Quando vedremo i risultati?

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

gingi
Messaggi: 180
Iscritto il: 22 nov 2007, 17:00

Quando vedremo i risultati?

Messaggio da gingi » 16 mar 2015, 15:08

Scusate se mi permetto di aprire un altro topic, ma quello che da parecchio mi chiedo è:
dopo Grenoble ed ancora più la nostra entrata nel mitico 5 Nazioni, poi diventato 6, il numero di bambini iscritti alle scuole rugby è salito in maniera esponenziale. Eppure, dopo 20 anni, i risultati non si sono fatti vedere. Quando inizieremo a vederli? Inizieremo a vederli?
Prima, dopo aver provato anche freccette e snooker, le mamme si decidevano disperate per il rugby; adesso per alcuni neofiti è addirittura la prima scelta!!! E' proprio tutta colpa dei tecnici e della Federazione? Non siamo adatti alla disciplina? Che altro? Aiutatemi a capire. Anche a livello giovanile non è che siamo migliorati un granchè...

Avatar utente
PiVi1962
Messaggi: 3231
Iscritto il: 11 mar 2004, 0:00
Località: Roma
Contatta:

Re: Quando vedremo i risultati?

Messaggio da PiVi1962 » 16 mar 2015, 15:23

Se ne è parlato da tempo immemorabile.
Purtroppo mancano obiettivi, risorse e responsabilità ben definiti, ben chiari affinché tutto il movimento lavori unito assieme.

Negli anni è stata fatta dai vertici una scelta, quella di privilegiare il rugby d'élite, che continua a pagare poco e si dimostra molto costosa, anche per la crisi che ha fatto scomparire gran parte delle risorse private.

A mio vedere, la FIR è partita con programmi adeguati a stati con una grossa tradizione e una popolazione numerosa (come Sud Africa, Inghilterra e Francia), mentre avrebbe dovuto considerare il rugby come uno sport di nicchia, copiando le nazioni più piccole (Irlanda e Galles in primis).

In sostanza, siccome si è seminato poco, poco si raccoglierà, ancora per un po' di tempo.

Squilibrio
Messaggi: 5150
Iscritto il: 28 lug 2006, 20:35

Re: Quando vedremo i risultati?

Messaggio da Squilibrio » 16 mar 2015, 17:27

[quote="PiVi1962"]Se ne è parlato da tempo immemorabile.
Purtroppo mancano obiettivi, risorse e responsabilità ben definiti, ben chiari affinché tutto il movimento lavori unito assieme.

Negli anni è stata fatta dai vertici una scelta, quella di privilegiare il rugby d'élite, che continua a pagare poco e si dimostra molto costosa, anche per la crisi che ha fatto scomparire gran parte delle risorse private.

A mio vedere, la FIR è partita con programmi adeguati a stati con una grossa tradizione e una popolazione numerosa (come Sud Africa, Inghilterra e Francia), mentre avrebbe dovuto considerare il rugby come uno sport di nicchia, copiando le nazioni più piccole (Irlanda e Galles in primis).

In sostanza, siccome si è seminato poco, poco si raccoglierà, ancora per un po' di tempo.[/quote]


Secondo me invece in italia non possiamo copiare il modello irlandese o gallese, li i professionisti sono pochi e da noi nulla si fa senza soldi e una qualunque società con più capacità avrebbe scombussolato tutti i piani, riguardo al secondo paragrafo il problema è che si è deciso di restringere il bacino, noi finiamo in under 16, in under 18 c'è un ristretto numero di giocatori su cui puntare mentre gli altri sono di per se già esclusi da ogni gioco e servono solo per avere 22 giocatori a referto per concludere una partita under 18. Da ignorante ditemi se sbaglio, la sostanza non è questa?

Consulente
Messaggi: 1769
Iscritto il: 21 nov 2009, 17:01

Re: Quando vedremo i risultati?

Messaggio da Consulente » 16 mar 2015, 17:38

Io non sono un esperto per cui la mia resta una impressione.

Ionon vedo l'attenzione alla base che caratterizza i movimenti di successo. Il grande Volley italiano e' venuto fuori da una base da dove tutti, ma proprio tutti, a scuola giocavano a pallavolo. Sembra anche che non si abbiano formatori adeguati a quel livello, per sempio nel ciclismo gli allenatori italiani sono il top e moltissimi grandi campioni vengono a perfezionarsi da noi, idem il karting negli sport motoristici. Ovviamente non succede nel rugby.

