Il futuro
Moderatore: Emy77
Il futuro
Dal blog di Alessandro fusco
Mallett:"Giocatori fantastici ma senza Selezioni non ci sarà sviluppo"
Nick MallettL'RBS Sei Nazioni 2008 è finito. La vittoria contro la Scozia ha lavato via le tensioni e la frustrazione delle ultime settimane. Nei saloni di Palazzo Brancaccio i giocatori e lo staff della nazionale, con le compagne al seguito, consumano la cena di gala prevista dal cerimoniale del Torneo godendo dei risultato. Nick Mallett può rilassarsi per un attimo e, con un bicchiere di vino rosso tra le mani, parlare dei suoi primi due mesi alla guida dell’Italia. Cominciamo dalla fine.
Al drop di Marcato perfino lei ha ceduto alla commozione:”Non mi era mai successo, nemmeno alla guida del Sudafrica.
Laggiù il rugby è lo sport nazionale, eppure la gioia della gente del Flaminio mi ha emozionato davvero.”
Lei ha avuto la squadra solo una settimana prima del Sei Nazioni.
Ora può stilare un primo bilancio:”Questo torneo ha portato molte cose buone.
Per prima quella della scelta del capitano.
Sergio Parisse ha disputato partite bellissime e si è rivelato come un grande leader.
Abbiamo lavorato molto bene insieme e si è stabilito un rapporto eccellente.
Poi, a mio parere, abbiamo avuto uno dei Sei Nazioni migliori nella storia dell’Italia.”
Qui la cultura del risultato ancora domina le analisi.
Gli Azzurri hanno vinto solo con la Scozia:”Tutti devono capire alcune cose.
A parte il secondo tempo con il Galles, l’Italia è stata competitiva in tutte le partite perdendo con Irlanda(5 punti), Inghilterra(4 punti) e Francia(12 punti) con gli scarti più piccoli di sempre.
Nel primo tempo a Cardiff abbiamo messo in difficoltà il Galles che ha vinto il torneo battendo tutti e, infine, abbiamo sconfitto la Scozia.
Per me è un miracolo!
Noi siamo partiti, dopo l’addio di Troncon, senza un 9 e un 10 attendibili.
I mediani sono il cervello della squadra, senza è impossibile costruire gioco.”
Qui Mallett si scalda, l’argomento lo appassiona:”Il problema è ampio e riguarda tutta l’organizzazione del rugby italiano.
Se continueremo così, potremo sperare di vincere una partita ogni tanto all’ultimo minuto, niente di più.
Abbiamo 50 milioni di abitanti, dobbiamo allargare la base.
Se io ho bisogno di una seconda linea, per esempio, devo poter scegliere fra venti e non fra tre elementi.”
La soluzione potrebbe essere quella di formare delle Selezioni?:”Certo, la strada è questa!
Se non lo faremo non svilupperemo mai le enormi potenzialità di questo popolo nel rugby.
A che serve mandare i club, che non hanno le risorse economiche per fare meglio, a rimediare sconfitte in Europa imbottiti di stranieri trentenni ineleggibili per la nazionale?
Ci vogliono due o tre Selezioni ben allenate che partecipino a tornei competitivi in grado di migliorare i giocatori italiani, con tre o quattro buoni stranieri, magari eleggibili per l’azzurro dopo tre anni.
Il Super10 non è un campionato in grado di migliorare i giocatori, basta guardare le partite.
Ci sono al massimo due o tre fasi di gioco, poi l’arbitro fischia e interrompe il gioco.
Così non cresce nessuno.
Parlo tutti i giorni di questo con il presidente Dondi, se la politica non aiuta la realtà tecnica sarà impossibile ripetere il miracolo.”
L’ultimo pensiero è per i ragazzi:”Questo è un gruppo fantastico, li voglio ringraziare.
Masi è un esempio, gli ho chiesto di giocare in un ruolo difficile e lo ha fatto senza riserve, fantastico.
Con questo spirito faremo ancora tanta strada.”
Adesso per Mallett due settimane di pausa, poi ricomincia il lavoro per migiorare il rugby italiano, nella speranza che la strada non sarà sempre in salita.
