A Milano scontro società lombarde - Dondi

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

Rispondi
Squilibrio
Messaggi: 5150
Iscritto il: 28 lug 2006, 20:35

Re: A Milano scontro società lombarde - Dondi

Messaggio da Squilibrio » 26 giu 2010, 13:37

ranghibus ha scritto:un link per avere un'idea di cosa significa programmare lo sviluppo...

http://www.scottishrugby.org/content/view/1189/2/

date un'occhiata a quanto spende la SRU per lo sviluppo del rugby nelle scuole (e nei club)

e visti problemi sociali che hanno da quelle parti, forse vale la pena di leggere anche questo

http://www.scottishrugby.org/content/view/1187/2/

sono principî diversi da quelli della Fir: lì si pensa a come includere più gente, qui solo a come escludere
Solo se si pensasse a come sviluppare la cultura del rugby con altre forme, per esempio con il touch, il tag, il 7, o a diversi modi di giocare a seconda del livello come in Francia (l'U15 gioca ancora a metà campo come la 13, sotto un certo livello), allora il principio sarebbe giusto, laporte
così è solo un'idiozia che distruggerà la base: è proprio sbagliato il principio, perché è sganciato dal contesto; ed è sbagliata l'applicazione, per le cose già dette da molti

Marco
Quì la programmazione è difficile perchè manca la cultura dello sport a scuola, anzi in molti (senza cadere in dispute politiche perchè questa è una cosa bipartisan con schieramenti trasversali quindi sono opinioni, a mio parere colpe, di componenti di ogni schieramento politico) premono per ridurre l'ora di religione.
Se si volesse veramente in italia si potrebbe riformare la scuola rendendola più efficente e professionale e inserendo lo sport pomeridiano, obbligatorio o facoltativo che sia ma almeno promuovendolo. E per promozione non intendo calcio perchè a scuola nella maggioranza dei casi si fa calcio o al massimo pallavolo perchè hai una palestra che è un campo da basket

Avatar utente
andrea12
Messaggi: 1434
Iscritto il: 2 lug 2008, 16:32

Re: A Milano scontro società lombarde - Dondi

Messaggio da andrea12 » 26 giu 2010, 14:08

Squilibrio,
stai dicendo una cazzata. So che sei una brava persona e che ti occupi positivamente di rugby e non solo, ma quella della religione non vuole dire niente.
Il problema era, rimane e rimarrà la Scuola. Ce lo siamo già detto e ce lo ripeteremo (anche su questo forum): nel Paese dei muri di gomma la Scuola non può e non deve decollare: figurati che casino, se i giovani dovessero cominciare a ragionare con la loro testa; figurati che problema se l'Istituzione scolastica dovesse diventare un investimento per il futuro prossimo e non solo un costo.
Lo sport a scuola non si fa! Punto.
Quando va bene qualcuno continua a fare la ginnastica che dai programmi è sparita dal 1948. Non per caso, si intende, ma perchè si voleva che questa disciplina, l'educazione fisica, potesse contribuire alla formazione del Cittadino.
Da qui, se vuoi, ti apro anche altri discorsi che , però, ci porterebbero un po' fuori ( nel sens: fuori di argomento).Col rugby, poi, non ci sarà mai un aggancio, perchè il rugby, quello vero, è anche una filosofia di vita.
Non diciamo cagate, sono 30 anni che insegno nella scuola e se si vuole, si può fare molto; anche con fondi di Istituto che non ci fanno stare neppure nei primi 30 al mondo (vatti a vedere i dati OCSE-PISA).
Il rugby a scuola va bene finchè nessuno capisce cosa stai facendo, e come stai lavorando con i ragazzi. La Federazione, poi, si irrita quando non sei Ente scolastico ma, bensì, Società affiliata. Non è interessata al fatto che porti una trentina di tesserati/anno...........tanto il premio per il rugby di base non te lo danno perchè potresti essere pericoloso................Viviamo in un Paese mafioso, dove la tutela passa solo attraverso altissimi livelli che non sono i nostri (intendo di contribuenti comuni)................e tu mi tiri fuori la religione..................dai, facciamo i bravi, e parliamo di rugby; che la religione, per Chi ci crede, è un fatto troppo intimo per diventare un argomento interessante per uno Stato laico e democratico davvero.
Buon rugby e buona estate

