Ricetta:Nuovo Rugby Italiano

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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speartakle
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano

Messaggio da speartakle » 24 feb 2016, 13:43

Mi pare ci sia parecchia confusione, ora anche a me molti del fronte capitanato per ora da Innocenti, non fanno molta simpatia, lo stesdo Innocenti in primis, ma ricordo che qyesto gruppo non è soltanto veneto, sono rappresentate molte realtà di tutta la penisola, quindi ridurre tutto ai Veneti è scorretto.

Qualche pagina addietro, molti di quelli che ora scartano Zatta per le scarse prestazioni del club ed invece prendo per positivi i risultati di Calvisano come merito di Gavazzi, invocavano un presidebte super partes esterno al rugby. Qualcosa non mi torna.
A me sinceramente di un presidente federale che sia il più bravo conoscitore del rugby mi interessa assai poco, di un Gavazzi che mette becco in qualsiasi decisione dai giocatori alle equiparazioni mi spero di non vederne più.
A me interessa il metodo. Di capi assoluti che trattano la Federazione come il loro giocattolo privato ne avrei abbastanza.

Riscontro nelle intenzioni della cordata capeggiata da Zatta alle scirse elezioni e pure in quella di Innocenti, la volontà di aprure un dialogo e di rimettere in discussione pubblica quelle che è la visione del futuro del Rugny italiano, la proposta di Stati Generali per il rugby italiano lo trovo un passaggio obbligato, mettere assieme ed esplicitare gli obbiettivi e le strategie prioritarie della federazione mi pare altrettanto necessaria. Serve a mio avviso un passaggio di partecipazione di tutte le componenti del Rugby italiano.
Io qualcosina di questo, nel fronte alternativo a Gavazxi la vedo, per quel che riguarda il presidente uscente invece notte fonda.

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jpr williams
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano

Messaggio da jpr williams » 24 feb 2016, 14:09

Io vedo notte fonda da tutte e due le parti. Ci sono solo Gavazzi e non-Gavazzi (gli alternativi, a parte aria fritta, si caratterizzano solo per non essere Gavazzi, cioè favorire le cricche di potere finora escluse a favore della cricca di potere di Gavazzi).
Non mi entusiasmerei per la sostituzione di una cricca con un'altra.
Vorrei proprio qualcosa di fuori: via Gavazzi e via gli anti-Gavazzi uguali a Gavazzi.

Non c'è un Andrea Guerra, un Enrico Bondi, insomma, un manager senza legami con le cricche e che le spazzi via tutte? :roll:
Mi rispondo da solo: no, non c'è, ragion per cui ci terremo il pessimo Gavazzi o lo sostituiremo con un pessimo non-Gavazzi eguale nei metodi e diverso nell'accento. :evil:
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

zappatalpa
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano

Messaggio da zappatalpa » 24 feb 2016, 18:06

Interessante articolo
https://www.rugbymeet.com/news/6-nazion ... isfero-sud
che paradossalmente ci apre una nuova strada: perché non potremmo essere noi il prossimo Giappone?
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni

acarraro306
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano

Messaggio da acarraro306 » 25 feb 2016, 0:11

jpr williams ha scritto:Io vedo notte fonda da tutte e due le parti. Ci sono solo Gavazzi e non-Gavazzi (gli alternativi, a parte aria fritta, si caratterizzano solo per non essere Gavazzi, cioè favorire le cricche di potere finora escluse a favore della cricca di potere di Gavazzi).
Questa è solo propaganda .
Intanto sarebbe meglio ricordare che alle ultime elezioni Zatta presentò un programma dettagliato con molto anticipo, mentre Gavazzi attese solo all'ultimo per poi scrivere poco o nulla - tranne le promesse di accademie e cdf dovunque (e ci sono molti che ancora starebbero aspettando); il primo punto del programma di Zatta era proprio il confronto con tutto il movimento per mezzo degli stati generali. Chissà se Gavazzi avesse annunciato allora l'affare immobiliare della nuova sede ...

