onrugby.it/2020/05/08/alfre ... o-nessuno/


Adesso che lo rileggo.... Non sono affatto sicuro che Smith sara confermato...

Anche il fatto che e andato in Sud Africa per scappare dal virus.

Tutto dipendo da cosa il Gav intende da: "Ora però dobbiamo pensare al movimento”.

Perché potrebbe significare molte cose incluso, "grazie ma serve qualcun'altro"


Ti dirò, l'ho pensato anch'io in un primo momento, poi rileggendo più volte il tutto credo lo intenda invece come un "ok, con l'allenatore ci siamo, adesso pensiamo ad allargare il parco giocatori buoni".
Diciamo che è molto sibillino come "però" e le interpretazioni sono entrambe valide

Man of the moment
Messaggi: 6310
Iscritto il: 19 feb 2018, 18:01

Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da Man of the moment » 11 mag 2020, 21:56

GrazieMunari ha scritto:
11 mag 2020, 3:51
Mr Ian ha scritto:
10 mag 2020, 8:31
si può dire tutto ed il contrario di tutto sullo staff della nazionale, che è corto, che manca qualità, ecc..tutte cose vere; ma su una cosa non c'è margine di discussione, sulle qualità di allenatore di Smith.
Ora, non so i criteri di scelta della federazione, qualcuno mi ha raccontato che sia stato lui stesso a proporsi perchè alla sua famiglia mancava l Italia. Per cui in federazione non penso abbiano fatto tanti discorsi o riflessioni varie, ma su Smith non si sono sbagliati di sicuro.
La cosa più facile è pensare alla Benetton dei primi anni che furono, ma in realtà quando si parla di Smith si deve per forza di cose considerare le ultime esperienze ai Cheetahs.
Paragonando le due fasi della carriera di allenatore del buon Franco, possiamo vedere due facce di una stessa medaglia, da una parte il tecnico che adatta il suo gioco alla qualità della squadra che gestisce, periodo Benetton Treviso. Dall'altra parte, in Sud Africa, c'è lo Smith allenatore che da libero sfogo a tutte le sue teorie. I Cheetahs di Smith nel rugby sudafricano degli anni recenti, sono stati una piccola rivoluzione stilistica. In quegli anni 2014 2015 2016 il rugby sud africano aveva toccato l apice della noia, erano gli anni dei calci alti di Morne Steyn per intenderci...con Smith invece arriva il gioco arioso, aperto, sempre pronto ad attaccare, Le Roux che si presentava ai grandi palcoscenici, De Jaager in seconda linea, gente con tanta qualità e quella squadra riusciva a fare spettacolo. Difensivamente erano un colabrodo, a livello di blasone poco o nulla, infatti ogni anno venivano depredati dai club europei o sud africani stessi, ma vedere giocare quella squadra era veramente divertente ed i meriti erano principalmente del buon Franco.
Tant'è vero che venne chiamato anche dal Sud Africa come allenatore dell attacco nel Sud Africa più brutto di sempre, che però darà il via al ciclo che si è concluso con la vittoria mondiale.
Ora, si può parlare male di Smith per due motivi, o per il gusto di trollare e rompere un pò in giro, oppure per ignoranza...nel secondo caso c'è sempre tempo per rimediare, basta andare a rivedersi le partie..
Quanto alla scuola italiana di allenatori, finchè noi non troveremo un nostro modello, non si potrà mai parlare di allenatore italiano per la nazionale, manchiamo di un identità rugbistica netta, e mi ricollego al webinar seguito con Mendez quando si è parlato di Argentina. Lui lo ha quasi ammesso candidamente di essersi ispirati ai neozelandesi, sposarne principi e filosofie, ma senza perdere mai l identità argentina che li contraddistingue, non parlano più di skills, perchè ormai quel processo formativo lo hanno acquisito e superato, oggi parlano già di habitos, abitudini, coniugare le skills alle situazioni che si presentano davanti...
Ecco la netta differenza tra lo sviluppo argentino e quello italiano, da quando c'è la giocavamo seppur soffrendo, ad oggi che non c'è neanche paragone...
Allora vorrei dire al gotha tecnico del nostro rugby, che vive nell ombra e quasi mai si espone, scusate se disturbo il vostro sonno, ma noi come movimento rugbistico chi siamo? dove vogliamo andare? da chi vogliamo farci guidare e a chi ci stiamo ispirando?
Mr Ian son d'accordo con te nella seconda parte del discorso.
Il fatto è che, purtroppo o per fortuna, Franco Smith viene e verrà giudicato per i risultati che ottiene con l'Italia visto che è pagato per fare il CT dell'Italia.
Che non sia uno sprovveduto penso siamo d'accordo tutti, ma il suo passato riguarda lui e le squadre che ha allenato.