Bisogna creare questa struttura, togliendo un po' di soldi al vertice per curare la base. Meno accademie, migliori formatori nei club per i ragazzini.
Certo, ci vuole lungimiranza, perche i risultati arrivano dopo 10 o 15 anni.

JosephK.
Messaggi: 10119
Iscritto il: 28 ago 2007, 18:19

Re: Quando vedremo i risultati?

Messaggio da JosephK. » 16 mar 2015, 17:43

Io poi voglio aprire una piccola parentesi. Abbiamo pochi talenti, pochi ne attraiamo. Ecco, cerchiamo quei pochi di gestili BENE.

Voglio dire: Benvenuti, Iannone, Botes, Tebaldi. Non sarà tutta "colpa" Fir ovviamente e loro ci metteranno le loro volontà e quello che volete. Ma insomma perdere così per strada talenti fa male.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...

pilonegrosso
Messaggi: 1533
Iscritto il: 25 nov 2007, 19:52

Re: Quando vedremo i risultati?

Messaggio da pilonegrosso » 16 mar 2015, 18:22

JosephK. ha scritto:Io poi voglio aprire una piccola parentesi. Abbiamo pochi talenti, pochi ne attraiamo. Ecco, cerchiamo quei pochi di gestili BENE.

Voglio dire: Benvenuti, Iannone, Botes, Tebaldi. Non sarà tutta "colpa" Fir ovviamente e loro ci metteranno le loro volontà e quello che volete. Ma insomma perdere così per strada talenti fa male.
Non mi sembrano sullo stesso piano. Anzi, non lo sono proprio, non foss'altro perchè qualcuno ha giocato spesso e ha avuto numerose occasioni mentre gente come Tebaldi è stata ogni tanto esclusa non in base alle prestazioni, ma in base ad altri misteri.

mauott
Messaggi: 2323
Iscritto il: 27 ago 2008, 14:31

Re: Quando vedremo i risultati?

Messaggio da mauott » 16 mar 2015, 20:12

pilonegrosso ha scritto: Non mi sembrano sullo stesso piano. Anzi, non lo sono proprio, non foss'altro perchè qualcuno ha giocato spesso e ha avuto numerose occasioni mentre gente come Tebaldi è stata ogni tanto esclusa non in base alle prestazioni, ma in base ad altri misteri.
guarda che non sono proprio misteri ... se anche all'estero non gioca un motivo ci sarà e non è un motivo tecnico ...

pilonegrosso
Messaggi: 1533
Iscritto il: 25 nov 2007, 19:52

Re: Quando vedremo i risultati?

Messaggio da pilonegrosso » 16 mar 2015, 20:56

mauott ha scritto:
pilonegrosso ha scritto: Non mi sembrano sullo stesso piano. Anzi, non lo sono proprio, non foss'altro perchè qualcuno ha giocato spesso e ha avuto numerose occasioni mentre gente come Tebaldi è stata ogni tanto esclusa non in base alle prestazioni, ma in base ad altri misteri.
guarda che non sono proprio misteri ... se anche all'estero non gioca un motivo ci sarà e non è un motivo tecnico ...
OK, diciamo che Tito ha un certo carattere, ma quanti hanno giocato non valendo un'unghia della sua tecnica? Anche tra quelli citati.

metabolik
Messaggi: 9269
Iscritto il: 27 mar 2003, 0:00
Località: Piacenza

Re: Quando vedremo i risultati?

Messaggio da metabolik » 17 mar 2015, 0:06

Consulente ha scritto:Io non sono un esperto per cui la mia resta una impressione.

Ionon vedo l'attenzione alla base che caratterizza i movimenti di successo. Il grande Volley italiano e' venuto fuori da una base da dove tutti, ma proprio tutti, a scuola giocavano a pallavolo. Sembra anche che non si abbiano formatori adeguati a quel livello, per sempio nel ciclismo gli allenatori italiani sono il top e moltissimi grandi campioni vengono a perfezionarsi da noi, idem il karting negli sport motoristici. Ovviamente non succede nel rugby.

