Riccioni se non sbaglio ha problemi al collo, come il 90%delle prime linee...Garry ha scritto: ↑14 lug 2020, 10:08
Su Riccioni per me c'è l'incognita infortuni.
Con la Scozia Riccioni aveva avuto un ottimo impatto, di prepotenza e con la giusta arroganza (piaccia o no, in quel ruolo è indispensabile una buona dose di arroganza), però è rimasto in campo dieci minuti o poco più, e mi sembra che non sia la prima volta che gli capita.
Non ricordo il tipo d'infortunio, ma spero che si trattasse solo di un episodio sfortunato. Negli anni abbiamo visto diversi giocatori dalle grandi potenzialità fermati da infortuni ripetuti.
Comunque le speranze e gli auspici sono una cosa, i dati di fatto e quello che abbiamo visto, sono un'altra.
Anch'io nutro grandi aspettative su questi ragazzi, ma oggi la situazione è questa, e il mirino va posto su mischia ordinata, raggruppamenti e pulizia nei breakdown.
La reattività e il gioco per il campo, così come la presenza in difesa mi sembrano già di buon livello, anzi, notavo proprio che queste nuove leve fanno placcaggi veramente devastanti, in particolare Zilocchi.
Ad ogni modo, ripeto, tutti possono e devono migliorare, il salto dalla nazionale U20 alla maggiore è enorme, ed è altissimo anche dal campionato italiano al Pro14, però se devo scegliere un aspetto e uno solo in cui spero di vedere consistenti miglioramenti in questi ragazzi è proprio la mischia con annessi e connessi
OT: se c'è una cosa che apprezzo, detta fuori dai denti, del Rugby League è che almeno loro non sono una fabbrica di infortuni per i piloni, che nel rugby è uno dei problemi più grossi ma che tutti fanno finta di non vedere, ad ogni livello siamo un problema per il SSNN e per la qualità della vita di chi ha giocato in prima linea. Io ogni tanto mi chiedo se davvero ne vale la pena. Chiuso OT
Per quanto riguarda il fitness o l'esplosività, che sia Oshea o Smith il problema rimane la qualità e la quantità del "materiale" umano su cui possiamo lavorare noi rispetto alle altre contendenti di Tier 2. Abbiamo meno Atleti (chiamatela struttura fisica, dna ecc ma è chiaro che non tutti i fisici di partenza sono uguali e hanno le stesse potenzialità anche allenandosi nella stessa maniera) e quindi dobbiamo tirare la coperta su aspetti diversi, resistenza o esplosività a seconda del gioco che poi mettiamo in piedi.
Atkinson ha messo giù un sistema di valutazione delle prestazioni che fosse comune per tutti gli atleti della nazionale, probabilmente finalizzato a mantenere il livello del "fitness" stabile per tutta la partita (un gioco meno propositivo con una difesa meno aggrssiva ma più ordinata, costante). Smith vorrebbe invece concentrarsi sull'esplosività che i primi 5 uomini posso mettere nel match, vuole dei ballcarrier che riescano nel breve spazio a prendere velocità e quindi essere impattanti.
Forse questi atleti che stanno arrivando in nazionale hanno delle caratteristiche di base molto buone sull'esplosività, vedi Fischetti, Riccioni, Zilocchi (anche Traorè sarebbe quel tipo di giocatore) sulle seconde è un bel punto di domanda...