A me vien spontaneo giudicare 4 cose:
1) 2 partite su 3 le ha chiuse con 0 punti fatti, 0. E in quella con la Francia ci ha pensato il vento a non fargliela chiudere ai galletti dopo 20 minuti.

2) Ha fatto scendere in campo gente cotta che non aveva nemmeno cattiveria (lo stesso Steyn lo ammise): esempio massimo, anche il solo pensare di schierare quell'Allan era una roba allucinante, anche perchè è 1 anno che non è più lui, ultimamente poi malissimo anche con la Benetton...

3) Il fatto che Canna avesse una forma psico-fisica stratosferica non credo l'abbia deciso Franco Smith.
E con quella forma "probabilmente" avrebbe fatto strabene anche da 10 (peraltro molto ma molto meglio di Allan).
O vogliamo dire che Canna i placcaggi li fa solo quando gioca a 12? ( quindi sì, Canna era da mettere a 10 lasciando perdere la boiata del doppio play, peraltro non continuabile in caso di raffreddore di uno dei 2, dunque ancor più assurdo)

4) Licata, miglior giocatore italiano di questa prima parte di stagione e addirittura nella TOP10 statistica dei migliori giocatori del Pro14, è sempre partito dalla panchina, Riccioni idem (che è attualmente il nostro miglior pilone in assoluto): la storia degli starter e finisher va bene per l'Inghilterra e le altre grandi, non per una nazionale che dopo neanche metà gara è sotto di 3 mete se non schiera i migliori e i più in forma.

Che poi gli ci possa voler più tempo per imporre il suo gioco, per conoscere meglio i giocatori, ecc. può essere, così come può essere che invece l'andazzo non cambi e si continui a suon di 0. Dì, la speranza di tutti è che sia la prima, altrimenti son 4 anni buttati.
Però in queste 3 partite abbiamo fatto pena e peggio di così era fatica incominciare, tocca anche dir le cose come stanno...
Bastaaaa. L'unico e dico l'unico che forse poteva risparmiarsi di far giocare è Zanni. Gli altri bene o male sono il meglio. Ed è stato detto milioni di volte ormai che tiene in panchina molti giocatori forti che nel secondo tempo entrano e mantengono alta la qualità.
Licata con Francia e Scozia ha giocato praticamente tutto il secondo tempo, Riccioni anche di più quando ha sostituito Zilocchi.
Allan ha fatto molte cose male, ma altre decentemente, ci sono anche dei video in rete in cui analizzano le partite e Allan non riceve mai critiche. Se vuoi giocare con Canna 12 l'unica opzione credibile a 10 è Allan, visto che Rizzi e Biondelli hanno 0 presenze in nazionale e ne avranno una quindicina col club. Li proverei nei test match prima.
Sul fatto della frase di Steyn, ne abbiamo già discusso qui sul forum ( viewtopic.php?f=8&t=30410&p=927569&hili ... ia#p927570) ed è stato chiarito che era una frase presa fuori contesto e di circostanza
lui ha detto : [/quote] “Sono mancate anche aggressività e cattiveria, ingredienti fondamentali che avrebbero potuto cambiare la rotta del match” [/quote]

Garry
Messaggi: 32457
Iscritto il: 2 lug 2018, 21:31

Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da Garry » 11 mag 2020, 23:09

Gli inglesi insistono per cacciarci dal Torneo: https://www.corriere.it/sport/20_maggio ... e54a.shtml

"Il bello del sesso di gruppo è che se uno vuole, può anche dormire"
W. Allen

Soidog
Messaggi: 2911
Iscritto il: 6 feb 2017, 14:14

Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da Soidog » 11 mag 2020, 23:54