Mallett:"Giocatori fantastici ma senza Selezioni non ci sarà sviluppo"
Nick MallettL'RBS Sei Nazioni 2008 è finito. La vittoria contro la Scozia ha lavato via le tensioni e la frustrazione delle ultime settimane. Nei saloni di Palazzo Brancaccio i giocatori e lo staff della nazionale, con le compagne al seguito, consumano la cena di gala prevista dal cerimoniale del Torneo godendo dei risultato. Nick Mallett può rilassarsi per un attimo e, con un bicchiere di vino rosso tra le mani, parlare dei suoi primi due mesi alla guida dell’Italia. Cominciamo dalla fine.
Al drop di Marcato perfino lei ha ceduto alla commozione:”Non mi era mai successo, nemmeno alla guida del Sudafrica.
Laggiù il rugby è lo sport nazionale, eppure la gioia della gente del Flaminio mi ha emozionato davvero.”
Lei ha avuto la squadra solo una settimana prima del Sei Nazioni.
Ora può stilare un primo bilancio:”Questo torneo ha portato molte cose buone.
Per prima quella della scelta del capitano.
Sergio Parisse ha disputato partite bellissime e si è rivelato come un grande leader.
Abbiamo lavorato molto bene insieme e si è stabilito un rapporto eccellente.
Poi, a mio parere, abbiamo avuto uno dei Sei Nazioni migliori nella storia dell’Italia.”
Qui la cultura del risultato ancora domina le analisi.
Gli Azzurri hanno vinto solo con la Scozia:”Tutti devono capire alcune cose.
A parte il secondo tempo con il Galles, l’Italia è stata competitiva in tutte le partite perdendo con Irlanda(5 punti), Inghilterra(4 punti) e Francia(12 punti) con gli scarti più piccoli di sempre.
Nel primo tempo a Cardiff abbiamo messo in difficoltà il Galles che ha vinto il torneo battendo tutti e, infine, abbiamo sconfitto la Scozia.
Per me è un miracolo!
Noi siamo partiti, dopo l’addio di Troncon, senza un 9 e un 10 attendibili.
I mediani sono il cervello della squadra, senza è impossibile costruire gioco.”
Qui Mallett si scalda, l’argomento lo appassiona:”Il problema è ampio e riguarda tutta l’organizzazione del rugby italiano.
Se continueremo così, potremo sperare di vincere una partita ogni tanto all’ultimo minuto, niente di più.
Abbiamo 50 milioni di abitanti, dobbiamo allargare la base.
Se io ho bisogno di una seconda linea, per esempio, devo poter scegliere fra venti e non fra tre elementi.”
La soluzione potrebbe essere quella di formare delle Selezioni?:”Certo, la strada è questa!
Se non lo faremo non svilupperemo mai le enormi potenzialità di questo popolo nel rugby.
A che serve mandare i club, che non hanno le risorse economiche per fare meglio, a rimediare sconfitte in Europa imbottiti di stranieri trentenni ineleggibili per la nazionale?
Ci vogliono due o tre Selezioni ben allenate che partecipino a tornei competitivi in grado di migliorare i giocatori italiani, con tre o quattro buoni stranieri, magari eleggibili per l’azzurro dopo tre anni.
Il Super10 non è un campionato in grado di migliorare i giocatori, basta guardare le partite.
Ci sono al massimo due o tre fasi di gioco, poi l’arbitro fischia e interrompe il gioco.
Così non cresce nessuno.
Parlo tutti i giorni di questo con il presidente Dondi, se la politica non aiuta la realtà tecnica sarà impossibile ripetere il miracolo.”
L’ultimo pensiero è per i ragazzi:”Questo è un gruppo fantastico, li voglio ringraziare.
Masi è un esempio, gli ho chiesto di giocare in un ruolo difficile e lo ha fatto senza riserve, fantastico.
Con questo spirito faremo ancora tanta strada.”
Adesso per Mallett due settimane di pausa, poi ricomincia il lavoro per migiorare il rugby italiano, nella speranza che la strada non sarà sempre in salita.
