Stranieri alla Coppa del Mondo

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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Garry
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Stranieri alla Coppa del Mondo

Messaggio da Garry » 9 set 2019, 15:28

Sulla pagina Facebook di Rugby Bet hanno pubblicato questo articolo interessante e documentato (anche se non esaustivo) riguardante la presenza, nelle nazionali che partecipano ai mondiali, di giocatori non nati nel Paese che si trovano a rappresentare.
E' una discreta sbrodolata, ma credo che sia interessante, e credo anche che qualche avventore del bar possa trovare qualche imprecisione:

L’ENORME NUMERO DI STRANIERI ALLA RWC 2019
133, ossia più del 21% dei giocatori che prenderanno parte alla prossima RWC non è nato nel Paese che rappresenterà. Un numero veramente molto alto e, soprattutto, in crescita rispetto alla scorsa edizione quando si fermò, per modo di dire, a 130. Alla RWC 2015, quando venne reso noto quanti fossero in tutto gli stranieri, divamparono polemiche e riflessioni; il grande pubblico, messo di fronte a un dato di fatto, sembrò finalmente aprire gli occhi su una questione effettivamente spinosa. Mi aspetto la stessa cosa adesso, tanto più che il trend è aumentato; senza contare che il numero sarebbe potuto essere ancora più alto se, invece della ripescata Russia, ci fossero state la Romania o la Spagna, nelle cui rose erano e/o sono vari i giocatori nati all’estero. Nella lista ho inserito, ove possibile, un’informazione aggiuntiva riguardante l’eleggibilità per cercare di distinguere in particolare chi si è trasferito in giovane età con la famiglia o per studiare da chi si è trasferito per motivi puramente sportivi, chi ha un legame forte col Paese per cui giocherà da chi ha solamente origini alla lontana.
ARGENTINA: 0 (nel 2015: 0)

AUSTRALIA: 12 (nel 2015: 9)
KEREVI: Fiji – residenza (trasferito a 4 anni con la famiglia)
KOROIBETE: Fiji – residenza
T.KURIDRANI: Fiji – residenza (trasferito a 16 anni con la famiglia)
NAISARANI: Fiji – residenza
LEALIIFANO: New Zealand – residenza (trasferito a 7 anni con la famiglia)
SALAKAIA-LOTO: New Zealand – residenza (trasferito da giovane con la madre)
UELESE: New Zealand – residenza (trasferito a 11 anni con la famiglia)
GENIA: Papua New Guinea – residenza (trasferito a 12 anni per studiare)
D.HAYLETT-PETTY: South Africa – residenza (trasferito a 10 con la famiglia)
T.LATU: Tonga – residenza
T.TUPOU: Tonga – residenza
POCOCK: Zimbabwe – residenza (trasferito a 14 anni con la famiglia)

CANADA: 4 (nel 2015: 6)
MCRORIE: Hong Kong – residenza
O’LEARY: Irlanda – origine (madre)
NELSON: Irlanda – origine (nonna)
DTH VAN DER MERWE: South Africa – residenza (trasferito a 17 anni coi genitori)

ENGLAND: 6 (nel 2015: 3)
COKANASIGA: Fiji – residenza (trasferito a 1 anno col padre)
B.VUNIPOLA: Australia –residenza (trasferito a 16 anni)
M.VUNIPOLA: New Zealand – residenza (trasferito a 17 anni)
HEINZ: New Zealand – residenza
M.TUILAGI: Samoa – residenza (trasferito a 15 anni)
UNDERHILL: Usa – origine/residenza? (cresciuto comunque in Inghilterra)
FIJI: 4 (nel 2016: 3)
C.MA’AFU: Australia – origine
VOLAVOLA: Australia – origine
J.MATAVESI: England – origine
S.MATAVESI: England – origine

FRANCE: 4 (nel 2015: 10)
GUITOUNE: Algeria – residenza (trasferito poco dopo la nascita coi genitori)
RAKA: Fiji – residenza
VAKATAWA: New Zealand – residenza
B.LE ROUX: South Africa – residenza

