Il nuovo allenatore della nazionale

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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jpr williams
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da jpr williams » 3 feb 2020, 11:19

Frengo deve essere messo nelle condizioni di lavorare con costrutto, ergo anzichè essere noi o la federazione a decidere cosa gli serve sarebbe buona cosa se chi di dovere chiedesse PRIMA a LUI di cosa pensa di aver bisogno e POI si vedesse cosa di ciò che chiede gli si può mettere a disposizione.
Io, come sempre, come avevo fatto con O'Sé, con Brunel prima di lui e con tutti quelli che li hanno preceduti do sempre un'apertura di credito ad ogni CT che arriva e non tolgo questo credito dopo la prima (pur catastrofale) partita venuta dopo un ritiro. Quindi Frengo deve lavorare e noi dobbiamo dargli fiducia, da un lato, e lui deve sapere, di contro, che quel credito non è inesauribile.
Come accaduto per tutti i suoi predecessori, O'Sé da ultimo.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da Consulente » 3 feb 2020, 11:28

jpr williams ha scritto:
3 feb 2020, 11:19
Frengo deve essere messo nelle condizioni di lavorare con costrutto, ergo anzichè essere noi o la federazione a decidere cosa gli serve sarebbe buona cosa se chi di dovere chiedesse PRIMA a LUI di cosa pensa di aver bisogno e POI si vedesse cosa di ciò che chiede gli si può mettere a disposizione.
Approccio corretto, ma prima deve togliersi quell'"interim" nella sua designazione. Onestamente spero lo faccia presto con un paio di belle prestazioni perche' sabato eravamo troppo brutti per essere veri.

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jpr williams
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da jpr williams » 3 feb 2020, 11:55

L'interim è una roba che non si può sentire, una roba tipicamente italica e ridicola. In Italia abbiamo avuto per 30 anni un esame di maturità "provvisorio" e poi han cominciato a cambiarlo tutti gli anni.
So che tu non sei d'accordo, ma il punto è che non siamo un paese serio.
Ogni allenatore è ad interim finchè non viene confermato o esonerato.
Da ridere.
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giobart
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da giobart » 3 feb 2020, 14:44

doublegauss ha scritto:
2 feb 2020, 23:05
Scusate, ma io vorrei fare una domanda per mia erudizione (non sono ironico, eh, davvero vorrei imparare da chi ne sa più di me).
I giocatori delle nazionali sono professionisti, e come tali hanno delle abilità individuali che si sono formati negli anni e che allenano nei loro club. Ora, io capisco che una nazionale possa voler avere allenatori per fasi di gioco collettive come la mischia, la touch, la difesa, il gioco alla mano e via così, perché magari in nazionale si vogliono poter fare cose che nel club non si fanno, e che quindi vanno allenate quando ci sono i raduni della nazionale, ma non capisco bene cosa dovrebbe fare uno specialista del breakdown: a me sembra che lì di collettivo ci sia poco. Voglio dire, a me sembra che quando uno entra a pulire una ruck o a sta lì a difendere il mediano dalle terze avversarie fa delle cose che non necessitano più di tanto di coordinamento coi compagni. Sono più cose che bisogna saper fare (e lì ci va la tecnica) e poter fare (e lì ci va la condizione fisica).
Semmai uno specialista del breakdown servirebbe a Treviso o alle Zebre. Stesso discorso per i calci. Pretendiamo da Allan o da Canna che migliorino le percentuali lavorando con uno specialista che vedono per due settimane? Ma allora conviene che lo specialista lo vedano tutta la stagione a Treviso o a Parma. Sbaglio?
Hai scritto benissimo, concordo.
La disumanità è il male più grande dell'Umanità!