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RE: Il futuro
Di selezioni si parla da anni ma se la fir non fa un "colpo di stato" non se ne farà nulla. Ha ragione NM, il super10 è dannoso. Però un bravo tecnico deve capire (vedi Berbizier) che deve lavorare con quello che ha.......e sto n.10 bisogna trovarlo! (Penso che pure Masi non veda l'ora)
- Emy77
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RE: Il futuro
Speriamo che chi di dovere gli dia retta, anche perchè è un dato di fatto: il S10 attuale è scandaloso sia numericamente che qualitativamente (proprio ieri ero a Parma a vedere la finale di Coppa Italia e, con tutto il rispetto, bisogna assolutamente e rapidamente cambiare qualcosa) come bacino da cui pescare per una nazionale che si vorrebbe forte e vincente.
"La penna dolcissima intinta nell'arsenico" (Cit.)
RE: Il futuro
Un bravo tecnico va oltre al lavorare con quello che ha. Cerca di migliorare quello che ha...
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RE: Il futuro
parole sante quelle di Mallet. speriamo bene che cambi qualcosa nell'immediato futuro.
- milesgersen
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RE: Il futuro
se basta lavorare con quello che si ha , chiamando i giocatori in base ai ruoli che hanno nei club (!!) a che serve un ct pluripremiato??
basta uno di noi!
basta uno di noi!
RE: Il futuro
In Italia adesso per le categorie giovanili ci sono quattro selezioni nazionali che si radunano, sono il nord est, nord ovest, centro e sud.... da quest'anno hanno aumentato il numero di raduni e in contemporanea chi non era convocato in queste 4 selezioni giocava con la selezione regionale.
Secondo me si potrebbero creare diverse selezioni anche per i seniores ma che siano come una squadra di club tipo emisfero sud, magari iniziando con dei tornei tipo trofei regioni ecc..
Secondo me si potrebbero creare diverse selezioni anche per i seniores ma che siano come una squadra di club tipo emisfero sud, magari iniziando con dei tornei tipo trofei regioni ecc..
Re: RE: Il futuro
Scusa, ma se Mallet può vedere i giocatori per 2 mesi all'anno + o - come fa a migliorarli?FalcoUD ha scritto:Un bravo tecnico va oltre al lavorare con quello che ha. Cerca di migliorare quello che ha...
Detto questo, chi arriva in nazionale non dovrebbe essere "allenato" per migliorare... non dovrebbe lavorare sui fondamentali... ma su tattica, strategia e gioco di squadra. I fondamentali ci dovrebbero essere già.
RE: Re: RE: Il futuro
per allargare il movimento non si potrebbe evitare un numero cosi' alto di stranieri dal super10 in giu'?
Member of Saint Etienne Express
- lei e' allergico alla cocamidopropyl betaine
- ha qualcosa a che fare con malti e luppoli?
- lei e' allergico alla cocamidopropyl betaine
- ha qualcosa a che fare con malti e luppoli?
RE: Re: RE: Il futuro
scusate se potrebbe essere un pò OT ma comunque si parla di futuro, qualcuno sa già le date e gli avversari della tournèe estiva? e già che ci siamo dei TM d'autunno? sul sito IRB sarò imbranato ma non sono riuscito a trovarle.
RE: Re: RE: Il futuro
Per risolvere davvero il problema bisognerebbe imporre almeno 17 giocatori di formazione italiana a referto. Di meno non risolve niente, anche perchè i 7 della panchina sono praticamente sempre i giovani italiani.
Ma siccome le squadre del Super10 già si lamentano per doverne schierare 12, potete ben capire con che ottimismo possiamo guardare al futuro.
Ma siccome le squadre del Super10 già si lamentano per doverne schierare 12, potete ben capire con che ottimismo possiamo guardare al futuro.
Vincitore Trofeo Nostradamus 2007
'Difesa Piavesca'®
'Quoto col sangue'®
'Difesa Piavesca'®
'Quoto col sangue'®
RE: Re: RE: Il futuro
Mallet ha perfettamente ragione sulla situazione S10. Speriamo che questa volta la federazione gli dia ascolto. Perchè se ci sarà un miglioramento sostanziale del campionato (anche se a questo punto si tratta di un tempo piuttosto lungo) Mallet riuscirebbe veramente ad ottenere risultati positivi a raffica.