GEORGIA: 1 (nel 2015: 1)
SHARIKADZE: Russia – origine (genitori, tornati poco dopo la sua nascita)

IRELAND: 5 (nel 2015: 7)
L.McGRATH: Canada – origine
AKI: New Zealand – residenza
CARBERY: New Zealand – origine (genitori emigrati, trasferito a 11 anni con loro)
KLEYN: South Africa – residenza
CJ STANDER: South Africa – residenza

ITALY: 8 (nel 2015: 9)
PARISSE: Argentina – origine (genitori)
BRALEY: England – origine (nonna)
POLLEDRI: England – origine (nonna)
SISI: Germany – origine (nonni)
BUDD: New Zealand – residenza
HAYWARD: New Zealand – residenza
A.STEYN: South Africa – residenza
NEGRI: Zimbabwe – origine (padre)

JAPAN: 16 (nel 2015: 11)
MOORE: Australia – residenza
LEMEKI: New Zealand – residenza
LEITCH: New Zealand – residenza (trasferito a 15 anni per studiare)
L.THOMPSON: New Zealand – residenza
H.TUI: New Zealand – residenza
W.TUPOU: New Zealand – residenza
JI-WON: South Korea – residenza
LABUSCHAGNÉ: South Africa – residenza
MATSUSHIMA: South Africa – origine (madre, cresciuto tra Giappone e Sudafrica)
W.VAN DER WALT: South Africa – residenza
LAFAELE: Samoa – residenza
NAKAJIMA: Tonga - residenza
AI VALU: Tonga – residenza
HELU: Tonga – residenza
A.MAFI: Tonga – residenza (trasferito da teenager per studiare)
MOEAKIOLA: Tonga – residenza (trasferito da teenager per studiare)
NAMIBIA: 0 (nel 2015: 1)
NEW ZEALAND: 3 (nel 2015: 6)
REECE: Fiji – residenza
N.LAULALA: Samoa – residenza
TU’UNGAFASI: Tonga – residenza
RUSSIA: 1 (nel 2015: assente)
SOZONOV: Ukraine – residenza/origine?
SAMOA: 16 (nel 2015: 13)
M.ALAALATOA: Australia – origine
SEUTENI: Australia – origine
TOLEAFOA: Australia – origine
P.ALO-EMILE: New Zealand – origine
FA’ASALELE: New Zealand – origine
FONOTIA: New Zealand – origine
J.LAM: New Zealand – origine (genitore)
S.LAM: New Zealand – origine (genitore)
LE’AUPEPE: New Zealand – origine
NANAI-WILLIAMS: New Zealand – origine (genitore)
NIUIA: New Zealand – origine
PAULO: New Zealand – origine (genitore)
MATU’U: New Zealand – origine
TUATAGALOA: New Zealand – origine
TYRELL: New Zealand - origine
VUI: New Zealand – origine
SCOTLAND: 14 (nel 2015: 12)
S.JOHNSON: Australia – residenza
B.TOOLIS: Australia – origine (mamma)
C.HARRIS: England – origine (nonna)
A.PRICE: England – origine (madre)
H.WATSON: England – origine (nonni)
R.WILSON: England – origine (nonna)
D.TAYLOR: England – origine (genitori)
BARCLAY: Hong Kong – origine (il padre si trovava lì per lavoro)
BERGHAN: New Zealand – origine (nonno)
MAITLAND: New Zealand – origine (nonno)
B.THOMSON: New Zealand – origine (nonno)
DELL: South Africa – origine (nonna)
WP NEL: South Africa – residenza
SEYMOUR: Usa – origine (madre)
SOUTH AFRICA: 1 (nel 2015: 1)
MTAWARIRA: Zimbabwe – residenza
TONGA: 17 (nel 2015:12)
M.HINGANO: Australia - origine
S.MAFI: Australia – origine (genitore)
FALEAFA: New Zealand – origine
L.FIFITA: New Zealand – origine
FUKOFUKA: New Zealand – origine
KAPELI: New Zealand – origine
LOLOHEA: New Zealand – origine
LOUSI: New Zealand – origine
N.MANU: New Zealand – origine
MORATH: New Zealand – origine (genitore)
P.NGAUAMO: New Zealand – origine
S.PIUTAU: New Zealand – origine (genitore)
B.TAMEIFUNA: New Zealand – origine
TUITAVAKE: New Zealand – origine
VAIPULU: New Zealand – origine
VEAINU: New Zealand – origine (genitore)
VUNA: New Zealand – origine
URUGUAY: 0 (nel 2015: 1)
USA: 13 (nel 2015: 9)
HILTERBRAND: Australia – origine
G.PETERSON: Australia – origine (nonno)
HOOLEY: England – origine (nonna)
MAGIE: England – origine (genitore)
FAWSITT: Ireland – residenza
MACGINTY: Ireland – residenza
MULLEN: Ireland – origine (nonno)
QUILL: Ireland – origine (mamma)
S.DAVIES: South Africa – residenza?
DE HAAS: South Africa – residenza
GERMISHUYS: South Africa – residenza (trasferito a 8 anni col padre)
LAMBORN: New Zealand – origine (padre)