Garry ha scritto:
11 mag 2020, 23:09
Gli inglesi insistono per cacciarci dal Torneo: https://www.corriere.it/sport/20_maggio ... e54a.shtml
C'è un contratto ancora da esaurire e dubito che Gavazzi abbia appoggiato Beaumont senza avere fatto accordi sulla nostra presenza futura nel VI Nazioni.
Nel prossimo torneo dovremmo poter essere più competitivi, dato che Ioane sarà eleggibile. Un giocatore come lui migliorerebbe parecchio il nostro attacco.
Anche Faiva raggiungerebbe i tre anni di residenza, non ho ancora capito se sia equiparabile per via delle sue presenze con i baby blacks. Se lo fosse la nostra rolling maul tornerebbe ad essere un'arma importante

Avatar utente
jpr williams
Messaggi: 35543
Iscritto il: 26 mar 2012, 11:58
Località: Gottolengo (BS)
Contatta:

Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da jpr williams » 12 mag 2020, 9:56

Mi basta leggere quest'ultimo post per trovarmi incredibilmente d'accordo con un inglese, cosa che mi fa male solo a scriverla.
Se le nostre speranze (o illusioni) di poter essere competitivi dipendono dalla possibilità di scritturare qualche mercenario vuol dire che siamo davvero poca cosa. Se il nostro diritto a far parte di questo consesso dipende dal fatto che c'è un contratto siamo davvero poca cosa.
Il diritto di far parte di un certo livello sportivo dovrebbe derivare dalla tua competitività, non da questioni legali o ingaggi avventizi. Dovrebbe derivare dalla solidità e validità del tuo movimento.
Barnes: «Tenere l’Italia nel Sei Nazioni è un vantaggio solo per i business men che governano il rugby mondiale e i loro splendidi weekend romani, ma un colpo mortale per chi tiene allo sviluppo tecnico del rugby»
Sfido a trovare l'errore. :cry:
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

Garry
Messaggi: 32457
Iscritto il: 2 lug 2018, 21:31

Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da Garry » 12 mag 2020, 10:14

Più che errore è ignoranza.
Barnes ignora che Romania e Georgia vengono da noi regolarmente battute

"Il bello del sesso di gruppo è che se uno vuole, può anche dormire"
W. Allen

Avatar utente
jpr williams
Messaggi: 35543
Iscritto il: 26 mar 2012, 11:58
Località: Gottolengo (BS)
Contatta:

Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da jpr williams » 12 mag 2020, 10:32

Come noi ignoriamo di essere regolarmente battuti dalle altre 5 del 6N.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

Avatar utente
marte_
Messaggi: 945
Iscritto il: 12 ott 2019, 12:31

Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da marte_ » 12 mag 2020, 10:56

"un colpo mortale per chi tiene allo sviluppo tecnico del rugby"
Boh a me sembra una frase senza senso.

Allego l'editoriale di OR sulla questione
https://www.onrugby.it/2020/05/12/lulti ... ent-548049

Avatar utente
jpr williams
Messaggi: 35543
Iscritto il: 26 mar 2012, 11:58
Località: Gottolengo (BS)
Contatta:

Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da jpr williams » 12 mag 2020, 11:01

Si, penso anch'io che lo sviluppo tecnico non c'entri nulla. Quello se ne fotte che ci siamo o non ci siamo noi. Da quel punto di vista non portiamo né togliamo nulla. Già ora è come se non ci fossimo.
Altra cosa è la credibilità sportiva intesa come competitività dei partecipanti.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

Soidog
Messaggi: 2911
Iscritto il: 6 feb 2017, 14:14

Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da Soidog » 12 mag 2020, 11:38

