ETICA SPORTIVA NEI RAPPORTI CON I GIOVANI IN FORMAZIONE

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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grumpy
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Re: ETICA SPORTIVA NEI RAPPORTI CON I GIOVANI IN FORMAZIONE

Messaggio da grumpy » 17 set 2012, 12:26

Axel57 ha scritto:se sei coinvolto come società o come allenatore, tieni la porta aperta. I ragazzi tra poco saranno in grado di decidere da soli e magari imporsi sui genitori. E' più che probabile che preferiscano giocare divertendosi con i loro amici e nel loro ambiente piuttosto che fare centinaia di kilometri senza divertirsi e con la pressione del risultato.
Non ho idea della regione dalla quale scrivi però, a Roma, purtroppo funziona nello stesso modo e c'è un bruttissimo "conflitto di interessi" tra dirigenti di una società e l'Accademia Regionale. Se le famiglie non hanno ben chiaro il percorso di vita da proporre ai ragazzi c'è il serio rischio che si cada nella trappola di far diventare il ragazzo un "probabile professionista" perdendo anni di scuola e ritrovarsi in società che poi ti chiedono di giocare in nome di uno spirito olimpico e che ti pagano quando si ricordano. Qui ci si scontra con tre o quattro allenamenti a settimana che distruggono qualsiasi velleità scolastica per proporre un futuro "nulla".
Purtroppo, ma anche per fortuna, ognuno fa il suo mestiere. Qui è fondamentale l'intervento dei genitori. Non esiste che i figli decidano da soli. Prima la scuola e poi il rugby. E se non gli va bene, gli va bene lo stesso. Chi ha l'obbligo morale e giuridico di decidere ?????
A questo punto è necessaria anche una riflessione più profonda: mi chiedo se al ns livello, cioè con gli scarsissimi campionati che ci troviamo a livello giovanile, abbia senso imporre 3 allenamenti in U12 e U14, 4 allenamenti in U16??? Quando in U16 (esperienza del club che frequento) 2 ragazzi su 5 sono stati bocciati in 1a/2a superiore (cioè la U16 dell'anno scorso) ???? E' facile riempirsi la bocca con i valori del rugby !!!!

bep68
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Re: ETICA SPORTIVA NEI RAPPORTI CON I GIOVANI IN FORMAZIONE

Messaggio da bep68 » 17 set 2012, 13:57

calep61 ha scritto:
bep68 ha scritto:la nostra preccupazione,non è solo per il fatto che ci vengano "rubati"i ragazzi che con tanta fatica,passione e non ultimi sforzi economici formiamo
vedi, questo freudiano passaggio evidenzia quale sia la tua vera preoccupazione in tutta questa vicenda, ma i ragazzi di cui parli non sono di proprietà esclusiva di qualcuno, la formazione è un'azione che si presuppone l'arricchimento intellettivo di un, così detto, allievo proprio per permettergli il salto di qualità, per usare una figurazione poetica, per farlo volare verso altri lidi, quindi, poco importa per quali motivi questi giovani abbiano deciso di involare verso altre mete, è la loro vita e chi sei tu per giudicare l'etica altrui, ti credi giudice in terra, ti ritieni così avulso da possibili critiche, c'era qualcuno che già molti anni fa diceva: chi è privo di peccato scagli la prima pietra, pensi di poter essere tra questi?
io non credo di aver trombato ne la tua moglie ne la tua fidanzata,ne tantomeno tua mamma ne tua sorella.l'ultima volta mi hai detto che secondo te sputo nel piatto dove mangio,questa volta mi dici che evidentemente mi interessa il lato economico.
faccio 40 km per andare ad allenare dei ragazzini,3 volte alla settimana + la domenica (circa 120 appuntamenti all'anno).in 7 anni ho ad oggi avuto un rimborso spese di 3650 euro ad oggi.secondo te,lo faccio per soldi?
per inciso,pur potendolo fare per tipo di brevetto che ho,dopo 34 anni di tesseramento preferisco seguire i ragazzini, dove se non mi son sbagliato fin d'ora,non c'è classifica.
se il rugby è una metafora della vita, e la vita è una ruota, sono al terzo giro, il primo da giocatore, il secondo da allenatore, il terzo da genitore..

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Re: ETICA SPORTIVA NEI RAPPORTI CON I GIOVANI IN FORMAZIONE

Messaggio da bep68 » 17 set 2012, 14:01

Flanker999 ha scritto:
bep68 ha scritto: 3.i selezionatori regionali consulenti della formazione Rapace suggeriscono ai giocatori della formazione Preda di andare a giocare per Rapace,promettendo loro un facile accesso in accademia oltre ad una maggiore visibilità poichè Rapace ha già l'elite under 16,mentre Preda dovrà fare i barrages.
Già viste tante volte queste cose, e quello che ho evidenziato è il punto chiave - senza queste promesse diventa molto difficile far andare via dei ragazzi da posti dove si trovano bene, anche se hanno dei genitori convinti di avere i futuri Balotelli o Messi .

