Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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bosch
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da bosch » 27 lug 2011, 8:44

Mah! se lo dici tu. :roll:
Se ragazzi con almeno 10-12 anni di rugby e selezione societaria sulle spalle non sono neanche proponibili, allora chiudiamo baracca e burattini. Facciamo solo tornei da bar per amici e cuggini, ma mettiamoci l'anima in pace sulla formazione dei giovani. Abbiamo sempre e solo scherzato. La celtic? una marca di birra, il super 10 una misura per mutande maxi...[/quote]
quoto

Flanker999
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da Flanker999 » 27 lug 2011, 10:26

jentu ha scritto:
Dalla stagione 2012-13, quindi c'è tutto un anno per far fare minutaggi e formazione ai ragazzi che provengono dalle giovanili.
Se poi le società non sono in grado o non vogliono sono problemi loro. L'italica, tendenza al "finita la festa, gabbato lo santo", nell'inventarsi complicazioni, anche controproducenti, quando è più facile applicare le norme può sbizzarrirsi fino a farsi del male.
Verissimo .
Solo che già questa stagione è stata tolta la Under 20, togliendo anche l'unico campionato giovanile a girone nazionale e meritocratico; quindi i ragazzi che la prossima stagione e le successive dovranno arrivare in eccellenza o serie A , ci arriveranno senza -per esempio- avere mai affrontato trasferte lunghe e comunque senza essersi fatti le ossa in campionati difficili , perchè sappiamo benissimo tutti come funziona con i gironi regionali , ce ne sono con 3 o 4 squadre competitive e ce ne sono dove una unica squadra vince tutte le partite di almeno 50 punti.

La FIR -come minimo- se non vuole tornare indietro sulla under 20 dovrebbe trasformare la attuale U.19 in un campionato a girone nazionale meritocratico

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andrea12
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da andrea12 » 27 lug 2011, 11:17

Certo, ma non lo faranno. E la U.19 "vecchio modello", produceva, proprio per questo giocatori che possedevano quell'esperienza minima per potersi presentare pronti in A (anzi, tante volte dovendo anche abbasare gli standard). :shock:
Lo capisco io che sono un povero vecchio, e non lo capiscono in federazione (e hanno anche chi li difende)

Luqa-bis
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da Luqa-bis » 27 lug 2011, 11:29

Ecco, l'ultima osservazione è la più interessante.

se FIR vuole aperture, estremi, mediani, seconde e terzecentro ( o ruoli , pare, più difficili per noi in questo momento)

e' legittimo che forzi le società a far giocare i giocatori dei vivai.

ma è opportuno che permetta nelle coppe una maggiore flessibilità (almeno sino a quando il campionato Eccellenza non arriva ad un livello da bassa classifica Top14 o Powergen)

è doveroso che istituisca un percorso competitivo per le giovanili

quindi U19 nazionale (come la vecchia U20)
campionato "Primavera" (U23 + fuoriquota) obbligatorio per Eccellenza, A1 e per le due franchigie di Celtic

madflyhalf
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da madflyhalf » 27 lug 2011, 14:21

Luqa-bis ha scritto: se FIR vuole aperture, estremi, mediani, seconde e terzecentro ( o ruoli , pare, più difficili per noi in questo momento)

e' legittimo che forzi le società a far giocare i giocatori dei vivai.

È legittimo un c4$$o, dove non è professionismo! La FIR non sgancia tanti soldi alle squadre di Eccellenza, Serie A, Serie B etc...

Che metta a disposizione mezzi per insegnare ai ragazzi COSA fare, perché fino ad ora non ce ne sono e quelli che ci sono (accademie) sono dei fallimenti, perché producono mediocrità tecnica allo stato puro.


Si cominci a creare tecnici di livello, dimenticando i parametri fisici, il signor Ascione e compagnia bella!