Bisogna creare questa struttura, togliendo un po' di soldi al vertice per curare la base. Meno accademie, migliori formatori nei club per i ragazzini.
Certo, ci vuole lungimiranza, perche i risultati arrivano dopo 10 o 15 anni.
Ma che paragoni fai ? Hai mai collaborato con una società rugbystica ?
A pallavolo devi trovare 10 ragazzi , mezza palestra e hai fatto una squadra; le trasferte le fai nel comune di residenza.
Per fare una squadra di rugby devi trovare 30 ragazzi e una campo 100x70 con gli spogliatoi ; già a livello giovanile le trasferte spaziano in ambito regionale. A pallavolo nessun genitore si oppone, robusto o esile non c'è contatto. Nel rugby è comprensibile, al minimo, un pò di preoccupazione; è inutile che la meniamo, il rugby non è uno sport per tutti.
Organizzare una squadra di rugby è un'impresa titanica rispetto all'equivalente pallavolo.
Col ns. numero di praticanti seniores (7000) , non abbiamo altra scelta che investire su un'elite; o meglio, possiamo decidere di fare la scelta opposta, investire tutto alla base, ma ci scordiamo il 6N, i TM con il SH , e forse anche la partecipazione alla coppa della mondo.

Avatar utente
giuseppone64
Messaggi: 12879
Iscritto il: 13 dic 2011, 14:29
Località: roma

Re: Quando vedremo i risultati?

Messaggio da giuseppone64 » 17 mar 2015, 7:24

Io l'unica perplessità che ho e' la gestione dei ragazzi.continuano a giocare solo quelli in odore di accademia e qualche isolato eroe. Molti talenti in erba lasciano perché arrivati ai 18 anni non trovano dove giocare.
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
mia figlia 6 anni
MA CHE ORA E'?
mia moglie
Molti amici molto onore
Io

Luqa-bis
Messaggi: 8270
Iscritto il: 18 mag 2011, 10:17

Re: Quando vedremo i risultati?

Messaggio da Luqa-bis » 17 mar 2015, 9:16

Boh, a me sembra che anche nelle risposte ci sia una parte delle motivazioni ai problemi.

Si, per fare una squadra di rugby servono :

- 3 volte i giocatori di una squadra di pallavolo
- un campo con spogliatoi (se si volesse , almeno per le giovanili, la norma 100x70 si potrebbe anche non considerare)
- giocare spesso a chilometri di distanza.

Ovvero una squadra di rugby incontra gli stessi problemi di una squadra di calcio femminile.

Poi c'è la questione eccelenza.
Dove serve la preparazione e la predisposzione da valutare a livello giovanile, ma anche la possibilità di migliuorare, allenars iporfessionalemnte e ricompensare che di rugby fa professione o quasi.
E lì le ns società hanno pubblici da LND calcistica.

Tanto per restare in termini calcistici, le squadre pro francesi ed inglesi hanno volumi da squadra di calcio di bassa serie A (Empoli, Cesena).

In quanto ai ragazzi nella fascia 16-25:
non credo sia colpa di FIR (sede centrale) se tra i 16 e i 18 si insegna poco, e se passati i 18 non sitrova dove giocare.

Un esempio,
le regole vietano alle società di trovare un "agreement" per il quale in un determinato girone di C giocano tutte squadre U21-U23?
le regole vietano di giocare in A7B/C scegliendo di schierare almeno 5-6 U21-23?

Squilibrio
Messaggi: 5150
Iscritto il: 28 lug 2006, 20:35

Re: Quando vedremo i risultati?

Messaggio da Squilibrio » 17 mar 2015, 10:28

[quote="Luqa-bis"]
In quanto ai ragazzi nella fascia 16-25:
non credo sia colpa di FIR (sede centrale) se tra i 16 e i 18 si insegna poco, e se passati i 18 non sitrova dove giocare.
[/quote]

Invece qui è proprio la colpa della fir, in quanti smettono perché non hanno voglia, tempo, hanno il fisico non sviluppato per andare in under 18 con i ragazzi di 3 anni più grandi?
Con la riforma del campionato vogliamo parlare di quanti giocatori hanno smesso?
Vogliamo parlare di quante partite si giocano in un anno? Ma ti sembra normale che si giochi in alcuni periodi anche una sola partita al mese e non per colpa del meteo? Ci sono under 18 che giocano 14 partite in un anno poi basta, metti squalifiche, malanni, infortuni, quante partite gioca un giocatore under 18 che non rientra nei parametri federali?
Altro motivo per cui si smette, ha senso allenarsi 4 volte a settimana, faticare con la scuola, non avere una vita all’infuori del rugby, uscire di casa la mattina alle 7 e tornare alle 10 per giocare 10 partite l’anno di rugby?
Qualcuno parla di pallavolo, bene la pallavolo giocano ogni settimana, ok è uno sport diverso perché alcune manifestazioni mondiali le giochi ogni giorno per dieci giorni ma il punto è che nel volley si gioca, si gioca, si gioca, a rugby giochi poco ….

Consulente
Messaggi: 1769
Iscritto il: 21 nov 2009, 17:01

Re: Quando vedremo i risultati?