Non è miha una novità che ci siano società che cerchino le scorciatoie e di risparmiare portando via i ragazzi ad altri. Anche qui si farebbe presto a distinguere il grano dal loglio - La società "buona" non ricorre ai mezzucci (non ne ha bisogno) e avrà delle squadre con al massimo 3 o 4 ragazzi da fuori, e soprattutto , il movimento non è a senso unico.

quanto al fatto di allenarsi insieme , mi dispiace per i ragazzi, ma le regole ci sono e sono precise : la permanenza dei giocatori è stabilita da prestiti e trasferimenti, altre cose si possono anche fare in amicizia ... poi quando qualcuno si fa male vengono fuori dei casini pazzeschi.
grazie.era il tipo di opinione che cercavo e che per fortuna non è solo la mia
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Re: ETICA SPORTIVA NEI RAPPORTI CON I GIOVANI IN FORMAZIONE

Messaggio da bep68 » 17 set 2012, 14:07

x calep61
dal nostro vivaio sono usciti giocatori che hanno militato in top club,anche in francia e anche in maglia azzurra.la società non ha mai chiesto l'indennità di formazione per favorirne l'inserimento.per chi li ha allenati,t'assicuro è un grosso punto d'orgoglio,oltre che un paramentro col quale ci misuriamo.ma credo che sia un ragionamento che tu non puoi capire.
se il rugby è una metafora della vita, e la vita è una ruota, sono al terzo giro, il primo da giocatore, il secondo da allenatore, il terzo da genitore..

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Re: ETICA SPORTIVA NEI RAPPORTI CON I GIOVANI IN FORMAZIONE

Messaggio da bep68 » 17 set 2012, 14:16

calep 61
"Sei un poveretto; ho letto da qualche parte che ti occupi anche di formazione per i più giovani, se è vero, poveretti anche loro, mi si accappona la pelle al pensiero che tu possa rappresentare per loro un modello, farei leggere i tuoi interventi ai loro genitori per conoscere i loro giudizi.
Poi ci lamenta della formazione giovanile nel rugby!!!
caro calep61,contattami in privato e vengo a far 2 chiacchere
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Re: ETICA SPORTIVA NEI RAPPORTI CON I GIOVANI IN FORMAZIONE

Messaggio da bep68 » 17 set 2012, 14:48

grumpy ha scritto:
Axel57 ha scritto:se sei coinvolto come società o come allenatore, tieni la porta aperta. I ragazzi tra poco saranno in grado di decidere da soli e magari imporsi sui genitori. E' più che probabile che preferiscano giocare divertendosi con i loro amici e nel loro ambiente piuttosto che fare centinaia di kilometri senza divertirsi e con la pressione del risultato.
Non ho idea della regione dalla quale scrivi però, a Roma, purtroppo funziona nello stesso modo e c'è un bruttissimo "conflitto di interessi" tra dirigenti di una società e l'Accademia Regionale. Se le famiglie non hanno ben chiaro il percorso di vita da proporre ai ragazzi c'è il serio rischio che si cada nella trappola di far diventare il ragazzo un "probabile professionista" perdendo anni di scuola e ritrovarsi in società che poi ti chiedono di giocare in nome di uno spirito olimpico e che ti pagano quando si ricordano. Qui ci si scontra con tre o quattro allenamenti a settimana che distruggono qualsiasi velleità scolastica per proporre un futuro "nulla".
Purtroppo, ma anche per fortuna, ognuno fa il suo mestiere. Qui è fondamentale l'intervento dei genitori. Non esiste che i figli decidano da soli. Prima la scuola e poi il rugby. E se non gli va bene, gli va bene lo stesso. Chi ha l'obbligo morale e giuridico di decidere ?????
A questo punto è necessaria anche una riflessione più profonda: mi chiedo se al ns livello, cioè con gli scarsissimi campionati che ci troviamo a livello giovanile, abbia senso imporre 3 allenamenti in U12 e U14, 4 allenamenti in U16??? Quando in U16 (esperienza del club che frequento) 2 ragazzi su 5 sono stati bocciati in 1a/2a superiore (cioè la U16 dell'anno scorso) ???? E' facile riempirsi la bocca con i valori del rugby !!!!
una delle domande che ci stiamo ponendo nel mio club è legata al fattore ludico.si divertono ancora i ragazzi sottoposti a questo stress?, e in particolar modo, i regionali che hanno 8 appuntamenti con la selezione più 12 col club solo nel mese di settembre,finiranno con l'odiare il rugby?
se il rugby è una metafora della vita, e la vita è una ruota, sono al terzo giro, il primo da giocatore, il secondo da allenatore, il terzo da genitore..