Un 17enne come era James O'Connor al debutto con i Western Force nel 2008 non sarebbe riuscito ad entrare in Accademia.


siamo R I D I C O L I
The Honey Badger...
Goes vertical!
Coming soon to your screens! ;)

dg
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da dg » 27 lug 2011, 15:27

secondo me l'idea non è del tutto da buttare.
almeno il proposito è da salvare:
"non ci sono aperture in italia - basta col prendere stranieri"

questo nobile intento cozza un po' con la sua declinazione pratica:
sicuramente è debole il meccanismo di "enforcement" (come si controlla l'applicazione e la disapplicazione, con tutti i meccanismi sopra descritti - metto il 12 sulla schiena di un argentino ecc. ecc.) così come la roadmap non è stata pensata (troppo poco tempo per adeguarsi, forse.

vedo inoltre un punto debole del ragionamento legato al carattere del professionismo: impedisce a qualcuno di lavorare e questo potrebbe far venire in mente percorsi fatti di ricorsi (un po' come la sentenza bosman apriì delle strade deleterie).
sul lato dell'amatorialità, invece fa ridere. se non c'è professionismo, che ce ne facciamo di una direttiva del genere?

ultima riflessione: meglio un dirigismo che impone (FIR) o un laissez faire in ambito sportivo? io son per quest'ultimo (almeno applciato allo sport). abolirei i patentini, i corsi di aggiornamento obbligatori e via di seguito. i migliori emergeranno non per titoli ma per merito (se un allenatore vuole migliorare le sue competenze potrà decidere se seguire un corso FIR o fare un seminario, che ne so, in Francia o nelle Home Unions).
già oggi si vede che se qualche ragazzo va a farsi un esperienza all'estero, torna decisamente migliorato rispetto a chi si fa un esperienza accademica (che invece fa sicuramente crescere la boria)

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andrea12
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da andrea12 » 27 lug 2011, 15:30

dg ha scritto:secondo me l'idea non è del tutto da buttare.
almeno il proposito è da salvare:
"non ci sono aperture in italia - basta col prendere stranieri"

questo nobile intento cozza un po' con la sua declinazione pratica:
sicuramente è debole il meccanismo di "enforcement" (come si controlla l'applicazione e la disapplicazione, con tutti i meccanismi sopra descritti - metto il 12 sulla schiena di un argentino ecc. ecc.) così come la roadmap non è stata pensata (troppo poco tempo per adeguarsi, forse.

vedo inoltre un punto debole del ragionamento legato al carattere del professionismo: impedisce a qualcuno di lavorare e questo potrebbe far venire in mente percorsi fatti di ricorsi (un po' come la sentenza bosman apriì delle strade deleterie).
sul lato dell'amatorialità, invece fa ridere. se non c'è professionismo, che ce ne facciamo di una direttiva del genere?

ultima riflessione: meglio un dirigismo che impone (FIR) o un laissez faire in ambito sportivo? io son per quest'ultimo (almeno applciato allo sport). abolirei i patentini, i corsi di aggiornamento obbligatori e via di seguito. i migliori emergeranno non per titoli ma per merito (se un allenatore vuole migliorare le sue competenze potrà decidere se seguire un corso FIR o fare un seminario, che ne so, in Francia o nelle Home Unions).
già oggi si vede che se qualche ragazzo va a farsi un esperienza all'estero, torna decisamente migliorato rispetto a chi si fa un esperienza accademica (che invece fa sicuramente crescere la boria)
Sintetico, puntuale e competente. :wink:

zorrykid
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da zorrykid » 27 lug 2011, 16:31

...vorrei essere milionario...
...vorrei avere gli occhi azzurri e i capelli biondi...
...vorrei .....

a chi non piacciono ste cose, quanti vorrebberero fare la squadra con i giocatori del vivaio.... ma un conto sono i desideri, un conto è la realtà...

realtà:
come si applica sta regola? basta indossarela maglia n.10? chi riceve il pallone dal mediano di mischia deve essere solo l'apertura? i calci d'invio ed i piazzati li tira il numero 10? e se non fai ste cose che succede? becchi un calcio contro, partita persa... :?

realtà:
quanti soldi piglierà uno scarso numero 10 italiano? nel mercato se scarseggia una cosa la paghi cara, anche se di poco valore. :?

realtà:
se uno è scarso, rimane scarso anche gioca. se neppure la nazionale riesce a far diventar bravo un ragazzo che gioca per professione, con tempo e soldi perchè dovrebbe riuscire un club di serie A? :?
Immagine Vado bene per Rialto?

