Però Brunel!

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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cumonfeelthenoize
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Re: Però Brunel!

Messaggio da cumonfeelthenoize » 3 gen 2013, 11:45

jimmy88 ha scritto:
cumonfeelthenoize ha scritto:chissa perchè nel mondo sono noti il barolo, il chianti, perfino il montepulciano....
In Francia conoscono quasi esclusivamente Chianti e Lambrusco.

Barolo? Mai sentito. Montepulciano? Mai sentito.
eh.. sì.... Lambruscò ????
madflyhalf ha scritto:Perché nel mondo è più famosa la cucina toscana o del centro italia di quella emiliana.

Ripeto, prova a mangiare emiliano accompagnando il tutto con un vino rosso fermo (e quindi a temperatura ambiente), in un mese che non sia tra ottobre e maggio.

La chiamerai sofferenza. :rotfl:

Idem se provi a mangiare cacciagione o roba in umido, o primi con sughi saporiti, con un lambrusco a temperatura ambiente.

Sono sempre dell'opinione che prima di scegliere "cosa" bere, è meglio imparare "come" bere! :rotfl:
Ha parlato veronelli redivivo... :rotfl:

Questione di abitudine, non mangio molto emiliano, ma ti posso assicurare che bere un vino mosso con la caggiagione o la carne in umido in genere è per molti altri da rabbrividire. D'estate e d'inverno. Va anche detto che la cucina emiliana è la più grassa di tutte e quindi il lambrusco potrebbe anche abbinarsi per spurgare.

Poi in generale non amo i vini mossi o pieni di bollicine, non dico che siano roba da ragazzini, come affermano alcuni, ma preferisco i fermi.

Con carne e cacciagione meglio vini rossi, fermi, coprosi o meno, anzi meglio un dolcetto, un barolo, un nero d'avola se vuoi qualciosa di forte, o anche un Malbec argentino. Per non parlare di molti rossi francesi sia del Bordeux che del sud. Basta spaziare.

Provati un brasato o della caacciagone in umido con un Rosso Conero di tre anni...

Comunque secondo l'associazione italiana sommelier, i vini italiani più amati all'estero: "Nella “hit parade” dei 10 vini italiani più amati all’estero al primo posto si classifica l’Amarone seguito, a pari merito, dal Brunello di Montalcino e dal Chianti. Subito dopo sfilano Prosecco, Barolo, Pinot Grigio, Sassicaia, Moscato d’Asti, Barbaresco e Sangiovese. "
(il montepulciano toscano , a cui mi riferivo,a nche se non disprezzo affatto il montepucliano di abruzzo che è tutto un altro vino, è fatto con un ceppo di uva sangiovese)

http://www.aiscomunivesuviani.it/public ... :newsflash
L'Haka è ormai un fenomeno commerciale degno del Wrestling.. fatto per fare un becero spettacolo. Altro che tradizione. peggio ancora la "en kapa cio il pongo" (firma inserita su suggerimento di Pakeha_70)

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Hap
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Re: Però Brunel!

Messaggio da Hap » 3 gen 2013, 12:44

Aaaaaaaaah ma quindi...mi state dicendo che...il titolo del thread "Però Brunel!" è riferito al tal vin di Montalcino?
E io che pensavo si riferisse al ct degli azzurri...me tapino... :roll:
:lol:
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.

madflyhalf
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Re: Però Brunel!

Messaggio da madflyhalf » 3 gen 2013, 12:46

cumonfeelthenoize ha scritto: Questione di abitudine, non mangio molto emiliano, ma ti posso assicurare che bere un vino mosso con la caggiagione o la carne in umido in genere è per molti altri da rabbrividire. D'estate e d'inverno. Va anche detto che la cucina emiliana è la più grassa di tutte e quindi il lambrusco potrebbe anche abbinarsi per spurgare.

Poi in generale non amo i vini mossi o pieni di bollicine, non dico che siano roba da ragazzini, come affermano alcuni, ma preferisco i fermi.

Con carne e cacciagione meglio vini rossi, fermi, coprosi o meno, anzi meglio un dolcetto, un barolo, un nero d'avola se vuoi qualciosa di forte, o anche un Malbec argentino. Per non parlare di molti rossi francesi sia del Bordeux che del sud. Basta spaziare.
Ma hai letto cosa ho scritto io?

Sembra di no, dato che stiamo dicendo le stesse cose.

Si stava dicendo appunto che un buon Lambrusco si abbina con la cucina tipica locale, così come vini più corposi e senza bolla si abbinano meglio a cacciagione primi sugosi etc...