Bartlebooth
Messaggi: 978
Iscritto il: 9 apr 2004, 0:00
Località: Carbonera (Tv)
Contatta:

Re: A Milano scontro società lombarde - Dondi

Messaggio da Bartlebooth » 26 giu 2010, 16:48

Mi pare pazzesco. Mi pare che qualcuno non sappia davvero dove vive e dove siamo. Qui siamo reduci da un campionato U 18 giocato spesso in 13, 14 (e a volte 12 dopo l’inizio) contro 15, con dei ragazzi meravigliosi e disposti a sacrifici incredibili (stare in campo contro il divieto della famiglia, buttare la borsa dalla finestra e fingere di uscire per andare in piazza e invece venire al campo, giocare con la febbre, essere presenti sempre al campo e dare una mano in tutti i lavori, aiutare i più piccoli), con una sola partita vinta (in 12 contro 15!!!) ma molti applausi e riconoscimenti da avversari e pubblico, anche contro le giovanili di squadre di super10, con molti tentativi di accordo (falliti spesso per ragioni obiettive: tempo distanza, trasporti…) con altre piccole squadre della zona (alcune di quelle più grosse ti dicono sì sì ne parliamo e poi chiamano a casa i tuoi più bravini per portarli da loro lasciando gli altri ancora più nei guai…). Tutto questo con una società che si spacca di lavoro per portare i ragazzi in campo, che riesce da anni a fare l’obbligatorietà, che per la prima volta nella sua storia riesce a iscriversi e a finire tutti i campionati dall’u8 all’u18 e ha aumentato gli iscritti come poche altre nel triveneto e penso anche fuori.
E adesso qualcuno mi dice che avremmo dovuto lasciarli a casa e non farli giocare perché a rugby si gioca in 15 e se non siamo capaci di avere una base sopra i 20-22 che abbiamo (decimati da novembre in poi da malattie e infortuni) sono affari nostri e dobbiamo rinunciare, magari come Jesolo che porta i suoi u 16 a S. Donà e poi si sente dire che non ha assolto l’obbligatorietà e perde l’opportunità (meritata) di giocare gli spareggi per la B…. Questo è davvero il modo di dare una mano alla base. E c’è anche qualcuno qui che dà ragione... Vieni qui a vedere cosa facciamo e quanto ci sbattiamo. E dimmi in faccia che non facciamo abbastanza e che la colpa e la responsabilità sono nostre. Oppure dimmi cosa devo fare per mandare in campo la squadra se mi chiamo Oderzo o Jesolo o Altovicentino e non Petrarca o Benetton…
Be the change that you wish to see in the world

Squilibrio
Messaggi: 5150
Iscritto il: 28 lug 2006, 20:35

Re: A Milano scontro società lombarde - Dondi

Messaggio da Squilibrio » 26 giu 2010, 21:19

andrea12 ha scritto:Squilibrio,
stai dicendo una cazzata. So che sei una brava persona e che ti occupi positivamente di rugby e non solo, ma quella della religione non vuole dire niente.
Il problema era, rimane e rimarrà la Scuola. Ce lo siamo già detto e ce lo ripeteremo (anche su questo forum): nel Paese dei muri di gomma la Scuola non può e non deve decollare: figurati che casino, se i giovani dovessero cominciare a ragionare con la loro testa; figurati che problema se l'Istituzione scolastica dovesse diventare un investimento per il futuro prossimo e non solo un costo.
Lo sport a scuola non si fa! Punto.
Quando va bene qualcuno continua a fare la ginnastica che dai programmi è sparita dal 1948. Non per caso, si intende, ma perchè si voleva che questa disciplina, l'educazione fisica, potesse contribuire alla formazione del Cittadino.
Da qui, se vuoi, ti apro anche altri discorsi che , però, ci porterebbero un po' fuori ( nel sens: fuori di argomento).Col rugby, poi, non ci sarà mai un aggancio, perchè il rugby, quello vero, è anche una filosofia di vita.
Non diciamo cagate, sono 30 anni che insegno nella scuola e se si vuole, si può fare molto; anche con fondi di Istituto che non ci fanno stare neppure nei primi 30 al mondo (vatti a vedere i dati OCSE-PISA).
Il rugby a scuola va bene finchè nessuno capisce cosa stai facendo, e come stai lavorando con i ragazzi. La Federazione, poi, si irrita quando non sei Ente scolastico ma, bensì, Società affiliata. Non è interessata al fatto che porti una trentina di tesserati/anno...........tanto il premio per il rugby di base non te lo danno perchè potresti essere pericoloso................Viviamo in un Paese mafioso, dove la tutela passa solo attraverso altissimi livelli che non sono i nostri (intendo di contribuenti comuni)................e tu mi tiri fuori la religione..................dai, facciamo i bravi, e parliamo di rugby; che la religione, per Chi ci crede, è un fatto troppo intimo per diventare un argomento interessante per uno Stato laico e democratico davvero.
Buon rugby e buona estate