jpr williams ha scritto:
12 mag 2020, 9:56
Mi basta leggere quest'ultimo post per trovarmi incredibilmente d'accordo con un inglese, cosa che mi fa male solo a scriverla.
Se le nostre speranze (o illusioni) di poter essere competitivi dipendono dalla possibilità di scritturare qualche mercenario vuol dire che siamo davvero poca cosa. Se il nostro diritto a far parte di questo consesso dipende dal fatto che c'è un contratto siamo davvero poca cosa.
Il diritto di far parte di un certo livello sportivo dovrebbe derivare dalla tua competitività, non da questioni legali o ingaggi avventizi. Dovrebbe derivare dalla solidità e validità del tuo movimento.
Barnes: «Tenere l’Italia nel Sei Nazioni è un vantaggio solo per i business men che governano il rugby mondiale e i loro splendidi weekend romani, ma un colpo mortale per chi tiene allo sviluppo tecnico del rugby»
Sfido a trovare l'errore. :cry:
Il diritto di fare parte del VI Nazioni non ce lo siamo conquistati per la solidità e validità del nostro movimento nel complesso. Coincidenze astrali fecero sì che in aggiunta ad un ristretto numero di giocatori di formazione Italiana con punte di altissimo livello, fossero reclutabili eleggibili altrettanto talentuosi.
Finite le loro carriere la differenza di competitività della Nazionale fu evidente perché non si era progettato con efficacia il ricambio.
Attualmente il ricorso a quelli che chiami "mercenari" è molto più in voga tra le nostre avversarie nel VI Nazioni che da noi. Viene addirittura fatto in modo mirato e programmato nel tempo con sapiente uso dei regolamenti. Lo fanno anche gli Inglesi, pur avendo un bacino di giocatori imponente.
La nostra competitività non deve fondarsi sulle equiparazioni, e la Fir giustamente ha ingaggiato un personaggio come Aboud per lo sviluppo delle Nazionali giovanili, ma è da autolesionismo puro trascurarle quando permettono di avere a disposizione giocatori in grado di fare la differenza.
Senza i proventi derivanti dal VI Nazioni il rugby in Italia andrebbe in difficoltà in modo irreparabile.
Mi dispiacerebbe non poco

Avatar utente
Nandino
Messaggi: 1275
Iscritto il: 14 ago 2019, 13:43

Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da Nandino » 12 mag 2020, 12:39

Ancora un intervista di uno che proprio non aveva niente altro da dire. Nei sport, se uno vince, un altro perde. Se vogliono perdenti scontati, allora basti che si prendono la Georgia. Con l'italia almeno un filo di speranza c'e, non e mica che le 2 partite giocate sono state tutto da buttar via. Quella contro la Scozia non e stata un partita scontata. Era solo la seconda partita di quel allenatore. Se non fosse per come abbiamo difeso male su Hoog, ce la potevamo fare. E proprio quella Scozia non era scarsa, hanno una bella difesa e l'hanno mostrato nelle tre partite giocate.

Mr Ian
Messaggi: 11930
Iscritto il: 2 feb 2012, 16:20

Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da Mr Ian » 12 mag 2020, 12:47