Chi ha mai parlato di abbinare rossi frizzanti con la cucina piemontese o toscana?

La tua prima frase non è mai stata pronunciata da nessuno qui, la seconda è l'esatto discorso che facevo io... oltre al fatto che aggiungevo che se mangi emiliano (grasso e unto) d'estate, e ci vuoi bere un rosso, se è fermo e sei costretto a servirlo a temperatura ambiente (=caldo) è sofferenza pura.

Tutto qui... il lambrusco si abbina a ciò che ha intorno! L'Emilia. Stop. Limite enorme... oltre al fatto che il 90% del lambrusco prodotto è in effetti vino da 2€ al supermercato. Ma quando trovi la piccola perla e la consumi come un umano, non ha quasi rivali!

Magari la prossima volta leggi meglio perché nessuno parlava male degli altri vini!
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Laporte
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Re: Però Brunel!

Messaggio da Laporte » 3 gen 2013, 13:10

ma datti una calmata...

Laporte
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Re: Però Brunel!

Messaggio da Laporte » 3 gen 2013, 13:10

Hap ha scritto:Aaaaaaaaah ma quindi...mi state dicendo che...il titolo del thread "Però Brunel!" è riferito al tal vin di Montalcino?
E io che pensavo si riferisse al ct degli azzurri...me tapino... :roll:
:lol:
:D

mariemonti
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Re: Però Brunel!

Messaggio da mariemonti » 3 gen 2013, 13:57

Io sono per i vini fermi, ma comunque il Marcello, il miglior rosso frizzante al mondo e quindi il miglior lambrusco in circolazione secondo quelli che assaggiano per mestiere, costa solo 7 euro a bottiglia, almeno dalle mie parti.

Certamente con il Lambrusco da 10 euro, se lo trovi, hai buttato via tre euro.

orme53
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Re: Però Brunel!

Messaggio da orme53 » 3 gen 2013, 14:43

jimmy88 ha scritto:
cumonfeelthenoize ha scritto:chissa perchè nel mondo sono noti il barolo, il chianti, perfino il montepulciano....
In Francia conoscono quasi esclusivamente Chianti e Lambrusco.

Barolo? Mai sentito. Montepulciano? Mai sentito.
Ma allora è proprio vero che non capiscono una mazza di vini (di rugby qualcosina di più) :roll:

cumonfeelthenoize
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Re: Però Brunel!

Messaggio da cumonfeelthenoize » 3 gen 2013, 16:57

orme53 ha scritto: Barolo? Mai sentito. Montepulciano? Mai sentito.
Ma allora è proprio vero che non capiscono una mazza di vini (di rugby qualcosina di più) :roll:[/quote]

guarda ieri leggevo un libro di un giornalista americano su Enzo Ferrari. Ricostruendo un pranzo a Maranello, parla di un abbondante libagiuone di Tocai (uso questo termine perchè ammesso all'epoca) e lo definisce cone vino modenese....
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calep61
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Re: Però Brunel!