Andrea non capivo il tuo messaggio e poi mi sono accordo di aver fatto un grave errore che manda a puttane il senso. Intendevo dire che vogliono ridurre le ore di educazione fisica portandola ad una sola settimanale. Io a scuola non ho fatto rugby ma non ho fatto neanche sport semplicemente perchè avevamo una palestra unica da basket per circa 100 ragazzi contemporaneamente e vedi, quì è il problema, ma è possibile che nel 2010 100 ragazzi siano confinati in una piccola palestra?

Avatar utente
andrea12
Messaggi: 1434
Iscritto il: 2 lug 2008, 16:32

Re: A Milano scontro società lombarde - Dondi

Messaggio da andrea12 » 27 giu 2010, 7:15

Grazie Squlibrio per il chiarimento, in effetti non era chiaro. Ma ora si, e non siamo andati "fuori tema".
La Scuola italiana (come la Sanità, la Magistratura e poco altro) non avrebbe bisogno di molto, neppure in termini economici. La riforma attuale, quella della scuola superiore, anche se nata da ipotesi più o meno accettabili e che dovrebbero riportare l'Istituzione scolastica nel terzo millennio d'Europa, nella realtà non sposta una virgola rispetto all'impianto borbonico e alla struttura fascita in cui versa attualmente (in più, con il valido aiuto di qualche ministro si cerca anche di risparmiare sulla pele dei giovani e delle loro famiglie).
In molti casi manca proprio la buona volontà, di noi insegnanti, di rivederi pratiche, didattica e il concetto stesso di formazione dei giovani; per altri versi ci sono anche degli impedimenti strutturali che limitano moltissimo. Allora, sempre che si voglia lavorare nel segno della qualità, dovrebbero essere proprio le scuole (intese come Collegi Docenti e Consigli di Istituto, ma anche Consulta degli Studenti) ad intervenire per sanare l'anomalia.
Nelle città, per esempio, gli istituti vecchi, generalmente, hanno strutture sportive fatiscenti. Qualche ottimo collega ha già provveduto a ricavarne sale pesi, strutture di arrampicata e quant'altro, di alternativo, che possa permettere l'attività onesta e professionale di Chi, ancora, ci crede. Il tutto con grandi sacrifici, anche economici e di management.
Il problema è che la Federazione non ha capito, e non vuole capire, che gli Insegnanti di educazione fisica vanno sostenuti con progetti che possano permettere ai loro ragazzi di avere approcci reali e professionalmente ineccepibili col rugby. Io credo che se il corso per insegnanti che c'era fino a tre anni fa, si continuasse a fare e a questo seguisse una forma di aiuto nei casi più difficili (mancanza di palestra, lontananza da uno spazio verde o campo sportivo, ecc), e a partire dalla scuola media, allora avremmo immediatamente un aumento esponenziale dei praticanti. Anche la pratica defli Enti scolastici è una fesseria che fa bene solo ad alcuni Club che si accaparrano un po' di ragazzi; ma non fanno il bene del RUGBY.
In altre parole: se la Scuola non funziona ( e mediamente non funziona, purtroppo non solo per l'educazione fisica) dovrebbe essere la Federazione ad interessarsi e con progetti suoi, d'accordo con le Scuole o addirittura con progetti d'intesa col Ministero piuttosto che uffici scolastci, e preventivare modalità e collaborazioni con gli insegnanti. Però, gli insegnanti, rimangono il primo step (la formazione),........................di un progetto che non c'è e che non si vuole fare (ma qui non ci sono motivazioni economiche ma politiche e di tuteal della lobby).
Altre realtà, lo fanno da anni e i risultati ci sono (l'esempio britannico è assolutamente calzante, anche perchè i numeri potrebbero essere interfacciabili. Considera che la Federazione inglese (solo inglese) conta più di 1 milione e 400 mila tesserati (veri, non fasulli come i nostri e spesso si deve arrivare in U.18 per capire che quel Club falsifica i documenti dei ragazzini, ecc).
Buon rugby