LASIKE: New Zealand – residenza
WALES: 8 (nel 2015: 12)
AMOS: England – residenza
BALL: England – origine (padre)
JONATHAN DAVIES: England – origine (genitori, trasferito da giovane con loro)
T.FRANCIS: England – origine (nonna)
MORIARTY: England – origine (padre)
NORTH: England – origine (madre, trasferito a 2 anni coi genitori)
A.SHINGLER: England – residenza
PARKES: New Zealand – residenza
Le liste vanno prese per quello che sono: liste. Ogni caso è singolare e andrebbe approfondito, ad esempio preciso che non ho considerato come stranieri gli statunitensi Ainu’u e Taufete’e (nati nelle Samoa Americane), i namibiani Forbes, Sethie e Stevens (nati in città ex sudafricane ma ora parte della Namibia), il russo Galinovskiy (nato a Baku, oggi Azerbaigian ma allora parte dell’Unione Sovietica), i francesi Vahaamahina e Mauvaka (nati nella Caledonia francese). Tuttavia forniscono un quadro d’insieme molto importante. La nazionale in vetta sono le Tonga con 17 elementi seguite da Samoa e Giappone, tutte con più della metà della rosa composta da giocatori nati all’estero. Argentina, Namibia e Uruguay, invece, sono rappresentate solo da ragazzi nati in patria. Si può dire lo stesso per la Georgia il cui unico straniero è nato a Mosca perché i genitori georgiani si trovavano momentaneamente lì. Un’analisi completa meriterebbe fiumi di parole. Complessa la situazione nel Pacifico, dove è frequente che gli abitanti abbiano discendenze mischiate o si trasferiscano facilmente da uno Stato all’altro. Gli All Blacks, accusati di rubare talenti dalle isole vicine, hanno solo 3 stranieri: in passato ne avevano di più ma spesso si trattava di giocatori comunque formati in Nuova Zelanda. Molto più alto il numero dei Wallabies nati all’estero però anche qui, come si vede, diversi si sono trasferiti in ragione di normali flussi migratori e non per motivi prettamente sportivi. Per converso, ci sono tantissimi elementi nati in Nuova Zelanda da genitori tongani e samoani, che rappresentano i Paesi d’origine probabilmente come ripiego. Diverso il quadro delle nazionali del Six Nations che, pur assestandosi su numeri contenuti (salvo la Scozia), sembrano effettuare un vero e proprio mercato, di diversa caratura a dire il vero, cercando elementi eleggibili per un qualche ramo dell’albero genealogico o facendoli militare direttamente in un proprio club per il tempo necessario, che è attualmente di 3 anni ma che dal 2020 passerà a 5. Sulla stessa scia, più o meno, Giappone e Usa, con gli asiatici però molto più attivi, complice forse il fatto di ospitare il torneo.
A mio parere il numero in questione è veramente impressionante. Al di là di esso, vi sono tutte delle varie questioni da valutare. Una è quella “etica” cioè se sia giusto che in una nazionale vi militino giocatori, specie se tanti, che con essa hanno un legame labile o puramente formale: magari hanno giocato 3 anni in quel Paese o è saltato fuori che un nonno vi era nato, ma poi non ne parlano la lingua e rispondono alla convocazione solo perché non chiamati da una nazionale più forte. L’altra è quella “strutturale” cioè se non sia il caso di porre un freno a quello che a volte è un mercato a tutti gli effetti, perché altrimenti la forza di una nazionale rischia di essere legata ancor di più al suo potere economico per cui, come già avviene, i giocatori saranno attratti da quelle più ricche e che gareggiano in tornei più importanti lasciando quelle più povere e meno considerate. Per fermare questa deriva, oltre alle regole che entreranno in vigore, servirà investire sulle basi dei vari movimenti nazionali per aumentarne la qualità delle strutture, il livello dei campionati e il valore dei club: in una parola, le opportunità. Ne va della credibilità e della competitività del rugby mondiale.