Messaggio da calep61 » 3 gen 2013, 17:58

Certo, il titolo del topic può certamente trarre in inganno, quindi, in attesa di sapere qualche nuova sul prossimo 6N - sembrerebbe per la prossima settimana - perchè non farci prendere la mano da un tema altrettanto intrigante.
Certo, un bel corso accellerato di enologia nazionale farebbe bene a molti dei forumisti che si sono presi la briga di dettare promozioni e bocciature a 360°.
Premetto, che non amo il lambrusco, spesso mi da alla testa ( o da alla testa indistintamente?) pur con bevute modeste, ma amo particolarmente i vini mossi, bianchi o rossi che siano. Se ne trovano un po' in ogni parte d'Italia e di svariate qualità ed il trend mondiale che punta proprio sui vini con bollicine in quanto ritenuti anche dai giovani una moderna alternativa a bevande che finora avevano tenuto il pallino tra loro (la birra in primis), stimola l'emersione di etichette ancora poco note, nonchè lo sforzo dei produttori per elevare la qualità di produzioni fino a qualche tempo addietro non considerate di primordine. Come per altri vini che hanno vissuto periodi meno felici in quanto a notorietà e blasone, pensiamo solo al barbera, vino associato in passato solo a barboni ed ubriaconi di infima specie, piuttosto che al chianti che si produceva con un insieme mai uguale di diverse uve raccolte in funzione della disponibilità dei produttori e della generosità della natura, insomma, un vino modesto e privo d'identità che affidava al caso ed alla fortuna le sue speranze di successo, anche il vino mosso sta conquistando piano piano le sue belle fette di mercato enologico. In Piemonte, per esempio, oltre al già citato Barbera si produce dell'ottimo Freisa, risultato dal matrimonio dell'omonima uva e di altre meno conosciute uve nere autoctone e come poter dimenticare Il rosso Brachetto d'Acquì, considerato addirittura un ottimo spumante. In Lombardia, ma in un po' tutta la bassa padana troviamo della Bonarda, piuttosto che del Gutturnio eccellenti entrambi. Nel veneto cito il Raboso, il Marzemino. Nella penisola Sorrentina, invece, è prodotto in versione frizzante il rosso Gragnano. Nella provincia di taranto, poi, è possibile trovare dell'ottimo Lizzano rosato, anchesso, rigorosamente mosso. Non dimentichiamo, infine, che alcuni vini prodotti rigorosamente fermi, come il chianti, trovano forza e vigore proprio da uve come il Sangiovese che trova la morte sua proprio in versione bollicine. Per quanto concerne gli abbinamenti, poi, neanche i migliori sommeliers si spingono più a decretare dettami assoluti, concentrandosi, invece, su abbinamenti intelligentemente misurati in funzione dei sapori e dei gusti in gioco nei divrsi piatti di portata. Una cosa, forse, è decisamente inopinabile, il vino fermo risulta decisamente più impegnativo e, anche, meno efficace nel difficile processo di digeribilità di alcune pietanze non proprio leggere. Infine, ritengo giusto precisare che per temperatura ambiente, andrebbe da considerarsi quella da cantina dove, abitualmente, il vino dovrebbe essere stoccato e non certo in cucina a fianco dei fornelli accesi. Ad eccezione di particolari vini, molto invecchiati e/o con aromi che richiedano maggiori temperature di mescita per accentuarne la volatilità dei profumi affinchè siano meglio aprezzati all'olfatto, sono sconsigliabili temperature superiori ai 18° - ovviamente per i vini rossi - se mossi meglio qualche grado meno. Poi, un suggerimento, provate a mettere il vino rosso - fermo o mosso che sia - sul balcone anche in inverno (non quando ci siano -5°) per una 1/2 ora prima di aprire la bottiglia e un 15 minuti prima di consumarne il contenuto, probabilmente al primo bicchiere il vino risulterà troppo freddo ed il sapore privo di appeal, ma con l'andare del tempo, durante il pasto, magicamente il contenuto della bottiglia incomincerà a cambiare, il sapore con il passare del tempo e l'alzarsi della temperature del vino migliorerà sempre più e quando la bottiglia sarà finità ve ne accorgerete con rammarico; cin, cin a voi al a Brunel per un 6N effervescente.
È proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all'uomo sono cagionati dall'uomo.
Plinio il Vecchio
Non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto.
Blaise Pascal
Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui.
Umberto Eco

HagarTheHorrible
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Re: Però Brunel!

Messaggio da HagarTheHorrible » 3 gen 2013, 18:14

calep61 ha scritto: ... per un 6N effervescente...
Düe kükkjåi di citråtø Briøski e vedi køme frigge.
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Låpørte før President! E Såntø sübitø!

orme53
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Re: Però Brunel!