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Re: ETICA SPORTIVA NEI RAPPORTI CON I GIOVANI IN FORMAZIONE

Messaggio da nit otra » 17 set 2012, 14:59

il mio pensiero e dettato da regole di vita
non si gioca nel inter e ci si allena al milan
non si tiene il piede in due staffe
ogni azione comporta una reazione

che siano ragazini o adulti il buonismo non educa (ci sono anche casi in cui il buon senso aiuta)
spero non averti fatto ancor piu confusione

bep68
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Re: ETICA SPORTIVA NEI RAPPORTI CON I GIOVANI IN FORMAZIONE

Messaggio da bep68 » 17 set 2012, 15:04

nit otra ha scritto:il mio pensiero e dettato da regole di vita
non si gioca nel inter e ci si allena al milan
non si tiene il piede in due staffe
ogni azione comporta una reazione

che siano ragazini o adulti il buonismo non educa (ci sono anche casi in cui il buon senso aiuta)
spero non averti fatto ancor piu confusione

anzi.il problema è che siamo in grande difficoltà,poichè i ragazzi sono sempre al nostro campo e presso la nostra club house.ma è evidente che non sia una loro volontà giocare altrove.come è imbarazzante per il mio collega che li ha allenati fino a una settimana fà dirgli che non possono più avere accesso alle strutture come atleti.per noi i ragazzi sono come dei figli,dopo 7/8 anni che li alleniamo,ma allo stesso tempo sono anche un problema.come fai ad allenarli? come fai se qualcuno si fà male seriamente?che messaggio dai a resto della squadra e della società?
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Re: ETICA SPORTIVA NEI RAPPORTI CON I GIOVANI IN FORMAZIONE

Messaggio da bep68 » 17 set 2012, 15:41

"Non ho idea della regione dalla quale scrivi però, a Roma, purtroppo funziona nello stesso modo e c'è un bruttissimo "conflitto di interessi" tra dirigenti di una società e l'Accademia Regionale."
l'attuale direttore era il selezionatore della mia regione..non credo sia proprio un caso
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jentu
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Re: ETICA SPORTIVA NEI RAPPORTI CON I GIOVANI IN FORMAZIONE

Messaggio da jentu » 17 set 2012, 15:48

bep68 ha scritto:calep 61
"Sei un poveretto; ho letto da qualche parte che ti occupi anche di formazione per i più giovani, se è vero, poveretti anche loro, mi si accappona la pelle al pensiero che tu possa rappresentare per loro un modello, farei leggere i tuoi interventi ai loro genitori per conoscere i loro giudizi.
Poi ci lamenta della formazione giovanile nel rugby!!!
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Lascia stare Bep, io non ho mai risposto alle sue provocazioni e vivo benissimo senza farlo
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)

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Re: ETICA SPORTIVA NEI RAPPORTI CON I GIOVANI IN FORMAZIONE

Messaggio da bep68 » 17 set 2012, 15:52

grazie jentu del consiglio.
però io sono uno a sangue caldo,con il difetto di avere memoria e pazienza,e calep mi deve delle scuse.
se il rugby è una metafora della vita, e la vita è una ruota, sono al terzo giro, il primo da giocatore, il secondo da allenatore, il terzo da genitore..