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Re: Stranieri alla Coppa del Mondo

Messaggio da Adryfrentzen » 9 set 2019, 16:01

Il post o la analisi come vogliamo chiamarla è come al solito ottima, mi stupisce sempre la passione/conoscenza di chi gestisce sta pagina.
Ad ogni modo secondo me una cosa è chi DI FATTO ha un passaporto e l'altro è chi ha giocato nel posto x per più di 3 anni (o 5 da gennaio). Poi va beh, secondo ma ci sarebbe tutto un discorso sull'U20 ma quella è proprio un'altra questione ancora...
A me ad ogni modo vedere così tanti equiparati in nazionali come New Zealand, England e Francia mi fa appena che ridere. Poi oh, se WR è felice, felici tutti.

Mr Ian
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Re: Stranieri alla Coppa del Mondo

Messaggio da Mr Ian » 9 set 2019, 16:03

statistica che lascia il tempo che trova, se in Galles i fratelli Davies me li consideri stranieri, allora si vede che è il classico lunedì dove non hai nulla da fare...

metabolik
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Re: Stranieri alla Coppa del Mondo

Messaggio da metabolik » 9 set 2019, 16:56

Io la trovo inte ressan tissima.

Garry
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Re: Stranieri alla Coppa del Mondo

Messaggio da Garry » 9 set 2019, 17:15

A me questo articolo ha smontato il mito della Scozia piena di equiparati per residenza: ne ha meno di noi, solo due, pur avendo tanti giocatori nati all'estero.
Perché per me il punto davvero discutibile è solo quello degli equiparati.

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Re: Stranieri alla Coppa del Mondo

Messaggio da zappatalpa » 9 set 2019, 17:16

Tonga e Samoa prendono metá giocatori da NZ? Pensavo che il problema fosse inverso
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni

Consulente
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Re: Stranieri alla Coppa del Mondo

Messaggio da Consulente » 9 set 2019, 18:06

Magari questo lo muoviamo nel thread della World Cup?

E comunque occorre una diversa soluzione, cosi' come e' non puo' andare bene, a mio avvios. I 5 anni per l'equiparazione sono solo una pezza ad un problema piu' grave.
A mio avviso dovrebbe esserci una regola, valida almeno a livello di coppa del mondo e olimpiadi: si chiede al giocatore, al primo contratto da professionista, in casi di doppio passaporto o avi in un altro paese etc., chi vorrebbe rappresentare a livello nazionale, e la scelta e' irrevocabile.