JosephK.
Messaggi: 10119
Iscritto il: 28 ago 2007, 18:19

Re: A Milano scontro società lombarde - Dondi

Messaggio da JosephK. » 27 giu 2010, 13:16

Bartlebooth ha scritto:Mi pare pazzesco. Mi pare che qualcuno non sappia davvero dove vive e dove siamo. Qui siamo reduci da un campionato U 18 giocato spesso in 13, 14 (e a volte 12 dopo l’inizio) contro 15, con dei ragazzi meravigliosi e disposti a sacrifici incredibili (stare in campo contro il divieto della famiglia, buttare la borsa dalla finestra e fingere di uscire per andare in piazza e invece venire al campo, giocare con la febbre, essere presenti sempre al campo e dare una mano in tutti i lavori, aiutare i più piccoli), con una sola partita vinta (in 12 contro 15!!!) ma molti applausi e riconoscimenti da avversari e pubblico, anche contro le giovanili di squadre di super10, con molti tentativi di accordo (falliti spesso per ragioni obiettive: tempo distanza, trasporti…) con altre piccole squadre della zona (alcune di quelle più grosse ti dicono sì sì ne parliamo e poi chiamano a casa i tuoi più bravini per portarli da loro lasciando gli altri ancora più nei guai…). Tutto questo con una società che si spacca di lavoro per portare i ragazzi in campo, che riesce da anni a fare l’obbligatorietà, che per la prima volta nella sua storia riesce a iscriversi e a finire tutti i campionati dall’u8 all’u18 e ha aumentato gli iscritti come poche altre nel triveneto e penso anche fuori.
E adesso qualcuno mi dice che avremmo dovuto lasciarli a casa e non farli giocare perché a rugby si gioca in 15 e se non siamo capaci di avere una base sopra i 20-22 che abbiamo (decimati da novembre in poi da malattie e infortuni) sono affari nostri e dobbiamo rinunciare, magari come Jesolo che porta i suoi u 16 a S. Donà e poi si sente dire che non ha assolto l’obbligatorietà e perde l’opportunità (meritata) di giocare gli spareggi per la B…. Questo è davvero il modo di dare una mano alla base. E c’è anche qualcuno qui che dà ragione... Vieni qui a vedere cosa facciamo e quanto ci sbattiamo. E dimmi in faccia che non facciamo abbastanza e che la colpa e la responsabilità sono nostre. Oppure dimmi cosa devo fare per mandare in campo la squadra se mi chiamo Oderzo o Jesolo o Altovicentino e non Petrarca o Benetton…
Grazie Barle e pieno sostegno morale. Quello che hai scritto spiega al meglio la fatica che si mette in campo a chi non capisce che il primo principio è sempre quello di portare al campo più gente possibile.

Ma poi io mi chiedo quanti non vorrebbero giocare anche 12 contro 15 pur di giocare? Secondo me il 90% delle squadre non avrebbe probelmi a farlo così come io in allemento non ho avuto e non ho problemi a giocare anche un finto rugby 5 contro 5 a volte. Perché qua pare che piovano 50 giocatori dal cielo, ti regalino gratis i campi dove giocare, ti diano i soldi per farlo, le attrezzature di gioco ed allenamento nascono sotto i cavoli...
Tutti quelli che giocano e fanno fatica per restare in campo, tenere in piedi le loro realtà in contesti dove solo la fatica e la buona volontà portano a restare a galla sanno di cosa si parla. Gli altri ti dicono sei in 14 vai a fare un altro sport... Veramente deprimente...
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...