Tornando ad Italicbold, sarai anche stato a Parigi a lungo, ma se avessi frequentato lo SF di metà anni 2000, avresti trovato Dominguez ,( dirigente o no, non lo so/sapevo e francamente me ne frego) a seguire le squadre giovanili ed espoir, è lui ad aver portato a Parigi oltre che i Bergamasco parecchi ragazzi nostri a fare esperienza in espoir, Magri, Tveraga, Derbyshire - ci guadagnava? può darsi, ma non solo non era l'unico, forse qualcosa ci capiva, rispetto a chi ha fatto nazionalizzare un fenomeno come Spragg ...

Tanto il tiro su Dominguez è iniziato immediatamente quando si è schierato dalla parte opposta a Gavazzi . Sarà una campagna elettorale lunga

Mr Ian
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano

Messaggio da Mr Ian » 25 feb 2016, 8:10

zappatalpa ha scritto:Interessante articolo
https://www.rugbymeet.com/news/6-nazion ... isfero-sud
che paradossalmente ci apre una nuova strada: perché non potremmo essere noi il prossimo Giappone?
lo siamo stati e abbiamo miseramente fallito

Garryowen
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano

Messaggio da Garryowen » 25 feb 2016, 8:40

acarraro306 ha scritto:
jpr williams ha scritto:Io vedo notte fonda da tutte e due le parti. Ci sono solo Gavazzi e non-Gavazzi (gli alternativi, a parte aria fritta, si caratterizzano solo per non essere Gavazzi, cioè favorire le cricche di potere finora escluse a favore della cricca di potere di Gavazzi).
Questa è solo propaganda .
Intanto sarebbe meglio ricordare che alle ultime elezioni Zatta presentò un programma dettagliato con molto anticipo, mentre Gavazzi attese solo all'ultimo per poi scrivere poco o nulla - tranne le promesse di accademie e cdf dovunque (e ci sono molti che ancora starebbero aspettando); il primo punto del programma di Zatta era proprio il confronto con tutto il movimento per mezzo degli stati generali. Chissà se Gavazzi avesse annunciato allora l'affare immobiliare della nuova sede ...

Tanto il tiro su Dominguez è iniziato immediatamente quando si è schierato dalla parte opposta a Gavazzi . Sarà una campagna elettorale lunga
Il programma di Zatta, a mia memoria, aveva alcuni punti che facevano abbastanza ridere, se devo essere sincero. Da "super partes", in quanto non schierato o al massimo con una propensione per il "terzo candidato", ricordo che mi aveva un po' deluso.
Gli "stati generali", invece, mi pare fossero un'idea di Amore, il terzo candidato, poi condivisa da Zatta, ma potrei ricordare male. La cosa che ricordo abbastanza bene, invece è la lettera finale che sanciva la candidatura di Zatta con la promessa che in caso di elezione avrebbe abbandonato ogni carica nel Benetton... ridicola (come spesso è ridicola tutta la politica italiana, intendiamoci).

Dominguez è un procuratore. Anzi, è un imprenditore di successo che ha fatto dell'amministrazione degli atleti un business floridissimo. Vogliamo dare in mano un'intera federazione a un procuratore? E' questo il problema, altro che campagna elettorale, qui si ripete la storia di Berlusconi... ;-)
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria

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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano

Messaggio da JosephK. » 25 feb 2016, 8:56

Gli stati generali del rugby sono un antico pallino anche di Munari e secondo me un momento di confronto, incontro, ricognizione di idee e forze sul territorio, in particolare se fatto in periodo lontano dalla campagna elettorale, sarebbe solo opportuno.
Poi anche Amore lo aveva proposto.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano

Messaggio da jpr williams » 25 feb 2016, 12:23

In campagna elettorale promettere è facilissimo. Scommetto che tutti in campagna elettorale promettono ascolto, apertura, condivisione e via friggendo aria.
Ripeto che l'unica possibilità, secondo me, è qualcuno completamente fuori dalle attuali cricche contrapposte che ramazzi via Gavazzi e gli anti-Gavazzi che vogliono solo sostituirlo per sostiturirsi e che, soprattutto, non abbia l'obiettivo di farsi rieleggere la volta dopo. Non me ne frega niente del Veneto come non me ne frega niente della Lombardia: vorrei qualcuno che lavorasse per l'Italia, non per la propria cricca. E in giro non ne vedo. :|
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano