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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da Luqa-bis » 27 lug 2011, 17:19

Mmm facciamo così.

massimo 1 straniero nei ruoli 1-5
massimo 1 straniero nei ruoli 6-9
massimo 1 straniero nei ruoli 10-15

In campionato ogni straniero non può giocare più di 15 partite su 22 (la presenza per metà tempo vale metà).
Lo straniero può essere schierato nella U23 (così fa da chioccia ai pulcini)

Va bene come provocazione?

Ah, il professionismo e l'Eccellenza non sempre vanno daccordo

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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da Ale_86 » 28 lug 2011, 0:22

Al di là di tutte le considerazioni fatte, a me questa norma scaturita all'improvviso dal nulla pare un tentativo goffo di tappare la falla del Titanic con un pò di stoppa impeciata. E' un pò una dimostrazione di come i vertici federali siano in realtà dilettanti allo sbaraglio senza un minimo di serie capacità di programmazione.
Potete aumentarmi le tasse su tutto, ma non sulla mia birra!
http://www.salvalatuabirra.it

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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da Giandolmen » 28 lug 2011, 17:24

Su Il Gazzettino di ieri le opinioni di Alejandro Canale e Franco Ascione.

http://carta.ilgazzettino.it/MostraOgge ... aUrl=rugby

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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da Tallonatore80 » 12 ago 2011, 1:23

zorrykid ha scritto:...vorrei essere milionario...
...vorrei avere gli occhi azzurri e i capelli biondi...
...vorrei .....

a chi non piacciono ste cose, quanti vorrebberero fare la squadra con i giocatori del vivaio.... ma un conto sono i desideri, un conto è la realtà...

realtà:
come si applica sta regola? basta indossarela maglia n.10? chi riceve il pallone dal mediano di mischia deve essere solo l'apertura? i calci d'invio ed i piazzati li tira il numero 10? e se non fai ste cose che succede? becchi un calcio contro, partita persa... :?

realtà:
quanti soldi piglierà uno scarso numero 10 italiano? nel mercato se scarseggia una cosa la paghi cara, anche se di poco valore. :?

realtà:
se uno è scarso, rimane scarso anche gioca. se neppure la nazionale riesce a far diventar bravo un ragazzo che gioca per professione, con tempo e soldi perchè dovrebbe riuscire un club di serie A? :?
Vecio, Ti ga rason.
L'ultima riga soprattutto...
"Il rugby e` l`assoluto ordine nell`apparente disordine."
Sandro Cepparulo

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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da andrea12 » 12 ago 2011, 8:05

........anche la penultima

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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da andrea12 » 12 ago 2011, 8:26