Garry
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Re: Stranieri alla Coppa del Mondo

Messaggio da Garry » 9 set 2019, 18:25

Il Giappone si sgonfierebbe abbastanza

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m.map
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Re: Stranieri alla Coppa del Mondo

Messaggio da m.map » 9 set 2019, 18:34

pare che ci siano più tongani in giro per il mondo che in patria
per forza hanno giocatori nati all'estero, sono emigranti più degli italiani…
Padre nostro che sei nei cieli | restaci pure | quanto a noi resteremo sulla terra | che a volte è così bella. (J. Prevert)

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Re: Stranieri alla Coppa del Mondo

Messaggio da Adryfrentzen » 9 set 2019, 18:44

Il Giappone è quello che proprio con la residenza ci sta andando a nozze. Non so come sia il movimento rugbistico di base là (mi auguro forte a sto punto), ma se continua così nei prossimi 5-10 anni che rimane? 15 equiparati, bah...

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quaros
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Re: Stranieri alla Coppa del Mondo

Messaggio da quaros » 9 set 2019, 20:32

Se fanno come col football americano nel giro di poco tempo arrivano ad avere un team All Japan competitivo

Aironifan
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Re: Stranieri alla Coppa del Mondo

Messaggio da Aironifan » 16 set 2019, 15:20

Il problema sono gli equiparati. Quella mi sembra davvero una regola assurda.

Sebbene, anche considerare uno come Polledri, come italiano, per via del passaporto, mi pare parecchio azzardato.

Luqa-bis
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Re: Stranieri alla Coppa del Mondo

Messaggio da Luqa-bis » 16 set 2019, 17:01

Toh, il forum è su e con che nuova veste!
Il tema invece mi pare un deja vu
Che sia una parigina o una ribollita o semplice minestra riscaldata è tutto da decidere.

Mi pare che l'articolista chieda una norma rigida ad una casistica che è resa complessa dai movimenti migratori attuali, recenti e meno recenti, e dalle varie norme di cittadinanza.

Il caso dei Tongani (ma anche dei Figiani e dei Samoani): a differenza nostra , figliano (a volte come lagomorfi, mi permetto il sarcasmo) e abitano in territori a basso reddito, ristretti ed a rischio climatico.
Ergo le loro famiglie emigrano, spesso in NZL e AUS, spesso in ENG (figiani e samoani) , e FRA (polinesiani e caledoniani) che sono ex colonie, o tuttora parte dello stato. Ed è un fenomeno che ha influenza non solo nel rugby ma anche negli altri sport.

Il nostro caso: noi siamo stati per decenni un paese di emigranti (e in parte lo siamo tuttora). E come paese di immigrazione adesso avremo l'altro problema (esempi ? traoré) di giocatori NON nati in Italia e nemmeno di origine italiana che hanno fatto la loro attività formativa in Italia.

Che vogliamo fare ?
Come ho già scritto World Rugby ha sintetizzato le casistiche di cittadinanza , trovando un massimo comune denominatore accettabile tra ius soli, ius sanguini e residenza.

Vogliamo far scegliere a 18 anni che nazione rappresentare? A 20? Al primo contratto pro? E in Italia dove il Top12 non è professionale?

Sei nato nel paese X? Lo puoi rappresentare.
Hai un genitore o un nonno del paese X che non ha rinunciato alla cittadinanza ma sei nato altrove? Puoi rappresentare X
Sei nato in un paese, ma ti sei trasferito da bambino in X e lì hai fatto la tua formazione scolastica (e quindi anche sportiva) ? Puoi rappresentare X.

Non sei nei tre casi precedenti, e qui si va nella categoria equiparati?
In Italia uno che viene in Italia per lavoro può diventare cittadino dopo 10 anni (e per qualcuno sono troppi) ma dopo 3 può andare in nazionale.
Facciamo una via di mezzo: sei anni di residenza continuativa (come mi pare sia proposto) - in fondo significa saltare almeno un ciclo mondiale ed uno olimpico.
E sinceramente con sei anni di "spurgo", ignorerei anche l'eventuale precedente presenza in altra nazionale.

Prevalgono le federazioni che pagano?
In realtà mi pare che i migliori scelgano sempre le più forti.
La questione è tra le seconde schiere dei vivai più forti e le prime schiere dei vivai più deboli.

Se poi vogliamo aggiungere anche l'obbligo della cittadinanza, facciamolo, ma poi attenzione alle vene sovraniste.

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