Osservatorio italiani all'estero

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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jpr williams
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da jpr williams » 13 apr 2021, 11:42

Ilgorgo ha scritto:
13 apr 2021, 11:36
Remember that a few years ago, Italy was competitive. Why did it regress ? I believe there has been prejudiciable political choices, notably the concentration of the best players in the two Pro14 franchises. The italian federation neglected its domestic championship whereas formation is good. Now youths don't have prospects because the two franchises have too many outsider players. And the domestic championship barely has the Fédérale 1 level. The federation should have developped a better domestic championship instead of concentrating its players in two teams.
Geographically, it doesn't incite kids living far from these franchises to come to rugby. Italia is paying the price of a political choice.
Direi però che la parte più interessante è questa.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

speartakle
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da speartakle » 13 apr 2021, 11:56

jpr williams ha scritto:
13 apr 2021, 11:42
Ilgorgo ha scritto:
13 apr 2021, 11:36
Remember that a few years ago, Italy was competitive. Why did it regress ? I believe there has been prejudiciable political choices, notably the concentration of the best players in the two Pro14 franchises. The italian federation neglected its domestic championship whereas formation is good. Now youths don't have prospects because the two franchises have too many outsider players. And the domestic championship barely has the Fédérale 1 level. The federation should have developped a better domestic championship instead of concentrating its players in two teams.
Geographically, it doesn't incite kids living far from these franchises to come to rugby. Italia is paying the price of a political choice.
Direi però che la parte più interessante è questa.
a posteriori è vero, io come sai dubito che rimanendo con il top10 e investendo quei 10 ML che si sono messi sulle franchigie si sarebbe fatto meglio di oggi. (non mi raccontare cosa ci avresti fatto tu con quei soldi che lo so, la federazione e i club quelli sono, non quelli delle nostre fantasie purtroppo).

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jaco
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da jaco » 13 apr 2021, 12:05

speartakle ha scritto:
13 apr 2021, 11:56
jpr williams ha scritto:
13 apr 2021, 11:42
Ilgorgo ha scritto:
13 apr 2021, 11:36
Remember that a few years ago, Italy was competitive. Why did it regress ? I believe there has been prejudiciable political choices, notably the concentration of the best players in the two Pro14 franchises. The italian federation neglected its domestic championship whereas formation is good. Now youths don't have prospects because the two franchises have too many outsider players. And the domestic championship barely has the Fédérale 1 level. The federation should have developped a better domestic championship instead of concentrating its players in two teams.
Geographically, it doesn't incite kids living far from these franchises to come to rugby. Italia is paying the price of a political choice.
Direi però che la parte più interessante è questa.
a posteriori è vero, io come sai dubito che rimanendo con il top10 e investendo quei 10 ML che si sono messi sulle franchigie si sarebbe fatto meglio di oggi. (non mi raccontare cosa ci avresti fatto tu con quei soldi che lo so, la federazione e i club quelli sono, non quelli delle nostre fantasie purtroppo).
Non ci sarà mai la controprova, naturalmente.
Ma se quei soldi fossero stati usati per il sistema accademie (che è forse l'unica cosa che ha prodotto qualche risultato) e per aiutare il campionato a non perdere di interesse ed incentivare gli sponsor a rimanere, senza combattere "la fuga di cervelli" (oddio... vabbeh). Sì, non dico incentivare i nostri ad andare all'estero, ma neanche metter su due franchigie con il solo scopo di trattenere i migliori: i migliori andassero pure in Francia o in Inghilterra a crescere ulteriormente, in patria il sistema club integrato con le accademie forse ci avrebbe dato una platea più grande da cui pescare invece delle due asfittiche franchigie...

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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Ilgorgo » 13 apr 2021, 12:15

E' un argomento affrontato tante volte. Io non so se le franchigie abbiano fatto bene o male al rugby italiano, ma credo che quella celtica fosse una strada da tentare. Sono abbastanza sicuro che se il movimento italiano fosse rimasto limitato al campionato nazionale ora una buona parte di quelli che criticano il sistema franchigie starebbe criticando il fatto di aver mancato l'occasione di partecipare alla Celtic League. Insomma, col senno di poi è facile giudicare sbagliate le decisioni. Che magari sbagliate lo sono state davvero, ma questo non era possibile capirlo se non sperimentandole.
Non ricordo bene quegli anni, ma secondo me la strada celtica fu imboccata anche perché il campionato nazionale stava già arrancando, in termini di gioco e di interesse del pubblico, dei media e degli sponsor.
Un piccolo indizio: alla fine di questo articolo su Zebre-Barbarians 1997 (Bollesan allenatore, Cuttita pilone) si dice che è stata "una gara entusiasmante per bonta' di gioco, tanti attacchi dai 22, cose che nel nostro torneo sono rare".
http://archiviostorico.gazzetta.it/1997 ... 4773.shtml

jentu
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da jentu » 13 apr 2021, 12:16

Non capisco cosa c'entra con gli italiani all'estero.
Se ne è parlato in un'altra discussione e in ogni caso la penso come Spero, perché non è che non si sia già fatto l'esperimento: prendete atto che è finito male per colpa degli stessi club che uccisero la loro lega, consegnando le chiavi alla Fir.
Ne sono falliti un po' nello splendido campionato top italiano, prima dell'esperienza celtica. Ricordiamo e ricordiamo anche che Benetton voleva andare a giocare all'estero perché era poco competitivo e minacciava di abbandonare il rugby.
Non credo che diversi avventori non ricordino questi piccoli particolari. Lo può fare un francese, un italiano no.
Oddio, forse qualcuno si :rotfl:
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Garry » 13 apr 2021, 12:19

jentu ha scritto:
13 apr 2021, 12:16
Non capisco cosa c'entra con gli italiani all'estero.
Se ne è parlato in un'altra discussione e in ogni caso la penso come Spero, perché non è che non si sia già fatto l'esperimento: prendete atto che è finito male per colpa degli stessi club che uccisero la loro lega, consegnando le chiavi alla Fir.
Ne sono falliti un po' nello splendido campionato top italiano, prima dell'esperienza celtica. Ricordiamo e ricordiamo anche che Benetton voleva andare a giocare all'estero perché era poco competitivo e minacciava di abbandonare il rugby.
Non credo che diversi avventori non ricordino questi piccoli particolari. Lo può fare un francese, un italiano no.
Oddio, forse qualcuno si :rotfl:
Fortuna che i alterniamo, io mi ci sono consumato le dita a scrivere queste cose...

