Gavazzi a tutto campo

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

Mr Ian
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Re: Gavazzi a tutto campo

Messaggio da Mr Ian » 24 ott 2015, 8:03

Ilgorgo ha scritto:
Mr Ian ha scritto:…Ormai per risanare questo benedetto sport non si sa più che inventarci, meglio andarsi a prenotare un viaggio..
Aironifan ha scritto:…Sarebbe quasi meglio tornasse a essere uno sport di nicchia, così ad amministrarlo ci andrebbe qualcuno che tiene ai risultati sportivi…
Posto che di tecnica e di strategie strutturali non capisco niente, perciò non so se sia meglio avere tre, due, una o nessuna franchigia in Celtic, volevo un poco contestare affermazioni come queste sopra, mi pare ricorrenti nel forum.
La mia opinione è che il rugby italiano non debba essere risanato perché non è malsano: malsana è una federazione corrotta o il numero dei cui affiliati cala costantemente, ma non ricordo casi recenti di corruzione nella Fir né ho letto dati che testimoniano un calo degli iscritti.
Contesto anche che gli amministratori di una federazione debbano pensare soprattutto ai risultati sportivi; per come la vedo io devono pensare soprattutto a promuovere il gioco e a coinvolgere più persone possibile come praticanti o spettatori, e il fatto di avere buoni risultati sportivi di vertice è solo uno dei modi per raggiungere tale scopo.
Per entrambi i punti che ho citato sarebbe importante conoscere i dati sul numero di praticanti nelle ultime stagioni, in modo da poter dare un giudizio sull'operato della FIR. Le ultime dieci stagioni, diciamo. Ma visto che in genere i dati Coni o Fir non sono del tutto attendibili perché possono essere fatti con criteri poco rigidi, sarebbe utile conoscere il numero di squadre senior maschili partecipanti ai campionati FIR (dall'Eccellenza alla C2) nelle ultime stagioni. Sarebbe un dato solido da cui partire. Ma non ho mai trovato quel dato, e andare a contare tutte le squadre di C2 di tutte le annate non mi va.
La sensazione in questi ultimi anni era che il numero di squadre fosse in crescita lenta ma costante. Spero sia ancora così, anche se qui nella C dell'Emilia Romagna quest'anno sono spariti i Lupi di Canolo e si sono fuse Rimini e San Marino
Concordo con te che la mission di una federazione sportiva dovrebbe essere quella di rendere il proprio sport più praticato e visibile possibile. Sui dati dei tesserati c'è sempre un alone di mistero, praticamente non si sanno mai quanti sono di preciso e se aumentano o calano, molte volte però si tesserano persone per arrivare a completare una lista gara o dirigenti per farli rimanere in panchina. Io sinceramente per misusare l andamento conterei solo fino all U16, a quell età o giochi o cambi sport, non ci sono vie di mezzo...
Questo per dire che l attuale classe dirigente, tutto fa fuorchè r*** la mission..

Luqa-bis
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Re: Gavazzi a tutto campo

Messaggio da Luqa-bis » 25 ott 2015, 13:03

Il parametro , secondo me più interessante è il numero dei cosiddetti "TEEN-PLAYERS " (maschili e femminili), reali.

Perchè è da lì che si parte.

metabolik
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Re: Gavazzi a tutto campo

Messaggio da metabolik » 25 ott 2015, 15:37

No, Luqa, finchè sei TEEN sei più libero da impegni, hai più tempo.
Quando sei OVER TEEN
o lavori
o stai cercando un lavoro
o sei all'Università
e in ogni caso paghi oneroso pedaggio di tempo e preoccupazione ( e se mi infortuno ?).
Il difficile è continuare dopo.
OGGI il parametro fondamentale è il numero giocatori seniores, cioè tesserati over 19 che riescono a conciliare impegni e passione per giocare in un qualsiasi campionato nazionale.
E' lì il ns. punto debole.
Per questo , iniziative come il campionato riserve generalizzato, quasi ancora amatoriale, non è disprezzabile, perché consentirebbe di mantenere una maggior massa di praticanti, dato il minor impegno, e di superare proprio il momento più difficile da TEEN a seniores.