Messaggio da Garryowen » 26 feb 2016, 23:27

Ecco, Giovanelli è tutt'altro che "nuovo", però istintivamente mi viene da giudicare favorevolmente iniziative come questa:

http://www.onrugby.it/2016/02/26/gli-ex ... rre-ovali/

Un rinnovamento dei personaggi all'interno della FIR potrebbe nascere anche da questo
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http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria

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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano

Messaggio da jpr williams » 27 feb 2016, 0:13

D'istinto mi piace molto, soprattutto perchè sembra animata da vero amore e non solo dalle solite polemiche stantie; oltretutto non mi sembra una menata elettorale, anzi, mi sembra che con le elezioni non c'entri nulla. Di gente che si spende senza fini di potere c'è bisogno come l'aria fresca per sostituire quella fritta che abbonda.
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano

Messaggio da VANZANDT » 27 feb 2016, 22:59

Un direttore generale del settore giovanile con i contro koglioni (pagandolo anche profumatamente fankulo la sede spendiamo i soldi per il futuro) con un progetto come minimo quadriennale sotto la sua gestione ancora meglio decennale (un Gatland del settore giovanile per capirci) ... Accademie legate alle franchigie ed ai club (con formule da studiare) e non quello spreco senza senso che sono ora .... investimento massiccio per far entrare rugby nelle scuole e ovunque dove ci siano ragazzini con priorità divertimento e conoscenze tecniche del gioco ... stop alle scorciatoie (che ormai funzionano sempre meno) con equiparati e amenità varie ..... franchigie con 2-3 stranieri di alto livello il resto italioti in stretta collaborazione anche con le accademie dei club a cui venga assegnata un accademia .... nazionale con un DOR che coordini tutta attività alto livello ........... i cespiti per fare qualcosa di interessante ci sono si tratta di avere idee chiare e allocare risorse nel modo giusto
ne consegue che bisogna fare tabula rasa di tutte le varie consorterie federali sperando che emergano delle figure in grado di implementare un simile progetto

ergo pura utopia :-]

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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano

Messaggio da VANZANDT » 27 feb 2016, 23:12

jpr williams ha scritto:In campagna elettorale promettere è facilissimo. Scommetto che tutti in campagna elettorale promettono ascolto, apertura, condivisione e via friggendo aria.
Ripeto che l'unica possibilità, secondo me, è qualcuno completamente fuori dalle attuali cricche contrapposte che ramazzi via Gavazzi e gli anti-Gavazzi che vogliono solo sostituirlo per sostiturirsi e che, soprattutto, non abbia l'obiettivo di farsi rieleggere la volta dopo. Non me ne frega niente del Veneto come non me ne frega niente della Lombardia: vorrei qualcuno che lavorasse per l'Italia, non per la propria cricca. E in giro non ne vedo. :|

perfetto ... uno esterno che possibilmente capisca qualcosa di rugby .....

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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano

Messaggio da jpr williams » 28 feb 2016, 13:57

Non credo sia strettamente necessario. Un presidente deve saper essere un buon organizzatore, un buon manager finanziario e saper scegliere le persone giuste. Ma soprattutto non deve avere amici o nemici nell'ambiente. E non avere nessuna voglia di un secondo mandato.
Se poi non distingue un mediano da una meridiana per me va bene lo stesso
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano

Messaggio da giuseppone64 » 28 feb 2016, 14:00

ma soffro solo io? ieri ho visto quello che temevo, e non ho visto quello che speravo...
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
mia figlia 6 anni
MA CHE ORA E'?
mia moglie
Molti amici molto onore
Io

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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano