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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da speartakle » 13 apr 2021, 12:24

jaco ha scritto:
13 apr 2021, 12:05
Non ci sarà mai la controprova, naturalmente.
Ma se quei soldi fossero stati usati per il sistema accademie (che è forse l'unica cosa che ha prodotto qualche risultato) e per aiutare il campionato a non perdere di interesse ed incentivare gli sponsor a rimanere, senza combattere "la fuga di cervelli" (oddio... vabbeh). Sì, non dico incentivare i nostri ad andare all'estero, ma neanche metter su due franchigie con il solo scopo di trattenere i migliori: i migliori andassero pure in Francia o in Inghilterra a crescere ulteriormente, in patria il sistema club integrato con le accademie forse ci avrebbe dato una platea più grande da cui pescare invece delle due asfittiche franchigie...
il bello è che all'epoca una delle questioni principali era che i migliori erano sfruttati all'estero e c'era poco tempo per farli entrare nel sistema di gioco nazionale, e che chi giocava nel top10 era considerato troppo impreparato per giocare in nazionale (se ci pensi in top10 non è che mancassero gli stranieri, infatti nei posti chiave 10-9 il 90% dei giocatori era straniero).
é stato un problema troppo sopravvalutato?
Con i 10ML della FIR il livello di gioco del top10 sarebbe rimasto competitivo non dico a livello della celtic, ma almeno un Prod2? I club sarebbero stati costretti a ridurre gli stranieri? L'avrebbero accettato?
Si sarebbe accettato di sedersi attorno ad un tavolo e mettere il "prodotto rugby" al centro del discorso e adottare anche uno stile di gioco da veicolare che potesse per esempio mettere degli obiettivi tipo tempo di gioco effettivo di 40' di media? oppure avrebbero vinto i presidenti che devono vincere lo scudetto e i tecnici che altrettanto interessa applicare "il vangelo del rugby vecchio testamento edition" fatto di mischie, maul, alta che se suga, piloni a prendere fiato a terra e tempo sul cronometro?
Da come è andata l'esperienza Celtic e come è stata portata avanti io credo di aver ragione di dubitare che praticamente niente di tutto ciò sarebbe stato fatto con criterio, esattamente come l'esperienza Celtic.

Ilgorgo
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Ilgorgo » 13 apr 2021, 12:54

Per tornare un po' in the topic, domenica torna il nationale francese ed è già disponibile il link per il live del Digione; anche Odiete nell'immagine di presentazione. Il Tarbes è nono in classifica, il Digione tredicesimo e cioè penultimo
.

italicbold
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da italicbold » 13 apr 2021, 14:17

Ilgorgo ha scritto:
13 apr 2021, 11:36
Sempre sul Midi-Ol, Berbizier sostiene che il Top10 raggiunge "a malapena" il livello del Fed1, che sarebbe la quarta categoria francese.
la Fed 1 é la terza.
Top 14
ProD2
Fed1
Fed 2
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da jpr williams » 13 apr 2021, 14:56

Ilgorgo ha scritto:
13 apr 2021, 12:15
Insomma, col senno di poi è facile giudicare sbagliate le decisioni. Che magari sbagliate lo sono state davvero, ma questo non era possibile capirlo se non sperimentandole.
Ma infatti il punto non è quello di accusare qualcuno di aver sbagliato servendosi del senno di poi.
Oltretutto non servirebbe davvero a nulla.
Si tratta piuttosto di trarre un bilancio per valutare i risultati dell'esperienza (che anch'io all'epoca ritenevo si dovesse tentare) e capire se c'è qualcosa da correggere per continuare meglio o se addirittura si debba lasciar perdere.
Comunque mi fermo qui, poichè come ha giustamente fatto notare jentu siamo OT.
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da SilverShadow » 13 apr 2021, 15:04

italicbold ha scritto:
13 apr 2021, 14:17
Ilgorgo ha scritto:
13 apr 2021, 11:36
Sempre sul Midi-Ol, Berbizier sostiene che il Top10 raggiunge "a malapena" il livello del Fed1, che sarebbe la quarta categoria francese.
la Fed 1 é la terza.
Top 14
ProD2
Fed1
Fed 2
Fed 3
Quest'anno è stato introdotto il Nationale tra ProD2 e Fed1.
https://www.onrugby.it/2020/06/16/franc ... divisione/

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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da SilverShadow » 14 apr 2021, 14:58

Forse è il caso di revocare d'ufficio l'eleggibilità a Capuozzo
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Adryfrentzen » 14 apr 2021, 15:51

Un chiaro segnale lanciato

Garry
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Garry » 14 apr 2021, 17:59

Però in alto a destra: busta di parmigiano-reggiano.
E' già un primo passo. Un passo di avvicinamento

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metabolik
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da metabolik » 14 apr 2021, 18:04

certo è che con l'Ombra argentata abbiamo acquistata un acutissimo OSSERVATORE :lol: :lol: :lol:

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