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Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da oldprussians » 3 feb 2020, 15:09

jpr williams ha scritto:
3 feb 2020, 11:55
L'interim è una roba che non si può sentire, una roba tipicamente italica e ridicola. In Italia abbiamo avuto per 30 anni un esame di maturità "provvisorio" e poi han cominciato a cambiarlo tutti gli anni.
So che tu non sei d'accordo, ma il punto è che non siamo un paese serio.
Ogni allenatore è ad interim finchè non viene confermato o esonerato.
Da ridere.
Hey JPR. l'hanno chiamato interim perché ufficialmente e cosi a=fino alla fine del periodo di COS

Poi se va male era "solo interim". Se va bene ma non vogliono darli il posto possono dire e solo "interim"

Poi io vi posso dire chi sara in CT dopo il 6 Nazioni.

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jpr williams
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da jpr williams » 3 feb 2020, 15:40

E ci tieni così con la suspence senza dirci il nome? :shock:
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da oldprussians » 3 feb 2020, 15:56

OK...

Non e ufficiale ma cosi ovvio come lo era COS quando stava come commentatore su ITV.

Michael Cheika era sulla BBC come "esperto".

con Campagnaro sul Italia

E li chiedevano se Smith tenera la posizione di CT

E lui diceva si, si se il gruppo gli sta dietro.

Cosa sta facendo Cheika qui nel emisfero nord????

E poi cosi al volo a spiegato che cannone era un permit, come una persona con troppe informazioni.

Si comportava come COS sul ITV.

In un altro tema sembrava che Campo non gradiva Parisse avendo un partita regalata a lui. Sembrava imbarazzato

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jpr williams
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da jpr williams » 3 feb 2020, 16:01

Mmmmah. :roll:
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da ruttobandito » 3 feb 2020, 18:26

oldprussians ha scritto:
3 feb 2020, 15:56
OK...
Non e ufficiale ma cosi ovvio come lo era COS quando stava come commentatore su ITV.
Michael Cheika era sulla BBC come "esperto".
con Campagnaro sul Italia
E li chiedevano se Smith tenera la posizione di CT
E lui diceva si, si se il gruppo gli sta dietro.
Cosa sta facendo Cheika qui nel emisfero nord????
E poi cosi al volo a spiegato che cannone era un permit, come una persona con troppe informazioni.
Si comportava come COS sul ITV.
In un altro tema sembrava che Campo non gradiva Parisse avendo un partita regalata a lui. Sembrava imbarazzato
Mi hai convinto, anzi lo ero già ma me n'ero dimenticato.
E dato lo 0 al Galles in premessa, mi sa pure che a Smith come coach dell'attacco gli danno il benservito.
"MANI DI MINCHIA!!!"
Alfonso Catarinicchia

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Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da RigolettoMSC » 3 feb 2020, 19:09

italicbold ha scritto:
3 feb 2020, 10:23
RigolettoMSC ha scritto:
2 feb 2020, 17:59
herrsimo ha scritto:
1 feb 2020, 11:41
Per dare una chiusura alla vicenda di Rob Howley:
.............
  • 4000 sterline di perdite
............
Corollario: non capisce un tubo di Rugby... :D
Oppure ha scommesso molto sull'Italia.
E si torna al corollario... :rotfl:
Riccardo

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Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da herrsimo » 3 feb 2020, 19:49

Oldie mi hai convinto...
Di solito non seguo molto le discussioni prima della partita.
MEMENTO MAROCUM.
NE OBLIVISCARIS NAMIBIAM, JAPONIAM ET OCEANI PACIFI INSULAS.


"being a Fijian prop is like being a Brazilian goalkeeper in football: nobody wants do that!" - Jonathan Davies

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Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da pilonepoltrone » 3 feb 2020, 20:42

herrsimo ha scritto:
3 feb 2020, 0:46
@ double e FP
A mio avviso quando c'è lo specialista lo si può far girare alle due franchigie ed accademie per sessioni ad hoc.
Ciò che faceva ad esempio Marcello Cutitta quando era responsabile degli avanti scozzesi...
esatto, è la stessa risposta che volevo dare io. bisogna dare alla Nazionale uno staff vero, che lavori a tempo pieno, quindi con franchigie ed accademie ma anche (perchè no) con workshop dedicati alle squadre di Top12
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Hap
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Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da Hap » 4 feb 2020, 9:22

doublegauss ha scritto:
2 feb 2020, 23:05
...