Messaggio da orme53 » 3 gen 2013, 18:35

calep61 ha scritto:Certo, il titolo del topic può certamente trarre in inganno, quindi, in attesa di sapere qualche nuova sul prossimo 6N - sembrerebbe per la prossima settimana - perchè non farci prendere la mano da un tema altrettanto intrigante.
Certo, un bel corso accellerato di enologia nazionale farebbe bene a molti dei forumisti che si sono presi la briga di dettare promozioni e bocciature a 360°.
Premetto, che non amo il lambrusco, spesso mi da alla testa ( o da alla testa indistintamente?) pur con bevute modeste, ma amo particolarmente i vini mossi, bianchi o rossi che siano. Se ne trovano un po' in ogni parte d'Italia e di svariate qualità ed il trend mondiale che punta proprio sui vini con bollicine in quanto ritenuti anche dai giovani una moderna alternativa a bevande che finora avevano tenuto il pallino tra loro (la birra in primis), stimola l'emersione di etichette ancora poco note, nonchè lo sforzo dei produttori per elevare la qualità di produzioni fino a qualche tempo addietro non considerate di primordine. Come per altri vini che hanno vissuto periodi meno felici in quanto a notorietà e blasone, pensiamo solo al barbera, vino associato in passato solo a barboni ed ubriaconi di infima specie, piuttosto che al chianti che si produceva con un insieme mai uguale di diverse uve raccolte in funzione della disponibilità dei produttori e della generosità della natura, insomma, un vino modesto e privo d'identità che affidava al caso ed alla fortuna le sue speranze di successo, anche il vino mosso sta conquistando piano piano le sue belle fette di mercato enologico. In Piemonte, per esempio, oltre al già citato Barbera si produce dell'ottimo Freisa, risultato dal matrimonio dell'omonima uva e di altre meno conosciute uve nere autoctone e come poter dimenticare Il rosso Brachetto d'Acquì, considerato addirittura un ottimo spumante. In Lombardia, ma in un po' tutta la bassa padana troviamo della Bonarda, piuttosto che del Gutturnio eccellenti entrambi. Nel veneto cito il Raboso, il Marzemino. Nella penisola Sorrentina, invece, è prodotto in versione frizzante il rosso Gragnano. Nella provincia di taranto, poi, è possibile trovare dell'ottimo Lizzano rosato, anchesso, rigorosamente mosso. Non dimentichiamo, infine, che alcuni vini prodotti rigorosamente fermi, come il chianti, trovano forza e vigore proprio da uve come il Sangiovese che trova la morte sua proprio in versione bollicine. Per quanto concerne gli abbinamenti, poi, neanche i migliori sommeliers si spingono più a decretare dettami assoluti, concentrandosi, invece, su abbinamenti intelligentemente misurati in funzione dei sapori e dei gusti in gioco nei divrsi piatti di portata. Una cosa, forse, è decisamente inopinabile, il vino fermo risulta decisamente più impegnativo e, anche, meno efficace nel difficile processo di digeribilità di alcune pietanze non proprio leggere. Infine, ritengo giusto precisare che per temperatura ambiente, andrebbe da considerarsi quella da cantina dove, abitualmente, il vino dovrebbe essere stoccato e non certo in cucina a fianco dei fornelli accesi. Ad eccezione di particolari vini, molto invecchiati e/o con aromi che richiedano maggiori temperature di mescita per accentuarne la volatilità dei profumi affinchè siano meglio aprezzati all'olfatto, sono sconsigliabili temperature superiori ai 18° - ovviamente per i vini rossi - se mossi meglio qualche grado meno. Poi, un suggerimento, provate a mettere il vino rosso - fermo o mosso che sia - sul balcone anche in inverno (non quando ci siano -5°) per una 1/2 ora prima di aprire la bottiglia e un 15 minuti prima di consumarne il contenuto, probabilmente al primo bicchiere il vino risulterà troppo freddo ed il sapore privo di appeal, ma con l'andare del tempo, durante il pasto, magicamente il contenuto della bottiglia incomincerà a cambiare, il sapore con il passare del tempo e l'alzarsi della temperature del vino migliorerà sempre più e quando la bottiglia sarà finità ve ne accorgerete con rammarico; cin, cin a voi al a Brunel per un 6N effervescente.
Ehilàà vedo che sei stato leggero in questi giorni. Visto che i mattoni li fai digerire a noi. Ciao Calep.. mi mancavi.... O mancavo io? Boh....Saranno le varie etichette di Franciacorta....mah :roll:

mariemonti
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Re: Però Brunel!