Laporte
Messaggi: 8806
Iscritto il: 8 mar 2008, 10:01

Re: A Milano scontro società lombarde - Dondi

Messaggio da Laporte » 27 giu 2010, 13:25

JosephK. ha scritto:
Bartlebooth ha scritto:Mi pare pazzesco. Mi pare che qualcuno non sappia davvero dove vive e dove siamo. Qui siamo reduci da un campionato U 18 giocato spesso in 13, 14 (e a volte 12 dopo l’inizio) contro 15, con dei ragazzi meravigliosi e disposti a sacrifici incredibili (stare in campo contro il divieto della famiglia, buttare la borsa dalla finestra e fingere di uscire per andare in piazza e invece venire al campo, giocare con la febbre, essere presenti sempre al campo e dare una mano in tutti i lavori, aiutare i più piccoli), con una sola partita vinta (in 12 contro 15!!!) ma molti applausi e riconoscimenti da avversari e pubblico, anche contro le giovanili di squadre di super10, con molti tentativi di accordo (falliti spesso per ragioni obiettive: tempo distanza, trasporti…) con altre piccole squadre della zona (alcune di quelle più grosse ti dicono sì sì ne parliamo e poi chiamano a casa i tuoi più bravini per portarli da loro lasciando gli altri ancora più nei guai…). Tutto questo con una società che si spacca di lavoro per portare i ragazzi in campo, che riesce da anni a fare l’obbligatorietà, che per la prima volta nella sua storia riesce a iscriversi e a finire tutti i campionati dall’u8 all’u18 e ha aumentato gli iscritti come poche altre nel triveneto e penso anche fuori.
E adesso qualcuno mi dice che avremmo dovuto lasciarli a casa e non farli giocare perché a rugby si gioca in 15 e se non siamo capaci di avere una base sopra i 20-22 che abbiamo (decimati da novembre in poi da malattie e infortuni) sono affari nostri e dobbiamo rinunciare, magari come Jesolo che porta i suoi u 16 a S. Donà e poi si sente dire che non ha assolto l’obbligatorietà e perde l’opportunità (meritata) di giocare gli spareggi per la B…. Questo è davvero il modo di dare una mano alla base. E c’è anche qualcuno qui che dà ragione... Vieni qui a vedere cosa facciamo e quanto ci sbattiamo. E dimmi in faccia che non facciamo abbastanza e che la colpa e la responsabilità sono nostre. Oppure dimmi cosa devo fare per mandare in campo la squadra se mi chiamo Oderzo o Jesolo o Altovicentino e non Petrarca o Benetton…
Grazie Barle e pieno sostegno morale. Quello che hai scritto spiega al meglio la fatica che si mette in campo a chi non capisce che il primo principio è sempre quello di portare al campo più gente possibile.

Ma poi io mi chiedo quanti non vorrebbero giocare anche 12 contro 15 pur di giocare? Secondo me il 90% delle squadre non avrebbe probelmi a farlo così come io in allemento non ho avuto e non ho problemi a giocare anche un finto rugby 5 contro 5 a volte. Perché qua pare che piovano 50 giocatori dal cielo, ti regalino gratis i campi dove giocare, ti diano i soldi per farlo, le attrezzature di gioco ed allenamento nascono sotto i cavoli...
Tutti quelli che giocano e fanno fatica per restare in campo, tenere in piedi le loro realtà in contesti dove solo la fatica e la buona volontà portano a restare a galla sanno di cosa si parla. Gli altri ti dicono sei in 14 vai a fare un altro sport... Veramente deprimente...
aVRò FORSE USATO TERMINI FORTI, MA VA ANCHE DETTO CHE è ECCESSIV CHE IN CERTE REGIONI A MAGGIOR PARTE DELLE PARTITIE VENGA GIOCATA SENZA IL NUMERO DI GIOCATORI REGOLAMENTARE.

FRA
Messaggi: 26
Iscritto il: 29 nov 2002, 0:00
Località: Milano

Re: A Milano scontro società lombarde - Dondi

Messaggio da FRA » 28 giu 2010, 13:26

Laporte ha scritto:è ECCESSIV CHE IN CERTE REGIONI A MAGGIOR PARTE DELLE PARTITIE VENGA GIOCATA SENZA IL NUMERO DI GIOCATORI REGOLAMENTARE.
:shock:
e quindi quella della FIR ti sembra una buona soluzione ?
:roll:

orme53
Messaggi: 1533
Iscritto il: 16 feb 2004, 0:00

Re: A Milano scontro società lombarde - Dondi

Messaggio da orme53 » 28 giu 2010, 14:24

andrea12 ha scritto:Squilibrio,
stai dicendo una cazzata. So che sei una brava persona e che ti occupi positivamente di rugby e non solo, ma quella della religione non vuole dire niente.
Il problema era, rimane e rimarrà la Scuola. Ce lo siamo già detto e ce lo ripeteremo (anche su questo forum): nel Paese dei muri di gomma la Scuola non può e non deve decollare: figurati che casino, se i giovani dovessero cominciare a ragionare con la loro testa; figurati che problema se l'Istituzione scolastica dovesse diventare un investimento per il futuro prossimo e non solo un costo.
Lo sport a scuola non si fa! Punto.
Quando va bene qualcuno continua a fare la ginnastica che dai programmi è sparita dal 1948. Non per caso, si intende, ma perchè si voleva che questa disciplina, l'educazione fisica, potesse contribuire alla formazione del Cittadino.
Da qui, se vuoi, ti apro anche altri discorsi che , però, ci porterebbero un po' fuori ( nel sens: fuori di argomento).Col rugby, poi, non ci sarà mai un aggancio, perchè il rugby, quello vero, è anche una filosofia di vita.
Non diciamo cagate, sono 30 anni che insegno nella scuola e se si vuole, si può fare molto; anche con fondi di Istituto che non ci fanno stare neppure nei primi 30 al mondo (vatti a vedere i dati OCSE-PISA).
Il rugby a scuola va bene finchè nessuno capisce cosa stai facendo, e come stai lavorando con i ragazzi. La Federazione, poi, si irrita quando non sei Ente scolastico ma, bensì, Società affiliata. Non è interessata al fatto che porti una trentina di tesserati/anno...........tanto il premio per il rugby di base non te lo danno perchè potresti essere pericoloso................Viviamo in un Paese mafioso, dove la tutela passa solo attraverso altissimi livelli che non sono i nostri (intendo di contribuenti comuni)................e tu mi tiri fuori la religione..................dai, facciamo i bravi, e parliamo di rugby; che la religione, per Chi ci crede, è un fatto troppo intimo per diventare un argomento interessante per uno Stato laico e democratico davvero.
Buon rugby e buona estate
Amara verità :roll:

Laporte
Messaggi: 8806
Iscritto il: 8 mar 2008, 10:01

Re: A Milano scontro società lombarde - Dondi

Messaggio da Laporte » 28 giu 2010, 17:32

FRA ha scritto:
Laporte ha scritto:è ECCESSIV CHE IN CERTE REGIONI A MAGGIOR PARTE DELLE PARTITIE VENGA GIOCATA SENZA IL NUMERO DI GIOCATORI REGOLAMENTARE.
:shock:
e quindi quella della FIR ti sembra una buona soluzione ?
:roll:
non è la migliore.

FRA
Messaggi: 26
Iscritto il: 29 nov 2002, 0:00
Località: Milano

Re: A Milano scontro società lombarde - Dondi

Messaggio da FRA » 28 giu 2010, 20:49

Laporte ha scritto:[non è la migliore.
tornando alla scuola citata nei post precedenti, se posso fare un parallelo é come se, in seguito ad un provvedimento che a fronte di una classe in cui ci sono delle assenze allora tutti saltano la lezione (ma i presenti si pigliano la sufficienza), tu commentassi, beh però é un fatto grave che in certe classi ci siano troppe assenze.

Il problema forse é di chiedersi quali siano gli strumenti più adatti per fare si che le assenze diminuiscano e non aumentino, mi sembra che il rischio di questa regola sia che non cambi la situazione se non in peggio.