Scusate, ma io vorrei fare una domanda per mia erudizione (non sono ironico, eh, davvero vorrei imparare da chi ne sa più di me).

I giocatori delle nazionali sono professionisti, e come tali hanno delle abilità individuali che si sono formati negli anni e che allenano nei loro club. Ora, io capisco che una nazionale possa voler avere allenatori per fasi di gioco collettive come la mischia, la touch, la difesa, il gioco alla mano e via così, perché magari in nazionale si vogliono poter fare cose che nel club non si fanno, e che quindi vanno allenate quando ci sono i raduni della nazionale, ma non capisco bene cosa dovrebbe fare uno specialista del breakdown: a me sembra che lì di collettivo ci sia poco. Voglio dire, a me sembra che quando uno entra a pulire una ruck o a sta lì a difendere il mediano dalle terze avversarie fa delle cose che non necessitano più di tanto di coordinamento coi compagni. Sono più cose che bisogna saper fare (e lì ci va la tecnica) e poter fare (e lì ci va la condizione fisica).

Semmai uno specialista del breakdown servirebbe a Treviso o alle Zebre. Stesso discorso per i calci. Pretendiamo da Allan o da Canna che migliorino le percentuali lavorando con uno specialista che vedono per due settimane? Ma allora conviene che lo specialista lo vedano tutta la stagione a Treviso o a Parma. Sbaglio?
Provo a darti la mia interpretazione.
Io non vedo il breakdown come una fase prettamente individuale, anzi.
A seconda della fase di gioco, ossia che tu ti trovi in attacco, difesa, sotto pressione, che tu voglia rallentare il gioco avversario o meno, puoi giocare questo fondamentale in maniera diversa.
Ossia, i giocatori devono essere consapevoli e da qui, la necessità di un tecnico specializzato che li coordini, che agire sul breakdown può essere fatto in gruppo, da soli, per il recupero del pallone o il semplice contenimento.
Ad esempio, ciò che mi ricordo fece l'Australia schierando Hooper e Pocock, era far agire in coppia ed in maniera coordinata uno dei due fetcher con un placcatore che, agendo per primo sul portatore di palla, dava il tempo come un metronomo al grillotalpa di infilare la testa dove altri non infilerebbero un piede. E qui, questo tipo di "caccia di gruppo" la devi organizzare.
Stessa cosa in attacco, come stare a sostegno per pulire il grillotalpa avversario senza commettere fallo: mi ricordo benissimo (forse sempre l'Australia o NZ) che il sostegno al portatore di palla non era effettuato in maniera intuitiva stando il più vicino possibile alle sue spalle, tutt'altro: si stava qualche bel metro indietro così da arrivare lanciati sull'eventuale punto d'incontro per sfruttare l'inerzia di corsa e spazzare via il difensore senza ricorrere a prese al collo che oltre a essere pericolose sono pure sotto la lente d'ingrandimento dell'arbitro, oggi come oggi. E anche questa abitudine deve essere allenata.
Insomma, mi sembra ci siano diversi automatismi di gruppo che necessitino di specialisti.
Queste erano le mie sempliciotte impressioni da appassionato, ce ne saranno sicuramente altre e più complesse.
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.

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Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da speartakle » 4 feb 2020, 10:18

Hap ha scritto:
4 feb 2020, 9:22
doublegauss ha scritto:
2 feb 2020, 23:05
...

Scusate, ma io vorrei fare una domanda per mia erudizione (non sono ironico, eh, davvero vorrei imparare da chi ne sa più di me).