Messaggio da mariemonti » 3 gen 2013, 21:11

orme53 ha scritto:
calep61 ha scritto:Certo, il titolo del topic può certamente trarre in inganno, quindi, in attesa di sapere qualche nuova sul prossimo 6N - sembrerebbe per la prossima settimana - perchè non farci prendere la mano da un tema altrettanto intrigante.
Certo, un bel corso accellerato di enologia nazionale farebbe bene a molti dei forumisti che si sono presi la briga di dettare promozioni e bocciature a 360°.
Premetto, che non amo il lambrusco, spesso mi da alla testa ( o da alla testa indistintamente?) pur con bevute modeste, ma amo particolarmente i vini mossi, bianchi o rossi che siano. Se ne trovano un po' in ogni parte d'Italia e di svariate qualità ed il trend mondiale che punta proprio sui vini con bollicine in quanto ritenuti anche dai giovani una moderna alternativa a bevande che finora avevano tenuto il pallino tra loro (la birra in primis), stimola l'emersione di etichette ancora poco note, nonchè lo sforzo dei produttori per elevare la qualità di produzioni fino a qualche tempo addietro non considerate di primordine. Come per altri vini che hanno vissuto periodi meno felici in quanto a notorietà e blasone, pensiamo solo al barbera, vino associato in passato solo a barboni ed ubriaconi di infima specie, piuttosto che al chianti che si produceva con un insieme mai uguale di diverse uve raccolte in funzione della disponibilità dei produttori e della generosità della natura, insomma, un vino modesto e privo d'identità che affidava al caso ed alla fortuna le sue speranze di successo, anche il vino mosso sta conquistando piano piano le sue belle fette di mercato enologico. In Piemonte, per esempio, oltre al già citato Barbera si produce dell'ottimo Freisa, risultato dal matrimonio dell'omonima uva e di altre meno conosciute uve nere autoctone e come poter dimenticare Il rosso Brachetto d'Acquì, considerato addirittura un ottimo spumante. In Lombardia, ma in un po' tutta la bassa padana troviamo della Bonarda, piuttosto che del Gutturnio eccellenti entrambi. Nel veneto cito il Raboso, il Marzemino. Nella penisola Sorrentina, invece, è prodotto in versione frizzante il rosso Gragnano. Nella provincia di taranto, poi, è possibile trovare dell'ottimo Lizzano rosato, anchesso, rigorosamente mosso. Non dimentichiamo, infine, che alcuni vini prodotti rigorosamente fermi, come il chianti, trovano forza e vigore proprio da uve come il Sangiovese che trova la morte sua proprio in versione bollicine. Per quanto concerne gli abbinamenti, poi, neanche i migliori sommeliers si spingono più a decretare dettami assoluti, concentrandosi, invece, su abbinamenti intelligentemente misurati in funzione dei sapori e dei gusti in gioco nei divrsi piatti di portata. Una cosa, forse, è decisamente inopinabile, il vino fermo risulta decisamente più impegnativo e, anche, meno efficace nel difficile processo di digeribilità di alcune pietanze non proprio leggere. Infine, ritengo giusto precisare che per temperatura ambiente, andrebbe da considerarsi quella da cantina dove, abitualmente, il vino dovrebbe essere stoccato e non certo in cucina a fianco dei fornelli accesi. Ad eccezione di particolari vini, molto invecchiati e/o con aromi che richiedano maggiori temperature di mescita per accentuarne la volatilità dei profumi affinchè siano meglio aprezzati all'olfatto, sono sconsigliabili temperature superiori ai 18° - ovviamente per i vini rossi - se mossi meglio qualche grado meno. Poi, un suggerimento, provate a mettere il vino rosso - fermo o mosso che sia - sul balcone anche in inverno (non quando ci siano -5°) per una 1/2 ora prima di aprire la bottiglia e un 15 minuti prima di consumarne il contenuto, probabilmente al primo bicchiere il vino risulterà troppo freddo ed il sapore privo di appeal, ma con l'andare del tempo, durante il pasto, magicamente il contenuto della bottiglia incomincerà a cambiare, il sapore con il passare del tempo e l'alzarsi della temperature del vino migliorerà sempre più e quando la bottiglia sarà finità ve ne accorgerete con rammarico; cin, cin a voi al a Brunel per un 6N effervescente.
Ehilàà vedo che sei stato leggero in questi giorni. Visto che i mattoni li fai digerire a noi. Ciao Calep.. mi mancavi.... O mancavo io? Boh....Saranno le varie etichette di Franciacorta....mah :roll:
Se ti sei letto quella pappardella, adesso come minimo ti devi fare un buon amaro

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Hap
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Re: Però Brunel!

Messaggio da Hap » 4 gen 2013, 9:29

Ma vi sta bene!

Perchè ricordatevi sempre, i "pipponi" di Calep colpiscono anche gli off topics! :rotfl:

Calep, sei un mito!
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.

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Re: Però Brunel!

Messaggio da calep61 » 4 gen 2013, 11:00

Hap ha scritto:Ma vi sta bene!

Perchè ricordatevi sempre, i "pipponi" di Calep colpiscono anche gli off topics! :rotfl:

Calep, sei un mito!
Perdindirindina, ho fatto uno sforzo immane per essere sobrio e sintetico, ma quando si parla di vini è facile perdersi tra colori, sapori, effluvi e ........., lasciamo perdere :lol:
È proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all'uomo sono cagionati dall'uomo.
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Re: Però Brunel!

Messaggio da Leinsterugby » 4 gen 2013, 12:55

tornando in topic abbiamo delle notizie importanti in chiave 6n:
Alla luce del discorso Mc Lean, su cui sono d'accordo con il tecnico, visto Masi titolare fisso a 15, a me piacerebbe molto vedere Sarto all'ala. l'esperimento Venditti fu superato da Brunel lo scorso anno quest anno potrebbe bissare.

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