Messaggio da Consulente » 17 mar 2015, 18:48

Capisco che sia tutto piu' difficile nel Rugby, ma allora che si fa?
lasciamo andare tutto come adesso e rimaniamo dove siamo sperando nello stellone?

Quale e' il piano proponibile per portare il rugby italiano STABILMENTE nei primi 10 del ranking ed ai playoff in Celtic e coppe europee?

L'effetto trascinamento del top non sta producendo i risultati sperati, siamo tutti d'accordo, e quindi qual'e' l'alternativa?
La mia proposta e' formazione di alto livello (importata e pagata) a partire dai ragazzini, fatta nelle societa' che hanno i numeri piu grossi. Borse di studio per i piu meritevoli per specializzarsi all'estero. I soldi li prendo dallo smantellamento delle accademie, delle quali ne basta forse una (ma dubito).

stilicone
Messaggi: 2636
Iscritto il: 22 nov 2008, 19:40

Re: Quando vedremo i risultati?

Messaggio da stilicone » 17 mar 2015, 19:14

Squilibrio santo subito! (anche se un santo con quel nome sarebbe alquanto inquietante...)
Pure, qualcosa si potrebbe fare:
Dare un campo con spogliatoio alle società: la Federazione non riesce proprio a studiare un piano che preveda, poniamo, convenzioni trilaterali con i Comuni e le società: tu Comune mi dai il campo da calcio che devi dare per forza in gestione esterna; io FIR ci metto dei soldi per manutenerlo e magari migliorarlo, tu società locale di rugby lo prende in gestione. Durata: 10 anni, rinnovabili.
Oppure, al sud, dove magari campi con spogliatoio non ce ne sono, favorire mutui straagevolati (esiste ancora il Credito Sportivo?) per costruirne uno e novo. La società di rugby gestrice, qui, potrebbe anche consentire l'accesso alle società di calcio per un certo numero di ore...fa simpatia...e magari si converte qualche calciofilo...

Giovanili:
Ho letto che la riduzione delle categorie da quattro a tre, qualche anno fa, è stata voluta dalle società medesime, per risparmiare.
Bene, concesso che tre categorie sono meglio che quattro, si obblighino le società di Eccellenza (quantomeno) ad avere anche la U20, e si faccia il relativo campionato. E a quel punto vediamo se i ragazzi smettono quando escono dalla U18.
Poi, se la FIR vuole gestirsi da sola quelli che ritiene essere i migliori U20 nella sua Accademia, che lo faccia. Questa Accademia può giocare nel campionato U20 (sai che battaglie, con i coetanei che non pensano di essere più scarsi di te?), oppure può fare la serie A o l'Eccellenza, vedano i supertecnici che cosa è più opportuno. Ma la categoria U20 è indispensabile, direi.

Così, due cose buttate di getto.
MEMENTO MAROCCO.

metabolik
Messaggi: 9269
Iscritto il: 27 mar 2003, 0:00
Località: Piacenza

Re: Quando vedremo i risultati?

Messaggio da metabolik » 17 mar 2015, 20:40

Due strumenti molto sensati, non c'è il minimo dubbio, è GIUSTISSIMO che
1) disponibilità dei campi
2) giocare molto
sono due fattori sinergici per allargare la base, per mantenere chi comincia a giocare e spesso smette.
Purtroppo avere un campo di gioco si scontra con una schiera di nemici micidiali
indisponibilità di aree, speculazione edilizia, veti dall'attività mascherata-sport imperante.
Pensate ad un campo storico come quello di Parma, mangiato in un solo boccone (e la crisi di Parma dipende anche da quello).
Pensate alla disponibilità di campi a Milano: un ragazzo che gioca a rugby a Milano è predisposto alla santità.
Pensate a Genova, per una città come Genova un campo vale platino al cm quadrato.
Pensate a Vicenza : ma guarda che bel campo, me lo magno subito.
La conferma è che le società radicate sono quelle che hanno un perno su cui girare, il proprio campo.
Ultima nota : una squadra di rugby non incontra la stessa difficoltà di una squadra femminile di quell'altro sport citato..
Nel rugby c'è il contatto, lo scontro fisico è strutturale al gioco; reclutare 30 ragazzi predisposti per lo scontro fisico non è la stessa cosa che reclutarli per uno sport in cui c'è una rete fra gli avversari, o comunque per uno sport in cui l'aggressione fisica non è essenza del gioco.

Rispondi

Torna a “La Federazione e la Nazionale”