Kellock fa il suo dovere di capitano, motivando i suoi ed evidenziando i lati positivi della performance contro l'Inghilterra, che ovviamente spera di mantenere. E dice anche che a questo punto non ha più molto senso il "classico" invito a non sottovalutare l'Italia (che soddisfazione!
)
Trovo molto interessante anche quest'altro altricolo di espnscrum.com
http://www.espnscrum.com/scotland/rugby ... 36455.html
in cui Iain Morrison prova a fare il punto sullo stato d'animo scozzese e lo definisce "Nervous, I'd say, very nervous."
La Scozia a suo dire ha iniziato questo 6N con la ragionevole speranza di portare a casa tre vittorie interne e di giocarsi le due sfide in trasferta: quindi ha mantenuto le attese solo nella partita con l'Inghilterra.
Per il resto rimane qualcosa di positivo (il finale della partita di Parigi, la touch contro l'Irlanda, la difesa a Twickenham, il buon possesso di palla contro il Galles) e molto di negativo: indisciplina, scarsa capacità di finalizzare, mischia chiusa debole, errori non sotto-pressione, cattive scelte di gioco, ecc...
In conclusione, se la Scozia mette insieme tutto ciò che di buono ha fatto, può vincere facilmente (se non sbaglio la traduzione di "at a canter"), mentre se le truppe di Andy Robinson saranno troppo demoralizzate lasceranno la vittoria ad un'Italia che la meriterebbe per come ha messo in difficoltà Galles e Irlanda.