Soidog ha scritto:
12 mag 2020, 11:38
jpr williams ha scritto:
12 mag 2020, 9:56
Mi basta leggere quest'ultimo post per trovarmi incredibilmente d'accordo con un inglese, cosa che mi fa male solo a scriverla.
Se le nostre speranze (o illusioni) di poter essere competitivi dipendono dalla possibilità di scritturare qualche mercenario vuol dire che siamo davvero poca cosa. Se il nostro diritto a far parte di questo consesso dipende dal fatto che c'è un contratto siamo davvero poca cosa.
Il diritto di far parte di un certo livello sportivo dovrebbe derivare dalla tua competitività, non da questioni legali o ingaggi avventizi. Dovrebbe derivare dalla solidità e validità del tuo movimento.
Barnes: «Tenere l’Italia nel Sei Nazioni è un vantaggio solo per i business men che governano il rugby mondiale e i loro splendidi weekend romani, ma un colpo mortale per chi tiene allo sviluppo tecnico del rugby»
Sfido a trovare l'errore. :cry:
Il diritto di fare parte del VI Nazioni non ce lo siamo conquistati per la solidità e validità del nostro movimento nel complesso. Coincidenze astrali fecero sì che in aggiunta ad un ristretto numero di giocatori di formazione Italiana con punte di altissimo livello, fossero reclutabili eleggibili altrettanto talentuosi.
Finite le loro carriere la differenza di competitività della Nazionale fu evidente perché non si era progettato con efficacia il ricambio.
Attualmente il ricorso a quelli che chiami "mercenari" è molto più in voga tra le nostre avversarie nel VI Nazioni che da noi. Viene addirittura fatto in modo mirato e programmato nel tempo con sapiente uso dei regolamenti. Lo fanno anche gli Inglesi, pur avendo un bacino di giocatori imponente.
La nostra competitività non deve fondarsi sulle equiparazioni, e la Fir giustamente ha ingaggiato un personaggio come Aboud per lo sviluppo delle Nazionali giovanili, ma è da autolesionismo puro trascurarle quando permettono di avere a disposizione giocatori in grado di fare la differenza.
Senza i proventi derivanti dal VI Nazioni il rugby in Italia andrebbe in difficoltà in modo irreparabile.
Mi dispiacerebbe non poco
Si sta facendo confusione sull articolo di Barnes, e giustamente gli orgoglioni del rugby italiano fanno una levata di scudi...Barnes non ti sta dicendo ch l Italia deve uscire dal 6N, ma che quando si va economicamente a contrattare dei soldi con i privati, tutte le componenti del torneo devono avere un loro appeal in termini di risultati, se ti presenti con una squadra che perde sempre, c'è il rischio che le offerte che puoi ricevere siano più basse delle aspettative. Ed oggi, in primis gli inglesi, si stanno rendendo conto di quanto siano importanti i soldi per mantenere alto un sistema. Se pensi che persino Ackermann si sta facendo corteggiare dalle sirene giapponesi...
Barnes non accusa l Italia e non chiede che esca fuori, ma parla dell ultima in classifica che gode di uno status politico che cmq non permette neanche lo sviluppo del rugby altrui perchè cmq è garante di una posizione di intoccabilità. Per cui che ben venga il play off, da un lato perchè a noi da la possibilità di ribadire di anno in anno che meritiamo di stare con i grandi, o quanto meno siamo meno peggio degli altri.
Agli altri da la possibilità di verificare il proprio livello per continuare ad ambire la possibilità di accedere al rugby dei grandi.
Sta storia che noi l accesso lo abbiamo guadagnato sul campo, ormai inizia a stancare, soprattutto fa perdere di valore l impresa compiuta da quegli uomini stessi. Non puoi andare avanti 20 anni e più ripetendo sempre la stessa frase e non fare le pulci a quello che è successo e sta succedendo, vogliamo parlare della riforma dei comitati regionali? di togliere la rappresentatività ai più piccoli per mandare dei nominati FIR?
A me è bastata questa quarantena, per capire realmente come siamo messi male...

Garry
Messaggi: 32457
Iscritto il: 2 lug 2018, 21:31

Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da Garry » 12 mag 2020, 13:01

Mr Ian ha scritto:
12 mag 2020, 12:47
Soidog ha scritto:
12 mag 2020, 11:38
jpr williams ha scritto:
12 mag 2020, 9:56
Mi basta leggere quest'ultimo post per trovarmi incredibilmente d'accordo con un inglese, cosa che mi fa male solo a scriverla.
Il diritto di fare parte del VI Nazioni non ce lo siamo conquistati per la solidità e validità del nostro movimento nel complesso.
Si sta facendo confusione sull articolo di Barnes, e giustamente gli orgoglioni del rugby italiano fanno una levata di scudi...Barnes non ti sta dicendo ch l Italia deve uscire dal 6N, ma che quando si va economicamente a contrattare dei soldi con i privati, tutte le componenti del torneo devono avere un loro appeal in termini di risultati, se ti presenti con una squadra che perde sempre, c'è il rischio che le offerte che puoi ricevere siano più basse delle aspettative.
Veramente Barnes scrive l'esatto contrario, se il virgolettato di Vecchiarelli è corretto.
Lui dice che «Continuare a tenere l’Italia nel Sei Nazioni è un beneficio solo per gli uomini che pensano ai soldi»

Al posto di pensare tafazzianamente alla nostra presunta indegnità, vediamo prima se c'è qualcun altro che abbia più diritto di noi.
C'è qualche altra nazionale in grado di fare quello che fece la nazionale azzurra quando le fu concesso di entrare?
Qualcuno che abbia battuto le altre del Sei Nazioni ed abbia preso a schiaffi la vincitrice del Grande Slam?

"Il bello del sesso di gruppo è che se uno vuole, può anche dormire"
W. Allen

Rispondi

Torna a “La Federazione e la Nazionale”