Considerato che con poco tempo, nel bene e nel male, è riuscito a dare una svolta al gioco di questa nazionale... credo proprio che qualcuno lo ascolti.
In realtà anche JK lo ripeteva in continuazione ma nessuno lo ascoltava visto il non gioco dell'allora nazionale. Oggi forse i tempi potrebbero essere maturi per un'innovazione... anche se occorrerà molta umiltà da parte delle varie squadre, tifoserie, ecc. dato che si tratta di cambiare modo di considerare il rugby nostrano; non più in chiave campanalistica... ma come in effetti è considerato in tutte quelle zone del mondo dove il rugby è giocato ad alti livelli.
Considerato che con poco tempo, nel bene e nel male, è riuscito a dare una svolta al gioco di questa nazionale... credo proprio che qualcuno lo ascolti.
In realtà anche JK lo ripeteva in continuazione ma nessuno lo ascoltava visto il non gioco dell'allora nazionale. Oggi forse i tempi potrebbero essere maturi per un'innovazione... anche se occorrerà molta umiltà da parte delle varie squadre, tifoserie, ecc. dato che si tratta di cambiare modo di considerare il rugby nostrano; non più in chiave campanalistica... ma come in effetti è considerato in tutte quelle zone del mondo dove il rugby è giocato ad alti livelli.
RE: Re: RE: Il futuro
Questo discorso sulla Nazionale mi fa molto piacere poichè per la prima volta si affrontano i problemi con una certa lungimiranza. Purtroppo in Italia c'è ancora molta rivalità fra i club e non si vuol capire l'importante di unire le forze per ottenere risultati di granlunga superiori.
Per quanto riguarda i risultati che potrà raggiungere Mallet siamo alle solite questioni: senza un'apertura e un estremo non possiamo pretendere nulla e sperare in grandi risultati. Ieri con la Scozia se avessimo avuto un'apertura di livello avremmo vinto di almeno 15 punti di scarto ( vedi i 2 calci sbagliati e il calcio di liberazione sbagliato da Masi dal quale è partito la segnature della meta scozzese ).
Per quanto riguarda i risultati che potrà raggiungere Mallet siamo alle solite questioni: senza un'apertura e un estremo non possiamo pretendere nulla e sperare in grandi risultati. Ieri con la Scozia se avessimo avuto un'apertura di livello avremmo vinto di almeno 15 punti di scarto ( vedi i 2 calci sbagliati e il calcio di liberazione sbagliato da Masi dal quale è partito la segnature della meta scozzese ).
Ci impegneremo negli allenamenti quanto nel bere, e questo sarà veramente duro
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- Iscritto il: 25 nov 2007, 19:52
RE: Re: RE: Il futuro
Visto che in altre discussioni si propongono nomi della nazionale under 20 per il futuro della nazionale maggiore, provo a fare qualche valutazione sugli azzurrini.
Per i farisei premetto che le mie discutibili opinioni personali non vogliono esaltare o sminuire nessuno perchè non si parla necessariamente di grandi uomini , ma solo di futuri nazionali di rugby.
De Marchi: forte e completo con già qualche astuzia in mischia. Qualche Kg di muscoli in piu' non gli farebbero male.
D'Apice: fortissimo fisicamente e con buona tecnica qualche volta sembra deconcentrarsi. Potenzialmente ricorda Ongaro.
Ravalle: tecnicamente completo (anche buoni il passaggio e la finta di partenza) deve secondo me seguire il nutrizionista e il preparatore atletico perchè, a occhio e potrei sbagliarmi, sembra presentare la muscolatura di chi fa potenziamento e dimagramento in contemporanea. Completando e potenziando la muscolatura è in prospettiva molto forte.
Bernini: grosso è grosso, ma mi sembra un po' grezzo tecnicamente e poco dinamico. Dovrebbe lavorare moltissimo sulla tecnica.
Cazzola: un po' meglio nell'ultima partita, ma con le solite pause. Deve migliorare molto tecnicamente e mettere su almeno 15 Kg di muscoli.