thekid
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Re: Gavazzi a tutto campo

Messaggio da thekid » 25 ott 2015, 15:44

metabolik ha scritto:No, Luqa, finchè sei TEEN sei più libero da impegni, hai più tempo.
Quando sei OVER TEEN
o lavori
o stai cercando un lavoro
o sei all'Università
e in ogni caso paghi oneroso pedaggio di tempo e preoccupazione ( e se mi infortuno ?).
Il difficile è continuare dopo.
OGGI il parametro fondamentale è il numero giocatori seniores, cioè tesserati over 19 che riescono a conciliare impegni e passione per giocare in un qualsiasi campionato nazionale.
E' lì il ns. punto debole.
Per questo , iniziative come il campionato riserve generalizzato, quasi ancora amatoriale, non è disprezzabile, perché consentirebbe di mantenere una maggior massa di praticanti, dato il minor impegno, e di superare proprio il momento più difficile da TEEN a seniores.
Beh, non direi troppo. Se mancano i TEEN, gli OVER TEEN non cresceranno di numero. E se anche crescono, vuol dire che cominciano troppo tardi. Saranno giocatori buoni anche per una B, ma difficilmente avranno le skills e la naturalezza che si impara cominciando da bambini. Anche perche' in squadre ormai seniores, piu' che un paio di allenamenti per i nuovi sul placcaggio e passaggio non vengono fatti.
Non aderisco all'opinione di nessun uomo: ne ho alcune per conto mio. - I. Turgenev

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Aironifan
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Re: Gavazzi a tutto campo

Messaggio da Aironifan » 25 ott 2015, 22:21

Ilgorgo ha scritto:
Mr Ian ha scritto:…Ormai per risanare questo benedetto sport non si sa più che inventarci, meglio andarsi a prenotare un viaggio..
Aironifan ha scritto:…Sarebbe quasi meglio tornasse a essere uno sport di nicchia, così ad amministrarlo ci andrebbe qualcuno che tiene ai risultati sportivi…
Posto che di tecnica e di strategie strutturali non capisco niente, perciò non so se sia meglio avere tre, due, una o nessuna franchigia in Celtic, volevo un poco contestare affermazioni come queste sopra, mi pare ricorrenti nel forum.
La mia opinione è che il rugby italiano non debba essere risanato perché non è malsano: malsana è una federazione corrotta o il numero dei cui affiliati cala costantemente, ma non ricordo casi recenti di corruzione nella Fir né ho letto dati che testimoniano un calo degli iscritti.
Contesto anche che gli amministratori di una federazione debbano pensare soprattutto ai risultati sportivi; per come la vedo io devono pensare soprattutto a promuovere il gioco e a coinvolgere più persone possibile come praticanti o spettatori, e il fatto di avere buoni risultati sportivi di vertice è solo uno dei modi per raggiungere tale scopo.
Per entrambi i punti che ho citato sarebbe importante conoscere i dati sul numero di praticanti nelle ultime stagioni, in modo da poter dare un giudizio sull'operato della FIR. Le ultime dieci stagioni, diciamo. Ma visto che in genere i dati Coni o Fir non sono del tutto attendibili perché possono essere fatti con criteri poco rigidi, sarebbe utile conoscere il numero di squadre senior maschili partecipanti ai campionati FIR (dall'Eccellenza alla C2) nelle ultime stagioni. Sarebbe un dato solido da cui partire. Ma non ho mai trovato quel dato, e andare a contare tutte le squadre di C2 di tutte le annate non mi va.
La sensazione in questi ultimi anni era che il numero di squadre fosse in crescita lenta ma costante. Spero sia ancora così, anche se qui nella C dell'Emilia Romagna quest'anno sono spariti i Lupi di Canolo e si sono fuse Rimini e San Marino
Io parlavo della FIR, appunto.