Messaggio da sanzen » 28 feb 2016, 14:34

La tragedia tutta italiana di avere presidenti della Federazione Italiana Rugby inadeguati va avanti ormai dalla fine del secondo mandato Dondi 2004.
Passato l'entusiasmo per l'entrata nel 6 Nazioni il nostro parmense, foraggiato dall'allora International Board per far crescere il rugby italiano, fece consolidare e rendere impermeabile a qualsiasi critica la sua funzione di imperatore. Si pescarono oriundi, equiparati e qualsiasi lontano e non parente dalla progenie italiana per far fronte ad un innalzamento di livello a cui non abbiamo assolutamente risposto, se non con le solite scorciatoie poco durevoli e spesso controproducenti. La situazione è arrivata ad un decadimento generale alla fine del mandato del buon Giancarlo a cui è subentrato "la continuità nel cambiamento" Alfredo Gavazzi. I risultati di una conduzione presidenziale senza progetti reali e perseguibili è continuata anche con il buon bresciano. Egli ha delle colpe relative e anche, in qualche caso, giustificabili, ma certamente non ha mosso una paglia, considerato che la corte federale l'ha ereditata dal suo predecessore, essendo ben conscio che quello era il dazio da pagare per comandare dei culi di pietra federali. Ha portato qualche miglioria in casa, questo è il dato più evidente e tangibile di una conduzione poco realistica della Federazione Italiana. I lamenti che salgono per le prestazioni pessime delle Nazionali Italiane ovali hanno le radici nella cattiva conduzione del governo Federale prima (molto in la negli anni, diciamo dal dopo Berbizier) e durante il governo Gavazzi. O vogliamo raccontarci ancora una volta delle pietose bugie o meglio delle fervide e squallide illusioni?
Certo che trovare un uomo super partes darebbe a tutti un senso di sollievo pensando alle sue qualità per far marciare l'italia verso un progetto di rugby professionistico di livello europeo. Tutt'oggi non si vedono figure disposte a sopportare un così pesante fardello, perciò siamo ancora alla guerra per bande. Mi permetto di dire che non esiste il duello tra Gavazzi e la sua cricca e quella dell'avversario di turno, ma una pesante confusione a livello di movimento che non è capace di dare il mandato ad una parte, considerato che questa è la situazione attuale, senza voler prima aver assicurato le prebende che vengono promesse in campagna elettorale. Poi, passato il santo, passa pure il miracolo. Nella precedente campagna sono andato a sentire le presentazioni dei canditati: Gavazzi, Zatta-Munari, Amore e quanto hanno espresso come manifesto programmatico mi ha fatto pensare lungamente sulla volontà del movimento italiano di diventare, finalmente, adulto. Gavazzi ha assicurato lo status quo ovvero che tutte le posizioni in essere sarebbero state rispettate, poi se ne è lungamente lamentato, ma mai è andato al CONI a chiedere un regolamento che limitasse le nomine a fine mandato del suo predecessore o le sue. Munari, il vero animatore della candidatura Zatta, ha messo sul tavolo alcune interessanti proposte, troppo "rivoluzionarie" per un mondo, quello italiano, abbarbicato ai confini della parrocchia, mettiamo poi in conto il personaggio che divide in schiere opposte gli elettori. Amore ha enunciato tanti buoni principi, legati a un mondo del rugby che poteva esistere negli anni ottanta, certamente lontano dall'attualità.
Adesso abbiamo, per intanto, un enunciato molto blando del gruppo Innocenti che ha dalla sua parte un'Italia ovale composita e Gavazzi che continua nel suo pesante silenzio da prima del Mondiale. Per essere onesti dovremo giudicare le opere degli uomini e i loro meriti e stati di avanzamento del rugby italiano, lasciando da parte i personalismi e tutte quelle scuse poco reali di cui ci arricchiamo quando siamo tenuti a dare dei giudizi.
Siamo al capolinea di una desolante situazione del rugby in Italia. A partire da Ottobre si eleggerà un presidente e relativo consiglio direttivo ( a proposito come lavora quello attuale? :shock: ) che dovranno portare l'Italia a diventare adulta. Non ci sono premi in palio e nemmeno favoritismi da mantenere. E' un presidente, il prossimo, che dovrà lottare con la sua squadra e l'opposizione (ritengo sia importante averla nel consiglio direttivo) per non far affogare l'Italia del rugby che già ha bevuto molta acqua e vede poco chiaro il suo futuro.

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