Avatar utente
andrea12
Messaggi: 1434
Iscritto il: 2 lug 2008, 16:32

Re: A Milano scontro società lombarde - Dondi

Messaggio da andrea12 » 28 giu 2010, 21:02

Già in altri post si consideravano soluzioni meno drastiche; forse più opportune:
in elite 16 e 18, oltre che 20, serie B e A: la regola va bene fin da settembre 2010;
non-elite e serie C: meglio dichiarare che questo è un obiettivo a medio termine, al quale bisognerà certamente riferirsi ma che, per ora, non può essere applicato (il rischio è di rifare quello che si è già fatto in U.20 con una perdita esponenziale di giocatori).
Facciamo in modo che il controllo sulle giovanili sia reale; non permettiamo che ci sia chi gonfia i numeri per farsi bello davanti alle stesse persone a cui ora risponde picche.
Vediamo di far partire, un torneo seven al quale possono accedere i Club con meno di 15/20 giocatori e intanto facciamo giocare tutti. Permettiamo anche, nei gironi territoriali, che il piccolo Club possa schierare una sua squadra, magari lasciando spazio a Chi davvero si fa il mazzo per raggiungere "soltanto" 13 giocatori (e magari non sempre gli stessi).
Poi, con i soldi della FIR, cerchiamo di ricompensare chi fa associazionismo, chi si consorzia, chi crea dei rapporti di reciprocità. Credo che se ci sono 100 Club che necessitano di contributo per associarsi e far giocare una specie di franchigia, si possano dare anche 5000 euro (da rigirare in pulmini, spese varie, maglie, ecc). Se non ci sono 500.000 euro, in FIR...............beh, che chiudano bottega

Avatar utente
andrea12
Messaggi: 1434
Iscritto il: 2 lug 2008, 16:32

Re: A Milano scontro società lombarde - Dondi

Messaggio da andrea12 » 28 giu 2010, 21:07

Non so chi sia il capofila delle squadre bresciane; però si potrebbe anche decidere di ritardare la riaffiliazione fino a "definitivo ritiro della proposta dei 15". Non ritirano........non ci riaffiliamo. E questo deve valere per tutti anche per chi i 35 giocatori ce li ha; è un discorso morale. Tutti devono poter giocare e la Federazione ha il dovere di permettere il gioco.
Facciamo saltare tutti i tornei per 1 anno, organizziamo un torneo tra "dissidenti" e poi, contiamoci e guardiamoci in faccia e vediamo chi molla prima............................come si fa in prima linea

Bartlebooth
Messaggi: 978
Iscritto il: 9 apr 2004, 0:00
Località: Carbonera (Tv)
Contatta:

Re: A Milano scontro società lombarde - Dondi

Messaggio da Bartlebooth » 28 giu 2010, 22:59

andrea12 ha scritto: Poi, con i soldi della FIR, cerchiamo di ricompensare chi fa associazionismo, chi si consorzia, chi crea dei rapporti di reciprocità. Credo che se ci sono 100 Club che necessitano di contributo per associarsi e far giocare una specie di franchigia, si possano dare anche 5000 euro (da rigirare in pulmini, spese varie, maglie, ecc). Se non ci sono 500.000 euro, in FIR...............beh, che chiudano bottega
Ecco, questo potrebbe già essere un aiuto e consentire un po' meglio di mettere insieme qualche gruppetto piccolo con qualche altro. Non vorrei fare la parte di quello che alla fine chiede soldi e pensa che coi soldi si sistema tutto, ma concretamente è davvero difficile aggregare p.e. 10+5+7+5 tra 4 società senza che i rapporti tra queste si guastino e che la cosa se ha funzionato per un anno non smetta di funzionare l'anno dopo. Il fatto è che concretamente ci vuole benzina e gente che guida e porta in giro e ragazzi disposti a perdere almeno una o due volte la settimana un'ora di viaggio in più. Raramente i padri sono sufficienti... Ci si prova ma è difficile... Degli U 18 di cui dicevo c'era un accordo con un'altra società: lo scorso anno venivano in 2-3, quest'anno l'accordo c'era ma i ragazzi non hanno più tenuto botta da un certo punto in poi (inizio inverno). Abbiamo provato con altre ma se non possono o non vogliono o non si fidano non è che gli puoi tirare il collo...
Be the change that you wish to see in the world

IlVermicida
Messaggi: 1532
Iscritto il: 30 nov 2007, 18:35

Re: A Milano scontro società lombarde - Dondi

Messaggio da IlVermicida » 29 giu 2010, 10:42

Grosse discussioni alla riunione del C.R. Marche con diverse società che minacciano la non iscrizione delle giovanili. Credo proprio, vista l'animosità che c'è in giro e constatato che il malumore è diffuso in tutta Italia, che difficilmente la FIR potrà mantenere le regole incriminate. Personalmente spero in una gradualità che ci permetta di uscire dall'approssimazione senza però che le realtà più fragili vengano strozzate, certo è che comunque un punto di non ritorno prima o poi occorrerà deciderlo.

Rispondi