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Re: Gavazzi a tutto campo

Messaggio da jpr williams » 26 ott 2015, 9:40

Ragazzi, comunque oggi è Sant'Alfredo


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Tanti tanti auguroni e un bacione :P
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: Gavazzi a tutto campo

Messaggio da Luqa-bis » 26 ott 2015, 17:02

@ Metabolik

Mi permetto di argomentare:

considero il primo dato da valutare il parametro dei giocatori classificati TEEN , perché corrispondono a quello che è il bacino pitenziale su cui lavorare per "costruire" i giocatori: abilità tecniche, capacità di lettura del gioco, e anche preparazione fiscia progressivamente idonea al rugby seniores.

Il dato dei giocatori SENIORES viene dopo, anche perché va soppesato su "Quali" SENIORES, ovvero a che livello possono/riescono a giocare.

Se il mio obiettivo è avere un movimento diffuso ma anche competitivo , io ritengo si debba partite dai ragazzi, quantomeno da quelli di medie e superiori, e poi programmare/costruire il sistema seniores, pensando alle risorse reperibili/attese.

Punto ad avere diffusione e una nazionale competitiva (o che comunque faccia da richiamo).

1. Dovrei pensare a 50 atleti da nazionale
2. Quindi 200 atleti di livello internazionale
3. Quindi 4-6 squadre di livello europeo buono
4. Quindi o 4 franchigie per un campionato interfederazioni (il Pro12 ma anche altro, magari come l'NPC su più serie) oppure un campionato di eccellenza domestico con 4-8 squadroni e 4-8 aspiranti tali

Ma quei 200 atleti non arrivano se non ho almeno 8-10 centri di formazione che seguano ciascuno 30-40 giovani U20 (prendo ad esempio i coefficienti che FGCI nei fatti ha preso per i suoi centri sviluppo U15), quindi il numero TEEN è fondamentale.

Poi si analizza l'ambito seniores.
Posto "almeno 200" il livello ERC (per avere "Almeno 50" quello 6N)
Come strutturare i campionati, per avere le società che aspirino a quei posti da
- franchigia europea/ club d'eccellenxza nazionale
- club minori d'eccellenza/club da I categoria
- club di interesse regionale (serie B)
- club rugby di base (serie C)
- club amatoriali (serie C2)

Anche pensando alle strutture (perché non è sempre facile trovare dove giocare), alla logistica (alberghi e trasporti) e alla formazione degli adulti (un amatore che capisce meglio il rugby potrebbe essere un possibile migliore educatore.

Poi, possiamo anche approfondire l'innegabile problema del passaggio dal mondo TEEN a quello SENIORES se non ricadi nella ridotta percentuale dei SELEZIONATI. Cioè per gli amatori o più difficile ancora per gli atleti da serie A.

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Re: Gavazzi a tutto campo

Messaggio da Ilgorgo » 26 ott 2015, 18:29

Secondo un dato appena pubblicato dalla federazione messicana nel 2007 c'erano nel mondo 1.990.000 giocatori di rugby, ora i giocatori sono (speriamo sia vero) 7.230.000.
Un paio di cifre in più con le quali si potrebbe giudicare la realtà italiana qualora si conoscessero i dati specifici della nostra nazione. Nel senso che a quel punto si potrebbe non solo guardare se c'è stato un incremento di praticanti in Italia negli ultimi dieci anni (io penso di sì) ma anche se la percentuale di incremento è in linea con quella degli altri paesi (sicuramente no).
Sempre sapendo che questi dati "sparati" da World Rugby sono da prendere con pinzette a loro volta tenute da altre pinzette : )

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Re: Gavazzi a tutto campo

Messaggio da HagarTheHorrible » 26 ott 2015, 22:14

Ilgorgo ha scritto:Sempre sapendo che questi dati "sparati" da World Rugby sono da prendere con pinzette a loro volta tenute da altre pinzette : )
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Re: Gavazzi a tutto campo

Messaggio da HagarTheHorrible » 26 ott 2015, 22:16

Presto spiegato. 2,6 mln "registrati", 4,63 mln non affiliati. Quelli che hanno giocato una sola partita di minirugby.
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Re: Gavazzi a tutto campo

Messaggio da Ilgorgo » 26 ott 2015, 23:43

Grazie Hagar, mappa interessante
In effetti tanti di quei numeri fanno un po' venire qualche dubbio, però anche se l'incremento fosse stato solo da 1,9 a 2,6 milioni sarebbe comunque un gran balzo