Nella prima realtà di Zorry Kid ( :rotfl: :rotfl: :rotfl: mi viene da ridere ma c'è una vera attinenza con la realtà .............che è molto più drammatica della finzione o delle ipotesi che facciamo qui) c'è, in second'ordine anche quella che 9 e 10, lo fanno quelli piccoli fisicamente...........non i veloci, non gli elettrici, non i creativi.
Ma ci rendiamo conto quale è il livello della formazione? Nelle U.12, e sopratutto 14, il 9 e il 10 lo fanno quelli che non hanno già un ruolo naturale (o sopranaturale, evidentemente nell'ottica del magister di turno), quelli che hanno meno decisionalità, meno dimestichezza con la palla, ma sopratutto: i più piccoli !!! ("sennò dove lo metto?)"
E' questa la drammaticità della realtà. Ergo, moltissimi Tecnici, non riconoscono le qualità di base del 9 e del 10 e certamente non la fanno neppure migliorare. Molti che si ritengono evoluti, si scaricano il file della FIR (quello del II livello, per me davvero fatto bene ma da utilizzare come pretesto ideologico con un giocatorino già impostato) che poi non applicano neppure alla lettera. Cioè; vedo che il 13enne piloncino, da qualcuno, non sempre il tecnico, capisce che si scende insieme, che la spinta va indirizzata solo in avanti, che le componenti laterali vanno evitate, che ci si deve legare, ecc. ecc ma al mediano mai gli si dice che la scelta di attaccare o fare attaccare determinerà il successo o l'insuccesso dei 3/4, che i cambi d'angolo, in una reattività estremizzata, sono il vero sale del ruolo.
Ma ci siamo mai accorti che le squadre forti, mediamente sono squadre forti perchè hanno forte la mischia? Se così fosse, significa che il lavoro del 10, nella realtà, non viene minimamente preso in considerazione (quello del 9 è diverso e per certi versi molto più visibile).
(e adesso si scateni il putiferio di tutti i tenici che si sono sentiti offesi; per chi non è troppo sicuro vada a vedersi, tra qualche ventina di giorni, cosa si fa nelle giovanili e come si lavoro nella formazione/evoluzione dei numeri 10 ( e anche 9).
Buon rugby

Leinsterugby
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Re: Mediani d’apertura di formazione italiana - S.S. 2012/2013

Messaggio da Leinsterugby » 12 ago 2011, 10:03

andrea12 ha scritto:Nella prima realtà di Zorry Kid ( :rotfl: :rotfl: :rotfl: mi viene da ridere ma c'è una vera attinenza con la realtà .............che è molto più drammatica della finzione o delle ipotesi che facciamo qui) c'è, in second'ordine anche quella che 9 e 10, lo fanno quelli piccoli fisicamente...........non i veloci, non gli elettrici, non i creativi.
Ma ci rendiamo conto quale è il livello della formazione? Nelle U.12, e sopratutto 14, il 9 e il 10 lo fanno quelli che non hanno già un ruolo naturale (o sopranaturale, evidentemente nell'ottica del magister di turno), quelli che hanno meno decisionalità, meno dimestichezza con la palla, ma sopratutto: i più piccoli !!! ("sennò dove lo metto?)"
E' questa la drammaticità della realtà. Ergo, moltissimi Tecnici, non riconoscono le qualità di base del 9 e del 10 e certamente non la fanno neppure migliorare. Molti che si ritengono evoluti, si scaricano il file della FIR (quello del II livello, per me davvero fatto bene ma da utilizzare come pretesto ideologico con un giocatorino già impostato) che poi non applicano neppure alla lettera. Cioè; vedo che il 13enne piloncino, da qualcuno, non sempre il tecnico, capisce che si scende insieme, che la spinta va indirizzata solo in avanti, che le componenti laterali vanno evitate, che ci si deve legare, ecc. ecc ma al mediano mai gli si dice che la scelta di attaccare o fare attaccare determinerà il successo o l'insuccesso dei 3/4, che i cambi d'angolo, in una reattività estremizzata, sono il vero sale del ruolo.
Ma ci siamo mai accorti che le squadre forti, mediamente sono squadre forti perchè hanno forte la mischia? Se così fosse, significa che il lavoro del 10, nella realtà, non viene minimamente preso in considerazione (quello del 9 è diverso e per certi versi molto più visibile).
(e adesso si scateni il putiferio di tutti i tenici che si sono sentiti offesi; per chi non è troppo sicuro vada a vedersi, tra qualche ventina di giorni, cosa si fa nelle giovanili e come si lavoro nella formazione/evoluzione dei numeri 10 ( e anche 9).
Buon rugby
quoto in toto, io iniziai a giocare a 14 anni e essendro magrolino e scarso giocavo solo 9, 10 o ala (in under 19)

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