I giocatori delle nazionali sono professionisti, e come tali hanno delle abilità individuali che si sono formati negli anni e che allenano nei loro club. Ora, io capisco che una nazionale possa voler avere allenatori per fasi di gioco collettive come la mischia, la touch, la difesa, il gioco alla mano e via così, perché magari in nazionale si vogliono poter fare cose che nel club non si fanno, e che quindi vanno allenate quando ci sono i raduni della nazionale, ma non capisco bene cosa dovrebbe fare uno specialista del breakdown: a me sembra che lì di collettivo ci sia poco. Voglio dire, a me sembra che quando uno entra a pulire una ruck o a sta lì a difendere il mediano dalle terze avversarie fa delle cose che non necessitano più di tanto di coordinamento coi compagni. Sono più cose che bisogna saper fare (e lì ci va la tecnica) e poter fare (e lì ci va la condizione fisica).

Semmai uno specialista del breakdown servirebbe a Treviso o alle Zebre. Stesso discorso per i calci. Pretendiamo da Allan o da Canna che migliorino le percentuali lavorando con uno specialista che vedono per due settimane? Ma allora conviene che lo specialista lo vedano tutta la stagione a Treviso o a Parma. Sbaglio?
Provo a darti la mia interpretazione.
Io non vedo il breakdown come una fase prettamente individuale, anzi.
A seconda della fase di gioco, ossia che tu ti trovi in attacco, difesa, sotto pressione, che tu voglia rallentare il gioco avversario o meno, puoi giocare questo fondamentale in maniera diversa.
Ossia, i giocatori devono essere consapevoli e da qui, la necessità di un tecnico specializzato che li coordini, che agire sul breakdown può essere fatto in gruppo, da soli, per il recupero del pallone o il semplice contenimento.
Ad esempio, ciò che mi ricordo fece l'Australia schierando Hooper e Pocock, era far agire in coppia ed in maniera coordinata uno dei due fetcher con un placcatore che, agendo per primo sul portatore di palla, dava il tempo come un metronomo al grillotalpa di infilare la testa dove altri non infilerebbero un piede. E qui, questo tipo di "caccia di gruppo" la devi organizzare.
Stessa cosa in attacco, come stare a sostegno per pulire il grillotalpa avversario senza commettere fallo: mi ricordo benissimo (forse sempre l'Australia o NZ) che il sostegno al portatore di palla non era effettuato in maniera intuitiva stando il più vicino possibile alle sue spalle, tutt'altro: si stava qualche bel metro indietro così da arrivare lanciati sull'eventuale punto d'incontro per sfruttare l'inerzia di corsa e spazzare via il difensore senza ricorrere a prese al collo che oltre a essere pericolose sono pure sotto la lente d'ingrandimento dell'arbitro, oggi come oggi. E anche questa abitudine deve essere allenata.
Insomma, mi sembra ci siano diversi automatismi di gruppo che necessitino di specialisti.
Queste erano le mie sempliciotte impressioni da appassionato, ce ne saranno sicuramente altre e più complesse.
è proprio così, esiste una competenza tecnica (posizione del corpo, movimento, timing) del singolo e competenze/strategia di squadra nell'approccio al bd (se il placcaggio è vincente, se il placcaggio è perdente, rispetto la zona di campo ecc).
Quindi uno specialista può lavorare su questi aspetti sia in nazionale che in franchigia. In Nazionale per fare focus su aspetti tecnici ma sopratutto per fare chiarezza a giocatori che arrivano da squadre diverse con strategie diverse ad adattarsi alle richieste del CT.
Nelle franchigie può fare meglio anche la parte di tecnica individuale.

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Re: Il nuovo allenatore della nazionale

Messaggio da Consulente » 4 feb 2020, 13:08

In effetti Oldie potrebbe avere ragione. Ho visto la partita sulla BBC e confermo. Non ci avevo pensato Al momento.

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