Giusti: forte tecnicamente e fisicamente ha anche intelligenza tattica.
Favaro: super tecnicamente e fisicamente. Un giocatore già completo.
Petillo: Ottimo fisico con buona tecnica. Puo' diventare molto forte.
Martinelli: discontinuo, alterna buone cose a letture sbagliate del gioco.
Bocchino: ottimo piazzatore, lascia a desiderare nei calci di spostamento. Potrebbe placcare di piu' e non attacca la linea. Rischia, nonostante l'ottimo potenziale, di rimanere un'incompiuta soprattutto rispetto ai parametri di Mallett.
Rotella: giocatore concreto e positivo rimane in prospettiva sostanzialmente un mediano di mischia perchè, pur discreto tecnicamente, non ha il fisico dell'ala.
Chiesa: forte tecnicamente, fisicamente e di testa. Credo debba solo curare un po' la velocità.
Quartaroli: migliorato moltissimo è devastante nelle ripartenze. Deve migliorare il passaggio ed aumentare un po' la massa muscolare soprattutto nella parte superiore del corpo. Già forte.
Bacchetti: potenzialmente fortissimo. Molto buono in attacco deve migliorare in difesa. Un po' involuto tatticamente credevo migliorasse di piu'.
Fiorani: modesto tecnicamente e fisicamente, mi dicono fosse meglio da mediano di mischia.
Spero che nessuno si offenda anche perchè non parliamo dell'under13.
W l'Italia!
pilonegrosso
Per i farisei premetto che le mie discutibili opinioni personali non vogliono esaltare o sminuire nessuno perchè non si parla necessariamente di grandi uomini , ma solo di futuri nazionali di rugby.
De Marchi: forte e completo con già qualche astuzia in mischia. Qualche Kg di muscoli in piu' non gli farebbero male.
D'Apice: fortissimo fisicamente e con buona tecnica qualche volta sembra deconcentrarsi. Potenzialmente ricorda Ongaro.
Ravalle: tecnicamente completo (anche buoni il passaggio e la finta di partenza) deve secondo me seguire il nutrizionista e il preparatore atletico perchè, a occhio e potrei sbagliarmi, sembra presentare la muscolatura di chi fa potenziamento e dimagramento in contemporanea. Completando e potenziando la muscolatura è in prospettiva molto forte.
Bernini: grosso è grosso, ma mi sembra un po' grezzo tecnicamente e poco dinamico. Dovrebbe lavorare moltissimo sulla tecnica.
Cazzola: un po' meglio nell'ultima partita, ma con le solite pause. Deve migliorare molto tecnicamente e mettere su almeno 15 Kg di muscoli.
Giusti: forte tecnicamente e fisicamente ha anche intelligenza tattica.
Favaro: super tecnicamente e fisicamente. Un giocatore già completo.
Petillo: Ottimo fisico con buona tecnica. Puo' diventare molto forte.
Martinelli: discontinuo, alterna buone cose a letture sbagliate del gioco.
Bocchino: ottimo piazzatore, lascia a desiderare nei calci di spostamento. Potrebbe placcare di piu' e non attacca la linea. Rischia, nonostante l'ottimo potenziale, di rimanere un'incompiuta soprattutto rispetto ai parametri di Mallett.
Rotella: giocatore concreto e positivo rimane in prospettiva sostanzialmente un mediano di mischia perchè, pur discreto tecnicamente, non ha il fisico dell'ala.
Chiesa: forte tecnicamente, fisicamente e di testa. Credo debba solo curare un po' la velocità.
Quartaroli: migliorato moltissimo è devastante nelle ripartenze. Deve migliorare il passaggio ed aumentare un po' la massa muscolare soprattutto nella parte superiore del corpo. Già forte.
Bacchetti: potenzialmente fortissimo. Molto buono in attacco deve migliorare in difesa. Un po' involuto tatticamente credevo migliorasse di piu'.
Fiorani: modesto tecnicamente e fisicamente, mi dicono fosse meglio da mediano di mischia.
Spero che nessuno si offenda anche perchè non parliamo dell'under13.
W l'Italia!
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