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Re: ETICA SPORTIVA NEI RAPPORTI CON I GIOVANI IN FORMAZIONE

Messaggio da jentu » 17 set 2012, 16:08

Axel57 ha scritto:Penso che è una cosa frequente. Le squadre di maggior "prestigio" vanno a caccia di ragazzi promettenti. Dal punto di vista etico è sbagliato ma così va il mondo. I punti veri sono :
1 - Perche i genitori fanno in modo che questi ragazzini siano addirittura bocciati pur di giocare a rugby ?
2 - Perche si continua con questi barages invece di fare un sistema promossi/retrocessi ?
Aggiungerei pure che se non ti puoi allenare con la tua squadra che ci vai a fare ? Fai l'alieno la domenica mattina ? E l'allenatore ti fà pure giocare ?
Comunque invece di dire "non si fà" penserei a regolamentare meglio questi passaggi. Del resto da che mondo è mondo si tende a concentrasi nelle società più note che partecipano ai campionati "elite". In questo sport "povero" dove alla fine sono le famiglie che pagano iscrizioni, materiali e spese mediche, le società non possono far altro che rispettare le loro scelte a meno che non offrano qualcosa, Tutoraggio scolastico, foresteria e assistenza sanitaria. E vale anche per le Accademie Regionali a cui molti ragazzi dicono no.
Credo che questo sia il peggio di questa faccenda.
Se si prospetta ragazzi e genitori di far crescere sportivamente i ragazzi, si deve essere in grado di gestirli in toto (scuola, alloggio, allenamenti, infortuni...) se non si fa questo, e Preda non lo fa, allora c'è di che vergognarsi!
Se poi si dice ai ragazzi e si chiede alla società predata, fateli allenare da voi allora sono incerto fra parlare di provocazione o mettermi a ridere: ma come, hai detto che li migliorerai, che li farai giocare ad un livello più alto (ma quale, visto che in selezione ci sono andati non perchè si allenavano nel salotto di casa...) e poi li vorresti riaffidare per più della metà del tempo di allenamento a quella banda di vecchi catorici da cui provengono?
Ma stiamo scherzando o provocando.
Te li prendo e poi te li riscarico, ma li uso per giocare perchè i miei evidentemente sono peggio. :rotfl:
Ma è rugby o uno sport individuale, ma di quale federazione sportiva questi "tecnici e dirigenti" pensano di far parte. :rotfl: :rotfl: :rotfl:
Ed infine se durante gli allenamenti si fanno male o fanno male a qualcuno chi ne risponde civilmente e penalmente?
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
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Re: ETICA SPORTIVA NEI RAPPORTI CON I GIOVANI IN FORMAZIONE

Messaggio da greg70 » 17 set 2012, 19:56

Bep, ho letto solo adesso.

Con il cuore spezzato, ma sarei molto cinico ed agirei in modo conseguente.
Anche perché altrimenti in futuro questo potrà ripetersi, "tanto loro sono buoni e te lo lasciano fare".

Ma, come dicevo da altre parti, sono sempre più convinto che o succede qualcosa di davvero nuovo
oppure questo movimento va a carte quarantotto e non ci saranno più le briciole da spartirsi.
E tutto sommato sarebbe anche meglio così.

p.s.: usa la lista ignorati, certa gente non merita di essere letta :wink:

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Re: ETICA SPORTIVA NEI RAPPORTI CON I GIOVANI IN FORMAZIONE

Messaggio da billevans » 17 set 2012, 21:53

Basta non concedere ai ragazzi il nulla osta; non è solo un problema della loro formazione, ma una società ha il dovere di salvaguardare tutte le sue squadre. Non so quanti giocatori voi abbiate, ma due in meno mettono comunque in difficoltà anche tutti gli altri ragazzi. Non credo poi che la formazione dei 2 "bravi" ne risenta più di tanto se rimangono nella società che li ha formati: se sono cresciuti qualche merito ce l'avranno i loro allenatori, o no?
bep68 ha scritto:
patriarcabg ha scritto:bep68 non è che non frega niente a nessuno è che tra Preda e Rapace uno si perde.
Ovviamente se ci fossero i nomi tutto sarebbe più leggibile e la discussione molto accesa, almenno tra Preda e Rapace.

Perchè non fare i nomi?

Così sei complice di Rapace e poco difensore di Preda.

Spero di rileggere.
grazie per il consiglio.avevo il timore che usando i nick non si capisse nulla e in più ci ho messo del mio nel perdermi nel racconto.è che non volevo farne una polemica,ma noi che ne siamo coinvolti siamo veramente esterefatti e scioccati da questa storia, perchè sembra non fregare a nessuno del futuro dei ragazzi.la nostra preccupazione,non è solo per il fatto che ci vengano "rubati"i ragazzi che con tanta fatica,passione e non ultimi sforzi economici formiamo, ma quanto il fatto che vengano fatte promesse e create illusioni sulle quali la vicenda Bocchino dovrebbe far fare ben più di una semplice riflessione.è possibile individuare talenti a 14 anni e promettere posti in accademia insieme con futuri brillanti,a discapito come purtroppo sta accadendo dello studio?

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gcruta
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Re: ETICA SPORTIVA NEI RAPPORTI CON I GIOVANI IN FORMAZIONE

Messaggio da gcruta » 17 set 2012, 22:51

greg70 ha scritto:Bep, ho letto solo adesso.
(omissis)
p.s.: usa la lista ignorati, certa gente non merita di essere letta :wink:
Bep, concordo. Anche se a volte dissento con i tuoi toni, trovo che questo discorso (e so benissimo a cosa ti riferisci: sono di Perugia, penso ci saremo visti un sacco di volte, anche con l'amico Marcello) sia troppo serio per scadere nei toni provocatori dei soliti chiacchieroni da poltrona. Non ti curar di loro.
Tuco: "Ci... ci ri... rivedre..."
Il Biondo: "Ci rivedremo, idioti. E' per te."

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