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Re: Gavazzi a tutto campo

Messaggio da HagarTheHorrible » 27 ott 2015, 7:55

Ilgorgo ha scritto:Grazie Hagar, mappa interessante
In effetti tanti di quei numeri fanno un po' venire qualche dubbio, però anche se l'incremento fosse stato solo da 1,9 a 2,6 milioni sarebbe comunque un gran balzo
Concordo. Questo (1,9=>2,6) è il dato meno approssimativo. Scarsamente sconsolante il fatto che tutte le federazioni di tutte le discipline sportive tendano a gonfiare i dati. Più atleti praticano una disciplina, più i comitati olimpici avranno un occhio di riguardo verso quella disciplina. Argent de poche in più.
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Re: Gavazzi a tutto campo

Messaggio da jpr williams » 27 ott 2015, 9:11

La cosa comunque positiva è l'aumento di praticanti, il che significa che il nostro sport comincia a conquistare qualche posizione anche in aree diverse da quelle storicamente vocate. Del resto basta essere attenti lettori delle "notiziole" per accorgersene :wink: .
Quella che mi incuriosisce è come mai un dato di natura "globale" arrivi dalla federazione messicana :shock: .
Boh, un pò come il fatto che qua quasi ogni statistica economica ti vien fuori dalla fantomatica cgia di Mestre :shock: , come se gli artigiani a Mestre non c'avessero un tubo da fare e stessero lì tutto il giorno a sfornar conti 8-) :-]
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Re: Gavazzi a tutto campo

Messaggio da Luqa-bis » 27 ott 2015, 14:58

Se i dati sono reali,
passare da circa 2 milioni di tesserati nel 2007 a circa 2,6 nel 2015, resta una crescita di oltre il 40% in 8 anni è un gran risultato.
Un indice di crescita annuale al 3,5% è un fattore di assoluto rilievo.

Anche il dato tra registrati e non registrati ha un peso:
2,6 registrati con 4,6 non registrati, può dare l'idea che per avere 1 registrato in più si debba far provare il rugby a 4-5 neofiti.

Interessante anche l'aseptto femminile: 1,76 (ipotizzo complessivo tesserate e non) , indica come le donne oltre il 20%, quasi il 25% di chi "prova" il rugby.

Numeri molto sopra a quelli ufficiali FIR (e ben sopra anche a quelli della FGCI).

Non mi stupiscono invece i due fatti già segnalati:

- normale che sia una federazione di un paese emergente o di "attività missionaria" che faccia più leva sui numeri con entusiasmo.
- normale che i numeri si "coltivino" secondo convenienza.

Anche nel calcio, i tesserati agonisti sono 1,2 milioni... secondo voi in Italia a giocare a calcio sono solo 1,2 milioni?

Ilgorgo
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Re: Gavazzi a tutto campo

Messaggio da Ilgorgo » 27 ott 2015, 17:42

Luqa-bis ha scritto:Anche nel calcio, i tesserati agonisti sono 1,2 milioni... secondo voi in Italia a giocare a calcio sono solo 1,2 milioni?
Sempre più off topic, ma secondo me le persone che in Italia giocano a calcio sono davvero diminuite da un po' di tempo a questa parte. Quanti siano in totale non saprei dirlo, ma una cosa che almeno dalle mie parti è facilissimo notare è che non esistono quasi più i bambini che giocano a calcio al parco o in cortile o dove capita. La mia impressione è che ormai i bambini giochino a pallone solo nelle squadrette ufficiali. Ma solo una piccola parte dei bimbi fa parte di una squadra, gli altri scelgono altri sport o non ne fanno nessuno. Le vecchie partite di pallone in cortile o sui campi spelacchiati senza porte invece permettevano a tutti di giocare, anche a quelli che passavano di lì per caso, o a quelli più scarsi o meno entusiasti che ora invece non si attentano a o non hanno voglia di iscriversi a una vera società

Immagine
Bimbi in piazza delle sette chiese a Bologna, negli anni '80

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